Arrivo ad Omashu

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  1. shoryuken
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    [EXP MUSHU: 750 (#00A400): n° exp (25r80)] [DENARO: 1000 monete ABBIGLIAMENTO: tunica nera bordata di rossiccio, pantaloni compresi, cintola marrone.] [EV: 500, ARMATURA:nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2, post 11 (Nov), sera

    L’equipaggiamento delle due donne era alquanto misero ed essenziali, un paio di giacigli per dormire e una sacca, forse per oggetti personali. Mushu e Toma si misero all’opera nel rimettere la paglia del giaciglio nel rispettivo sacco, non ci volle molto ma i due ragazzi operarono con molta cura. Mentre Toma teneva aperto il sacco Mushu vi poneva dentro la paglia in modo ordinato badando che i fasci di fili giallo pallido non si intrecciassero tra loro in malo modo con il rischio di piegarsi o rompersi. Era incredibile il divario tra l’attrezzatura loro e quella delle due ragazze e la loro: due semplici sacchi di paglia per dormire ed una borsa contro una tendina di stoffa pesante tre stuoie di stoffa riempite di paglia sottile e cucite, facilmente arrotolabili su loro stesse e poi borse separate per viveri, tomi informativi, pentolame e affini. Ormai s’era fatta sera, le tinte blu dell’oscurità avevano ormai preso il posto del rosso tramonto e iniziavano a rendere visibili le stelle. La temperatura dell’aria iniziò pian piano a calare, infatti Mushu cominciò a percepire la fresca carezza del vento sui lividi che si era procurato quella mattina e che ormai, tranne i più grossi si erano già sgonfiati ed il dolore era quasi svanito del tutto. Davvero una giornata singolare per il dominatore del fuoco che prima s’era fatto picchiare ed ora era in gradita compagnia, l’unico rimpianto era la colossale dormita fatta in quel vicoletto. Finito di riempire il sacco, Mushu lo chiuse legandolo stretto abbastanza da non aprirsi ma non troppo da rendere difficile la riapertura da parte della proprietaria, fatto ciò insieme a Toma raggiunse il bisonte. Fu una salita molto coreografica, pur non avendo nessuno scopo, Toma si appostò in prossimità del bisonte con il sacco tra le mani e nell’attimo nel quale Mushu gli salto sulle spalle per lanciarsi sopra Runchin, glielo passò al volo. Una volta che Mushu fu su, Toma lo raggiunse con una ristretta dimostrazione del suo dominio dell’aria, non amava dare spettacolo. Preso posto anche loro sul soffice pelo dell’animale Mushu si appostò vicino a Milyng per mostrale la strada. Bene. Dirigi Runchin verso la distesa verde a ovest di Omahu e fallo atterrare all’inizio di essa. Poco dopo l’inizio del bosco c’è il nostro accampamento. Riferì il giovane alla monaca indicando con il braccio la direzione da prendere. Ringraziamo in anticipo la linea aerea Runchin per il volo. Concluse Mushu sorridendo e facendo un delicato grattino al bisonte volante, il quale sembrò gradire il gesto affettuoso del nuovo amico. Era giunto davvero il momento di muoversi, il buio aveva ormai avvolto nel suo abbraccio tutta la natura circostante ma non avrebbe impedito ai viaggiatori di raggiungere la propria metà, l’unico vero, fastidioso intoppo sarebbe potuta essere l’aria fredda venuta loro incontro durante il volo. “Speriamo sia un volo rapido e breve, odio patire il freddo.” Pensò Mushu prima di incitare la partenza con un’allegra esclamazione. Allora andiamo? Non vorrei che voi fanciulle prendeste freddo.
     
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86 replies since 13/11/2011, 15:47   728 views
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