Ventre che ha fame non sente ragione.

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    Narrato
    *Pensato*
    "Parlato"
    Parlato altrui

    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7 Post 1 Pomeriggio

    [EXP:450 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (26r80)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 300 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Ed ora?
    Aveva tanto sperato di poter finire di servizio a Gaipan, ma gli era stato detto che ormai la situazione era in mano alla nazione del fuoco, e le città dove si richiedeva maggior sorveglianza erano proprio quelle che erano ancora in fase di ripresa dopo la breve guerriglia susseguitasi per la conquista della città, terminatasi come si può ben immaginare con la conquista da parte del nemico.
    Come se non bastasse, era pure a corto di soldi, quelli che gli erano rimasti erano appena sufficienti per pagarsi il mangiare, e proprio non poteva permettersi di rifiutare e lasciar prendere l'incarico a qualcun altro.
    Ora il passo lento quanto pesante era trascinato dal giovane soldato del regno della terra lungo le strade commerciali di Omashu, poiché quella era stata la zona assegnatali nella fattispecie, si erano denunciati alcuni casi di furti di vari generi alimentari, e ora toccava dunque a lui tener conto dei ladruncoli del posto, nulla di più seccante poteva capitare a uno come lui il cui obiettivo era sempre stato il ridurre gli sforzi al minimo indispensabile.
    Le strade erano poco affollate, si riusciva a camminare tranquillamente e questo già era un bene, la confusione sarebbe stata unicamente altro motivo di stizza per lui.
    Lo stomaco brontolò, e non aveva tutti i torti, non mangiava molto di recente e anche quando lo faceva la qualità del cibo, lasciava parecchio a desiderare, mise entrambe le mani in tasca in cerca di qualche soldo, riuscendo a tirar fuori non più di qualche moneta sufficiente a prendere una ciotola di zuppa.

    *E va beh... vediamo di farceli bastare*

    Pochi passi da dove si trovava vi era un carretto con alimenti vari che non dava l'impressione, di essere caro.
    Si avvicinò in direzione di quel banchetto su ruote fermo all'angolo della strada, delle tende pendevano dall'altro fino a metà altezza, così da non coprire la panca di legno su cui era possibile sedersi, alzò la mano così da scostare la tenda mentre si abbassava e la gamba scavalcava la piccola panca.

    "Buona sera signore, scegliete pure dal menu alla vostra sinistra ciò che più preferite e sarà mio compito farvela avere al più presto”.

    Subito fu accolto da tali parole da un signore di mezz'età situato dietro i fumi in evaporazione dalle varie pentole senza coperchio, il cui odore era particolarmente invitante, anche più del solito.
    Voltò lo sguardo alla sua sinistra osservando il foglio con pietanze e prezzi disponibili, e fu chiaro che se voleva mangiare anche il giorno dopo la sua scelta non sarebbe mai potuta ricadere proprio sulla pietanza che gli era stata messa più vicina a lui, e per cui il suo stomaco si era reso ancora più inquieto di prima.

    *Vero è che avevo pensato a una zuppa, ma non credevo davvero di potermi permettere solo quella!*


    Si voltò nuovamente in direzione dell'uomo con le mani una sull'altra in attesa di una sua risposta, e disse on un tono lievemente deluso ma a quanto pare non percepito dall'altro.

    "Una zuppa di miso, grazie..."

    Edited by Cookies - 3/3/2012, 21:53
     
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  2. -Saki-
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    [EXP Shu Rio (#00C300): n° exp (31r100)] [DENARO:0 DEPOSITATO: link ABBIGLIAMENTO:tunica marrone corta strappata in fondo, pantaloni corti verdi ma piuttosto stinti, piedi fasciati] [EV: 500, ABILITA': Nessuna ARMATURA: Nessuna, ARMI: Pugnale]

    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7, Post 1, Pomeriggio

    "Groooooooooooowl." Shu Rio si fermò, guardandosi preoccupata lo stomaco, che gemeva con forza sempre maggiore. Sospirò, passandosi una mano fra i capelli che aveva tagliato da poco, quindi più corti e "dritti" del solito. Seduta in terra, guardò con aria critica la porta della città, con annesse guardie. Entrare era sempre più difficile, ma lei stavolta non poteva rimandare. Aveva troppa fame e aveva già battuto tutta la foresta da capo a piedi in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti, ovviamente invano. Quindi...rimaneva solo la città, per quanto odiasse l'idea. A parte qualche episodio piacevole, dovuto a incredibili colpi di fortuna, Omashu per lei aveva sempre significato una cosa sola: guai. E i guai iniziavano proprio nell'entrare nella città. Le guardie ultimamente si erano fatte più nervose del solito, e facevano un sacco di storie per il minimo particolare. E lei, onestamente, aveva ben più di qualche "piccolo particolare" che non andava. Sospirò nuovamente, prendendosi a pugni (ovviamente piano) la testa. "GROOOOWL." E va bene, e va bene, aveva capito!! Si alzò in piedi e svogliatamente si avvicinò alla porta della città, dove un viandante, dagli abiti un semplice contadino, con un carretto pieno di cavoli nel frattempo era arrivato e veniva esaminato per poter entrare. Le guardie sembravano parecchio impegnate...erano tutte e due davanti al tizio, che gesticolava come un pazzo. Shu non prestò molta attenzione alla conversazione, urlata a dire il vero, ma piuttosto sull'insperata possibilità che si stava aprendo davanti a lei. Si rimise sulle ginocchia e si appiattì il più possibile contro il muretto che correva parallelo alla strada verso Omashu, cercando di procedere veloce e discreta, veloce e discreta, veloce e discreta....
    "EHI! TU! DOVE PENSI DI ANDARE?!" Ops. Una guardia si era distratta dal viandante, giusto per beccarla in pieno. E la guardia in questione non sembrava tanto tollerante, a dire il vero. Ok. Bene. Al diavolo la discrezione! Si rialzò dalla posizione accucciata che aveva tenuto fino a quel momento, iniziando a correre con tutta la forza che le sue gambe e il suo corpo affamato le consentivano. "FERMATI!! FERMATE QUEL RAGAZZINO!" sentì urlarsi da dietro, mentre correva a più non posso. Si girò brevemente, giusto per vedere che entrambe le guardie presenti avevano lasciato in pace il viandante e avevano iniziato a inseguire lei. Il contadino in questione, per la cronaca, aveva potuto entrare in città con tutta tranquillità. "Non vale, quello era il mio piano!" si ritrovò a pensare, svoltando in un'altra strada, cercando di non offrire una traiettoria facile per i massi che da lì a poco avrebbero cominciato a piovere come grandine. Uno spostamento d'aria a lato della sua testa le disse che il bombardamento era già iniziato. Cercò di correre più a zig zag che poteva, perchè anche se i massi che usavano non erano molto grossi, per evitare di danneggiare la città, sapete, erano comunque in grado di mandarla K.O. se la colpivano nel punto sbagliato. Punto al quale i soldati stavano insistentemente puntando, fortunatamente per lei mancando clamorosamente l'obbiettivo. Non avrebbe voluto essere lì intorno, comunque...In effetti i radi passanti stavano cercando di sgomberare la zona più velocemente che potevano...beati loro, anche Shu Rio avrebbe voluto farlo. Svoltò nell'ennesima strada, dove aleggiava un delizioso odore di cibo. Il suo stomaco, nonostante l'adrenalina, emise l'ennesimo gorgoglio sconsolato. "Non è il momento!" pensò stizzita Shu, le grida dei soldati poco dietro di lei e i massi decisamente troppo vicini a lei.

    Edited by -Saki- - 1/3/2012, 17:40
     
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    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7 Post 2 Pomeriggio

    [EXP:530 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (39r100)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 300 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    "Ecco a lei signore!"

    Poco dovette aspettare affinché il magro pranzo di quel giorno gli fosse servito, ma che a ben guardarlo era sempre meglio di nulla, peccato solo che davanti a lui erano state piazzate proprio le pietanze più costose quanto invitanti

    *Tra qualche anno, forse...*

    Pensò mentre i suoi polmoni andavano riempiendosi di quel delizioso miscuglio di odori, poteva identificarli uno per uno anche senza guardarli tanto era affamato

    *Fettine di carne di vitello e maiale lessate in un brodo leggero, pollo con salsa di soia, zuppa con carne, spaghetti di grano, uova e alghe crude... *

    Scosse lievemente il capo tornando alla realtà, stava sognando ad occhi aperti e questo era un duro colpo per lui considerato che nulla di quanto era già riuscito a pregustare con l'immaginazione sarebbe mai giunta tra le sue labbra.
    L'uomo gli stava ancora porgendo la scodella contenente la zuppa di miso ordinata da lui in precedenza solo per mancanze economiche poiché quella era la prima volta che assaggiava quel genere di alimento, quando un putiferio parve scatenarsi poco distante da lui

    *E ora che altro succede... ?*

    Adagiò la ciotola sul bancone socchiudendo gli occhi con un sospiro di rassegnazione, tornò in piedi anche se non completamente per evitare di sbattere la testa con il piccolo soffitto del locale ambulante e con la mano destra scostò dalla direzione della sua vista la tenda per vedere cosa stava accadendo, e non gli piacque affatto.
    Le guardie cittadine stavano inseguendo, o meglio attaccando con raffiche di massi una persona che a prima vista pareva tutto tranne che pericolosa, era talmente sciupata quanto pallida in volto che alzare la guardia contro qualcuno così sarebbe risultato umiliante per chi lo faceva non per lui a cui era rivolto.
    La serie di eventi che si stavano succedendo rapidamente tuttavia non lo riguardava, e seguendo la sua tendenza di non immischiarsi per la pigrizia stava per tornare al suo pasto quando quella persona passò proprio vicino a lui con una velocità che non si sarebbe aspettato da qualcuno che sembrava appena capace di reggersi in piedi, e alcuni massi che non dovevano finire li invece vi arrivarono a piena potenza demolendo parte del carretto dove lui doveva mangiare, e li, nonostante la calma che caratterizzava la sua persona non poté fare a meno di esplodere anche a causa della fame che fino a quel momento aveva abbassato drasticamente la sua soglia di sopportazione

    "MA SIETE RITARDATI O COSA?!?
    IO LI CI STAVO MANGIANDO E PER POCO NON COLPIVATE ANCHE ME!"


    Huang sbarrò loro la strada con il suo corpo e con un espressione parecchio seccata incisa sul volto, deciso a far pensare due volte a quelle guardie da strapazzo cui il dominio era stato donato solo per casualità e non per merito, proprio come il loro compito molto probabilmente, ma le guardie fecero finta di non notarlo agendo in modo da scavalcarlo e passare oltre continuando l'inseguimento, al che lui ricordò che quegli ebeti tendevano a considerare poco le parole delle persone quando facevano qualcosa se non gli veniva sbattuta in faccia un'uniforme, la stessa che lui non stava indossando... .
    Di poter mangiare ormai non se ne parlava più, quindi tanto valeva fare qualcosa in merito, anche perché la restante scelta era di restare in silenzio e passare un'altra giornata senza toccare cibo

    *Perché?
    Perché non posso avere una vita normale come tutti e non essere portato all'esasperazione ogni volta?
    Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?*


    L'azione di Huan non tardò a manifestarsi nella sua interezza; prese anche a lui a correre verso le due guardie raggiungendole rapidamente, a quanto pare la differenza di velocità tra loro era maggiore di quanto lui stesso si sarebbe aspettato, e ormai a pochi metri da loro fece fluire il suo chi all'interno delle braccia e mani dando come conseguenza il richiamo di rocce e terra in quantità dal suolo su loro stesse ed andando a formare una corazza granitica, usata al suo ultimo slancio per afferrare i due alle spalle e spingerli in avanti anziché tirarli verso di sé, in tal modo sbilanciati non poterono che finire a terra di petto, per poi essere imprigionati da un grosso "anello" di roccia per metà visibile per l'altra incastonata nella strada, che Huag posizionò su di loro semplicemente usando tutta la terra precedentemente richiamata alle braccia.
    Si rese conto solo qualche secondo dopo di ciò che aveva realmente fatto, ma era troppo tardi per rendersi conto di aver fatto l'idiota.
    Ma come biasimarlo? Chi di voi affamato, con i pochi soldi rimasti ripiega su un misero pasto e questo gli è negato con la violenza non avrebbe reagito in tal modo? Anche la più mansueta delle creature può tramutare in belva se lasciata affamata... .

    Edited by Cookies - 3/3/2012, 21:53
     
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    [EXP Shu Rio (#00C300): n° exp (19r50)] [DENARO:0 DEPOSITATO: link ABBIGLIAMENTO:tunica marrone corta strappata in fondo, pantaloni corti verdi ma piuttosto stinti, piedi fasciati] [EV: 500, ABILITA': Nessuna ARMATURA: Nessuna, ARMI: Pugnale]

    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7, Post 2, Pomeriggio

    Shu Rio era sicuramente un tipo allenato alla corsa, va bene, ma correre a quella velocità con lo stomaco vuoto avrebbe sfiancato chiunque. Stava iniziando a meditare sul fatto che avrebbe potuto farsi prendere e farsi mettere in galera, almeno non avrebbe più dovuto sfiancarsi in quel modo con la corsa e avrebbe evitato che le guardie centrassero il loro bersaglio. Lei, insomma. Forse in prigione le avrebbero anche dato da mangiare, che voleva di più?! Ok, era deciso. Si sarebbe consegnata nelle "amorevoli" braccia della giustizia, a meno che il Karma non le avesse impedito di farlo. Rallentò, cercando di controllare il fiatone per apparire meno patetica, quando...
    "MA SIETE RITARDATI O COSA?!? IO LI CI STAVO MANGIANDO E PER POCO NON COLPIVATE ANCHE ME!"
    Il Karma? Si chiese, rallentando ulteriormente fino a fermarsi, poi si girò, osservando una scena alquanto strana. Un tizio, probabilmente proveniente dal carretto...Va bene, non era un carretto, ma francamente non le interessava il termine corretto...Insomma, dal carretto di un venditore ambulante che era stato miseramente sfasciato da uno dei massi che l'avevano mancata, aveva appena usato della roccia e della terra per immobilizzare le guardie al suolo. Decisamente, il Karma.
    Rimase ferma in mezzo alla strada, guardando il tutto con un'espressione che non aveva niente da invidiare a quella di un geco-baccalà sotto sale. Che faceva adesso? Poteva scappare in tutta calma adesso, anche se a dire il vero l'idea della prigione la tentava ancora. Però...il tizio aveva rovinato il suo piano, attirando l'attenzione con il suo gesto alquanto idiota. Adesso se la sarebbero presa con lui, invece che con lei...decisamente, quel giorno i suoi piani andavano molto storti. Mh, vediamo...Poteva sempre rimanere in zona e far finta di essere la sua complice. Poteva funzionare. Esitando leggermente, si diresse verso il luogo del misfatto, lo stomaco che emetteva un gorgoglio di approvazione. Beh, credo...Provateci voi a tradurre quello che dice uno stomaco!
     
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    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7 Post 3 Pomeriggio
    senza33


    [EXP:680 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (19r50*2)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 300 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Non poteva scagliare la pietra e dopo nascondere la mano, ecco perché ora le sue mani afferravano l'anello di terra che incatenavano i due aiutandoli a sollevarsi ponendosi proprio di fronte ai loro sguardi e fissandoli con sguardo deciso, non poteva permettersi di mostrare incertezza o avrebbe potuto facilmente passare dalla parte del torto.

    "Voi due avere distrutto il carretto di quell'uomo che ora non avrà di che vivere finché non potrà ripararlo, ed inoltre la vostra negligenza ha quasi colpito un milite dell'esercito in servizio, ovvero me"

    Lo sguardo dritto nei loro occhi che non sembravano essere presi dall'effetto da lui sperato, non gli dava tregua, prima o poi un piccolo segno di cedimento si sarebbe certamente insinuato nelle loro menti, o almeno così sperava

    "E tu allora?
    Hai attaccato alle spalle la guardia cittadina e fatto scappare un pericolo intruso!"


    Ahia, se non trovava alla svelta le parole giuste sarebbe stato lui quello a cedere, ma per sua fortuna la scelta delle parole sarebbe ben presto stata secondaria, difatti la persona da loro definita come un elemento "pericoloso" aveva appena preferito il farsi avanti anziché scappare, facendosi avanti con incerti passi e a quanto pare anche il sottofondo di uno stomaco gorgogliante.

    "Ecco a voi il vostro pericolo bandito signori, un unto e bisunto bestione dal fisico possente e gli occhi iniettatati di sangue, scappate presto, o farà delle vostre ossa farina per il suo pane!"

    In contemporanea di quelle parole colma di un sarcasmo talmente pungente da portare le due guardie a distogliere lo sguardo verso altre direzioni, Huang le spinse in direzione opposta a quella da cui stava arrivando l'altra persona lasciando sgretolare l'anello di roccia che le teneva, imprigionate, una sorta di colpo di grazia che li invitava a scappare dal forestiero da loro definito come un bruto, e queste non poterono fare a meno di andar via a capo chino avvolte da un profondo senso di vergogna.
    Un colpo di fortuna l'aveva salvato dalla spiacevole situazione, magra consolazione giacché di mangiare non se ne parlava più.
    Ora rivolto in direzione del nuovo arrivo giunto lì con gran trambusto, si fece più vicino giusto di un paio di passi, la guardò direttamente in volto, incrociò le braccia e disse.

    "Beh? Come stai, tutto apposto stomaco a parte?"

    Edited by Cookies - 3/3/2012, 21:55
     
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    [EXP Shu Rio (#00C300): n° exp (23r50x2)] [DENARO:0 DEPOSITATO: link ABBIGLIAMENTO:tunica marrone corta strappata in fondo, pantaloni corti verdi ma piuttosto stinti, piedi fasciati] [EV: 500, ABILITA': Nessuna ARMATURA: Nessuna, ARMI: Pugnale]

    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7, Post 3, Pomeriggio

    Shu Rio arrivò giusto in tempo per vedere la situazione risolversi senza problemi, con suo grande disappunto. Il tizio aveva raddrizzato le guardie, ancora imprigionate da quello strano anello di roccia, scambiando con loro probabilmente qualche parola. Quando si accorse di Shu, l'additò, rivolgendosi alle guardie.
    "Ecco a voi il vostro pericolo bandito signori, un unto e bisunto bestione dal fisico possente e gli occhi iniettatati di sangue, scappate presto, o farà delle vostre ossa farina per il suo pane!" Non solo il danno...aveva anche la beffa! "Scusami tanto se non sono un uomo possente e muscoloso, idiota! Ma chi ti ha chiesto di metterti in mezzo?! Scemo! Idiota!"...e tagliamo la parte peggiore degli insulti, abbiamo già capito l'andazzo dei suoi pensieri. Intanto il giovane aveva lasciato le guardie, dissolvendo l'anello di roccia che ancora le imprigionava. Shu Rio non potè fare a meno di tirare in fuori il labbro inferiore per qualche istante, chiaro gesto di disappunto. E adesso dove lo trovava da mangiare? Avrebbe dovuto scavare di nuovo fra la spazzatura, ma l'idea non la entusiasmava affatto....anche perchè ultimamente la gente tendeva a non buttar via niente che fosse anche solo vagamente commestibile. Quando, dopo qualche istante, si riprese da questi pensieri, l'id...ahem, volevo dire, il soldato stava venendo verso di lei, fermandosi a qualche passo di distanza. Che diavolo voleva ancora!?
    "Beh? Come stai, tutto apposto stomaco a parte?" La ragazza rimase un attimo perplessa. Quel tizio credeva di averle fatto...un...piacere?! Il pensiero l'avrebbe distolta dai suoi istinti omicidi, se il suo stomaco non avesse deciso di gorgogliare in quel momento, in maniera decisamente rumorosa, rendendola, ai suoi occhi, ancora più patetica e ridicola. Rimase un attimo pietrificata, ogni muscolo del suo corpo pericolosamente immobile. Poi sulla sua faccia si delineò chiarissima la rabbia, mentre lei si slanciava in avanti, il pugno caricato per andare a colpire il giovane di fronte a lei nello stomaco. Beh, una parte di sè sapeva che non aveva speranze e che, debole com'era in quel momento, non avrebbe fatto molto, ma voleva levarsi quella soddisfazione. Oh sì, se voleva farlo. E lo avrebbe anche fatto, se non avesse inciampato miseramente su un sasso, tanto per peggiorare ulteriormente la sua rispettabilità, cadendo a pancia in giù per terra. Una volta realizzato cos'era successo, iniziò a prendere a pugni la strada, cercando di sfogare la rabbia che sentiva crescersi dentro.
     
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    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7 Post 4 Pomeriggio
    senza33


    [EXP:780 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (21r50*2)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 300 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]



    In quella posizione era e in quella rimase, non contrasse un singolo muscolo e accennò a dire altro, semplicemente rimase lì a osservare la scena.
    Nonostante le sue buone intenzioni, il ragazzo non pareva molto soddisfatto, anzi, pareva davvero arrabbiato per quale motivo poi non era ben chiaro, e mentre questo inizialmente si diresse, verso di lui forse voleva... non era chiaro cosa voleva fare, ma poco importava poiché finì letteralmente faccia a terra.

    *...*

    Nulla riusciva ad attraversare la sua mente, sapeva che avrebbe dovuto far qualcosa ma non gli veniva nulla di adatto con cui risolvere quella situazione a dir poco bizzarra, poi qualcosa cambiò, e mentre l'altro trovava sfogo o qualunque cosa fosse nel prendere a pugni il terreno lui si girò tornando verso il commerciante che ancora cercava di mettere insieme quanto restava del suo locale, si piegò sulle ginocchia, mise una mano in tasca e tirò fuori tutti i soldi che gli erano rimasti e porgerli al commerciante dicendo.

    "So che non è molto, ma è sempre meglio di nulla giacché dubito, qualcuno possa voler ancora mangiare questo cibo rovinato, quindi se per voi va bene, vi darò quanto possiedo per una parte di questi alimenti che altrimenti andrebbero buttati, che ne dite?"

    L'uomo non ci pensò due volte, in situazioni normali avrebbe dovuto buttare tutto, ma per qualche strana ragione ora anche se per poco gli era data la possibilità di non restare a mani completamente vuote.
    In poco tempo il commerciante raccolse le stoviglie ancora intatte, e le riempì con quanto era ancora rimasto all'interno delle pentole, riempiendo così alcune ciotole grandi come una noce di cocco divisa a metà.

    *Beh, è sempre meglio di niente no? Se non altro sono solo fredde*

    Fortunatamente i contenitori erano composti di ceramica, il che rese possibile a Huang il tenerle tutte con solo due mani, tre in una mano e tre in un'altra.
    L'uomo era tornato a salvare il salvabile mentre lui ora andava nuovamente contro il ragazzo che pareva non aver ancor terminato di sfogarsi contro il suolo, ma che ora al suo rialzare il capo verso Huang altro non avrebbe potuto vedere che quest'ultimo porgergli una ciotola ripiena di spaghetti di grano saraceno in brodo freddo contornato di cipolline e uovo, e il cucchiaio ovviamente.
    Se la fame fino ad ora reclamata dallo stomaco di quello sconosciuto non si era ancora placata sarebbe stato particolarmente difficile un rifiuto, certo, al momento gli si stava porgendo una pietanza resa alquanto insipida a causa del suo raffreddamento, ma non è forse la fame, il miglior condimento?

    Edited by Cookies - 3/3/2012, 21:55
     
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  8. -Saki-
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    [EXP Shu Rio (#00C300): n° exp (21r50)] [DENARO:0 DEPOSITATO: link ABBIGLIAMENTO:tunica marrone corta strappata in fondo, pantaloni corti verdi ma piuttosto stinti, piedi fasciati] [EV: 500, ABILITA': Nessuna ARMATURA: Nessuna, ARMI: Pugnale]

    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7, Post 4, Pomeriggio

    Quando la mano cominciò a farle male, segno che aveva colpito qualche sasso un po' troppo aguzzo, decise che aveva sfogato abbastanza la sua rabbia sull'acciottolato della strada, e che ormai non avrebbe potuto fare altro che peggiorare la situazione. Tanto valeva che rimanesse lì, sperando che un carro passasse e la prendesse sotto. Il suo stomaco a dire il vero protestò all'idea...o forse era di nuovo solo la fame. E se fossero state tutte e due le ragioni? Era incredibile quanto lo stomaco della ragazza potesse essere espressivo. Rimase così, a pancia in giù, per un po' di tempo, meditando sugli arcani misteri del mondo...no, guardando meglio stava meditando su quanto aveva fame. Uno scatto di rabbia la riprese...eh no, non poteva arrendersi così! Tirò un altro pugno per terra, pentendosene fra l'altro all'istante in quanto aveva ri-colpito lo stesso sasso aguzzo di prima, quando un delizioso odorino, anche se poco intenso e quasi inesisente, si insinuò su per le sue narici, mentre lo stomaco ruggiva la sua approvazione a quello che aveva appena sentito. Shu Rio tirò sù la testa di scatto, trovandosi davanti al naso una ciotola di qualcosa che....beh, francamente non ne aveva la più pallida idea, ma sembrava commestibile. Ok, la fame le stava facendo avere delle allucinazioni parecchio realistiche. Distogliendo a fatica lo sguardo da quella vista paradisiaca, potè notare che no, non era un'illusione, la ciotola la stava semplicemente reggendo il tizio di prima. La sola realizzazione di quello che stava accadendo le azzerò la fame, anche se solo per qualche secondo. Il suo orgoglio le avrebbe impedito di prendere quella ciotola, ma la fame vinceva sempre, e così fece anche in quel momento. Se essere terribilmente patetica era il prezzo da pagare per un pasto...ben venga, sarebbe stata la ragazza più ridicola del mondo! Si rialzò alla meno peggio, mettendosi a sedere. Stava per allungare le mani e prendere quella cosa, quando le venne in mente che forse il tizio lo stava facendo solo per prenderla ulterormente in giro, e avrebbe ritirato indietro la ciotola solo per ridere di lei. Una parte di sè sapeva che era una totale idiozia, ma l'altra era sempre più convinta di quell'idea. Indicò prima la ciotola e poi sè stessa, con aria perplessa, una specie di "Ma che vuoi darlo proprio a me?". Non avrebbe risolto i suoi dubbi, ma magari poteva cogliere qualche segnale che l'avrebbe aiutata a decidere.
     
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    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7 Post 4 Pomeriggio
    senza33


    [EXP:880 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (19r25)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 300 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Dopo un lieve prolungamento del suo atto di dar pugni al terreno, il ragazzo si era finalmente accorto della ciotola che gli stava venendo offerta da Huang, anche se la sua espressione sembrava denotare più stupore che altro, come se ritenesse possibile che fosse proprio per lui.

    "Sì, è per te, sia questa che tutte quelle che riuscirai a mangiare

    Gli rispose con tono pacato mentre lasciava delinearsi un lieve sorriso sul suo volto, non aveva di certo cattive intenzioni, e sperava di poterglielo dimostrare con quel gesto dato che prima sembrava averne scatenato l'ira in qualche modo, già a proposito di quello... .

    *Non ho la minima idea di dove ho sbagliato, ma...*

    Mentre ancora sorreggeva con la mano destra la ciotola protesa verso il ragazzo, con la sinistra accennò un cenno di scusa mettendola poco più in giù del volto e dando il taglio della mano come parte visibile

    "Non so cosa abbia fatto di preciso da farti arrabbiare in quel modo prima, ma ti chiedo scusa ugualmente...."

    *Forse così inizierà a darsi una calmata*

    In tutto ciò non aveva mai smesso di osservarle le nocche delle mani ricoperte di ferite per quanto aveva fatto prima, pur non sapendo nulla di lei o lui che fosse non poteva di certo restare indifferente a una tale visione, ma che poteva fare lui al momento, non aveva nulla con cui medicarla, o meglio sì, portava sempre delle bende attorno a mani e avambracci ma non erano molto pulite e in ogni caso restava il problema di come pulirle in maniera adeguata.

    *Ora che ci penso... *

    In quel scorrere di pensieri ne fu partorito uno nuovo, prima superfluo ma ora un po' meno data la distanza ravvicinata, era un maschio o una femmina?
    Cioè, aveva alcuni accenni che la identificavano come tale, ma forse per l'aspetto deperito o per i capelli molto corti anche più dei suoi, il dubbio non riusciva a schiarirsi completamente, per poterne essere certo avrebbe semplicemente dovuto aspettare la sua prima parola, quella sarebbe stata la chiave di tu- un gorgoglio interruppe il tutto, no, non quello dell'altra persona ma il suo, sembrava essersi scordato del motivo per cui tutto era iniziato.
    Huang ora stava ancora in attesa di un sì o di un no dell'altra parte prima che lui ne toccasse una seconda da cui poter mangiare lui stesso, non sarebbe stato molto cortese da parte sua lasciare a terra quella per mangiare lui per primo.

    Edited by Cookies - 3/3/2012, 21:56
     
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    Ti ho fregato l'intestazione perchè è faiga...spero non ti dispiaccia!


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    senza33


    [EXP Shu Rio (#00C300): n° exp (20r50*2)]
    [DENARO:0 DEPOSITATO: link
    ABBIGLIAMENTO:tunica marrone corta strappata in fondo, pantaloni corti verdi ma piuttosto stinti, piedi fasciati]
    [EV: 500, ABILITA': Nessuna ARMATURA: Nessuna, ARMI: Pugnale]




    "Sì, è per te, sia questa che tutte quelle che riuscirai a mangiare" Fu la risposta del tizio, accompagnata da un sorrisetto, che ad una prima analisi sembrava sincero. Mh, forse voleva offrirgliela davvero, avrebbe dovuto fidarsi. E se comunque le avesse rifilato qualche scherzetto, a questo giro l'avrebbe pugnalato direttamente, senza sprecare forze a tirargli inutili pugni.
    "Non so cosa abbia fatto di preciso da farti arrabbiare in quel modo prima, ma ti chiedo scusa ugualmente...." riprese il tizio, facendo un gesto strano con la mano, che, ne dedusse Shu, doveva avere qualche significato a lei sconosciuto. L'ammissione di colpevolezza contribuì notevolmente a raddolcire la ragazza, che ritirò metà degli improperi che gli aveva tirato poco prima. L'altra metà l'avrebbe ritirata con la pancia piena... Allungò le mani per prendere la ciotola, quando si accorse che il tizio la stava fissando intensamente in volto. Che diavolo....Non fece in tempo a formulare il pensiero che un terrificante boato squarciò l'aria...e stavolta non era il suo stomaco! A giudicare dalla provenienza, veniva proprio dal giovane di fronte a lei! Accidenti, era messo male quasi quanto lei...Shu Rio non potè trattenere una delle sue inquietanti risate silenziose...Sapete, i suoi movimenti del volto erano quelli di chi ride, ma nessun suono poteva uscire dalla sua gola. Decisamente inquietante, sì. Prese infine la ciotola, avvicinandola a sè e mettendosela in grembo. Con un gesto della mano aperta indicò la strada intorno a lei, praticamente un "prego, unisciti pure al banchetto dei morti di fame, tanto c'è spazio!". Mh, forse era solo un "unisciti pure se vuoi", ma chi può dirlo? Portò la ciotola alla bocca, dopo aver tolto il cucchiaio per evitare di infilarselo in un occhio, prendendo un sorso di brodo. Sarà anche stato freddo, ma lei si sentì quasi svenire dal piacere. Adesso doveva iniziare a recuperare la roba solida da lì dentro...non le passò nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di usare il cucchiaio, avrebbe fatto solo un'altra figura ridicola. Doveva usare le ma...Occribbio, come se l'era ridotte?! Erano in condizioni davvero pietose persino per i suoi standard, tanto che rimase a guardarle come ipnotizzata per qualche secondo. E credetemi, far scordare il cibo a Shu quando ha fame è un'impresa ardua.
     
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    Nessun problema, anzi, io per primo l'ho fregato ad un'altra persona XP

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    senza33


    [EXP:930 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (21r50)] [DENARO: tot 0 monete RdT DEPOSITATO 0 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Non era ben chiaro il motivo per il quale ostentava a non dire nulla ed esprimersi con gesti o espressioni mute, dal suo punto di vista era parecchio inutile insistere ad ergere una tale barriera tra loro fino a quel punto, ma il momento in cui anche lo stomaco di Huang si fece sentire provocando l'ilarità dell'altro, insinuò in lui un dubbio che si sarebbe potuto togliere facilmente, o almeno così sperava.
    L'altro accolse senza ulteriori indugi la ciotola offerta, evitando tuttavia l'uso del cucchiaio e dando la parvenza di gradire molto il pasto nonostante fosse freddo, eppure tutta la fame dimostrata fino a quel momento ebbe motivo di venir interrotta da qualcosa di cui evidentemente si rendeva contro solo adesso... le sue mani malconce.

    "Su, lascia che vi dia un'occhiata, vedrò cosa posso fare..."

    E quel "cosa posso fare" era davvero poco, difatti, le sua azioni nel caso acconsentisse a porgerle le mani sulla sua, sarebbe consistito nel rimuovere quanta terra e micro-schegge possibili dalle ferite, al fine di ridurre al minimo il rischio d'infezione.
    Allungò dunque la medesima mano di prima, la destra, mentre pronunciava quella parole verso... già, non sapeva ancora come si chiamava, e identificare quella persona di volta in volta come per l'appunto "quella persona" iniziava a divenire fastidioso non ché ridicolo giunti a quel punto.

    "A proposito, non so ancora il tuo nome, il mio è Huang Hui, e tu?
    Te lo chiedo perché sai, mi sembra male continuare a identificarti come "persona"


    In tutto ciò non aveva ancora toccato cibo nonostante fosse stato quello che doveva essere il primo a poterlo fare considerato che il tutto era pur sempre uscito di tasca sua, eppure così non fu, sembrava più preoccupato nel prestare attenzioni verso l'altra parte senza mai perdere quel lieve sorriso ameno che ne solcava il volto, ma infondo lui era sempre stato fatto così, si era sempre preoccupato più per gli altri che se stesso, proprio come aveva sempre fatto con sua sorella Shui, se stava male e lei veniva da Huang in cerca di lui non si è mai mostrato triste, un sorriso era sempre pronto ad accogliere la sorellina, altrimenti che razza di fratello maggiore era?
    Se non si mostrava forte nei momenti più difficile da chi altri sarebbe venuta la forza necessaria a venir fuori da tutti i momenti peggiori?
    Era un circolo che si auto alimentava all'infinito, lui sorrideva per la sorella e questo in automatico contagiava anche lei, non aveva mai avuto altra felicità che vedere questa riflessa negli occhi di lei.

    Edited by Cookies - 3/3/2012, 21:57
     
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    [EXP Shu Rio (#00C300): n° exp (21r50)]
    [DENARO:0 DEPOSITATO: link
    ABBIGLIAMENTO:tunica marrone corta strappata in fondo, pantaloni corti verdi ma piuttosto stinti, piedi fasciati]
    [EV: 500, ABILITA': Nessuna ARMATURA: Nessuna, ARMI: Pugnale]



    Shu era ancora intenta a guardarsi le mani tirandosi nutriti accidenti per la sua stupidaggine quando il tizio le rivolse nuovamente la parola.
    "Su, lascia che vi dia un'occhiata, vedrò cosa posso fare..." Evidentemente si era accorto cosa stava guardando, e la vista doveva averlo preoccupato. Evitò di chiedersi cosa gliene potesse importare, visto che le aveva appena procurato un pasto gratis. Doveva essere una di quelle persone che, probabilmente perchè avevano energie e denaro da buttare, godevano nell'aiutare gli altri, anche senza un vero motivo. Però...non sembrava il caso, a dire il vero. Quel tizio stava morendo di fame, meno di lei sicuramente, va bene, però...Perchè diavolo non si era preso innanzitutto una ciotola per lui, pensando prima a mangiare e poi a come potesse stare lei? Nessuno avrebbe avuto da obbiettare, tanto meno Shu Rio. Perchè lo stava facendo? Non riusciva a trovare una soluzione plausibile. Comunque, se poteva fare qualcosa per le sue mani ed evidentemente era contento di farlo, tanto meglio. Chi era lei per sindacare? Allungò le mani, un po' esitante perchè la sua esperienza suggeriva che i metodi usati per guarire i tagli bruciavano da morire, quando il giovane davanti a lei riprese a parlare.
    "A proposito, non so ancora il tuo nome, il mio è Huang Hui, e tu? Te lo chiedo perché sai, mi sembra male continuare a identificarti come "persona"...
    "No, "persona" va benissimo, grazie" pensò lei, alzando un sopracciglio a sottolineare il tono ironico del pensiero. Gesto alquanto inutile perchè i suoi pensieri li poteva sentire solo lei, però il tiz...Huang Hui sembrava intelligente abbastanza da trovarci un significato qualsiasi. Magari ne avrebbe trovato addirittura uno adatto al contesto, vallo a sapere. Mentre era persa in questi pensieri, lo sguardo le cadde sulla faccia del giovane davanti a lei. Sorrideva, in maniera quasi cretina. Shu Rio si sentì un po' in colpa per averlo ripetutamente insultato e preso in giro, quasi avesse a che fare con un pazzo o qualcuno messo anche peggio di lei. Il che era vagamente il pensiero che si stava facendo su Huang, ma sorvoliamo. Sospirò, poi intinse il dito nella ciotola di brodo. Con il liquido si mise a tracciare sulla strada polverosa i segni che compongono "Shu Rio", intingendo varie volte il dito quando il brodo finiva. Sperò che almeno lui sapesse leggere, perchè aver impolverato il suo pranzo inutilmente le sarebbe dispiaciuto alquanto. Leggi, l'avrebbe innervosita parecchio.
     
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    [EXP:1000 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (25r80)] [DENARO: tot 0 monete RdT DEPOSITATO 0 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Mentre medicava come meglio poteva le lacerazioni sulle sue mani, poté notare come queste proprio come il resto dell'aspetto era sciupato e gracile, quasi ossuto, non dava di certo una parvenza molto in salute, chissà quante ne aveva passate.
    Ora che ci pensava poteva fare la medesima cosa sulle fasciature che teneva sugli avambracci poiché il problema si riconduceva unicamente alla terra che le sporcava, e così fece, lasciando fluire il ki all’interno delle sue braccia dal gomito alla punta delle dita polvere e quant'altro abbandonarono le bende scivolando giù, cosa che rese queste ultime molto più bianche di prima, si poteva perfino prospettare che fossero nuove al così vederle.
    Allargò le garze srotolandone solo una parte da entrambi i lati, e una volta strappate al punto giusto furono adagiate sulla zona delle nocche e appena circostanti a queste dandogli un paio di giri, fermate nella parte interna non ferita con un piccolo nodo dalla forma appiattita appena visibile.

    "Non è molto, ma per ora dovrebbe andare."

    Ne lasciò andare le palme poco dopo averle chiesto il nome, e poté vedere come ancora una volta rimase nel suo vuoto muto preferendo la scrittura del proprio nome mediante l'utilizzo di un dito imbevuto nella zuppa come penna e del suolo come foglio.

    *E' muta, credo...*

    Scrisse a caratteri lievemente tremolanti, e man mano che lo andava disegnando Huang ne leggeva i caratteri, non poté fare a meno di rimanere sorpreso quando le lettere che ne componevano la prima parte "Shu" stavano per essere susseguite da una linea retta simile ad una "I", cosa rapida tuttavia, difatti il proseguimento rivelò che quella altro non era che la stanghetta della "R".

    "E' un bel nome con un bel significato, si vede che chi l'ha deciso doveva essere molto affezionato a te."

    Tornò a dire mentre ripuliva dalla polvere terrosa della zuppa Shu mediante il dominio, infondo era un peccato sprecare altro cibo visto quanto ne era già andato perso in precedenza a causa dell'incidente, il tutto con un semplice gesto della mano che andava a chiudersi lentamente su se stessa.
    Beh, ora poteva anche iniziare a mangiare considerato che il gorgoglio di sottofondo proveniente dal suo ventre non aveva smesso di tormentarlo per un solo istante, ed eccolo prendere una delle scodelle poggiate a terra con una sola mano che mise sotto di questa (la sinistra) dopo averla presa dai bordi, si levò da quella posizione in cui fino ad ora era rimasto che non era esattamente il massimo per mangiare, e si lasciò cadere con il fondo della schiena al suolo avvicinandosi involontariamente a Shu.
    Sorreggendo la ciotola con la mano sinistra, avvicinò questa alle labbra iniziando a darvi qualche sorso producendo un sottofondo sì lieve, ma che a casa sua sarebbe ugualmente suonato irrispettoso, poiché il padre non era sempre presente a casa, era la madre a occuparsi della sua educazione, e se c'era qualcosa su cui era mai passata sopra, era proprio stata questa.
     
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    [EXP Shu Rio (#00C300): n° exp (25r80)]
    [DENARO:0 DEPOSITATO: link
    ABBIGLIAMENTO:tunica marrone corta strappata in fondo, pantaloni corti verdi ma piuttosto stinti, piedi fasciati]
    [EV: 500, ABILITA': Nessuna ARMATURA: Nessuna, ARMI: Pugnale]



    Fortunatamente per lei, il metodo usato da Huang non era una medicazione vera e propria, ma solo un togliere dalle ferite tutte le schegge e la polvere che si erano infilate dentro, grazie a...a...Com'è che si chiamava quell'abilità di muovere la terra a piacimento? Sul momento non le sovveniva, quindi decise di lasciar perdere. Le sarebbe venuto in mente dopo. Le sue mani intanto erano tornate pulite, e il giovane davanti a lei decise di pulirsi anche lui, facendo cadere la polvere dalle bende che portava agli avambracci. Seriamente, il...ah, sì, dominio. Ecco come si chiamava...insomma, il dominio poteva essere davvero versatile, ma mai come il suo stiletto. Insomma, cosa avrebbe fatto un dominatore senza terra? Niente, invece lei poteva combattere in ogni situazione. Mentre (s)ragionava così, si accorse che Huang non aveva tolto la terra da quelle bende per pulizia personale, ma perchè voleva usarle per fasciarle le mani. Shu Rio sperò vivamente che il ragazzo lì sotto non avesse ferite e che non si stesse privando di una benda a lui necessaria, perchè in quel caso sarebbe stato decisamente fuori di testa. Speranza che fu esaudita: le bende erano lì più o meno per bellezza. Sospirò nella sua testa: non aveva a che fare con un pazzo furioso, meno male. "Non è molto, ma per ora dovrebbe andare." concluse lui, e Shu annuì, gesto alquanto ridondante a dire il vero, ma lei detestava non partecipare alle poche conversazioni che le capitavano sotto mano.

    Dopo che ebbe scritto il nome, lo straniero lo guardò con aria di chi sapeva quello che leggeva...bene, almeno non aveva sprecato la zuppa invano. "E' un bel nome con un bel significato, si vede che chi l'ha deciso doveva essere molto affezionato a te." Shu non potè trattenere un moto di stupore. Davvero il suo nome voleva dire qualcosa? E lei che credeva che fossero un paio di suoni messi lì a caso! Oppure il ragazzo l'aveva detto solo per essere gentile, cosa più probabile. In ogni caso, ci aveva preso in pieno sulla seconda parte. Quelle lettere che componevano il suo nome e un qualche numero erano l'unica cosa che le rimaneva del suo unico amico, che la sua memoria stava provvedendo, giorno dopo giorno, a rimuovere. Il suo nome era stato cancellato da tempo, adesso erano i tratti del suo volto a sparire. Che tristezza. Sospirò, poi riprese la ciotola, seguendo l'esempio di Huang. A proposito, non c'era più polvere lì dentro...il dominio si era rivelato utile stavolta, almeno non avrebbe dovuto mangiare la polvere della strada. Finì di bere il brodo, prima di dedicarsi alla difficile operazione di ripescaggio dei solidi. I suoi occhi corsero un attimo al cucchiaio...avrebbe dovuto cercare di essere un minimo più civile? "No grazie. Non sono capace di usare quell'affare" pensò lei, ritornando con gli occhi sulla ciotola, anche se quasi controvoglia.
     
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    ANNO 2, MESE 8, GIORNO 7 Post 7 Pomeriggio
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    [EXP:1130 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (25r80)] [DENARO: tot 0 monete RdT DEPOSITATO 0 ABBIGLIAMENTO: tunica verde bottiglia bordata di un verde più chiaro sotto la quale indossa una veste leggera con motivi geometrici, e sotto pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]



    Tentare di non cadere in un difficile silenzio era particolarmente arduo quando l'altra persona è incapace di parlare e per di più le sue reazioni si limitavano allo stretto indispensabile, ma evidentemente lei era rimasta solo per il mangiare, nulla fino a quel momento avrebbe potuto affermare il contrario, e Huang non doveva stupirsene più di tanto considerata la propria persona, non era mai stato un tipo molto espansivo.
    Lentamente stava ancora sorseggiando direttamente dal bordo di quella prima scodella retta dalla mano sinistra, quando il condimento della zuppa sfiorò il suo labbro superiore, e senza sapere per quale motivo gli passò completamente la fame, era strano, eppure fino a un momento fa, si sentiva di poter ingerire una gran quantità di cibo, e ora invece non gli andava più nemmeno una goccia, e non per il sapore, affatto, anzi gli piaceva, eppure...
    Tornò in posizione normale lasciando scendere la ciotola fino all'altezza del ventre, stette pochi secondi come a pensare e la poggiò dal lato opposto alle altre quattro ancora piene, anche se a dirla tutta eccetto che per il brodo mancante anche questa era piena, nello stesso tempo diede una breve occhiata a Shu rio, pareva davvero averne passate tante dato il suo aspetto malandato, e non sapeva che pensare di fronte ad una tale vista, o forse non voleva pensare, la sua stupida mente tendeva facilmente a divagare proiettando sua sorella in situazioni che probabilmente le sarebbero rimaste estranee, ma non poteva farci nulla era normale per lui preoccuparsi, l'aveva sempre vista piccola e bisognosa di qualcuno che la aiutasse nei momenti di difficoltà, e il pensiero che ora non era più così fatica a fissarsi nella sua mente, forse non era stato proprio nulla a fargli passare la fame... .
    I suoi occhi non era più come prima erano diversi, come se fossero, vuoti... .
    Si alzò sollevando prima la gamba sinistra e poggiando la palma del medesimo lato sul ginocchio di quest'ultimo per poi poggiare anche il piede destro al suolo e raddrizzare la schiena ma non il collo che ancora flesso verso il basso permetteva al volto di volgere parzialmente in direzione della ragazza e dire con un tono di voce non molto allegro ma che non lasciava trasparire nemmeno tristezza o altri sentimenti negativi.

    "Ora devo andare, devo tornare di guardia"

    Un breve silenzio, piccolo quanto importante.

    "Fino a che non ci rivedremo di nuovo, Shu rio...."

    Mise il piede destro lievemente più in dietro rispetto all'altro, e facendo perno su questo si girò dando così le spalle alla ragazza e iniziando ad allontanarsi da lei con passo flemmatico e costante, fini a giungere vicino ai resti del carretto distrutto da cui il proprietario aveva già raccattato quanto più poteva e se ne era andato e dando anche il primo passo che l'avrebbe visto scomparire dietro l'angolo che dava sulla strada principale e dalla quale avrebbe potuto raggiungere il mercato
     
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