La vita è come l’andare in bicicletta: o continui a muoverti o cadi per terra.

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    Narrato
    *Pensato*
    "Parlato"
    Parlato altrui

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24 Post1

    [EXP:0 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (25r80*)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 930 ABBIGLIAMENTO: tunica beige corta, fasciature sugli avambracci e pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Ba sing se... ormai trascorrevo più tempo lì che a Gaoling mia città natale, ma non potevo far molto in merito, specialmente con il nuovo lavoro che avevo trovato che mi imponeva rigidi regolamenti da seguire a bacchetta e sena fiatare, ma faceva davvero per me?
    Dai li: i servizi segreti di Ba Sing Se, il cui compito era trovare, interrogare e imprigionare chiunque tentasse di destabilizzare la politica interna e non solo, se avevo sentito bene erano solito utilizzare anche metodi poco ortodossi pur di portare a termine le missioni affidategli, e l'obbedienza al segretario generale doveva essere assoluta indipendentemente dalla richiesta.
    Avevo davvero fatto bene ad accettare questo lavoro? Mentre mi chiedevo ciò, infilai senza volerlo le mani nelle tasche trovandole tristemente vuote e il dubbio sparì più in fretta delle mie finanze.

    *Sì, direi che ho fatto più che bene*.

    Shui non voleva che lasciassi nuovamente casa, ed era anche comprensibile, iniziava a vedermi sempre di meno e per lei che era abituata a vedermi sempre al suo fianco era una cosa difficile da accettare, ma non avevo altra scelta, al massimo dopo i primi giorni di lavoro, e se fosse stata d'accordo, l'avrei portata con me, un giorno...
    Arrivate alle porte della città parevano sapere già del mio arrivo, difatti non ebbi nemmeno il tempo di esibire il documento datomi che i miei "colleghi" precedettero gli addetti al portone scortandomi.
    Prima di allora non avrei potuto nemmeno volendo andare oltre la prima cinta di mura ove risedeva il popolo, adesso invece avevo un'autorità anche se sotto il comando diretto del segretario generale di Ba Sing Se, purché si trattasse della protezione dei bei culturali della città e delle sue tradizioni, nessuno poteva ostacolare il mio operato.
    Le strade erano gremite di gente come sempre, eppure il nostro camminare era fin troppo libero, quasi come se le persone si tenessero di proposito a debita distanza da loro, fissando invece me con sguardo accusatore.

    *N-non dirmi che credono davvero che io sia appena stato arrestato; no, dev'essere stata solo una mia impressione, certamente. *

    Optai dunque per evitare le occhiate della gente che si credeva capace di potersi erigere a giudice di altri, e pensare che tra non molto io stesso avrei dovuto mettermi nei panni di uno pseudo-giudice.

    Per ora questa è la tua zona, dimostra quanto sai fare qui prima di poter andare oltre.

    Si rivolsero a me ma senza guardarmi, proprio poco prima di passare alla cinta di mura successiva, lasciando li lievemente basito, mentre loro per l'appunto attraversavano quest'ultima con calma e austerità assoluta.

    "Un mo-"

    Non ebbi nemmeno il tempo di terminare quanto stavo dicendo che le mura alle loro spalle si richiusero facendo sparire loro e lasciandomi senza avere la minima idea di cosa dovessi fare.

    *Cominciamo bene... *

    Edited by Cookies - 10/11/2011, 05:22
     
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  2. Galwin
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    Grazie per aver aperto la giocata ^^


    CITAZIONE
    [EXP: 100 Momoko: Dark Spring Green n° exp (36r100)] [DENARO:1000RdT, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: Maglia e Pantaloni ampi e bianchi, tunica verde fermata in vita da fascia gialla] [EV:600, ABILITA':nessuna ARMATURA:nessuna ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24

    Come ogni mattina, Tao si era alzato molto presto.
    Il lavoretto temporaneo che aveva rimediato era duro: lavorava come operaio edile in qualche zona della città. Non volle mai dire alla moglie quale parte di specifico, per non preoccuparla ulteriormente, dato che già la mortalità sui cantieri era molto elevata.
    Ma Momoko si fidava di Tao. Un uomo sfuggito alle solerti grinfie della nazione del fuoco poteva sopravvivere facilmente in molti posti.
    Ciò nonostante, l'uomo arrivava a sera tarda al loro rifugio fra carabattole e tetti improvvisati con travi di legno non ancora ammuffite. E per quell'ora Okuni, la loro bambina, dormiva da un pezzo.
    E quando la moglie gli toccava gentilmente una spalla, chiedendogli di non venire con lei quella sera, di riposarsi, Tao scrollava la testa e metteva il cappuccio scuro.

    Certo, si fidava, ma non poteva evitare di essere nervosa ed agitata per le occhiaie e le secche rughe che si moltiplicavano sul volto del marito a causa del suo poco riposo.
    Così, dato che il lavoro di Tao ed i piccoli furti non potevano bastare, aveva fatto richiesta all'organizzazione di mezzi di trasporto di Ba Sing Se per fare la bigliettaia, un lavoro che non richiedeva troppa fatica e nemmeno un particolare aspetto.
    Con uno straccio sul quale era disegnata una piccola mappa abbozzata, Momoko si guardava attorno alla ricerca di qualche cosa nell'ambiente che assomigliasse anche solo vagamente alle terribili righe sulla stoffa.
    Tao aveva tanti pregi...ma di certo non quello di disegnare, nemmeno le mappe.
    Però gli era grata di non aver commentato il fatto che in tanti anni vissuti a Ba Sing Se non si fosse mai informata su dove fosse la stazione centrale dei treni. Dopotutto, lei non aveva mai pensato di viaggiare su quelle scatole costose. Il denaro andava conservato per la famiglia, e per viaggiare c'erano i suoi piedi.

    Mentre vagava praticamente senza idea di dove andare, levando lo sguardo in alto alla ricerca delle rotaie sopraelevate di Ba Sing Se senza successo, si rese conto di essere finita in una calca pazzesca, dove la gente misteriosamente si gonfiava sui lati in certi punti, come a voler far passare qualcosa, come un serpente che ingolla una perla.
    Ed in pochi secondi, la metaforica perla la raggiunse.
    Di colpo la folla si aprì in due ali e comparve un gruppetto di agenti del Dai Li. Rimase immobile, come un'animale che incontra il suo peggior predatore. Le si gelò il sangue e d'impulso si sarebbe rigettata nella folla, poi si calmò e prese a camminare con calma su una delle due ali attorno ai terribili dominatori.
    Dopotutto nessuno era in grado di riconoscerla. Aveva visto qualche cartello segnaletico su di lei od il marito, e non c'era modo di ricollegare i vaghi schizzi con i loro volti.

    Quindi notò il giovane al centro del gruppo. Sembrava un poco stranito dalla situazione, e lanciava in giro qualche occhiata interrogativa. Dapprima Momoko pensò che lo avessero arrestato, ma che il ragazzo non avesse idea del perchè.
    Ma di colpo sussurrarono qualcosa e scivolarono via fra la folla, che li faceva passare con grande attenzione, mentre il resto della gente riprendeva a camminare in un grosso groviglio.
    La donna rimase un poco sorpresa ma poi scosse la testa e scrollò le spalle.
    Se non si muoveva non avrebbe mai trovato la stazione centrale.
    Sforzandosi di sembrare socievole e non dannatamente imperativa come soleva fare, iniziò a chiedere ai passanti se potevano darle indicazioni sulla stazione centrale, con scarso successo, però.

    "Scusatemi, scusate! Io devo! Ehi, scusami io! *Maledizione* avrei bisogno di sapere dov'è la stazione...SCUSATE, per favore, potreste..."

    I suoi nervi stavano decisamente saltando, ed il sorriso vagamente garbato si era parecchio incrinato.

     
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    Di nulla.

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24 Post 2

    [EXP:0 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (54r100*)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 930 ABBIGLIAMENTO: tunica beige corta, fasciature sugli avambracci e pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]



    Non rimanevano molte scelte tra cui scegliere, anche se a ben guardare ve ne era solo una.
    Tirai un lieve sospiro socchiudendo gli occhi, mentre portando la mano sinistra nell'altra tasca, ne tirai fuori i così detti "strumenti del mestiere" un guanto Dai Lee destro subito indossato alla suddetta mano.
    Stavo ancora tirando lievemente il bordo del guanto verso il basso, quando pensai che forse fosse meglio iniziare con qualcosa di non troppo movimentato, visto è considerato che ancora non disponevo nemmeno dell'uniforme sarei forse riuscito ad avvinarmi alla popolazione senza essere allontanato, o forse no... mi avevano visto in compagnia dei Dai Lee, ergo, anche se non avrebbero creduto che anch'io fossi uno di loro, avrebbero sempre potuto pensare altro non obbligatoriamente positivo.

    *Vada come vada, non posso iniziare a preoccuparmi di ciò che penserà di me la gente, il dover lavorare lontano da casa anziché restare nei miei agi mi basta e avanza come cosa.*

    Impostai la mia voce in modo da accrescerla quanto più potevo ma senza gridare usando la gabbia toracica come fosse una cassa amplificata, e in tono austero e grave mi rivolsi alla folla.

    "Lo spettacolo è finito.
    Smettete di accalcarvi tutti in questa zona state intralciando il passaggio."


    La fermezza delle mie parole purtroppo non era pari alla certezza di essere ascoltato e rispettato fin da subito alla pari di tutti gli altri Dai Lee, e necessitavo rendere tale la cosa a tutti gli effetti.
    Inizialmente nessuno si smosse, ma al mio perseverare lo sguardo contro di loro, o forse perché nulla li interessava più, ripresero a scorrere regolarmente tra le vie accompagnati da un non indifferente brusio di sottofondo.

    *Beh, è andata bene, no?*

    Certo, era andata bene, ma qualcosa mi faceva prospettare che quanto avevo appena fatto era la cosa meno noiosa della giornata, e speravo quanto non mai che quella sensazione fosse vera.
    Tornai dunque in prossimità del punto ove le mura si erano aperte senza un preciso motivo, ma dopo un paio di pensieri decisi che forse era meglio andare in giro anziché rimanere li, e così feci.
    Una cosa però non mi era ben chiara... dell'anello più esterno si occupava già il team terra e varie guardie cittadine, perché mai aggiungere me lì in me-, venni come fulminato alla realizzazione di come stavano le cose.
    Il team terra non aveva per nulla buoni rapporti con i Dai Lee, tanto meno l'esercito, voleva dunque dire che pur trovandomi a Ba Sing Se, ero comunque in territorio "nemico"?

    Ehi, ho sentito dire che il segretario generale ha un nuovo cagnolino, non sarai mica tu?

    Una voce maschile preceduta da schiamazzi e risatine di sottofondo si fece vicina a me, non era solo.

    *Lo sapevo che c'era la fregatura!*

    Erano tre guardie in divisa, da sinistra verso destra la prima guardia: baffi, carnagione scura e all'apparenza anche il più anziano; il secondo con sguardo spavaldo, mandibola squadrata e fisico lievemente più in risalto degli altri anche se più basso; mentre il terzo, quello che aveva prima parlato e adesso era il più vicino a me pareva la copia del primo, ma senza baffi e con una cicatrice sul mento, strano...

    "Non serve che resti qui, ce ne occupiamo noi di questo posto, vai pure a fare da zerbino ai ricchi delle cinte più interne."

    Era stato certamente poco amichevole con me, eppure non mi sentivo intimorito, quasi come se non stesse facendo sul serio, ma preferii ugualmente non rischiare rimanendo in silenzio.
    Pochi minuti e due di loro scoppiarono in una grassa risata, il che, come dire... mi lasciò davvero molto confuso.

    Huang, cavolo, sapevo che alla fine ti si sarebbe ammuffito il cervello a forza di stare in casa, non ti ricordi nemmeno dei tuoi compagni di corso!

    Perché?
    Perché la gente era sempre convinta che tu ti possa ricordare di loro anche a distanza di anni?
    Normalmente per non fare brutta figura si preferisce una farsa dell'ultimo momento, uscendosene con frasi del tipo "Ma certo che mi ricordo, come potrei mai dimenticarmi di voi?" ma non ero mai stato il tipo da certe cose, anche perché dopo non fa altro che divenire una seccatura avere a che fare con persone di cui non ricordi nemmeno il nome e che loro invece ti trattano come fossi loro parente.


    "Il cervello funziona ancora benissimo, e sinceramente prima d'oggi non sapevo nemmeno della vostra esistenza."


    Mi guadarono per qualche istante troncando il loro ridere in maniera del tutto innaturale, erano diventati parecchio seri in volto, ma dopo parvero acquietarsi.

    "Hai ragione, ci saremo siamo sbagliati noi."

    Senza dir altro si voltarono come a immettersi nella strada principale, meglio così, sia per loro sia per me.

    *Quasi non ci credo, se ne stanno davvero andando senza dir nulla? Incredibile.*

    (A.Atk. *Macigno C* Attacco:300+(30*3)+(20*3)=450 Vel:200+(5*3)+(20*3)=275)

    "E ti pareva!"

    Le guardie sollevarono rispettivamente dal terreno un macigno a testa, e dopo averlo colpito con un pugno, li indirizzarono tutti versi di me, a quanto pare quell'incredibile di poco prima, era anche impossibile come cosa.

    (A.Def. *???* Def=730 Vel=300) EV: 350

    Richiamai dal terreno una serie di pilastri di roccia paralleli tra loro, ma che s’inclinavano verso l'interno andando a incrociarsi uno dietro l'altro, così da formare una barriera sufficientemente resistente a mandare in frantumi la loro offensiva.
    Le rocce scagliatemi contro svolazzarono per aria per poco, difatti le richiamai sul mio guanto di Dai Lee formando così uno spesso strato di roccia attorno a se.

    (A.Atk.*Pugno di Roccia* Attacco:620+40=660 Vel:300+10=310)

    Scagliai l'attacco separatamente, usando la parte esterna rocciosa del guanto nella zona delle dita come fossero proiettili verso i tre, dimostrandosi molto più veloci del loro precedente attacco.

    (A.Def. *???* Def:300+(20*3)=360-660=-300-3=100 Vel:200+(20*3)=260 )
    Ev1:400-100=300
    Ev2:400-100=300
    Ev3:400-100=300


    I muri di pietra da loro eretti servirono solo a rallentare la corsa del mio attacco, il quale fulmineo passo da parte a parte la loro difesa ferendoli in pieno petto, lasciando a loro unicamente la possibilità di continuare con un secondo attacco, o ritirarsi dignitosamente finché potevano.
    Fortunatamente scelsero la seconda possibilità, e tra qualche borbotto e maledizione mi lasciarono finalmente in pace.
    Io contemporaneamente sbuffai pesantemente mentre li guardavo andar via, e mi venne da pensare a Gaoling, lì non sarebbe mai successo qualcosa del genere nemmeno tra cent'anni.

    *Avrei dovuto immaginare che se erano disposti a offrirmi ottocento monete per questo lavoro, era perché vi era qualcosa sotto... *

    Link scheda png usati: Link


    Edited by Cookies - 11/11/2011, 19:16
     
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  4. Galwin
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    [EXP: 100 Momoko: Dark Spring Green n° exp (21r50)] [DENARO:1000RdT, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: Maglia e Pantaloni ampi e bianchi, tunica verde fermata in vita da fascia gialla] [EV:600, ABILITA':nessuna ARMATURA:nessuna ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24

    La folla aveva ripreso ad avanzare, ogni persona per la sua direzione, sempre più simili ad un fiume con due correnti che a veri e propri esseri umani.
    Non le piaceva molto la folla. Le sembrava di soffocare e di certo il suo effettivo difetto di respirazione non la aiutava a disperdere la pessima sensazione. E tanto per infarcire la situazione, la gente non la degnava della benchè minima attenzione, così presi dai loro affari. Non valeva nemmeno la pena tentare un furto o simili per avere una sorta di ripicca e placarle l'animo orgoglioso: erano tutti dei poveracci, messi poco più o poco meno meglio di lei.
    In fin dei conti, lei era abituata a strisciare nel buio, invisibile, prendere quello che le serviva e svanire, senza far pensare al passaggio di un'essere vivente.
    Un furto nella folla richiedeva capacità fisiche a lei inadatte.

    Ma mentre si perse qualche secondo nei suoi pensieri da ladra, un forte rumore fece scattare via tutta la folla, e subito tornò alla realtà, accorgendosi che il giovane di prima aveva attaccato briga con alcune guardie.
    Pensò allora che fosse davvero un rissaiolo o simili, ma per caso intravide, mentre si muoveva veloce verso terra, il guanto dei Dai Li.
    Dei macigni rimbalzarono miserevolmente su delle colonne di terra ed in un istante il giovane le aveva rispedito al mittente.
    Gli uomini, feriti nell'orgoglio e vagamente contusi, si rialzarono e tornarono sui loro passi. Era giovane, ma di certo sapeva il fatto suo.

    Si era fermata solo un secondo ad osservare la scena, ma fu quanto bastava per consentire ad un grosso passante di urtarla, facendola inciampare e cascare a terra, sollevando una piccola nuvola di polvere sabbiosa.
    Furiosa, Momoko strinse i pugni nel terriccio, mentre in un tono quasi karmico si ripeteva di non reagire. Doveva trovare un posto di lavoro, non invischiarsi nell'ennesima rissa. E differentemente dalla volta in cui le avevano ferito solo il naso, avrebbe potuto rischiare molto di più.

    Gettò lo sguardo all'indietro, ancora accovacciata al suolo, cercando l'uomo che l'aveva spinta, ma si era già dileguato nella folla. La sua frustrazione stava salendo irrefrenabile. Odiava Ba Sing Se di giorno. Ed odiava mangiare la polvere, come aveva fatto per tutta la sua infanzia.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24 Post 3

    [EXP:180 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (16r50*)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 930 ABBIGLIAMENTO: tunica beige corta, fasciature sugli avambracci e pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Con le braccia allargate invitavo le ultime persone a farsi indietro e tornare ai loro affari, e guardando a destra e sinistra mi confermavo l'eventuale residua presenza di qualche curioso.
    L'accalcarsi della massa non rendeva difficile prevedere che qualcuno avrebbe potuto finire trainato senza volerlo, e per quanto ardua come cosa, tentai ugualmente di avere una panoramica generale.
    Fu solo per un istante, ma ebbi come l'impressione che qualcuno fosse letteralmente caduto a terra, pertanto, affidandomi a quella vaga sensazione m’indirizzai verso la mia destra con passo celere.

    "Tutto bene?"

    Mi chinai leggermente in avanti, porgendole la mano destra ancora ricoperta dal guanto e un riso a malapena accennato.
    Era una ragazza: pelle olivastra, fisico atletico, capelli neri raccolti con delle trecce legate tra loro che avvolgevano un cerchietto e occhi verdi che al riflesso della luce apparivano smeraldini.
    Il viso pareva corrugato in un'espressione di profonda stizza, e pensai che forse fosse stato proprio per la caduta.
    E' vero, la stavo solo guardando, e anche per la prima volta, eppure anche alla semplice vista non sembrava essere una persona appagata dalla vita, o almeno questa era la parvenza.
    Che avesse accettato o no il mio aiuto dato più per garbi che per reale necessità da parte di lei, si sarebbe alzata primo o poi no?
    E proprio allora sarebbe scattata la domanda che per prima mi sarebbe parsa come più adatta.

    "Cercavate qualcosa?"

    Davo per scontato che stesse cercando poiché alla fin fine tutti cercano qualcosa o qualcuno, cambiano solo gli obiettivi, ma la vita non è altro che una continua ricerca, sia nel senso letterale della frase, sia nel suo senso più lato.
     
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  6. Galwin
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    [EXP: 100 Momoko: Dark Spring Green n° exp (14r20)] [DENARO:1000RdT, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: Maglia e Pantaloni ampi e bianchi, tunica verde fermata in vita da fascia gialla] [EV:600, ABILITA':nessuna ARMATURA:nessuna ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24

    Era ancora china a terra, mordendosi un labbro per la rabbia.
    Poi di colpo una voce la richiamò alla realtà, distogliendola dai cupi pensieri.

    "Tutto bene?"

    Il giovane Dai Li era davanti e lei, porgendole una mano.
    Un secondo di sconcerto trasparì nei suoi occhi, i quali fecero avanti ed indietro dal guanto al volto del ragazzo due o tre volte.
    Non era normale che una guardia di tale calibro si abbassasse ad aiutare un disgraziato caduto al suolo. Nè tantomeno che si preoccupasse dei suoi problemi.

    "Cercavate qualcosa?"

    Istintivamente, Momoko gettò lo sguardo di lato, in cerca di un varco fra la folla per un'eventuale fuga rapida.
    Per quanto potesse rassicurare con la sua aria vagamente gentile, era un Dai Li, e fra le probabilità che fosse realmente animato da buone intenzioni e le probabilità che fosse un sotterfugio, le seconde erano nettamente più elevate.
    La donna si rialzò il più rapidamente possibile, non scrollandosi nemmeno la polvere di dosso, ma evitò di toccare la mano offerta dal giovane. La sola idea di aver sfiorato le mani di un Dai Li le dava dei piccoli brividi dietro la nuca.

    Con l'atteggiamento più umile possibile fece un paio di inchini e ringraziò.
    Poi, per non destare sospetti, fu sincera e mostrò il logoro pezzo di stoffa.

    "Ecco, Signore. Mi sono smarrita. Devo recarmi alla stazione centrale dei treni per farmi assegnare l'incarico di bigliettaia...putroppo la folla mi deve aver confusa..."
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24 Post 5

    [EXP:230 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (16r50*)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 930 ABBIGLIAMENTO: tunica beige corta, fasciature sugli avambracci e pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Non accettò l'aiuto ad alzarsi, ok, non vi vedo nulla di strano, ma perché così tanta agitazione e inquietudine dipinta sul suo volto e riflessa nei suoi occhi?
    Si alzò di tutta fretta, e all'apparenza presa a guardare altro anziché il suo interlocutore, in altre parole me.
    Mi sentì come scrutato dal lei, che avessi qualcosa che non andava? Poi pensai che forse fosse per quanto era appena successo, comprensibile.

    *Sembra più intimorita che altro... *

    Disse con linguaggio che poco si addiceva a lei, per il semplice fatto che fu parecchio innaturale nel parlare in quel modo, segno che stava forzando il suo linguaggio a seguire determinati standard; ma dovevo aspettarmelo, del resto i Dai Lee non sono mal visti solo dalle guardie, ma da tutti... rispettati più per paura che per l'autorità da loro posseduta.

    "Capisco, effettivamente è parecchio confusionario questo continuo affluire di gente."

    Rimasi tranquillo, non vedevo il motivo della creazione di simili muri, infondo prima di essere un Dai Lee ero sempre un ragazzo molto più giovane di lei.

    "Se volete seguirmi, vi farò da guida..."

    Lasciai intercorrere qualche secondo tra questa mia frase e la successiva che avrei pronunciato, giusto quanto bastava per staccare il contenuto di delle mie parole e dare il tempo a lei di avere la prima reazione.

    "Dimenticavo, non serve essere così formali con me, non sono per nulla più grande di voi, anzi.
    Al massimo dovrei essere io quello tenuto a darvi del voi."


    Tentai di metterla sul leggero tenendo un tono di voce privo si segni di tensione, quasi allegro.

    "Potete chiamarmi Huang se preferite."

    Ora provavo con qualcosa di più affabile; era lì che avrei dovuto trascorrere la maggior parte delle mie giornate, e dato che già le guardie cittadine mi avevano sulle scatole, era meglio evitare che anche i cittadini attuassero il medesimo trattamento su di me, solo per il mio lavoro.
    Adesso attendevo solo una sua conferma o declinazione dell'invito.
    In caso positivo mi sarei posto di fronte per farle strada non solo verso la biglietteria, ma anche attraverso la fitta folla che all'identificazione di me per ciò che ora da poco diventato evitava a priori di venirmi incontro.

    *Beh, se non altro tutto ciò ha un lato positivo.*
     
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  8. Galwin
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    [EXP: 100 Momoko: Dark Spring Green n° exp (21r50)] [DENARO:1000RdT, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: Maglia e Pantaloni ampi e bianchi, tunica verde fermata in vita da fascia gialla] [EV:600, ABILITA':nessuna ARMATURA:nessuna ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24

    Si era raccontato di tutto sui Dai Li.
    Aveva sentito storie su metodi ben poco ortodossi su come piegavano mente, corpo e spirito. E non si sarebbe sorpresa se tutto quello che era accaduto non era che una studiata scena dei Dai Li per qualche misterioso schema dalla trama fitta.
    Il giovane pareva sincero nei suoi modi, molto diversi da quelli applicati dai simili del suo gruppo speciale, e disponibile a prestarsi ad umili incarichi come aiutare la popolazione.

    La nuca di Momoko prudeva in maniera tremenda. Non voleva farsi divorare dall'agitazione. Poteva davvero credere che fosse solo una giovane recluta non ancora privata dell'umanità sottratta dalla cerchia dei Dai Li? Da quando viveva con Tao, vedeva ovunque persone pronte a complottare ai danni dell'uomo sfruttandola come mezzo per arrivare a lui, sfortunato profugo di una nazione dilaniata dal bruciore delle fiamme.

    Con una discreta gentilezza, il ragazzo tentò di smorzare la tensione, arrivando a presentarsi con una certa allegria. Huang. "Sempre che questo sia il suo nome sospirò nella mente la donna percorsa dal timore. Raccolse un po' di voce.

    "Questo è..."

    Inconsueto. Molto inconsueto.

    "...davvero gentile da parte vostra. Scusate se non vi chiamo per nome o vi uso riguardi che forse giudicate eccessivi. Ma se è davvero una richiesta che mi state facendo, allora tenterò di parlarvi meno formale. "

    Concluse inchinandosi nuovamente. Pur se forse poteva apparire avvilente che una donna maggiorenne oramai da più di quindici anni si inchinasse e fosse umile nei confronti di un giovane, nessuno con del sale in zucca, o con l'autorità necessaria, avrebbe adottato modi meno riverenti. O meglio, sua madre le aveva insegnato che la nobiltà senza i soldi non portava il cibo nello stomaco, ed essere presuntuosi di fronte al prossimo era solo un modo per avere lo stomaco ancora più vuoto.
    E, per una persona che vedeva pericoli sotto ogni pietra come Momoko, essere accorti e muoversi lentamente come un Cammelloelefante era essenziale per sopravvivere e non rivelare la sua identità notturna di bandito.

    " Se non vi è davvero di disturbo, vi sarei davvero grata di poter usufruire di voi quale guida. "

     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24 Post 6

    [EXP:280 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (18r50*)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 930 ABBIGLIAMENTO: tunica beige corta, fasciature sugli avambracci e pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    La folla si divideva davanti a me formando una sorta di V, nessuno si muoveva, o almeno non chi riuscivo a vedere, chi coprendosi con la mano chi invece sussurrando il mormorio era esteso a tutti, proprio come gli sguardi indiscreti a me rivolti ma subito distolti... preferii non dargli peso, capii che se volevo mantenere il posto e anche la calma, l'indifferenza verso certe cose era la scelta migliore.
    Inspirai profondamente dal naso socchiudendo per poco più di un istante gli occhi, per poi riaprirli esattamente davanti a me.
    Guardai di sfuggita la pavimentazione stradale, sempre se così si potesse chiamare, e poi nuovamente dritto davanti a me.

    "Non mi è per nulla di disturbo, anzi, se avete bisogno di altro basta che chiediate madama... "

    Mi rispose con lieve esitazione, ma se non altro lo fece.
    Mi girai solo in parte, non potevo guardare sia lei sia la strada allo stesso tempo senza farlo, e le risposi senza scompormi, anzi, con piacere.
    Terminai quanto avevo da dire con una frase lasciata di proposito incompleta, non potevo di certo chiamarla mediante aggettivi vari ogni qual volta avrei dovuto risponderle, senza contare che avevo appena accettato di farle da guida, ergo mi era almeno necessario conoscere il nome.
    Rallentavo il passo durante le risposte, ma non mi fermavo mai completamente, infondo non ve ne era di bisogno, la strada da percorrere era quasi tutta dritta eccetto che per una svolta a sinistra.
    Che avesse risposto o no alla mia precedente domanda nascosta, avrei tentato di continuare la discussione per evitare che si smorzasse cadendo in un silenzio irreprensibile.

    "Come avrete già intuito io faccio il Dai Lee per vivere, o meglio, ho iniziato a farlo oggi, è ancora una sorta di periodo di prova il mio, durante il quale dovrò decidere se venire ad abitare o no qui a Ba Sing Se.
    Dover ogni giorno arrivare da Gaoling sarebbe davvero scomodo del resto.
    Voi invece?
    Come me venite da fuori o siete del posto?"


    Con buone probabilità avrei potuto tirar fuori miglior argomentazioni, ma il tempo necessario a scegliere quello adatto avrebbe creato il silenzio che al momento tentavo di evitare, non per sempre, accidenti già mai, ma almeno per qualche minuto, passare l'intera giornata senza dire una parola non piaceva neanche a me.
     
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  10. Galwin
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    CITAZIONE
    [EXP: 100 Momoko: Dark Spring Green n° exp (16r50)] [DENARO:1000RdT, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: Maglia e Pantaloni ampi e bianchi, tunica verde fermata in vita da fascia gialla] [EV:600, ABILITA':nessuna ARMATURA:nessuna ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24

    "il mio nome è Momoko"

    Il giovane pareva un poco imbarazzato dai modi formali della donna.
    In effetti, pareva davvero che più che un Dai Li in missione fosse effettivamente un ragazzo in cerca di qualcuno con cui scambiare quattro chiacchere su Ba Sing Se.
    Gentilmente, fece strada, mentre la folla li evitava con timore.
    Momoko lo seguì obbediente, con la testa fissa sul terreno, evitando gli sguardi, pur sapendo di non essere davvero lei al centro dell'attenzione della gente.
    Con sua sorpresa, non passò molto che la sua nuova particolare guida le parlasse ancora. Non era originario di Ba Sing Se, ma arrivava da Gaoling. Da come si esprimeva, pareva che avesse scelto la carriera di Dai Li più per esigenza che per ambizione. Ed era molto convincente.
    Momoko gli camminava dietro, ma per sentire bene le sue parole si avvicinò un poco, senza affiancarlo. La domanda dopo, riguardante la sua cittadinanza, la rimise sull'allerta, ma era di certo molto meno preoccupata di prima.


    "Sono nata e cresciuta a Ba Sing Se. Non sono mai uscita dalla città. Nemmeno dalla zona inferiore della città."

    Bugia. Più di una volta era andata a rubare qualcosa di valore negli anelli superiori. Ma visto che il giovane sembrava interessato a fare conversazione e rimanere muti poteva solo insospettirlo, Momoko decise di rimuovere e modificare alcuni dettagli della sua vita, così da rendere la passeggiata fino alla stazione il più veloce e leggera possibile.

    "E' un bel viaggio da Gaoling fin qui. Se non avete motivi particolari per rimanervi, potreste anche traslocare qui. La vostra carica dovrebbe consentirvi di avere una casa ai cerchi superiori della città, dove si dice vi siano bellissimi palazzi e ville."
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24 Post 7

    [EXP:330 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (12r20*)] [DENARO: tot 70 monete RdT DEPOSITATO 930 ABBIGLIAMENTO: tunica beige corta, fasciature sugli avambracci e pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    "Ebbene sì, ho qualcosa che mi spinge nel lasciare la mia residenza a Gaoling, anche se più che qualcosa direi qualcuno."

    Non me la sentivo di lasciarla da sola, o almeno non così di colpo.
    Con la scusa del mio nuovo incarico di Dai Lee le mie frequenze di presenze a casa sarebbero certamente diminuite, e proprio su quello puntavo per far divenire mia sorella minore un po' più indipendente.
    Non era più una bambina, aveva già intrapreso la strada che l'avrebbe portata a diventare una donna, e proprio per il bene che le voglio, devo evitare che si renda incapace di affrontare determinate situazioni in mia assenza.

    "Io tra tutti quegli eccentrici altezzosi con la puzza sotto il naso?
    No grazie, finché non avrò come altra scelta la strada, preferisco evitare."


    Ero abituato con i miei stili di vita molto semplici, per nulla mi sarei immischiato tra loro, ero certo che anche non volendo mi avrebbero potuto plagiare per osmosi.

    "E se mai dovesse aver la curiosità, potrei farvi fare un giro nella cerchia superiore, anche se credo che ti annoieresti e basta."

    Mi soffermai poggiando l'ultimo passo davanti alla soglia della biglietteria, intanto che il capo ruotava versa lei, e il mio braccio più vicino all'entrata del posto e parzialmente steso lo indicava con l'intero palmo della mano anziché usando un singolo dito.

    "Bene Momoko, siamo arrivati."
     
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  12. Galwin
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    [EXP: 100 Momoko: Dark Spring Green n° exp (21r50)] [DENARO:1000RdT, DEPOSITATO: ABBIGLIAMENTO: Maglia e Pantaloni ampi e bianchi, tunica verde fermata in vita da fascia gialla] [EV:600, ABILITA':nessuna ARMATURA:nessuna ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24

    Senza nemmeno rendersene conto, avevano raggiunto la loro meta.
    Si sentì un po’ stupida ad essersi persa a così poca distanza dalla biglietteria.
    Ma almeno si era molto calmata.
    Il ragazzo sembrava a posto: un giovane dagli atteggiamenti gentili. Fra i due era lei il cattivo.
    E questo la fece stare molto meglio.
    Con una certa allegria lui le fece notare che non amava affatto i Dai Li, e nemmeno la loro vita lussuosa. Come aveva pensato Momoko, era entrato nel gruppo solo perché non c’era nulla di meglio per lui.
    Sciolta la tensione, le sfuggì un gesto che tendeva a fare quando era indecisa su cosa dire. Senza nemmeno accorgersene si passo le dita della mano sinistra sulla cicatrice che le tagliava orizzontalmente il naso, ma quando levò lo sguardo per incontrarsi con quello di lui, ritirò con uno scatto la mano. Sperò che non l’avesse vista.
    Era sciocco da pensare che qualcuno si facesse strane domande per quella brutta cicatrice, ma quando lei la toccava le tornavano in mente alcuni ricordi di quando aveva a che fare con uomini rissaioli praticamente ogni sera.
    Frattanto, il giovane le indicò l’entrata della biglietteria con un gesto assai educato e di estrema gentilezza.
    Il palmo era rovesciato verso l’alto, e Momoko fu molto colpita dalla cosa.
    Era decisamente lei la cattiva.
    In un secondo, la sua mente fu corrosa da piani per sfruttare questa sua nuova conoscenza. Avere accesso alla cerchia superiore di giorno, poter studiare appieno i quartieri senza destare alcun sospetto grazie alla supervisione di un Dai Li.
    Come sarebbe stata contenta Okuni se finalmente avessero potuto permettersi una casa anziché tre mura con sopra uno stralcio di legno come tetto.

    “Grazie...” Ebbe un attimo ancora di esitazione. Ma la sua avidità ebbe la meglio sulla prudenza. “E scusate se sono stata così rigida con voi, Huang. Putroppo questa città mi ha insegnato a temere ogni cosa, ma comprendo che voi siete davvero una persona sincera. ”

    Lo guardò con grande intensità. Si poteva pensare stesse per piangere.

    Ma dentro di sé, nella sua anima indifferente al resto del mondo, lo spirito ruggente della sua ambizione si stiracchiava pronto a scattare verso l’alto.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 24 Post 7

    [EXP:1130 NOME PG: Huang Hui (#228b22): n° exp (12r20*)] [DENARO: tot 0 monete RdT DEPOSITATO 0 ABBIGLIAMENTO: tunica beige corta, fasciature sugli avambracci e pantaloni verde scuro] [EV: 350, ABILITA': // ARMATURA: // ARMI: //]


    Tutto fu rapidamente interrotto dal celere giungere dello stesso gruppo di Dai Li che prima mi avevano portato all'interno della città adesso si dirigevano versi di me con il loro classico quanto cordiale aspetto affabile, cosa potevano volere adesso, aveva forse deciso di ufficializzare di già la mia carica?
    Preso di grande speranza il mio umore migliorò un po', e anche se con i suoi lati negativi già pregustavo la possibilità di ricevere a fine mese una paga decisamente dignitosa.

    "Vieni con noi"

    Fui preso di forza e allontanato da Momoko senza dirmi nulla, si limitarono ad accerchiarmi e trascinarmi via da li il più velocemente possibile ed io optai per un silenzio tattico.
    Dopo non molto tempo eravamo passati alla cinta muraria successiva, l'ambiente era decisamente meno degradato ed io non era li per una visita di piacere, cosa che dedussi ancor più facilmente quando venni gettato di peso contro altre persone che indossavano la divisa dei soldati del regno della terra

    *Ma cosa?*

    "E' stato ritenuto necessario che tu prima di poter entrare a far parte del Dai li debba ancora formarti adeguatamente, a tal proposito passerai un periodo nell'esercito fino a nuova disposizione"


    Oh grandioso, avevo scartato di proposito l'idea di fare il soldato e ora invece mi ci buttano dentro a forza!
    Nello stesso istante in cui caddi presi una forte botta alla testa, il che mi fece perdere i sensi ma non la mia situazione attuale, era stato messo messo a forza nell'esercito... .

    E per me è chiusa! XD
     
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12 replies since 8/11/2011, 22:31   176 views
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