Kyoshi in festa per Sho-Sho

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  1. Rufus Loacker
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 29, post 18, pomeriggio inoltrato


    [760 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (20r50)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho si diresse insieme ad Hangin nel vicolo buio dietro al palco. L'odore non era particolarmente gradevole, ma era l'unico posto dove era sicuro che potessero parlare indisturbati. Si girò verso la monaca e snocciolò le parole velocemente, incespicando tra una frase e l'altra. "Stamattina, quando sono andato a pregare al tempio, mi ha avvicinato una di quelle protettrici dell'Imperatrice... Sapeva chi sono, non so come abbia potuto scoprirlo... mi ha detto che quello che si definisce Loto Bianco in realtà non lo è, si tratterebbe di un complotto per spodestare l'Imperatrice. Quindi mi ha proposto di seguirla subito per andare da lei nella Nazione del Fuoco a cominciare il mio addestramento da Avatar, sotto la sua protezione. Inizialmente ero tentato di accettare la proposta e le ho chiesto di seguirmi durante la giornata."
    Sho-Sho prese fiato, rendendosi conto in quel momento che forse avrebbe dovuto già da subito lasciar perdere quell'idea, ma ormai era troppo tardi.
    "Solo che dopo aver ascoltato i discorsi tra lei e Sigurd ho capito cos'era la spiacevole sensazione che ho provato parlando all'emissaria di Iris. Non ho bisogno di diventare un soldato, non voglio essere il mezzo di qualcuno che vuole tutto per sé." Il giovane Avatar guardò la monaca negli occhi, sentendosi rinfrancato dall'antica saggezza che vi percepiva. "Ora so che la scelta giusta è seguire lei e il suo ordine. Voglio imparare ad essere un punto di riferimento per chi ha bisogno, per i deboli e per gli oppressi."
    Il ragazzo si erse, immaginandosi diventare un condottiero come quelli di cui viene narrato nei libri di storia.. per poi sgonfiarsi subito, chiedendosi da dove avesse tirato fuori quei discorsi così triti e ritriti. Oh beh, ora abbiamo altre cose di cui preoccuparci... Prima di tutto: la ragazza ci ha seguiti fin dentro alla locanda ed ora è sicuramente nella folla che mi tiene d'occhio. Devo andare a parlarle e dirle che declino l'offerta? Lei che consiglia? Come seconda cosa, invece: che dobbiamo dire, adesso?"
    Sho-Sho rivolse uno sguardo al retro del palco, luminoso nel crepuscolo che stava abbracciando la piazza.
     
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