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.Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 26, tardo pomeriggio
[1.120 Kao (#002B80): n° exp (10r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300
Il ciccione scoppiò in una grassa risata. "Ohohohoh la tipa vuole sapere dove li portiamo! Ahahahaha, quando saprà che Maeko li vuole da lui non farà così la spava- Ouch!" "Zitto, scemo!" quello che sembrava il capo gli aveva tirato una gomitata nelle costole. Rivolgendosi di nuovo a loro, esclamò con voce rauca: "Beh, poche domande. Scoprirete presto dove vi stiamo portando. E non vi conviene ribellarvi, mia cara monaca. Siamo abbastanza per soffocare i tuoi stupidi refoli di vento prima che tu abbia il tempo di accorgerti che ci siamo mossi." Kao ebbe un brivido lungo la schiena. Non era sicuro se stesse dicendo la verità o se fosse solo un'intimidazione poco fondata, ma qualcosa gli diceva che forse era meglio non scoprirlo. Senza dire nulla si affiancò a Liang, osservandola con la coda dell'occhio. Il capo apriva il gruppo, seguito dal gigante. A quanto pare il primo era una sorta di "protettore" del secondo, dato che sembrava che stessero insieme. Il resto del gruppo li circondava mentre si avviavano a passo di marcia in direzione opposta da dove erano venuti, conducendoli lontano dal porto.
Edited by Rufus Loacker - 6/8/2013, 19:43
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ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 9, tardo pomeriggio
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
[22.717 Liang (#0000FB): n° exp (25r80x2)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]
Stats PG:
Atk= 1050
Def= 1.350
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall
Liang lanciò un’occhiataccia al tipo grasso e stupido: lei non era tipo da cercare risse - anche se capitava fin troppo spesso che le risse cercassero lei, e la trovassero, anche – ma se ci fosse stato da picchiare qualcuno non le sarebbe dispiaciuto se Botte fosse stato il primo “Pazienza, Liang. Non è così che risolverai il problema.” si impose con forza. Maeko invece… chi diavolo era? Sembrava un nome della Nazione del Fuoco, ma non significava nulla: di quei tempi i nomi della Nazione andavano di moda. Lanciò un’occhiata interrogativa a Kao: forse lui conosceva il nome? A giudicare dai soggetti era probabile che si trattasse di un qualche capobanda, ma poteva anche essere un politico che si affidava a quella gentaglia per i lavori sporchi. Pareva fosse una dinamica comune in molte grandi città, anche nella Capitale. “State tranquilli, non mi sento proprio in vena di fare scherzi. E mi spiace deluderti, ma il nome Maeko non mi dice un accidente di niente.” disse più bruscamente di quanto volesse. Capoccia le lanciò un’occhiata severa per il tono e Liang si morse la lingua: incredibile, il solo pensiero di poter finire rinchiusa da qualche parte era sufficiente a farle perdere le staffe! Ma davvero non avrebbe fatto nulla, a meno che la situazione non fosse peggiorata di molto: potevano stare bluffando quando dicevano di poterla fermare, ma anche no, e i colpi di testa non erano nel suo stile. Per calmare il nervosismo cominciò a studiare uno per uno Capoccia, Botte e i loro compagni, senza trascurare di tenere d’occhio il tragitto che stavano percorrendo: non si sarebbe fatta sfuggire un'occasione di fuga se le si fosse presentata. Quanti di loro potevano essere dominatori? Da così vicino poteva notare che alcuni di loro portavano addosso pugnali e coltelli visibili, e già quello era un male: era stupido supporre che non fossero pericolosi solo perché non erano dominatori, ma nessuno di loro sembrava un esperto guerriero. Solo Botte, Capo e un tale alto e magro dalla carnagione scura non avevano armi. Ma potevano essere nascoste. D'altra parte, se c'erano armi... “Gli altri devono essere non-dominatori.” decise Liang: se lo fossero stati non avrebbero avuto necessità di tenere armi a portata di mano, rivelando così non poter esercitare il dominio. Le possibilità erano comunque contro di loro.
Il gruppo si fermò e Liang si immobilizzò, sorpresa: erano già arrivati? La porta davanti a cui si erano fermati sembrava il retro di un qualche locale o bottega. Liang tese l’orecchio e poté udire musica e risate dall’interno. Probabilmente si trattava di una bettola o qualcosa del genere. Non le piaceva: se si fosse giunti alle maniere forti poteva rimanere coinvolta della gente innocente. Oppure all’interno erano tutti complici di quei delinquenti, e in questo caso la situazione era anche peggio. “Prima le signore.” disse con un mezzo ghigno Capo. “Ma no… prima i bambini, poi le signore.” si corresse guardando Kao, mentre gli altri sogghignavano a loro volta. Liang strinse le labbra: sapevano che finché Kao fosse stato in pericolo lei non avrebbe fatto nulla… e ne approfittavano.. -
.Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 27, sera
[1.170 Kao (#002B80): n° exp (16r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300
Il sole calava alle loro spalle, illuminando di un rosso acceso l'interno di quello che sembrava il retrobottega di un locale decisamente animato, a giudicare dai suoni provenienti dall'interno. Mentre il resto della banda rimase fuori dalla porta, il capo e il bestione scortarono, con evidente mancanza di garbo, Liang e Kao dentro all'edificio. Un sistema di pannelli di legno sembrava costituire una sorta di passaggio dietro al bancone. Dall'altro lato dei sottili pannelli di quercia Kao poteva vedere agitarsi diverse ombre. Non riuscì ad identificare la musica che filtrava da dentro al locale perché i loro accompagnatori aprirono un pannello di colore diverso dagli altri e li condussero giù per una scalinata di pietra con qualche torcia elettrica ad illuminare la bassa volta sopra di loro. Quando la porta si richiuse dietro di loro tutti i rumori vennero tagliati completamente, lasciandoli immersi in un silenzio freddo e umido. Kao avrebbe voluto chiedere informazioni, ma lo sguardo sulla faccia del capo lo fece desistere ancora prima di provarci.
In fondo al corridoio il ciccione li precedette scostando rudemente un telo di seta dorata, tenendolo sollevato per farli passare. Disse a Kao e Liang di entrare, mentre si stampava sul suo viso un sorriso ferino.
I due compagni di viaggio si ritrovarono in una larga stanza di pietra col soffitto basso, nessuna finestra e una larga libreria alle spalle di un tavolo disadorno, al quale stava seduto un uomo alto. La figura indossava una lunga tunica dello stesso colore della copertura all'ingresso della stanza e il cappuccio gli copriva gran parte del volto, lasciandogli in vista unicamente la bocca, che si aprì in un sorriso senza allegria. "Benvenuti. Io sono Maeko, e vi basti questo. Non siete gli unici a seguire la Confraternita della Goccia di Sangue.". -
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ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 10, sera
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
[22.037 Liang (#0000FB): n° exp (18r50x2)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]
Stats PG:
Atk= 1050
Def= 1.350
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall
“Eh, no! La setta di pazzi proprio no!” pensò Liang esasperata. Stanza di pietra, tunica dorata – ma chi credeva di essere? Nemmeno Iris aveva vesti tanto pompose, per quanto ne sapeva – un alone di mistero… sì, doveva essere un’associazione segreta di qualche tipo, probabilmente con qualche implicazione religiosa. Beh, lei non voleva saperne nulla di nulla. Le era capitato di imbattersi in gente simile prima di allora e sapeva per esperienza che quando non erano pericolosi erano degli svaniti totali. Comunque andasse, era gente che portava guai. Sarebbe stata meglio qualche banda di tagliagole, almeno il loro mondo di pensare poteva capirlo. Decise comunque di non dare a vedere di aver capito troppe cose: ci mancava solo che decidessero che lei e Kao erano una minaccia per i loro segreti del piffero. E, soprattutto, quel soffitto era troppo basso.
“La ringrazio del benvenuto, Mr Maeko. Ma devo dire che l’avrei gradito di più se non fosse stato preceduto da rapimento.” rispose all’individuo incappucciato. Qualcuno dei delinquenti alle sue spalle ringhiò e gli altri si misero a mormorare: probabilmente aveva appena mostrato un tono troppo poco rispettoso verso il loro gran sacerdote o una roba così. Non che le importasse: niente smancerie per un rapitore mistico che si rintanava in un buco del genere come un topo-mangusta. Davvero, un paio di palmi più alto quel soffitto? “Se ci siamo immischiati nella vostra indagine sulla… Confraternita, giusto?... beh, ci scusiamo umilmente. Non era certo nostra intenzione.” “Anche perché della vostra Associazione dei Dorati non ne sapevamo un accidente, non avremmo saputo come infastidirvi nemmeno volendo.” “Se invece possiamo esservi utili, dite pure, faremo il possibile.” Disse in fretta. L’unica cosa che voleva era tornare all’aria aperta tutta intera, con Kao nelle stesse condizioni. “Dovevi proprio metterti a fare la detective delle cause perse, vero? Stupida, stupida, stupida!”. -
.Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 28, sera
[1.270 Kao (#002B80): n° exp (34r100)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300
La figura incappucciata ristette per un breve momento alle parole di Liang, per poi sollevare un poco la testa, lasciando intravedere un paio di occhi color ambra, nei quali passò un rapido luccichio. "Rapimento? Non capisco..." Prima che potesse aprire di nuovo bocca, Kao esclamò: "Come non capisce? Abbiamo seriamente rischiato di rimanere feriti durante l'attacco dei suoi scagnozzi! Non è certamente grazie alla loro cortesia che siamo qui!" Un brusco movimento della mano di Maeko zittì il ragazzo. "Sheng, Zhao. Dite ai vostri compari che siete tutti licenziati. Non era affatto questo che intendevo con 'portare qui a tutti i costi la donna e il ragazzo', dovreste ben sapere che la violenza non rientra fra i miei metodi." Abbassò velocemente la mano e improvvisamente una parete di roccia si alzò davanti ai due tirapiedi, spingendoli fuori dall'ingresso, ora sigillato. Un ghigno si allargò sul volto dell'uomo. "Mi spiace che vi sia stato riservato un trattamento del genere. Trovare collaboratori degni di fiducia di questi tempi è sempre più difficile." Kao aveva l'impressione che a questo Maeko non dispiacesse poi così tanto. Né la voce né l'espressioni infondevano fiducia al ragazzo. Prima che potesse esternare qualsiasi preoccupazione, Maeko prese parola di nuovo. "Vi ho, come dire, convocati qua per parlarvi appunto della Confraternita della Goccia di Sangue. Non serve sapere come ho fatto a scoprirvi, ho occhi e orecchie in tutta l'isola, e anche oltre. Ho diversi interessi riguardo all'eliminazione di questa setta, perché di questo si tratta. Non parlo di eliminazione fisica, come ho detto sono contrario alla violenza." Il ghigno tornò a comparire sul suo volto mentre si sporgeva in avanti, appoggiando i gomiti sul tavolo. "Queste persone si occupano non solamente di traffici illegali lungo tutto l'oceano, è stato scoperto che trattano anche schiavi, persone catturate nei villaggi oggetto delle loro scorribande. Sono astuti, però. Hanno l'appoggio delle persone giuste alla polizia e anche di qualcuno più in alto nella scala gerarchica, questo permette loro di farla franca praticamente sempre. Se qualcuno li scopre, beh, lo fanno semplicemente fuori, senza pensarci due volte." Un rivolo di sudore percorse la schiena di Kao. Ci era andato vicino, molto vicino... "Io non capisco. Cosa c'entriamo noi? Perché ci ave- " "Stavo proprio per arrivarci. I miei uomini hanno già tentato di scoprire il più possibile su di loro, ma come me anche la Confraternita ha i suoi informatori. Le facce della maggior parte dei miei collaboratori è loro nota, sta diventando sempre più difficile anche il solo girovagare per l'isola senza venir seguiti. E qua entrate in scena voi. Siete arrivati oggi, dopo esser stati vittima di un attacco della suddetta organizzazione, mettendovi subito sulle loro tracce. Avete perfino pensato di infiltrarvi da loro..." Diavolo, ha davvero occhi e orecchie dappertutto! "...e io vi do la possibilità di farlo." A Kao saltò il cuore in gola. "F- farlo? Infiltrarci? Ma... come? Cioè, che c'entriamo noi? E perché proprio noi?" Maeko ridacchiò, con un tono basso che infondeva tutt'altro che allegria negli ascoltatori. "Perché non vi conosce nessuno. E perché tu sei un dominatore dell'acqua. Per quanto là dentro siano quasi dominatori dell'acqua, hanno anche non dominatori tra le loro file e solo qualche altro dominatore.. E la tua amica... Liang, giusto? ha decisamente abilità diplomatiche e fisiche per trattare con loro, oltre che ad essere un grazioso bocconcino." Il sorriso si fece più ampio. "Vi daremo noi tutto l'occorrente per camuffarvi e le informazioni che vi servono. Ci state? Non aiutereste solo me, ve l'ho già detto." Kao lo guardò a bocca aperta. Come fa a fidarsi di noi, senza conoscerci? Ma, soprattutto, come facciamo noi a fidarci di lui?. -
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ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 11, sera
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
[23.297 Liang (#0000FB): n° exp (18r50x2)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]
Stats PG:
Atk= 1050
Def= 1.350
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall
Liang borbottò qualcosa, neppure lei sapeva cosa. Era molto vicina a perdere le staffe. Molto, molto vicina. "Questo pazzo vuole usarci come... cosa? Esche? O siamo semplicemente pedine sacrificabili? Maledetto... se anche venissimo presi non potremmo dire nulla su di lui e i suoi piani, perché non sappiamo niente." si rese conto mentre stringeva i denti. Sentì il sudore colarle lungo la schiena. Normalmente avrebbe riso in faccia a uno così, o avrebbe trovato il modo per far sì che finisse intrappolato nella sua stessa rete... ma quel soffitto era troppo, troppo basso. Quando quel Maeko aveva fatto chiudere la parete si era quasi sentita mancare. Avrebbe voluto mettersi a riempire quel bellimbusto di botte in testa con l'aliante, ma le girava la testa...
"Ho bisogno d'aria." sbottò, la voce così rauca da non sembrare la sua.. -
.Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 29, sera
[1.290 Kao (#002B80): n° exp (7r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300
"E io la seguo!" esclamò Kao, rivolgendosi poi a Maeko. "Possiamo parlarne tra di noi, prima di eventualmente accettare? E avremmo davvero bisogno di una boccata d'aria, qua sotto si soffoca..." Maeko fece un gesto con la mano e la parete si abbassò di nuovo. Diede ordine ai due energumeni rimasti fuori di accompagnarli di nuovo fuori dall'edificio. Una volta fuori, e a debita distanza dalle due guardie, Kao si rivolse a Liang. "Che facciamo? Io non mi fido proprio di questo qua, il fatto che non ci abbia detto nulla non mi invoglia di certo a perorare la sua causa, ma d'altronde non possiamo di certo andare alla polizia, alla luce di quello che abbiamo scoperto..." il ragazzo si passò una mano fra i capelli, sbuffando. "Ma non potevo starmene a casa a pescare, invece che mettermi a girare il mondo?". -
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ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 12, tarda serata
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
[24.227 Liang (#0000FB): n° exp (19r50)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]
Stats PG:
Atk= 1050
Def= 1.350
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall
"Fuori. Aria." Liang inspirò a pieni polmoni, lasciando che il mantello scivolasse dietro le sue spalle. Faceva freddo, ma non le importava. Man mano che l'aria gelida della sera le riempiva i polmoni il battito cardiaco riprendeva il suo ritmo e la mente le si schiariva. Dopo qualche istante la Nomade si rese conto di essere fradicia di sudore e a malincuore richiuse il mantello. Capitava raramente che si lasciasse incastrare in situazioni come quella, e ogni volta rimaneva sorpresa dell'intensità del suo senso di soffocamento negli spazi molto ristretti, e della forza del terrore che ne derivava. La faceva sentire debole, ma non credeva di poterci fare nulla. "Dicono che ogni fobia nasce da un trauma. Chissà da quanto tempo ho questa paura, e cosa l'ha causata..."
Quasi sobbalzò quando Kao cominciò a parlare. "Non va bene, devo calmarmi." Cercò di prestare attenzione a quello che il suo compagno diceva. Si concesse del tempo per riflettere sulle parole, poi rispose lentamente "Hai ragione, è un bel guaio. Soprattutto perché non c'è modo di sapere se questa gente è davvero nemica dei nostri pirati. Chi ci dice che non siano in combutta con quegli altri, e che stiano cercando il modo di sviarci? Non possono eliminarci perché si farebbero notare, quindi ci mettono su una falsa pista. Potrebbe essere così." Lanciò un'occhiata ai loro 'accompagnatori', poi riprese: "Ascolta, mi è venuta in mente una cosa. Hai presente il portiere dell'albergo? Sul momento non ho riflettuto più di tanto sul suo comportamento, ma a ben pensarci... perché un uomo perbene che vede dei malviventi qualunque importunare dei possibili clienti non chiama la polizia? Perché dovrebbe esserne così spaventato? La mia ipotesi è che li conoscesse: che sapesse chi sono, o per chi lavorano, e che questo l'abbia convinto a farsi gli affari suoi. In altre parole, potrebbe conoscere almeno di nome i pirati o questi folli qui, o entrambi. Per capire che sta succedendo dobbiamo parlare con quell'uomo." concluse in tono risoluto. Forse era un'ipotesi troppo ottimistica, ma come idea era sicuramente migliore di fare quello che diceva Maeko.. -
.Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 30, sera
[1.310 Kao (#002B80): n° exp (8r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300
"Mi sta venendo il mal di testa per via di tutti questi intrallazzi," sospirò Kao, "ma immagino tu abbia ragione. Non va nemmeno a me di mettermi a seguire le direttive di uno sconosciuto immischiato in affari decisamente poco chiare, e più ne capiamo, meglio è." Kao si guardò alle spalle, osservando i due uomini che li scrutavano attentamente nel gelido buio serale. Rabbrividì e tornò a rivolgersi a Liang. "Non penso però che loro ci diano volentieri il permesso di andarcene a chiacchierare in giro." Lanciò loro un'altra occhiata. "E non mi paiono nemmeno lenti. Sul lato fisico sanno il fatto loro... purtroppo." Sollevò lo sguardo sulla monaca, guardandola speranzoso. "...non è che conosci qualche trucchetto da dominatrice dell'aria? Per quanto l'acqua che c'è qua in giro sia abbastanza per congelarli in un blocco di ghiaccio, non sono molto propenso ad uno scontro diretto...". -
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ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 14, tarda serata
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
[24.407 Liang (#0000FB): n° exp (16r50x2)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]
Stats PG:
Atk= 1050
Def= 1.350
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall
"Hai ragione. Il combattimento deve essere sempre l'ultima delle risorse: normalmente non risolve un granché." rispose Liang, che cominciava a sentirsi di nuovo padrona di sé. "Sempre prima la diplomazia." A quel punto si girò verso i malviventi, rivolgendosi direttamente a loro. "Va già meglio, grazie. Niente è come l'aria fresca." disse in tono amichevole. "Ma ancora non mi sento pienamente in forze. Vi spiacerebbe accompagnarci ai nostri alloggi? Siamo stanchi e molto provati, vorremmo poter riflettere sulla proposta del vostro capo a mente fresca." I bestioni rimasero a bocca aperta per qualche istante, prima che quello più alto ringhiasse in tono minaccioso "Non vi è ancora ben chiara la situazione..." "Ci è chiarissima, grazie." rispose in tono glaciale la Nomade, guardandolo dritto negli occhi. "Oserei dire trasparente. Per questo vogliamo del tempo per riflettere. Se prendiamo una decisione affrettata, io e il mio compagno potremmo ritrovarci con un bel po' di ossa rotte, o peggio. Lo stesso che potreste farci voi. Ora, a meno che per qualche strana ragione non riteniate che finire sgozzati da voi sia peggio che dalla Confraternita, lasciateci il nostro spazio per discuterne tra noi. Domattina avrete la risposta, non prima. E se non vi sta bene, potete sempre fracassarci il cranio qui e ora. Solo, non saremo più in grado di fare quel lavoretto per Maeko, dopo. E non lamentarti se lui decide di usare il tuo cranio come fermacarte." concluse in tono leggero, senza interrompere il contatto visivo. Era un grosso azzardo, lo sapeva. Ma se Maeko voleva qualcosa da loro, al momento loro avevano un vantaggio. Dovevano trovare il modo di sfruttarlo, o avrebbero fatto una brutta fine.. -
.Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 29, sera
[1.310 Kao (#002B80): n° exp (12r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300
Il ciccione rimase inebetito dalla risposta impertinente della monaca. Nessuno si era mai rivolto a lui in quei toni. O almeno nessuno si era mai rivolto a lui in quei toni ed era tornato a casa senza ossa rotte. "Ma... gli ordini sono..." Kao prese la parola in quel momento, mostrando un coraggio che nemmeno lui pensava di avere. "Di assicurarvi che non ci succeda niente, ovviamente. E quello di cui abbiamo bisogno ora è di parlare tra di noi riguardo a questa cosa. Da soli." Beh, ci aveva provato. La sua voce non era decisamente inquietante o minacciosa, quasi più uno squittio. "Ci facciamo solo un giretto nei paraggi," continuò Kao, "saremo di ritorno quando sorge la luna, promesso. E scommetto che un gruppo organizzato come il vostro non abbia problemi a trovare due eventuali fuggitivi, no?" Il gigante guardò con aria interrogativa il suo compare, che rispose con voce stridula: "Immagino che è come dici tu, ragazzo. Vi lascio andare, ma tornate subito, altrimenti..." concluse, lanciando un'occhiata eloquente a Kao, che rabbrividì sotto a quello sguardo di ghiaccio.
Si girò in fretta e guardò Liang annuendo impercettibilmente, dirigendosi cercando di mascherare la fretta verso l'albergo dove, sperava, avrebbero trovato il portiere. E qualche risposta.. -
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ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 14, tarda serata
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
[24.477 Liang (#0000FB): n° exp (10r20)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]
Stats PG:
Atk= 1050
Def= 1.350
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall
Ormai era praticamente notte, e le strade erano deserte. Solo da qualche finestra arrivavano suoni, o odori di cibo; la maggior parte delle luci erano già spente. Liang seguì Kao a passo svelto, ma continuava a lanciare occhiate dietro di sé. Ad un certo punto si decise, afferrò bruscamente per una manica il giovane dominatore e lo tirò verso un vicolo cieco, facendogli segno di nascondersi e stare in silenzio. Lei stessa si acquattò dietro una pila di casse abbandonate davanti a un negozio. In quel momento desiderò ardentemente di avere degli abiti più scuri, per meglio mescolarsi
Nemmeno cinque minuti dopo due figure comparvero alla luce dei lampioni; la Nomade non ebbe difficoltà a riconoscere i due scagnozzi di Maeko. I due uomini non esitarono prima di proseguire dritto, senza lanciare nemmeno un'occhiata dalla loro parte: conoscevano la zona, sapevano che di lì non si andava da nessuna parte. Liang ci aveva contato, su quello e sul fatto che fossero stupidi. Mentre attendeva per precauzione cominciò a studiare il muro alla sua destra, quello che sbarrava la strada. Piuttosto alto, non sembrava presentare punti di appiglio, ma era troppo buio per dirlo senza avvicinarsi.. -
.Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 30, tarda serata
[1.360 Kao (#002B80): n° exp (18r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300
Kao si lasciò guidare nel vicolo da Liang senza profferir parola. Si accucciò in modo da essere il più possibile nascosto e guardò i due energumeni passar loro davanti, per poi lasciarsi sfuggire uno sbuffo che creò una nuvoletta di fumo nell'aria fredda. Si girò ad osservare Liang, che a sua volta osservava con insistenza i tre muri che li circondavano. Pareva che volesse buttarli giù solo con lo sguardo.
Kao si avvicinò e, in silenzio, si mise a rovistare in mezzo al ciarpame del vicolo, in cerca di qualcosa che potesse aiutarli a visitare Kyoshi dall'alto. Non è certo saggio rischiare di farsi trovare mentre girovaghiamo per la città, e dall'alto avremo una vista migliore... eccolo! Sotto una grondaia stava un pesante barile di metallo che fungeva da contenitore per l'acqua piovana, pieno per tre quarti. Non poteva chiedere di meglio. "Se tu hai voglia di svolazzare fin là sopra, libera di farlo. Io preferisco non staccare i piedi da terra. O dall'acqua, almeno." sussurrò, a Liang. Con un fluido movimento delle mani sollevò l'acqua scura contenuta nel barile e la adagiò contro al muro di fronte a loro, modellandola a forma di scala. "Non pensavo che gli anni passati a costruire fortini mi sarebbero realmente tornati utili! Beh, io salgo, ci si vede in cima?" senza dire altro, sgattaiolò con passo esperto di chi aveva passato la vita sui ghiacci sulla scala, acquattandosi in cima al muro. Da lì si vedeva la maggior parte della zona residenziale dell'isola, e non ebbe difficoltà a riconoscere l'albergo verso il quale erano diretti. Si arrischiò ad alzarsi e a fare qualche passo precario, quando uno stridio acuto per poco non lo fece cadere.
Un gatto randagio, nero e con un occhio solo, scappò velocemente dal posto in cui si era nascosto per fare una dormitina, evidentemente disturbato dal passaggio di Kao. Il giovane dominatore lasciò passare il batticuore, poi si sporse e diede una voce a Liang: "Qua è sicuro, sali pure!". -
Hachiky"myfairytales .
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ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 15, tarda serata
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
[24.657 Liang (#0000FB): n° exp (10r20)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]
Stats PG:
Atk= 1050
Def= 1.350
Vel= 300
Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall
"Grazie mille. Penso proprio che svolazzerò." rispose Liang in un sussurro, poi piegò le gambe e saltò verso l'alto, portandosi in cima al muro. Creando una corrente d'aria agitando la mano destra si spinse nella direzione giusta e atterrò con grazia dall'altra parte, accanto a Kao. "Ci toccherà una deviazione." disse al suo compagno. "Non è detto che capiscano le nostre intenzioni, visto il loro quoziente intellettivo. Ma non vorrei incrociarli per sbaglio." Con la punta dell'aliante cominciò a tracciare dei segni nella polvere. Ovviamente la visibilità era troppo scarsa per poterli vedere, ma non ne aveva davvero bisogno: era solo un metodo per concentrarci. "Il porto. L'albergo. Poi la locanda di Maeko. Ci sono voluti dieci minuti per arrivarci." borbottò continuando a scrivere nella polvere. "La strada di ritorno. E questo vicolo." Rifletté per qualche istante. "Sai una cosa? Credo che siamo finiti vicino alla sala da tè dove io... lascia stare. So che strada dobbiamo fare." disse a Kao, mettendosi in cammino.
"Deja vu." disse Liang in tono sarcastico ferma a braccia conserte davanti all'albergo. Soprattutto, davanti a un'altra fuga del portiere. "Lo inseguo io o ci pensi tu?"
Edited by Hachiky"myfairytales - 10/1/2014, 20:23.
Di pirati, aspiranti detective e un bisonte volante |
