EarthKingdom

Posts written by Nesheit

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    [EXP 24150 - Kyorikou - (21r50 *18 effettive*)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 6 - Giorno 9 - Post 3 - Alba

    Quel ragazzo aveva notato molto più di quanto Kum Fuei non volesse. Doveva aver assistito allo scontro da molto più tempo.
    Ciò nonostante il ladro era sicuro che non fosse uno del gruppo di dominatori che aveva appena incontrato: avrebbe saputo cosa fosse il marchingegno.
    "Dimostrami la tua onestà. Dammi quell'ingranaggio sospetto e nessuno si farà del male..."
    La frase gli suonò strana. Sembrava un espediente per sottrargli l'ingranaggio... Che sapesse qualcosa? Ma forse non lo era.
    Non era importante Kum Fuei agì come se lo fosse stato, conscio che in ogni caso, ciò gli avrebbe permesso di tenere il suo propulsore.
    In un istante divaricò le gambe e, con le mani chiuse a pugno, fece un movimento con le braccia dal basso verso l'alto, alzando così un ripiano di roccia che lo elevasse ad alcuni metri sopra la testa dell'avversario.
    "Sei uno di loro! Fai tanto il finto tonto, ma vuoi solo prendermelo. Beh, non ho permesso ai tuoi "amici" di rubarlo, credi che lo lascerò a te?!" gli urlò contro dalla sua altezza.
    "Nessuno si farà male!" continuò aspramente con un tono canzonatorio "Chi ti credi di essere?"
    Era il momento per la fuga: voltando le spalle all'avversario, piegò le gambe e spiccò un balzo e con una serie di movimenti dominò la terra perché attutisse la sua caduta.
    Volse lo sguardo e i piedi verso nord iniziando a correre a gran velocità.

    (FugT)

    Sarebbe stato meglio se quel dominatore fosse stato dove stava, ma era probabilmente impossibile. Kum Fuei mise già in conto di dover iniziare un inseguimento difficoltoso. Nella fretta non poteva nemmeno predisporre il propulsore per essere certo di riuscire nella fuga. Dopotutto non poteva permettersi di perderlo dopo tutta la fatica fatta per ottenerlo.
    Perlomeno avrebbe potuto capire che genere di dominatore si era fatto nemico dal modo in cui egli avrebbe tentato di fermarlo ed escogitare la sua fuga in funzione di tale informazione.
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    [EXP 24100 - Kyorikou - (25r50 *21 effettive*)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 6 - Giorno 9 - Post 2 - Alba

    L'ombra che aveva visto in lontananza si delineava ad ogni passo sempre di più come quella di un uomo piuttosto alto e piazzato. Appena fu visibile il suo volto quello interloquì con fare minaccioso: "Chi sei sporco ladro? Qualsiasi sia il motivo, hai osato sfidarci..."
    "Più grossi sono più cadono in fretta" pensò tra sé e sé Kum Fuei tra il biasimo per lo sconosciuto e l'auto-convincimento per dissipare il panico che quella figura ostile, istintivamente, gli destava.
    "Calmati, non mi manda nessuno. Io sono Levi Ion, un viandante senza fissa dimora, figlio del Regno della Terra. Tu chi saresti? Perché mai mi dai del ladro?" rispose identificandosi falsamente e ostentando finta ignoranza degli avvenimenti.
    "Sei forse, anche tu, un dominatore dell'acqua del Sud? Da quello che dici, sembra proprio che tu abbia assistito allo scontro. Erano tuoi amici? Eri in viaggio con loro?"
    Immaginava che le risposte a queste sue domande sarebbero state negative. Se davvero quel ragazzone fosse stato uno del gruppo di dominatori che aveva sconfitto avrebbe saputo cosa lui stesse tenendo in mano. Si accorse in quella riflessione di avere ancora in mano il propulsore di suo padre. Non considerò totalmente un errore non averlo messo via subito, gli aveva permesso di capire con chi aveva a che fare, ma lo ripose il più in fretta possibile nella sua borsa. Sapeva bene che una mossa improvvisa avrebbe destato sospetto, così fece il tutto con nonchalance, coprendo la sua azione con una frase e ponendo nella borsa il marchingegno senza porre eccessiva (e sospetta) attenzione: "Non giudicarmi per aver sconfitto dominatori del tuo stesso elemento"
    Lo disse con una calma e una pacatezza invidiabile ad un saggio maestro. In realtà gioiva dentro di sé come poche volte gli era capitato di quei tempi. Senza lasciar trapelare nulla si gloriava di non aver perso ancora la mano: la sua esperienza e la sua astuzia ancora sapevano suggerirgli le mosse giuste!
    Ciò nonostante non sapeva chi si era ritrovato davanti. Non sapeva la sua storia, non conosceva il suo carattere e sapeva che anche davanti alle parole più astute, l'ira e la vendetta degli impulsivi non sapevano placarsi. Fortunatamente nel gruppo di dominatori che aveva ingannato c'era un buon numero di uomini ragionevoli che si erano lasciati convincere a desistere (aveva osato tanto nella convinzione che ce ne siano sempre nei grandi gruppi) ma ora?
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    [EXP 24000 - Kyorikou - (74r100 *61 effettive*)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 6 - Giorno 9 - Post 1 - Alba

    Era stato un bello scontro. Uno di quelli avvincenti che Kum Fuei amava.
    Dopo mesi e mesi era arrivato finalmente al faccia a faccia e il ladro migliore aveva finalmente prevalso. Kum Fuei si rigirava in mano il pezzo prezioso. Sapeva già che cosa farne.
    Non aveva pensato, sul momento, che il suo avversario si sarebbe rivelato tanto ostico...
    Tutto era nato due mesi prima nella sua città natale: Senlin. L'esercito della Nazione del Fuoco, accolta da grida e proteste aveva dato alle fiamme la città, dandosi poi alla ritirata verso nord prima che il loro stesso fuoco li soverchiasse. I dominatori a Senlin non erano pochi e sebbene i danni fossero stati ingenti, erano riusciti a spegnere le fiamme con potenti ondate di sabbia. Alcuni erano rimasti bruciati ne erano rimasti sfregiati, ma nessuno era morto.
    Suo padre, un artigiano diventato ormai da anni ingegnere militare, che a lungo lavorava su un marchingegno, lo aveva affidato nel pieno della rabbia ad un messaggero perché lo portasse a Ba Sing Se, prima che la Nazione del Fuoco potesse assediarla.
    Lui, che in quel periodo era in visita alla famiglia, partì la stessa sera in cui il messaggero salì a cavallo, senza dire niente a nessuno.
    Lo seguì da lontano e di soppiatto per del tempo, ma prima ancora che si palesasse il bagliore giallastro del deserto di Si Wong all'orizzonte, l'erba folta su cui trottava il cavallo del messaggero si congelò attorno ai suoi zoccoli bloccandolo all'improvviso. Subito dopo un getto d'acqua sbalzò l'uomo di sella facendolo cadere a terra. Il dominatore dell'acqua lo bloccò con del ghiaccio a terra e, frugando tra i suoi bagagli, estrasse il marchingegno.
    Sembrava sapere esattamente cosa fosse. Aprì infatti il piccolo "serbatoio" e fece uscire tutta la sabbia che c'era dentro sostituendola con l'acqua della sua borraccia. Estraendo altra acqua dalla folta erba circostante si era fatto una sorta di tavola da surf di ghiaccio e, fissato il marchingegno sul fondo, aveva iniziato a far roteare le braccia.
    Suo padre aveva studiato il meccanismo che suo figlio aveva fatto da bambino della ruota a sabbia, apportando le dovute modifiche l'aveva potenziata producendo un propulsore. Quello era un modellino da riprodurre in grande e applicare alle macchine da guerra.
    Kum Fuei rimase stupito dall'abilità dell'altro ladro che si allontanava velocemente surfando a tutta velocità sulla terra, e si mise subito sulle sue tracce.
    Esse portavano alla Baia della Luna Piena dove lo trovò. Sebbene lo avesse preceduto di molto, il dominatore dell'acqua stava aspettando la barca dei suoi compagni di tribù. Peccato che Kum Fuei arrivò giusto in tempo per vederlo salire sulla nave.
    Gli ci volle molto tempo per ritrovarlo. Osservando la direzione dell'imbarcazione e sapendo che alla fine del percorso che sembravano dover fare c'era una cascata, comprese in che punto potesse ritrovarlo.
    Aveva infine seguito le sue tracce fino a quella landa desolata a Sud Est del Regno della Terra, dove sulla costa i dominatori dell'acqua aspettavano probabilmente l'imbarcazione che li avrebbe riportati a casa.
    Non era stata un'impresa facile capire dove si trovasse il marchingegno. Fatto di legno e metallo, era difficile percepirlo col dominio, anche per un dominatore del metallo quale era lui.
    Una volta scovato non fu difficile sottrarlo, all'accampamento, ma tenerselo fu molto più complesso. La sera stessa in cui agì si misero sulle sue tracce, ma solo uno poteva effettivamente trovarlo. Quando il dominatore dell'acqua lo ritrovò cominciò un vero e proprio scontro di astuzie. Partì Kren (così scoprì che si chiamava). Kum Fuei si ritrovò un getto d'acqua proruppe sotto le gambe che gli passò sotto ed in mezzo a tutti i vestiti. Tutto ciò che aveva sotto o tra i vestiti venne scaraventato in aria, compresa palandrana e maglietta.
    Una lancia di ghiaccio colpì il propulsore mentre era ancora in aria attraversandolo per uno dei piccoli spazi vuoti e incastrandosi con esso, cadendo poi in modo che si rompesse il ghiaccio ma non il marchingegno.
    Kum Fuei si riprese immediatamente dalla sorpresa e dominando il metallo nel marchingegno lo attrasse verso di sé. Stranamente, però la lancia di ghiaccio non c'era più. Quando il propulsore fu a pochi centimetri dalle sue mani, deviò improvvisamente. Il dominatore dell'acqua aveva congelato gli spiragli della struttura in modo da avere un appiglio per dominare a sua volta verso di sé il marchingegno.
    Erano ormai l'uno allo scoperto dall'altro. Affrontarsi in un'attrazione di dominio non aveva senso, rischiavano di rompere il tutto. Iniziò una serie di mosse d'astuzia per ottenerne il possesso, si arrivò ad una fase finale: Kern era sulla cima della collina, Kum Fuei più in basso. Il dominatore dell'acqua usò la sua tavola di ghiaccio per avvicinarsi più in fretta, quello della terra lanciò uno dei suoi lunghi cavi di metallo. Arrivò prima il cavo, ma sorpassò l'obiettivo, diretto alla tavola di ghiaccio dell'avversario. Questi se ne accorse, spiccò un balzo e la tavola di ghiaccio divenne un getto d'acqua diretto verso l'altro ladro. Deviando all'ultimo secondo sperava di usare l'effetto sorpresa per impossessarsi del propulsore spingendolo a sé col getto, ma Kum Fuei lo aveva già fatto sparire sottoterra.
    "Complimenti. Ma non lo avrai così facilmente" iniziò il dominatore della terra
    "Mi serve! La mia Tribù si è arresa! Noi ribelli abbiamo bisogno di una marcia in più per riportare la libertà!"
    Kum Fuei rimase deluso. Sperava fosse il primo ladro del suo genere, ma si trattava, ancora una volta, di un ladro per necessità tattica.
    "Avevamo sentito parlare di questo marchingegno da un dominatore del metallo tempo fa"
    "Non lo avrete. L'ho sotterrato col dominio. Non sapete dove e quanto in profondità. Non potete scavare l'intera collina. Ora ascoltami... "
    "Kern" nel frattempo Kum Fuei aveva realizzato che piano adottare.
    "Kern. Questo propulsore non vi può più servire." estrasse da sottoterra il marchingegno, la parte centrale (di metallo) era tutta accartocciata. Nel frattempo erano arrivati gli altri ribelli della Tribù del Sud.
    "Non sapevate come era assemblato all'interno. Non lo sapreste aggiustare. Ora andatevene"
    Ci furono lunghi discorsi ed una serie di minacce, ma alla fine Kum Fuei se la cavò.
    Era stata probabilmente la peggiore delle situazioni in cui aveva dovuto usare la dialettica, ma ancora on se la cavava male.
    In realtà il marchingegno aveva solo la parte esterna accartocciata, gli ingranaggi interni non erano stati toccati. Non fu difficile per il ladro sistemarlo.
    Gli sarebbero comunque serviti altri pezzi per completare il suo progetto, ma ora c'era solo da pensare ad allontanarsi da quel posto desolato.
    All'improvviso, all'orizzonte, in contrasto con la luce del sole nascente, si stagliò la sagoma nera di qualcuno che mai aveva visto prima.
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    Non ti preoccupare per il ritardo. Piuttosto: credo tu abbia frainteso il mio post. Ho scritto che Kum Fuei ha lasciato la sua grotta in modo che sembrasse che fosse stata fatta dai dominatori della sabbia, per quello c'era più di un giaciglio...
    E andandosene, ha cancellato i suoi passi ma non la scia della barca. Non voleva rendere le cose strane togliendone una: ha lasciato entrambe le scie e ne ha seguita una.
    Se puoi correggere rispetto a questi due particolari non sarebbe male.
    Dopodiché proporrei di passare alla ruolata successiva. Fammi sapere cosa ne pensi
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    [EXP 23800 - Kyorikou - (30r100)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 31 - Post 22 - Notte-Alba


    All'improvviso un'esplosione fece saltare in aria una considerevole quantità di sabbia in un lampo di luce.
    Le Vespe-Avvoltoio avevano fatto fuggire tutti i dominatori della sabbia e subito furono attirate da quella luce.
    Si fiondarono verso la fonte del bagliore ma erano troppo lontane e stupide e, quando furono in prossimità del loro alveare, si dimenticarono del motivo per cui erano tornate indietro e cambiarono improvvisamente direzione.
    L'intero sciame tornò nelle viscere della roccia per riprendere il sonno che era stato interrotto.
    Kum Fuei si rese conto che ormai lui e la ragazza erano troppo vicini: doveva prendere nuovamente vantaggio.
    Allargò la sua grotta e dispose dieci giacigli scavati nella roccia. Nel centro lasciò gli avanzi di due mele morsicate e di qualche grappoletto di uva (con pochi acini ognuno) strappati dal grande grappolo che gli era stato dato dai ladri del deserto. Infine lasciò una bottiglia d'acqua mezza vuota (con l'altra metà aveva riempito la sua borraccia).
    Una volta che tutto fu preparato a dovere per inscenare il precedente accampamento dei dominatori della sabbia, Kum Fuei raccolse quello che voleva e poteva portare con sé nella sua borsa (tra cui le pesche sciroppate che aveva tanto gradito, l'ultima mela, un grappoletto d'uva e l'altra bottiglia di vetro vuota).
    Notando che era ancora abbastanza lontano da Mai Lee perché non lo vedesse, abbassò lentamente la parete di roccia che copriva l'"accampamento" e iniziò ad allontanarsi nella notte silenziosamente, senza farsi vedere e cancellando le proprie tracce.
    Trovò da lì a poco la borsa di Mai Lee. L'esplosione l'aveva fatta volare lontano.
    Lui stava per iniziare a seguire la scia che aveva trovato di una delle navi dei dominatori della sabbia, sicuro che lo avrebbero condotto ai limiti del deserto. Usò il metallo per utensili che portava sempre con sé e lo dominò dandogli forma di uno spuntone affilato.
    Con esso colpì la borsa in modo che sembrasse che l'avesse trafitta con il pungiglione una delle Vespe-Avvoltoio e l'avesse portata lontano.
    La lasciò nei pressi della scia della barca sul far dell'alba, proseguendo poi nel suo viaggio dominando la sabbia sotto ai suoi piedi per proseguire più velocemente, cancellando ogni segno del suo passaggio.
    Aveva lasciato la scia della barca, sarebbe sembrato strano trovarne solo una quando le imbarcazioni erano due.
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    [EXP 23700 - Kyorikou - (30r100)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 21 - Notte


    "Stolti!" urlava la ragazza svolazzando in mezzo ai dieci dominatori della sabbia.
    "Che belle parole per un'offesa! Ma la "stolta", mia cara sei tu!" pensava Kum Fuei dal suo nascondiglio "Sottovaluti il dominio della sabbia. Anche fin troppo per essere nel mezzo del deserto"
    Ancora prima che potesse finire di formulare quel pensiero, esso si dimostrò più che veritiero: tutti insieme i dieci dominatori iniziarono a fare ampi movimenti con le braccia.
    Non importava che avesse stordito uno di loro per il tempo necessario a riprendere da terra quello che le avevano portato via; non importava il fatto che volasse per allontanarsi dalla sabbia, "arma" dei suoi avversari: non aveva pensato di allontanarsi da quella posizione centrale e questo si stava rivelando un grave errore.
    Con quei movimenti ampi delle braccia, i dominatori della sabbia stavano dominando un possente vortice.
    Il vortice era possente ed imponente: si alzava per quasi metà dell'intera altezza dell'immensa roccia dove si stava nascondendo il ladro e faceva roteare una tale quantità di sabbia che essa cadendo si sarebbe ammucchiata dando vita addirittura ad una nuova duna!
    Quando il vortice fu abbastanza stabilmente controllato e controllabile uno alla volta i dominatori della sabbia iniziarono (seguendo la luce in mezzo al vortice) a direzionare potenti getti di sabbia verso la fonte di quel bagliore che si intravedeva in mezzo ai granelli di sabbia: Mai Lee.
    Prima che la abbattessero Kum Fuei entrò in azione: si alzò dal suo nascondiglio tra le rocce e si posizionò davanti al masso che aveva preparato, con le gambe aperte e salde, concentrandosi.
    Con un colpo deciso di dominio, lanciò la roccia nelle profondità dell'alveare. Essa rotolò per un bel pezzo finché non incontrò un buco che puntava verso il basso. Cadde inesorabile e inarrestabile: si disintegrò sul fondo con un tonfo cupo e possente, ma ovattato.
    Ad un certo punto i dominatori della sabbia interruppero il loro attacco. Il rumore della sabbia vorticante venne rimpiazzato da un ronzio molto, molto più rumoroso.
    Mentre Kum Fuei si lasciava cadere nel suo cunicolo verso la sua "grotta al piano terra" (ricompattando la roccia dietro al suo passaggio), il ronzio diventava un fracasso e faceva tremare a roccia stessa.
    L'intero alveare si lanciò verso il deserto e poi verso qualsiasi cosa avesse un odore, si muovesse, esalasse un respiro (visibile per il freddo) o facesse luce.
    Il ladro raggiunse il suo rifugio e dalla fenditura che aveva lasciato per l'aria vide i dominatori della sabbia dominare il loro elemento per fare come le talpe: muoversi sottoterra. Si erano lanciati verso le loro imbarcazioni e tra le urla e il terrore se la stavano filando a tutta velocità.
    Cercò altrove con lo sguardo: che fine aveva fatto Mai Lee?

    Edited by Nesheit - 19/8/2013, 12:21
  7. .
    [EXP 23650 - Kyorikou - (20r50)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 20 - Notte


    "Hai qualcosa di nostro, ci hanno detto" Lo spettacolo aveva inizio.
    Kum Fuei rimase in ascolto. Per la prima volta non poteva partecipare usando il suo dominio: la sabbia mascherava troppo i movimenti.
    Aveva visto da lontano un bagliore, avvicinandosi si era mostrata per la fiamma della ragazza.
    In quel momento non avrebbe sgradito il dominio del fuoco: la famosa escursione termica del deserto tra giorno e notte, si stava mostrando in tutta la sua gelida oscurità.
    La luna e le stelle offrivano a loro volta un secondo spettacolo nella volta celeste, ma nonostante esso fosse tanto luminoso, non riusciva a far altro che delineare (dei dominatori prossimi alla sfida) delle ombre indistinte agli occhi di Kum Fuei.
    Ma al ladro bastava anche solo quell'esile luce per potersi godere i prossimi avvenimenti e intervenire quando richiesto.
    Un primo ladro del deserto fece un movimento repentino ma fluido e in questo modo lanciò un'ingente folata di sabbia tra gli abiti della ragazza. Il getto le fece volare via la borsa a tracolla e, nel colpire le braccia, gliele fece alzare di colpo e dalla manica volò via la collana. Tutti poterono vederla scintillare alla luce della fiamma ancora accesa della dominatrice del fuoco e seppero così che era il loro obiettivo.
    A questo punto partirono con un attacco simultaneo: mettendo le mani al terreno provocarono un'onda con cui speravano di farla cadere e portare lontano la collana che era caduta ai suoi piedi.
    Era ora della risposta della ladra e Kum Fuei non poteva essere più curioso. Già si preparava ad intervenire: "Sei folle e pericolosa ma loro sono in dieci. Vi farete male tutti quanti, ma nessuno di voi morirà..."
    E mentre pensava questo, guardava ghignante il masso rotondo che aveva preparato. "Ehehehe!"
  8. .
    [EXP 23450 - Kyorikou - (46r200 *100x2*)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 19 - Tramonto-Sera

    Il pomeriggio era passato caldo e tormentoso, con un continuo vento torrido che spingeva più o meno nella sua stessa direzione folate di sabbia sulla sua schiena e lungo parte del suo fianco.
    Dopo un po' dovette rallentare il suo viaggiare. Sospese il suo dominio della sabbia ai suoi piedi per proseguire più velocemente e lo dispose alla difesa dalle folate sabbiose.
    Per il sopraggiungere del tramonto raggiunse la grande roccia al centro del deserto. Ai suoi piedi due barche di dominatori della sabbia erano poste l'una davanti all'altra e i loro rispettivi "marinai" stavano probabilmente contrattando per qualche genere di scambio illegale.
    "Tipico di questa gente... Una vergogna. Sia per la classe dei ladri che per quella dei dominatori della terra. Questi non sono completamente né l'uno né l'altro..." pensò tra sé e sé.
    Ciò nonostante dovevano avere con sé anche delle provviste, o per meglio dire "merce comune", e lui ne aveva bisogno.
    "Chi sei?" proruppe uno tra quelli con fare un po' minaccioso.
    "Un semplice viaggiatore. Stremato, assetato e affamato."
    "E cosa ci fai qui? Nel bel mezzo del deserto ai piedi di un alveare di Vespe-Avvoltoio Giganti?"
    "Sapevo di una roccia nel deserto. Non che fosse un pericoloso alveare. Essendo un dominatore della terra pensavo di scavarmi un rifugio per la notte e chiudermi dentro. Ma non ho più nulla da mangiare, non potreste darmi qualcosa?" la prima e l'ultima parte erano vere.
    "Perché ti chiuderesti dentro? E cos'hai per pagare il nostro cibo?"
    "Una sola risposta ad entrambe le domande: sono stato derubato da una ladra. Una ragazzina, che ora mi insegue per uccidermi. Ho visto cosa sa fare e non sono un dominatore abbastanza abile per cavarmela da solo, ma so che stasera arriverà. Ha con sé una collana preziosa e i miei soldi. Sbarazzatevi di lei e ciò che le troverete addosso potrete tenerlo (anche se mio) come ricompensa per il cibo e la difesa"
    Nel dire tutto questo era stato convincente: una bugia recitata perfettamente. Aveva supplito alla mancanza di insulti con un timbro impaurito non indifferente.
    "Quanto è preziosa la collana? E quanti anni ha la ragazza?"
    "È nel pieno della giovinezza. E della follia. Parlando della collana: di certo vale di più di qualche frutto e di due bottiglie d'acqua. Mooooolto di più..."
    "Siete con me uomini?" tutti risposero affermativamente all'unisono "Allora si può fare. In dieci non rischiamo di certo la vita. Ma se è tanto preziosa, perché ci cedi la tua collana?"
    "Ci tengo più alla mia vita" rispose prontamente.
    "Babbeo linguacciuto! Smettila di fare domande e dammi quello che ti ho chiesto!" pensò ormai con ira.
    "Tieni fifone. E sarà meglio per te che abbia addosso qualcosa, altrimenti ammazziamo lei e poi ci occupiamo di te appena esci dalla tua grotta!" gli rispose il dominatore della sabbia portando dall'interno della piccola imbarcazione delle pesche sciroppate in barattolo, qualche mela e un grappolo d'uva, mentre un secondo gli porgeva due bottiglie di vetro con dell'acqua.
    "Grazie" rispose e, facendo finta di fare fatica per mantenere l'alibi del dominatore incapace, scavò lentamente una piccola grotta nella roccia. Dispose i suoi nuovi viveri e le bottiglie d'acqua sul "pavimento" roccioso e alzò una parete con cui si chiuse all'interno, lasciando un piccolo spiraglio, dal quale entrava l'aria e gli ultimi raggi del sole al tramonto.
    Prima che arrivasse la sera scavò per tutta l'altezza della roccia (facendo una gran fatica per davvero) e una volta arrivato così di nascosto sull'alto della roccia, preparò un masso rotondo in prossimità dell'entrata principale all'alveare.
    Ridiscese il cunicolo che aveva scavato e mangiò un po' della frutta che si era guadagnato, nella sua "abitazione temporanea" per evitare di stuzzicare l'olfatto delle Vespe-Avvoltoio.
    Una volta finito risalì in cima, nascondendosi perfettamente tra le rocce, in attesa dell'arrivo della ragazza e dell'inizio dello spettacolo a cui lui stesso avrebbe partecipato.
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    [EXP 23350 - Kyorikou - (35r100 *30 effettive*)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 18 - Mattina-Pomeriggio

    Secondo i suoi calcoli, se le cose erano andate come aveva previsto, a quell'ora Mai Lee doveva essersi inoltrata sufficientemente nel deserto da essersi trasformata in un puntino all'orizzonte per "la Bilancia".
    Stava sicuramente seguendo la sua scia nella sabbia, era ora di passare al livello di difficoltà successivo.
    Continuò ad avanzare finché non iniziò a vedere all'orizzonte sorgere il grande ammasso roccioso. A quel punto si voltò verso la sua scia e con un paio di movimenti delle braccia produsse come una grande onda di sabbia che fece svanire e disperdere ogni traccia del suo passaggio (o di quello della nave dei dominatori della sabbia) per un considerevole spazio. Abbastanza perché l'inseguitrice non vedesse, una volta raggiunta la fine della scia, il grande masso all'orizzonte.
    Kum Fuei si diresse verso il masso, seguendo sempre la scia dei dominatori della sabbia e cancellando di volta in volta i propri passi.
    In mezzo al deserto, il dominio della ragazza sarebbe servito a ben poco, come se la sarebbe cavata?
    Di usare una spinta con il dominio non se ne parlava: inutile spreco di preziose energie indirizzato solo a sudare di più sotto il già cocente sole del deserto. L'unica via d'uscita era ingegnosa ed emulatrice. Lo sferzante e odioso vento sabbioso del deserto era una fonte per le navi dei dominatori della sabbia che ne aumentavano l'intensità con il proprio dominio, creando piccoli vortici di sabbia proprio davanti alla loro vela. Le serviva una base che potesse scivolare sulla sabbia senza troppa fatica e che sposandosi non imbarcasse la sabbia su cui si spostava. Per il telo che facesse da vela era più che ovvio. Ed anche comodo, con quel caldo nel deserto.
    Nel frattempo il sole era sorto al centro del cielo ed era ora di pranzo. Il ladro aveva con sé i pochi viveri che poteva portare con sé nella sua borsa nascosta, ma potevano bastare per una giornata.
    Usò il suo dominio per compattare la sabbia un masso piuttosto grande: una sorta di semisfera alta come lui. Ma la sabbia, essendosi così inoltrati, era diventata veramente soffice e granulare e l'operazione richiese molto più tempo del previsto.
    Ciò nonostante riuscì a non perdere troppo tempo. Ancora non si vedeva l'ombra della giovane all'orizzonte. Probabilmente si era fermata anche lei per mangiare, oppure era già arrivata al punto in cui finivano le tracce.
    Una volta che finì di compattare la sabbia, ne ricavò un ammasso giallo e granulare ma piuttosto compatto. Scavò al suo interno una modesta cavità in modo che potesse nascondersi alla sua ombra. Sotto quella sorta di "igloo" di sabbia, si mise a mangiare al fresco la frutta ormai calda quanto la sabbia su cui era seduto. Ma comunque era abbastanza dolce e idratata: un toccasana per la gola di qualunque visitatore del deserto.
    Cercò di bere poco, sapeva che l'acqua gli sarebbe risultata molto più utile più tardi, quando anche i viveri sarebbero iniziati a scarseggiare.
    Una volta finito di mangiare, non perse ulteriore tempo e disintegrò il suo rifugio ombreggiato, in modo da non lasciarne traccia.
    Si diresse nuovamente verso la roccia che era più vicina, ma arrivarvi gli avrebbe comunque richiesto delle ore.
    Contava di raggiungerla prima del far della sera. Nel frattempo, alle sue spalle iniziava a spirare un forte, caldo e sabbioso, vento del deserto.
  10. .
    [EXP 23100 - Kyorikou - (32r200 (100x2))]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 17 - Mattina

    Con un po' di insicurezza sembrò che Mai Lee avesse deciso di avvicinarsi.
    Le era passata la furia di pura adrenalina e sembrava iniziare a soppesare di più le situazioni.
    Kum Fuei rimase fermo con il cristallo volteggiando davanti al petto. Dopo che la ragazza ebbe fatto qualche passo, si accorse che dietro a lei tre figure le si avvicinavano alle spalle. Una di loro, ad un certo punto, si allontanò, diretta verso un'altra parte, portando in braccio un'altra che dopo essere uscita aggrappandosi alla sua spalla era infine caduta alzando un polverone.
    Il ladro si concentrò, si mise in posizione e riportò sotto ai suoi abiti il suo cristallo scintillante.
    "La Bilancia" era uscito seguito dai suoi scagnozzi ancora vivi che però si erano allontanati. Quello che era caduto era probabilmente troppo ferito dallo scontro precedente per proseguire e il compagno doveva essersi diretto all'ostello in cerca di un guaritore di sorta.
    Mentre la ragazza poteva accorgersi della sua presenza il grasso ricettatore aveva preparato un grosso masso.
    Kum Fuei agì prontamente: "Stupido, avido grassone... Quella ti ammazza non l'hai ancora capito?" sussurrò contrariato mentre in un colpo solo fece sprofondare la ragazza e il ricettatore in due buche separate. Il masso superò entrambe, cadendo nella sabbia con un tonfo.
    Con questa mossa si era guadagnato il tempo necessario per lanciarsi nel bel mezzo del deserto lasciando dietro di sé solo una scia di polvere. Doveva lasciare delle minime tracce, dopotutto. Inoltre in questo modo aveva dato modo a Mai Lee di rendersi conto del pericolo in agguato.
    Gli sarebbe piaciuto rimanere a vedere l'evolversi degli eventi, ma non poteva più perdere tempo.
    Sperava che grazie a quella fuga improvvisa (dando quindi una nuova incombenza alla ragazza) il duello imminente venisse evitato. Sapeva che con due balzi la ragazza sarebbe stata fuori dalla buca, come sapeva che con un colpo di dominio il grasso ricettatore avrebbe riportato il suo buco all'altezza originale.
    Che i loro sguardi si scontrassero era certo. Era più auspicabile che dopo tutti i suoi insegnamenti, Mai Lee riuscisse a trovare un espediente astuto per allontanarsi. Nel bel mezzo del deserto non c'è nulla... Nulla fuorché sabbia. Sabbia a non finire. Questo poteva suggerirle qualcosa...
    Se era abbastanza furba avrebbe avuto in breve l'intuizione necessaria per cavarsela e iniziare l'inseguimento: qual'è il risultato di "sabbia + fuoco"?
    Bastava un vortice scintillante e "la Bilancia" sarebbe rimasto accecato quel tanto che bastava per svignarsela.
    Quello non era un dominatore della terra abbastanza capace da dominare una pietra a più di una ventina di metri di distanza. Distanza che la dominatrice del fuoco poteva fare in breve.
    Nel frattempo Kum Fuei si stava allontanando, seguendo la scia di una barca di dominatori della sabbia che sembrava diretta verso la sua stessa meta.
    Sapeva di una roccia al centro del deserto: sarebbe stato il suo primo punto d'attesa.
  11. .
    [EXP 23100 - Kyorikou - (16r50)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 16 - Mattina

    Questa volta aveva fatto una mossa prevedibile. Qualcosa di sensato e comune. Ma probabilmente si era solo stufata di combattere per il niente...
    Quando finì tutto quanto, solo quando la ragazza fu fuori dal locale, Kum Fuei abbassò la guardia.
    Il ladro iniziava ad essere più allerta dopo le rivelazioni del combattimento: iniziava a pensare che quella fosse tanto folle da tornare dentro per finire il lavoro. Onestamente sperava non lo facesse. E lo sperava per lei...
    Però sembrava che la ragazza non sapesse esattamente cosa fare, era dunque ora di darle uno scopo di qualche genere, pensò Kum Fuei "Prima che le vengano in mente strane idee".
    Il dominatore della terra iniziò ad allontanarsi dall'edificio, quindi, una volta raggiunta una distanza discreta, iniziò a descrivere un arco rispetto al saloon con un raggio pari a quella distanza appena trascorsa.
    Una volta che poté vederla da lontano come un'ombra nera ma comunque abbastanza nitida, estrasse il cristallo che aveva rubato a "la Bilancia".
    Lo fece levitare ad un braccio di distanza dal suo petto tramite il dominio della terra, in modo che la luce lo potesse colpire e lo facesse scintillare di quell'oscuro bagliore violaceo.
    "Abbocca ladruncola... Abbocca. Pensavo di liberarmi di te, ma ti sei dimostrata un elemento molto particolare. Sarà interessante scoprire qualcosa di più sul tuo conto" sussurrò leggermente, in modo che il deserto ascoltasse quelle sue parole e le serbasse tra i suoi granelli di sabbia.
  12. .
    [EXP 23000 - Kyorikou - (32r100)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 15 - Mattina

    "Non si è resa conto... Tipico..." pensò Kum Fuei.
    Da fuori lo spettacolo sembrava scaldarsi. Che mossa folle: lanciare pietre contro un dominatore della terra. Per quanto avvolte dalle fiamme, erano ancora dominabili. Non volle intervenire. E "La Bilancia" si lasciò colpire. Nulla di grave, era una mossa campata per aria, nulla di preoccupante. Di certo non come la fiammata che mandò in fiamme la manica del grasso ricettatore: "Ahia!!!" urlò.
    Kum Fuei era un dominatore del metallo esperto: gli parve strano, ma gli sembrò di percepire un movimento sospetto attorno al collo del suo "protetto".
    "Che cosa hai in mente ragazzina?" si chiese il dominatore della terra mentre sentiva la collana scivolare in soffio sotto alla manica dell'abito della ragazza.
    Era abbastanza lucida per rubare durante la lotta. Si stava rendendo perfettamente conto di cosa stava succedendo.
    A quanto pareva l'analisi di Kum Fuei si era rivelata sbagliata.
    "Indifferenza. Indifferenza! Questa proprio non me l'aspettavo. Non davanti alla morte... Che cosa hai visto ragazzina per avere a questa età un tale pelo sullo stomaco?"
    Ma c'era poco da pensare, "La Bilancia" andava a fuoco e si era strappato la manica della camicia di panno.
    Con un grugnito il grasso ricettatore si preparò per un nuovo attacco. Il suo protettore, dall'esterno, lo imitò, seguì i suoi movimenti e aggiunse la sua forza alla mossa di partenza, opportunamente per il suo scopo.
    "La Bilancia" voleva alzare una tavola di pietra obliqua dal terreno per colpire in faccia la dominatrice. Kum Fuei fece di quella tavola una parete, larga quanto la stanza. Dato che il colpo lasciava la tavola attaccata al terreno, avrebbe, anche se schivata, tolto la visuale alla ragazza una volta alzata.
    A questo punto, Kum Fuei fece la sua mossa. Nel frattempo che il ricettatore si meravigliava della sua stessa grande capacità, il ladro fece scivolare dalla tasca dei suoi larghi pantaloni il Cristallo Oscuro.
    Come dopo un temporale una goccia di pioggia cade dalla foglia nello stagno e viene "inghiottita" dello specchio d'acqua, così il cristallo si conglomerò con il terreno.
    Scivolò senza lasciare ombra del suo passaggio sotto al pavimento fino all'esterno del saloon, dritto dritto nelle mani di Kum Fuei. Come da programma. Un altro colpo messo abilmente a segno...
    Nel frattempo, si aspettava la nuova reazione della giovane.
    "Se non sei troppo folle, approfitterai della parete come ostacolo per "la Bilancia" e te la svignerai..." ma nemmeno lo stesso Kum Fuei credeva in quello che stava pensando.
    Mai Lee si era già dimostrata, più di una volta in quel duello, imprevedibile.
    Il ladro, per quanto non fosse molto sicuro sul metodo poco ortodosso della giovane, iniziava ad apprezzare quel suo agire inaspettatamente.
  13. .
    Ottimo, allora proseguiamo. Muoverò "la Bilancia" nel combattimento finale, così lavoriamo con un po' di post... Non ne ricaveremo EXP dal combattimento, ma dai post sì ^^


    [EXP 22900 - Kyorikou - (33r100)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 14 - Mattina

    Quello che stava percependo tramite il suo dominio, in parte lo deluse, in parte lo divertì.
    La ragazzina, come suo solito, stava lasciandosi piegare dalla sua natura irruente...
    Un limite che aveva tentato con gran difficoltà di farle superare: a quanto pareva c'era ancora da lavorare.
    E fin qui si era divertito. Era stato il botto della caduta di un omone a non averlo convinto.
    "Io ti ammazzo!" urlava nel frattempo il grasso ricettatore.
    Kum Fuei iniziò a sfregarsi le mani: "Molto bene panzone, buttati nella mischia..."
    Sapeva che nel trambusto non si sarebbe accorto di una pietra che dalla tasca gli fosse scivolata per terra "quasi per magia". Né tanto meno che il terreno l'avrebbe inghiottita verso l'ignoto (chiamato anche: Kum Fuei)
    Piano semplice e discreto, come tutti i suoi migliori piani. L'unica cosa che gli dispiaceva era non poter usare qualcuna delle sue invenzioni. E gli dispiaceva anche che la ragazza non usasse quelle che, con il suo aiuto, lei aveva fatto per sé.
    "Avermi sgozzato l'aiutante sarà l'ultima cosa che avrai fatto nella vita! Pezzente!"
    Kum Fuei spalancò gli occhi esterrefatto! E lì rimase deluso...
    Discrezione! Era alla base di tutti gli insegnamenti che le aveva dato!
    Era una ladra! Non un'assassina! Che cavolo le era passato per la testa?! Capiva che la sua irruenza naturale la portasse a combattere in campo aperto, ma addirittura ammazzare un uomo! Questo la poneva sopra le righe. Sopra tutte le righe! Anche quelle del limite!
    Aveva fatto bene a liberarsene... Una così non poteva che procurare guai. Guai e l'attenzione di tutti! Una cosa che un ladro non apprezza.
    Partì il primo colpo de "la Bilancia". Kum Fuei lo sentì: una scarica di sassi diretti in faccia. Mossa della lapidazione. Si era quasi dimenticato che esistesse. Quella era vecchia scuola! Roba da duello.
    Si rese conto che, così com'erano le cose, uno dei due non sarebbe uscito vivo da lì: se la ragazza si rendeva conto di quello che era successo o per lo shock non sarebbe stata in grado di difendersi (e anche quel rammollito del ricettatore sarebbe riuscito ad ammazzarla) o per una nuova sete mai provata (quella di sangue), si sarebbe avventata come un mastino sul ciccione. Oppure non si sarebbe resa conto a causa dell'adrenalina e avrebbe reagito per istinto, come suo solito; e anche in tal caso "la Bilancia" era nei guai.
    Urgeva intervenire... E in fretta! ...Per salvare la pelle ad entrambi...
    Molto probabilmente, "la Bilancia" si sarebbe ritrovato a sferrare colpi e contrattacchi molto più potenti del solito. Dopotutto lui era un esperto nell'arte della discrezione: nessuno si sarebbe accorto di nulla. Nemmeno di quello che effettivamente doveva essere il suo intervento: far scivolare sottoterra il Cristallo Oscuro fino a fuori dal locale dritto dritto nelle sue mani.
    Lasciò che il colpo raggiungesse la ragazza. Davanti alla reazione che sarebbe seguita, avrebbe deciso se aiutare il ricettatore a difendersi, o la sua "allieva" a fuggire.
  14. .
    Non ho parole per descrivere il mio ritardo: ti chiedo umilmente scusa.
    PS: a fine del post troverai la mia proposta per la nuova scaletta


    [EXP 22650 - Kyorikou - (27r50 (18 effettive)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 13 - Mattina

    Kum Fuei entrò nel saloon.
    Sul volto una maschera di metallo come quella che aveva descritto a Mai Lee e il braccio leggermente proteso reggeva il Cristallo Oscuro.
    "Kum Fuei!" proruppe il grasso ricettatore riconoscendolo "Quello è il mio cristallo?!" continuò più sospettoso.
    "Non ti scaldare, sono qui per fare il tuo interesse del resto..."
    "La verità: che cosa stai architettando?"
    "Bel modo di ringraziare chi ti ha portato un "pacchetto" (come chiamavi le refurtive) e una traditrice nello stesso momento. Hai capito bene: la ragazzina qui presente pensava di farti fesso. L'unica cosa vera che ha detto è che qualcun altro l'ha preceduta: io. Voleva tenersi il cristallo mettendosi in combutta con me. L'ho ingannata e te l'ho portata, ora, per questa mia fedeltà insperata, a quanto ammonta l'interesse sul prezzo di vendita del mio articolo...?"
    "Se è quello vero, anche del 50% in più" rispose calmo "La Bilancia" facendo un cenno ai suoi scagnozzi perchè bloccassero il passaggio.
    "Ti chiamano "La Bilancia" perché sai riconoscere quando un falso non pesa come un'originale, no?"
    Kum Fuei porse il cristallo, il ricettatore lo esaminò per bene e, estraendo il denaro, lo porse al ladro.
    "Ben fatto" gli disse "Era da un po' che non lavoravo con un esperto del mestiere come te..."
    Kum Fuei sorrise, si volse, si tolse la maschera col dominio del metallo passando in fianco a Mei Lee e puntò il dito a terra, ai piedi della ragazzina.
    Con il dominio aveva velocemente scritto nella polvere: Adesso voglio vedere!
    Dopodiché fu lasciato passare dagli omoni del ricettatore e uscì dal saloon.
    "Adesso, ragazzina, si fanno i conti" disse "La Bilancia" con voce mellifua dando il segnale.
    Due gorilla si avventarono sulla ragazzina con il pugnale in mano, un terzo, da vicino al ricettatore, si mise in posizione per il dominio della terra.
    Nel frattempo Kum Fuei aveva fatto il giro del locale e, puntando il piede a terra, si godeva lo spettacolo attraverso le sensazioni che riusciva a provare, grazie al suo dominio.

    La tua battaglia contro gli scagnozzi de "La Bilancia" non può, purtroppo, essere fatta con le formule (non potrai ricavarne esperienza) ma puoi sfruttare l'occasione per dar vita ad un'intensa lotta narrativa in cui sei libera di muovere il tuo PG e tutti i PNG che vuoi e come vuoi. Suggerisco di "Far vedere" a Kum quello che vorrebbe vedere, ossia i suoi insegnamenti applicati: strumenti, astuzie e uso razionale del dominio.
    Se ti va di seguire la seguente scaletta, mi sa che ti conviene far su un bel casino!
    - Mai Lee lotta finché non decide di intervenire all'ultimo anche la Bilancia
    - Kum Fuei, che si trova al di fuori, si accorge dell'intervento del ricettatore e col dominio si riprende il cristallo approfittando della confusione
    - Mai Lee se ne accorge e riesce a fuggire mettendosi sulle tracce del suo ex-maestro
    - Kum Fuei inizia il suo viaggio-fuga assicurandosi che Mai Lee non perda le sue tracce (ho in mente anche altro...)

    Con questo concludo lo spoiler e il messaggio: se hai delle altre idee, completamente diverse, non esitare a consigliarle! Sarei felice di adeguarmi io per una volta... Non ho ancora trovato nessuno che si prendesse la briga di organizzare le scalette e la cosa mi fa sentire come se cercassi di impormi, per cui, non esitare a smontare la mia proposta! Se, invece, va bene così, proseguiamo con questo lavoro già fatto

    Aspetto la tua risposta e scusa ancora per il ritardo
  15. .
    CITAZIONE

    [EXP 22550 - Kyorikou - (20r100 (50x2)]
    [Kum Fuei - PGM - LIV Legend - (green) [EV: 800, Atk.D. 1300, Def.D. 1200, Vel. 300 - ABILITA': Metalbending - Sfere Metalliche - ARMATURA: -- ARMI: --]

    Anno 2 - Mese 12 - Giorno 30 - Post 12 - Mattina

    Due settimane di viaggio e Kum Fuei aveva tentato di insegnare qualcosa alla ragazza: non sapeva bene se lo avesse ascoltato, avesse assimilato ed imparato o lo avesse ignorato completamente. Ciò nonostante aveva condiviso con lei diversi insegnamenti: l'essere sempre all'erta, l'importanza del silenzio e della pazienza, la capacità di non farsi mettere limiti di tempo dalle circostanze, la necessità di applicare il proprio ingegno e le proprie capacità (fossero proprie della persona o del dominio) ad ogni materia e situazione, l'attenzione a soppesare ogni decisione potenzialmente rischiosa, come riconoscere le intenzioni altrui dai movimenti sottili e impercettibili del corpo e del volto... E molto altro ancora.
    Lui aveva parlato a lungo e aveva descritto nel particolare il ladro che doveva aver preceduto Mai Lee. Tratti distintivi: dominatore della terra e del metallo; sfregiato in volto, coperto nella zona della fronte e della guancia destra da una placca in metallo da lui creata; piuttosto alto; sfuggevole e silenzioso nonostante la stazza; grande conoscitore e percorritore di foreste (il motivo per cui le era scappato seppure lo avesse inseguito) e diversi altri dettagli.
    Non doveva saperne il nome, sarebbe stato piuttosto sospetto...
    Kum Fuei aveva assicurato che fosse uno dei suoi principali rivali, ora stava solo a Mei Lee farlo credere a "La Bilancia".
    "Eccoci, dopo tanto tempo" disse arrivati alle porte dell'oasi del deserto di Si Wong.
    "Siamo alla fine dell'anno, quasi... La Bilancia sarà già rabbonito da tutti i banchetti di queste giornate in preparazione a domani. Ma è oggi il giorno più propizio per il tuo annuncio. Incredibile quanto faccia caldo in questo posto, fino a ieri eravamo tra la neve... hmpf! Ora va, il nostro amico sarà al suo solito posto" concluse indicando il saloon.
63 replies since 25/10/2011
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