Incontro con le nomadi

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  1. Candy_Gracekelly
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    MESE 4, GIORNO 30, POST 1, mattina.

    [(#000057) EXP 710 (20r50*)][DENARO: 470 TdA ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra con una fascia in vita blu e degli spacchi sulle gambe. Capelli sciolti raccolti sopra la fronte da una fascia azzurra con delle strisce bianche e blu in alternanza. Scarpe leggere in tela azzurre. Sacca e borraccia in pelle tenute a tracolla. ][EV: 1.000, ABILITA':// ARMATURA://, ARMI://]





    Aprii lentamente gli occhi. Mi misi seduta sul mio sacco a pelo, che usavo per dormire mentre viaggiavo. Stiracchiai lentamente le braccia e mi guardai un po' intorno. Avevo scelto un'ottimo posto per dormire questa volta. Su una parete della baia c'era una piccola e riparata grotta, che si poteva raggiungere con un piccolo sentiero che trovai per caso. Guardai fuori, il sole era già alto. Ero stremata per il viaggio, dormivo spesso fino a tardi. Mi alzai lentamente, per non perdere l'equilibrio. Mi sistemai la tunica. Certo che qui fa caldo! Non sono abituata a climi così miti...

    Iniziai a prepararmi. Presi la mia borraccia, controllai l'acqua per tirarla fuori e ghiacciarla, in modo da creare uno specchio. Appoggiai la lastra ad una parete. Presi dalla sacca una tunica pulita e dei nastri. Mi cambiai, mi legai un nastro in vita e mi sedetti davanti allo specchio. Iniziai a sistemarmi i capelli con un piccolo pettine, e a intrecciarli come si fa nella mia tribù. Li legai con un nastrino bianco facendo un doppio fiocco, e le ciocche le legai al resto della treccia, alla crocchietta all'inizio tenuta su da un piccolo bastoncino blu. Quando ebbi finito, mi alzai, sciolsi il ghiaccio e lo misi nella borraccia. Presi il tutto. Vestiti, oggetti e "letto" li misi nella sacca, che mi misi a tracolla. La borraccia la misi sopra, per ogni evenienza.

    Uscii dalla caverna. La luce del sole mi abbagliò e non potei che socchiudere gli occhi, finchè non si sono abituati. Presi l'impervia stradina lungo la parete rocciosa della baia, che portava giù al porto.
    Camminai con cautela, fino a raggiungere il porto commerciale. Prossima fermata: Ba Sing Se. Quel porto è attivo comunque a portare passeggieri? Se no, li convincerò a portarmi su una nave commerciale. Avrei potuto lavare, pulire, fare lavori sulla nave, o comunque manodopera... Al massimo li pagherò.

    Il porto brulicava di persone, che spostavano, manovravano, lavoravano. L'aria era piena di un certo... Entusiasmo? I lavoratori non battevano la fiacca. Ognuno lavorava con grinta mai vista. Da piccola mi raccontavano spesso storie sul Regno della Terra e dei suoi abitanti. Attraccate al molo c'erano circa dieci barche, tutte commerciali.
    Io me ne stavo in un'angolo, ad osservare, ed a riflettere su come arrivare a Ba Sing Se. Cercai di individuare persone con un certo grado sulla nave per chiedere se potevo imbarcarmi con loro, ma non ne vedevo nessuno. Se avessi chiesto a quei marinai, mi avrebbero sicuramente riso in faccia, prendendomi per stupida.
    Dovevo assolutamente cercare qualcuno che mi accompagnasse, non volevo attraversare il passo del serpente. Piuttosto avrei aspettato qui finchè non fosse arrivata una nave disposta ad imbarcarmi.
    mi sedei su una roccia un po' sporgente, e mi misi a riflettere sul da farsi.

    SPOILER (click to view)
    Ok, corretto tutto. Mi faccio imbarcare oppure ti aspetto?


    Edited by Candy_Gracekelly - 30/11/2010, 19:57
     
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  2. Candy_Gracekelly
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    MESE 4, GIORNO 30, POST 1, pomeriggio.

    [(#000057) EXP 790 (27r80*)][DENARO: 470 TdA ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra con una fascia in vita blu e degli spacchi sulle gambe. Capelli sciolti raccolti sopra la fronte da una fascia azzurra con delle strisce bianche e blu in alternanza. Scarpe leggere in tela azzurre.][EV: 1.000, ABILITA':// ARMATURA://, ARMI://]



    Dovevo trovare un modo per andare a Ba Sing Se, e non sarebbe piovuto dal cielo, quindi decisi di muovermi e tentare di chiedere a qualcuno. Mi alzai, e notai un'operaio seduto che si riposava. Un'occasione da non perdere. Mi avvicinai lentamente, presi coraggio e iniziai a parlare:
    -Salve. Mi scusi, stavo cercando un passaggio per Ba Sing Se, potrei venire sulla vostra barca? Posso pagarvi oppure lavorare come mozzo...-
    Quando gli chiesi se potevo salpare con loro, scoppiò in una fragorosa risata.
    -Hahahahahahahaha... Tu credi che noi imbarchiamo così, i primi che ci capitano? E tantomeno se sono ragazze!-
    -Va bè, grazie lo stesso.-
    E mi allontanai con aria sconsolata. Provai a chiedere ad altra gente, ma con diverse scuse la risposta è stata sempre no. Non sapevo più che fare. Ora sì che mi piacerebbe che la soluzione piovesse dal cielo...Tentai di riflettere sul da farsi, ma poi sentii il mio stomaco gorgogliare e decisi che era ora di una pausa meditatoria.

    Oramai il pomeriggio era inoltrato. Mi sedetti dov'ero prima, a rimuginare su come potessi raggiungere la capitale. Niente, neanche una piccola idea. Presi del cibo e lo sgranocchiai, per bloccare la fame. Oramai tutte le navi erano andate via. Quelle che sarebbero attraccate sarebbero arrivate in notte fonda. Va bè, ci riproverò domani. Non voglio attraversare il passo del serpente, e poi sono da sola!
    Mi rassegnai, e mi convinsi che domani sarebbe andata per il meglio.
    Uscii dalla baia, per risalire le pareti rocciose. Raggiunsi un promontorio che cadeva a picco sul mare. Cosa fare fino all'indomani? Realizzai che raggiungere la grotta stasera al buio sarebbe stato faticoso e pericoloso. Avrei montato lì la mia tenda. E intanto? Al tramonto mancava ancora un po'. Bè, già che ci sono, mi alleno un po' dopo aver montato la tenda.

    Presi dalla sacca la piccola tenda che poteva contenere solo me, e la montai con i rispettivi paletti. Sembrava più solida del solito... Sarà che il terreno questa volta era migliore.
    Misi i miei effetti personali dentro, tirai fuori l'acqua dalla borraccia, e incominciai ad allenarmi. Dopo un po', però, iniziarono a farmi male le braccia e i piedi, perchè spingevano sulla punta delle scarpe, quindi optai per una pausa. Visto che il terreno era foderato di una soffice erbetta, mi tolsi le scarpe.
    Poi mi venne una curiosità: è vero che si può tirare fuori l'acqua dalle piante? Mi alzai, e incerta, mi concentrai sull'acqua intorno a me. Chiusi gli occhi, feci una giravolta... Mi fermai. Aprii lentamente gli occhi, e vidi dell'acqua galleggiare intorno a me. Ce l'avevo fatta! Ero entusiasta di quel risultato, e questo mi diede la grinta di continuare ad allenarmi.

    Getti d'acqua, muri di ghiaccio, fruste e barriere. Mi allenai su tutto ciò che mi ricordavo. Ad un certo punto, mi resi conto che era oramai il tramonto. Mi fermai, e l'acqua che avevo raccolto lo misi nella borraccia. Camminai fino al bordo del promontorio, e mi sedetti con le gambe a cavalcioni nel vuoto. Sgomberai la mente, riempendola solo del rumore del mare. E mi misi a fare quello che amavo di più: farmi accarezzare il viso dagli ultimi raggi del sole, finchè non scomparve. Dopo di che, mi alzai, e tutta la fatica della giornata mi cadde sule spalle. Decisi così di appiccare un fuocherello, così da scaldarmi e da cucinarmi una cenetta che mi avrebbe ristorato dalle fatiche della giornata.

    Presi dei sassi là nei dintorni, e qualche rametto secco da sotto gli alberi. Misi i sassi in cerchio e dentro la legna, e con un'acciarino, feci scoccare qualche scintilla, e il fuoco prese vita. Dalla sacca presi della carne essiccata, e dalla borraccia un po' d'acqua. Avrei fatto del brodo. Presi una scodella, e la riempii d'acqua. Presi altri rami e feci una struttura per sostenere la ciotola, che era leggera. Così la misi sopra il fuoco, e incominciai a girare l'acqua facendo dei gesti con le mani, e dopo ci misi dentro la carne.
    Dopo un po', era pronta. Che fame! Presi la scodella, e iniziai a bere quella leccornia che avevo preparato. Ringraziai mia madre che mi aveva insegnato a cucinare. Fui rincuorata da quella pietanza calda, e già il peso che tenevo sulla schiena iniziò a scomparire.

    L'aria era silenziosa, riempita solo da il rumore del mare che scrosciava sotto di me. Era tardi. Mi resi conto che era ora di andare a letto. Anche se le stelle quella notte erano meravigliose. Spensi il fuoco, e andai dentro la tenda. Presi il sacco a pelo e lo distesi. Mi sdraiai lentamente. Chiusi gli occhi, e ci misi un secondo a cadere nel mondo dei sogni, o come piaceva dire mio padre, nelle braccia di Morfeo.

    Edited by Candy_Gracekelly - 4/12/2010, 18:58
     
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  3. Candy_Gracekelly
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    MESE 4, GIORNO 30, POST 1, notte

    [(#000057) EXP 840 (15r50*)][DENARO: 470 TdA ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra con una fascia in vita blu e degli spacchi sulle gambe. Capelli sciolti raccolti sopra la fronte da una fascia azzurra con delle strisce bianche e blu in alternanza. Scarpe leggere in tela azzurre.][EV: 1.000, ABILITA':// ARMATURA://, ARMI://]





    Aprii gli occhi. Gli sbattei un po', essendo ancora un po' incollati dal sonno. Me li strofinai un po', fino a che non mi fecero male e si aprirono.
    Dopo che mi svegliai un pochino, mi misi seduta. Oggi devo assolutamente trovare un passaggio per Ba Sing Se. Sono troppo in ritardo sulla tabella di marcia. Uscii gattonando dalla tenda. Vidi il focolare spento e il cielo, che era ancora blu. All'orizzonte c'erano delle sfumature rossastre. Accidenti! Oggi mi sono svegliata presto.
    Sbadigliai e stiracchiai lentamente le braccia. Faceva freddino. Il sole non era ancora sorto e non aveva riscaldato l'aria. Quindi accesi il fuoco con un po' di foglie secche... Così mi facevo anche un po' di luce.

    Mi sedetti per terra davanti al fuoco, e sentii brontolare il mio stomaco. Va bene, va bene, ora mangio un po'. Presi un po' del dolce che avevo comprato in un paesino e ne tagliai una fetta. La mangiai pensando a come arrivare alla capitale.
    Dopo aver finito la mia colazione, il sole era iniziato a salire. Una puntina fuoriusciva dalla linea che divideva cielo e mare. Però le nuvole oggi erano più presenti. Una coltre di nuvole grigie era sopra la mia testa, coprendo le stelle. Minacciavano di piovere più tardi. Meglio di no, una nave in tempesta sarebbe stato un problemone, anche perchè i capitani sanno se partire o no... Quindi spero che se ne vadino... O che piova adesso.

    Il sole già illuminava il tutto, quindi spensi il fuoco. Con malavoglia, ancora assonnata, presi un po' d'acqua dalla borraccia e la ghiacciai, formando uno specchio. Mi pettinai lentamente i capelli, e li intrecciai a dovere. Mi toccai il collo. Mi piacerebbe avere una collana... La comprerò quando mi capita. Ora non ho assolutamente tempo. Andai nella tenda, e mi cambiai mettendo una tunica pulita, e per prendere un nastro per legare i capelli. Uscii, e ormai sveglia, smontai velocemente la tenda, e la infilai in una sacca.
    Non avevo molta voglia di recarmi subito in porto, quindi mi sedetti sul bordo del promontorio a pensare a... Nulla. Ero lì, come se aspettassi qualcosa o qualcuno, ma aspettavo solo la voglia di muovere il mio sedere e iniziare a darsi una mossa. Ma dbito che arriverà velocemente.
     
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2 replies since 29/11/2010, 18:34   98 views
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