Un nuovo governatore

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  1. grievas
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    [EXP YAO (#A46D00): n° exp (47r100)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 5, GIORNO 10, POST 1, tarda mattinata


    Da sempre l’isola Coda di Balena era stato un luogo tranquillo, dall’ambiente incontaminato e in una posizione abbastanza periferica da farla quasi considerare un posto esotico e per questo, era spesso meta delle vacanze di molti abitanti, specie facoltosi, del Regno della Terra… e non solo, tanto che il turismo era divenuto una delle cosiddette industrie principali dell’isola. L’opulenza prodotta da tale mercato di benessere e la pressoché assenza di delinquenza a qualsiasi livello, aveva provocato un certo lassismo nel governatore ed in quelle forse preposte ad assicurare l’ordine pubblico, del resto già ordinato per conto suo. La perfetta ‘isola felice’, o quasi.
    Tuttavia, dopo la caduta di Ba Sing Se ad opera del firelord Iris, le cose cominciarono a cambiare anche troppo velocemente. L’esercito, sbandato a causa anche della morte della regina Hamy, non riusciva più ad dare l’impressione di poter garantire quella sicurezza che era un fondamento della società fino a quel tempo e presto, bande di pirati cominciarono a solcare i mari una volta sicuri, che lambivano il Regno della Terra e, naturalmente, anche l’isola Coda di Balena. Ben presto, le bande di pirati si erano fatte sempre più temerarie fino ad arrivare a fare delle incursioni direttamente sulle coste, dove arrivavano, saccheggiavano e bruciavano tutto quello che trovano e poi, riprendevano il mare, sparendo.
    Un brutto giorno, un certo Wu Pei, comandante di un grosso equipaggio di pirati, sbarcò sull’isola Coda di Balena, sbaragliò la guarnigione di guardia e trucidò il governatore direttamente nel suo palazzo e quindi, mise tutto a ferro e fuoco. Da allora Wu Pei faceva periodicamente ritorno sull’isola, prendeva giovani e donne per poterli rivendere altrove come schiavi, lasciando i più piccoli per poterli tornare a riprendere poi, una volta cresciuti.
    Ogni volta Wu Pei, davanti a tutti i suoi uomini, ben piantato sui suoi piedi e con le mani ai fianchi, sfidava tutti quanti gli abitanti dell’isola, dichiarando che se qualcuno lo avesse sfidato e vinto, lui avrebbe lasciato in pace l’isola per sempre. Molti avevano provato, ma il racconto delle loro gesta dovettero sempre essere affidati a terzi, poiché i diretti interessati erano molto, ma molto, direi mortalmente indisposti.

    Yao era capitato sull’isola Coda di Balena attirato lì dalla fama del maestro di dominio della terra Xi Deng, dal quale sperava di apprendere alcune nuove tecniche da lui inventate per adempiere, finalmente, alla sua vendetta sull’odioso Bao Li, che lo aveva umiliato di fronte a tutti i suoi allievi, cacciandolo ignominiosamente da casa sua. Con suo profondo rammarico aveva dovuto apprendere che proprio Xi Deng era deceduto da pochi giorni, ucciso da un pirata che veniva, di tanto in tanto a far incetta di schiavi.
    Yao si era vista crollare tutto il suo progetto addosso, realizzando che aveva fatto un lungo e dispendioso viaggio praticamente per nulla, ma lungi dallo scoraggiarsi, l’anziano dominatore della terra aveva deciso che, magari, valeva la pena di apprendere di più sugli usi e costumi dell’isola a cominciare, naturalmente, dalla taverna, quale luogo migliore dove cominciare tale ricerca, che da allora continuava senza sosta , in quel luogo. Finché avesse avuto soldi da spendere, il proprietario non aveva alcuna intenzione di scacciarlo, quando sarebbero terminati avrebbe pensato lui a fargli fare un bel ruzzolone in strada, a ricordargli che lui ci teneva alla salute dei suoi clienti e che bere troppo faceva male. Intanto, insieme agli altri clienti, si godeva i racconti strampalati di quel vecchio, che doveva aver girato a lungo, se aveva tante cose da raccontare e, ogni tanto, faceva da paciere in quelle singolar tenzoni che nascevano tra il vecchio e altri clienti con lo stesso spirito, o si dovrebbe dire stessa quantità di spirito in corpo.
    Quel giorno era cominciato in modo tranquillo, e aveva tutta l’aria di voler finire nello stesso modo in cui era cominciato, una novità che l’oste avrebbe voluto tanto veder trasformata in normale routine. Il vecchio, tanto per cambiare, sedeva al solito tavolo in fondo alla sala, contornato dai soliti sfaccendati, che gli davano continuamente da dire, per farsi le solite quattro risate alle sue spalle.
    Vi dico che sono un dominatore della terra!” – fece Yao con la voce impastata dall’alcool.
    Ma va là! Sei solo un ubriacone!” – fece il più ‘sveglio’ del gruppetto.
    Sono un dominatore, vi dico, anzi di più: sono un maestro!” – biascicò il vecchio con irritazione.
    Seguirono altri commenti e repliche atte a mettere in dubbio queste e altre affermazioni del genere, in un tira e molla che stava innervosendo non poco il gestore di quell’onorato esercizio, che temeva già di dover intervenire per evitare che si passasse a ben più… solidi argomenti quand’ecco che uno tizio si precipitò dentro alla locanda annunciando con una certa punta di panico che Wu Pei era di nuovo sbarcato sull’isola. Un mormorio generale invase la taverna e già i primi avventori si precipitavano all’esterno per cercar qualche rifugio.
    Alcuni degli amici di Yao, invece, si dimostrarono più calmi e vista l’agitazione che ormai aveva invaso quel luogo, proposero al vecchio di andare a bere da un’altra parte! Gli avrebbero offerto una birra!
    Una sola?” – fece il vecchio tirandosi in piedi tanto alla svelta quanto potesse consentirgli il livello d’alcool, piuttosto consistente, che aveva in corpo in quel momento.
    Tra molte rassicurazioni sul numero delle birre che gli sarebbe stato offerto, il piccolo gruppo prese la via del porto.

    … E PERCIO' ANCHE QUESTA VOLTA, GOGLIO ESSERE GENEROSO CON VOI, LURIDA MASSA DI CODARDI, CONCEDENDOVI LA POSSIBILITA' DI SFIDARMI A DUELLO. SE MI VINCERETE… “ – berciò girando biecamente lo sguardo sui visi atterriti della piccola folla radunata dai pirati che lo fissava – “…CI RITIREREMO PER NON FAR RITORNO MAI PIU' SU QUESTO MISERABILE MUCCHIO DI LETAME CHE VI OSTINATE A CHIAMARE ISOLA. VI DO' LA MIA PAROLA!” - concluse con un sorriso beffardo.
    Il baldanzoso pirata attese alcuni istanti in cui il silenzio regnava sovrano in quella che, invece, era stata da sempre la dimora di un intenso vociare.
    Allora, razza di sporchi vigliacchi! Nessuno?” - fece sprezzante – “Nemmeno questa volta, cani miserabili?
    Improvvisamente, una voce si alzò dalla folla – “UN MOMENTO PANZONE! QUESTA VOLTA UNO C'E'!
    Wu Pei si girò di scatto in direzione della voce , chi osava mettere in discussione la sua autorità, quel porco avrebbe lavato l’onta col suo sangue, parola di Wu Pei – “E chi sarebbe questo morto che cammina?” – chiese il pirata con tono di scherno.
    A quelle parole, sembrò aprirsi un varco attraverso quella piccola folla e un vecchio macilento fece alcuni passi verso il pirata, ma così scoordinati da far pensare che fosse stato spinto, e non che fosse venuto di sua spontanea volontà.
    I due rimasero a fissarsi: il pirata con volgare ostilità e Yao con l’aria di chi non avesse la più pallida idea di dove si trovasse o di che cosa stesse succedendo, il che, per inciso, corrispondeva abbastanza fedelmente alla verità.
    La folla poi, fissava entrambi in egual misura.
    Dopo alcuni istanti di silenzio, nella mente di Yao cominciò a farsi strada l’idea che quelli alla taverna si fossero presi gioco di lui.
    ’mbeh?! Dov’è la mia birra?” – proruppe, barcollando paurosamente. Gliela avrebbe fatta vedere lui a quelli: una birra gli avevano promesso e una birra gli avrebbero data!

    SPOILER (click to view)
    Ho un po' di confusione riguardo la cronologia, specialmente quella riguardante la salita al potere di Rozul e quello di Solada e il ritiro dal RdT della NdF. Se i tempi da me indicati nell'intestazione non sono coerenti con tale cronologia, datemi disposizioni per la correzione


    Edited by grievas - 21/4/2011, 11:47
     
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  2. grievas
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    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 960 (51r100X2)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 5, GIORNO 10, POST 2, tarda mattinata

    Wu Pei guardò quello sgorbio riducendo, alternativamente, a una fessura rispettivamente l’occhio sinistro prima e quello destro poi. Chi era quel vecchio rincitrullito? E come osava sfidarlo? Era davvero così ansioso, quell’idiota sbilenco, di finire al cimitero? Lo odiava!
    Era già oltremodo oltraggioso che quei miserabili cani osassero ancora sfidarlo, ma quell’imbecille si permetteva anche di prendersi gioco di lui, pretendendo che gli pagasse anche da bere! Ma gliel’avrebbe fatta vedere lui a quello scherzo della natura e a tutti quei cani rognosi che non avevano ancora capito che lui era il loro padrone e che dovevano ringraziarlo se permetteva loro di respirare.
    Capo” – fece uno di quei pirati che obbedivano agli ordini di Wu pei, a quest’ultimo – “Chi è quello?” – fece indicando quello strano vecchio barcollante con un cenno del capo.
    Un idiota che non sa ancora d’essere morto, non è chiaro?” – grugnì sprezzante Wu Pei, infastidito da quella domanda.
    Ora, quel nobile uomo era un convinto assertore di quella massima su cui molti basano almeno parte della loro vita, che vuole che chi picchia per primo, picchia due volte. Forte di questa massima, senza alcun preavviso Wu Pei picchiò fortemente a terra il piede sinistro e subito si alzò dal selciato una grossa pietra che il pirata colpì poi col destro, lanciandola a forte velocità in direzione di Yao.
    Quest’ultimo, aveva avuto la brillante idea, visto che questa benedetta birra sembrava non avere alcuna intenzione d’arrivare, di controllare che la sua borraccia contenesse ancora un sorso si saké, onde sopperire a quella tragica mancanza. E per meglio essere sicuri che, qualche goccia raminga non rimanesse intrappolata all’interno di questa, Yao se l’aveva portata alla bocca sollevandola dritta sopra di sé e buttando la testa all’indietro. Probabilmente, quel giorno doveva aver mangiato qualcosa di pesante, oppure il caldo era estremamente afoso (Notare come in questi casi non sia mai colpa del vino o del saké), fatto sta che proprio in quel momento l’anziano dominatore della terra aveva persò l’equilibrio, cadendo all’indietro e finendo lungo disteso a terra, proprio mentre la roccia gli passava sopra, andandosi a conficcare, con uno schianto, tra le assi di un carro posto a meno di una decina di metri alle sue spalle. Yao parve non essersi accorto di nulla…
    Il più nero disappunto si dipinse sul viso del capo dei pirati quando realizzò con quale disarmante facilità quel ridicolo vecchio aveva evitato il suo attacco. Era estremamente veole. Oppure, era così abile nel dominio della terra, che era in grado di prevedere le sue mosse? Quella che stava per fare, quel vecchio idiota non l’avrebbe prevista di certo. Forse quel vecchio si apettava che un’altra roccia calasse dall’alto a schiacciarlo, e invece nulla di tutto questo. La morte l’avrebbe colto alle spalle!
    Con un sorriso sinistro, Wu Pei mosse il piede desto davanti a se e col pugno disegnò una traiettoria dal basso verso l’alto, come se dovesse menare un montante contro il mento si qualcuno, mentre contemporaneamente, una piccola colonna di roccia si alzava alle spalle di Yao proprio mentre quest’ultimo, accortosi che una lumaca stava faticosamente arrancando sulla strada a lato sinistro del suo viso, si girava per raccoglierla, prendendola tra l’indice ed il pollice della destra.
    E tu, mia piccola amica, dove te ne stai andando?!” – fece ponendola poi, sul palmo della mano sinistra.
    Wu Pei stava schiumando di rabbia. Quell’imbecille aveva di nuovo evitato il suo attacco come nulla fosse e per di più, continuava a prenderlo in giro. Se continuava così l’avrebbe coperto di ridicolo, anche se, dopo che l’avrebbe ucciso, quell’insulsa marmaglia avrebbe avuto ben poco da ridere.
    Intanto, l’insulsa marmaglia si era ripresa dal primario stupore che l’aveva colta, quando Yao, ricadendo all’indietro, aveva evitato l’attacco del pirata. La seconda schivata aveva confermato l’impressione che quel grande lottatore avrebbe avuto davvero qualche possibilità di liberarli, finalmente, dall’oppressore. D’un tratto qualcuno cominciò a scandire ‘YAO! YAO! YAO!” ed ogni volta che quel nome veniva scandito, qualcuno della folla s’aggiungeva al coro, finché la maggior parte della gente non prese parte all’iniziativa.
    Tutto ciò, alle orecchie dell’anziano dominatore della terra, parve alquanto strano, per cui, senza lasciar andare il piccolo animale appena raccattato, si alzò in piedi, reprimendo a malapena un rigurgito d’aria che gli gonfiò le guance attorno alla mano chiusa a pugno, posta provvidenzialmente davanti alla bocca.
    Quello era il momento buono per colpire, aveva pensato Wu Pei e subito, eretta una parete di roccia davanti a se, la colpi prima col pugno destro e poi, con quello sinistro: due grosse rocce si staccarono dalla parete, volando veloci verso l’acclamato anziano dominatore della terra…
    Proprio in quel momento, si volse a destra – “Chi mi chiama?” – fece rivolto a quelli che aveva davanti, mentre la prima roccia gli passava alle spalle, evitando d’un soffio la colonna eretta dal suo avversario poco prima. Poi, l’anziano si voltò alle sue spalle e, mentre anche la seconda roccia gli passava alle spalle, Yao apostrofò la folla di quel lato “’mbè! Che volete?”.
    Entrambe le rocce poi, colpirono di nuovo il carro dietro Yao, demolendolo del tutto, mentre la folla ammutoliva, per poi scoppiare in un boato d’acclamazione. Wu Pei schiumava di rabbia.
    Certo, il mondo era pieno di gente strana, realizzava Yao, tornando a rivolgere la sua attenzione alla lumaca sul palmo della sua mano.
    Piccolina, non sai che è pericoloso stare sulla strada in quel modo?” prese a dire con dolcezza, accarezzando l’estremità del capo dell’animale con la punta dell’indice, mentre questa ritirava le piccole corna occhiute ad ogni contatto con dito dell’uomo.
    Yao aveva deciso, per il bene della piccola creatura, l’avrebbe posta in salvo sulla chioma di un albero (Dal quale sarebbe presto caduta, probabilmente restando uccisa per l’impatto col suolo, ma questo andava oltre le attuali facoltà mentali dell’anziano maestro) lì vicino. Solo che non ci arrivava.
    Avrebbe usato il dominio della terra, aveva deciso, così avrebbe mostrato a quegli increduli della taverna cos’era in grado di fare.
    Wu Pei era furioso! Quel vecchio idiota lo stava ridicolizzando davanti a tutti. Davanti a quell’insulsa marmaglia, davanti ai suoi uomini, davanti al mondo intero. Gli avrebbe inferto una punizione così orribile che mai più nessuno avrebbe osato sfidarlo, si avrebbe schiacciato quell’insetto ubriacone e gli schizzi di sangue sarebbero volati ovunque, marchiando quella folla di schiavi con la vergogna della sconfitta per tutta la loro miserabile vita.
    Lanciando un furioso grido, il pirata fece un piccolo balzo in avanti, mossa iniziale che, seguita da quelle che stava per fare, avrebbe staccato due grossi massi dalle case, che avrebbero poi schiacciato quel cane miserabile.
     
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  3. grievas
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    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1160 (19r50)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 5, GIORNO 10, POST 3, tarda mattinata

    Il caso non esiste. Se esistesse, la brava gente che abitava l’isola Coda di Balena, o che vi si trovava a soggiornarvi in quel giorno, per chissà quale trama tessuta dal destino, avrebbe giudicato quanto successo quel memorabile giorno, come una fortunata serie di altrettanto fortunati eventi.
    Ma, come si diceva, il caso non esiste.
    E dunque, era stata senz’altro la mirabile maestria dell’anziano dominatore della terra, coadiuvata senza alcun ragionevole dubbio dalla sua profonda saggezza, ad indurlo, nel medesimo istante in cui il malvagio pirata stava portando il suo attacco che, nella mente di quest’ultimo, sarebbe stato quello definitivo… ad indurlo, si diceva, a ‘fingere’ di sbilanciarsi paurosamente proprio mentre eseguiva una mossa di dominio della terra, talmente semplice che anche un novizio alle prime armi sarebbe stato capace d’eseguire e forse, proprio per questo, ancor più mirabile.
    L’abile mossa dell’anziano dominatore della terra, che alcune malelingue si ostinano tutt’oggi e nonostante l’evidenza dei fatti a definire fortunosa, aveva innalzato una piccola colonna di terra alle spalle del suo esecutore, alta abbastanza da colpire in mezzo alle gambe Wu Pei, laddove una certa saggezza popolare vuole siano conservati i cosiddetti gioielli di famiglia e proprio partendo pochi centimetri più avanti e mentre quest’ultimo era atterrato e stava accingendosi a compiere il secondo gesto della mossa che avrebbe annientato in maniera definitiva il ridicolo omuncolo che aveva di fronte. Il pirata si bloccò per alcuni interminabili istanti sul posto: gli occhi gli si erano incrociati ed una lacrima iniziò a sgorgagli dall’angolo esterno dell’occhio sinistro, subito dopo che la sua bocca aveva lasciato scappare un flebile gemito. Entrambe le mani erano corse a coprire, come ultima ed estrema protezione, la parte offesa… ma era troppo tardi.
    Lentamente, il pirata si inclinò sulla destra, sempre di più, per poi crollare a terra, vinto!
    WU PEI!” – gridarono alcuni dei suoi fedelissimi, correndogli incontro per prestare i primi soccorsi, mentre Yao si volgeva versò tutto quel clamore, con l’aria di chi è curioso di sapere il perché del sollevarsi, così improvvisamente, di tanto clamore.
     
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  4. grievas
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    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1460 (38r100X2)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 5, GIORNO 10, POST 4, tarda mattinata

    Intanto che i pirati soccorrevano il loro capo, un gelido silenzio calò sopra i presenti e su tutto il porticciolo dell’isola. Che cos’era successo? Wu Pei era a terra... e sembrava che proseguire il combattimento, da parte sua, fosse impossibile. Era, dunque, stato…vinto? Il possente, il saggio, il micidiale guerriero che si celava sotto le macilente membra consunte dal tempo di quel povero vecchio li aveva finalmente liberati da quell’opprimente e degradante maledizione che aveva preso a flagellarli nel corpo e nello spirito, negli ultimi tempi? Erano finalmente… liberi? E Wu Pei…sconfitto… avrebbe tenuto fede alla parola data così tante e tante volte?
    Erano questi i pensieri che, negli istanti che si susseguivano lenti, turbinavano nelle menti degli abitanti dell’isola Coda di Balena quel giorno presenti in quel luogo e testimoni dell’epico duello.
    E mentre la speranza, oh dolce parola, andava sempre più prendendo corpo, trasformandosi man mano in certezza col passare del tempo e con Wu Pei che non riusciva a rialzarsi, malgrado i soccorsi ricevuti e che stava ricevendo, una certa consapevolezza andava prendendo piede nei cuori di quei saggi uomini e donne che sapevano come prossima la loro felicità - una felicità derivante dal fatto che non sarebbero più stati schivi di nessuno! Che nessuno avrebbe più portato via i loro figli e le loro figlie! Che nessuno, più, li avrebbe privati del necessario per vivere, costringendoli ad una vita fatta di miseria e di privazioni! – la consapevolezza, dicevamo, che Wu Pei avrebbe tenuto senz’altro fede alla parola data se un paladino dalla provata virtù fosse rimasto a vegliare sull’isola e sui suoi bravi abitanti, attento a che il malvagio pirata non avesse improvvisi vuoti di memoria e ritornasse a reclamare ciò che non era suo. E chi poteva essere quel paladino di provata virtù se non l’uomo stesso che così coraggiosamente l’aveva sfidato e così abilmente sconfitto?
    Così, forte di questa intuizione di così profonda saggezza e, allo stesso tempo, eccelsa genialità, come accaduto poco prima, cominciò ad essere scandito il nome di Yao da sempre più persone, finché il suo nome non si tramutò in un boato e in un boato sempre più minaccioso, mentre i più coraggiosi tra la folla cominciava a farsi avanti verso lo sparuto gruppo di pirati, che fino a poco prima li aveva tanto terrorizzati.
    Capo! Qui si mette male! Andiamocene!” – fece uno di quest’ultimi al suo capo gemente a terra.
    S-si! E’ meglio.” – replicò questi, con una strana voce in falsetto e col tono di chi fatichi a mettere insieme due parole, dotandole di senso compiuto.
    Allora, due dei suoi uomini l’afferrarono da sotto le ascelle, cercando di tirarlo in piedi e, allo stesso tempo, di trascinarlo quanto più velocemente possibile, verso la loro nave attracata a poca distanza da lì.
    Visto questo, cioè i pirati che se ne stavano andando, o meglio, fuggendo di malaparata, la folla cominciò a farsi ancora più audace e a muoversi verso i pirati.
    A quel punto, la voce in falsetto si alzò alta : “WU PEI NON PERDONA!” – fece rivolto alla folla, ma soprattutto verso Yao, il quale sembrava avere l’aria di chi non avesse la più pallida idea di cosa stesse succedendo e del perché tutta quella gente stava berciando il suo nome – “WU PEI NON DIMENTICA!!!” – gridò, o meglio, strillò ancora il capitano dei pirati mentre spariva oltre l’impavesata, issato a bordo della sua nave dai suoi uomini.
    Lo credo bene…” – fece un uomo dal sorriso beffardo, uno degli avventori della taverna, quello che aveva spinto avanti l’anziano dominatore della terra quando lo stesso Wu Pei aveva lanciato, per l’ennesima volta, la sua sfida.
    Quando anche l’ultimo dei pirati se ne salì a bordo di quella nave la cui vista tanto li terrorizzava e quando quest’ultima, in tutta fretta, tolse gli ormeggi e si staccò dalla banchina con l’aria di chi non vede l’ora di togliersi dai piedi, la folla esplose in un boato d’esultanza e come un sol uomo s’avventò sul povero Yao, il quale, a vedersi caricato da una simile moltitudine, sbiancò letteralmente e quando quegli scalmanati se lo caricarono sulle spalle per portarlo in trionfo al palazzo del governatore, sede fino a quel momento vacante, si sentì quasi svenire a causa certo del profondissimo imbarazzo che un uomo modesto come lui sicuramente provava in quel frangente.
    La buona e saggia popolazione dell’isola Coda di Balena aveva trovato finalmente il suo degno campione ed il suo impavidoo governatore, che illuminato dalla sua eccelsa saggezza, li avrebbe guidati a sua volta verso un luminoso futuro.
     
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  5. grievas
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    Ruolata chiusa.
     
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