Un nuovo governatore

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  1. grievas
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    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1460 (38r100X2)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 5, GIORNO 10, POST 4, tarda mattinata

    Intanto che i pirati soccorrevano il loro capo, un gelido silenzio calò sopra i presenti e su tutto il porticciolo dell’isola. Che cos’era successo? Wu Pei era a terra... e sembrava che proseguire il combattimento, da parte sua, fosse impossibile. Era, dunque, stato…vinto? Il possente, il saggio, il micidiale guerriero che si celava sotto le macilente membra consunte dal tempo di quel povero vecchio li aveva finalmente liberati da quell’opprimente e degradante maledizione che aveva preso a flagellarli nel corpo e nello spirito, negli ultimi tempi? Erano finalmente… liberi? E Wu Pei…sconfitto… avrebbe tenuto fede alla parola data così tante e tante volte?
    Erano questi i pensieri che, negli istanti che si susseguivano lenti, turbinavano nelle menti degli abitanti dell’isola Coda di Balena quel giorno presenti in quel luogo e testimoni dell’epico duello.
    E mentre la speranza, oh dolce parola, andava sempre più prendendo corpo, trasformandosi man mano in certezza col passare del tempo e con Wu Pei che non riusciva a rialzarsi, malgrado i soccorsi ricevuti e che stava ricevendo, una certa consapevolezza andava prendendo piede nei cuori di quei saggi uomini e donne che sapevano come prossima la loro felicità - una felicità derivante dal fatto che non sarebbero più stati schivi di nessuno! Che nessuno avrebbe più portato via i loro figli e le loro figlie! Che nessuno, più, li avrebbe privati del necessario per vivere, costringendoli ad una vita fatta di miseria e di privazioni! – la consapevolezza, dicevamo, che Wu Pei avrebbe tenuto senz’altro fede alla parola data se un paladino dalla provata virtù fosse rimasto a vegliare sull’isola e sui suoi bravi abitanti, attento a che il malvagio pirata non avesse improvvisi vuoti di memoria e ritornasse a reclamare ciò che non era suo. E chi poteva essere quel paladino di provata virtù se non l’uomo stesso che così coraggiosamente l’aveva sfidato e così abilmente sconfitto?
    Così, forte di questa intuizione di così profonda saggezza e, allo stesso tempo, eccelsa genialità, come accaduto poco prima, cominciò ad essere scandito il nome di Yao da sempre più persone, finché il suo nome non si tramutò in un boato e in un boato sempre più minaccioso, mentre i più coraggiosi tra la folla cominciava a farsi avanti verso lo sparuto gruppo di pirati, che fino a poco prima li aveva tanto terrorizzati.
    Capo! Qui si mette male! Andiamocene!” – fece uno di quest’ultimi al suo capo gemente a terra.
    S-si! E’ meglio.” – replicò questi, con una strana voce in falsetto e col tono di chi fatichi a mettere insieme due parole, dotandole di senso compiuto.
    Allora, due dei suoi uomini l’afferrarono da sotto le ascelle, cercando di tirarlo in piedi e, allo stesso tempo, di trascinarlo quanto più velocemente possibile, verso la loro nave attracata a poca distanza da lì.
    Visto questo, cioè i pirati che se ne stavano andando, o meglio, fuggendo di malaparata, la folla cominciò a farsi ancora più audace e a muoversi verso i pirati.
    A quel punto, la voce in falsetto si alzò alta : “WU PEI NON PERDONA!” – fece rivolto alla folla, ma soprattutto verso Yao, il quale sembrava avere l’aria di chi non avesse la più pallida idea di cosa stesse succedendo e del perché tutta quella gente stava berciando il suo nome – “WU PEI NON DIMENTICA!!!” – gridò, o meglio, strillò ancora il capitano dei pirati mentre spariva oltre l’impavesata, issato a bordo della sua nave dai suoi uomini.
    Lo credo bene…” – fece un uomo dal sorriso beffardo, uno degli avventori della taverna, quello che aveva spinto avanti l’anziano dominatore della terra quando lo stesso Wu Pei aveva lanciato, per l’ennesima volta, la sua sfida.
    Quando anche l’ultimo dei pirati se ne salì a bordo di quella nave la cui vista tanto li terrorizzava e quando quest’ultima, in tutta fretta, tolse gli ormeggi e si staccò dalla banchina con l’aria di chi non vede l’ora di togliersi dai piedi, la folla esplose in un boato d’esultanza e come un sol uomo s’avventò sul povero Yao, il quale, a vedersi caricato da una simile moltitudine, sbiancò letteralmente e quando quegli scalmanati se lo caricarono sulle spalle per portarlo in trionfo al palazzo del governatore, sede fino a quel momento vacante, si sentì quasi svenire a causa certo del profondissimo imbarazzo che un uomo modesto come lui sicuramente provava in quel frangente.
    La buona e saggia popolazione dell’isola Coda di Balena aveva trovato finalmente il suo degno campione ed il suo impavidoo governatore, che illuminato dalla sua eccelsa saggezza, li avrebbe guidati a sua volta verso un luminoso futuro.
     
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4 replies since 20/4/2011, 15:11   103 views
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