Sabbia, sabbia e ancora sabbia!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. grievas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 910 (25r50)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere, un cappello in vimini/una tunica lunga marrone] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 8, GIORNO 15, POST 1, tardo pomeriggio

    Ho sete!” – fece melanconicamente la ragazzina cieca, distesa sull’enorme bisonte voltante, mentre la sabbia scorreva monotona, sotto di loro, da almeno tre giorni, mentre l’aria calda li investiva dal basso senza soluzione di continuità, se non in occasione del tramonto e della notte, quando il deserto cedeva in poche manciate di minuti tutto il caldo accumulato durante il giorno, lasciando comodamente il posto ad un freddo intenso che ti entrava nelle ossa; mentre il sole dardeggiava i suoi raggi con eguale costanza, sulle loro schiene… e sulla loro testa: Yao cominciava a capire come doveva sentirsi un pollo messo in forno. In quell’ultimo giorno poi, la quota e la velocità di volo erano andate diminuendo costantemente, segno evidente che il bestione stava accusando la stanchezza.
    Anch’io!” – le fece sconsolatamente eco Yao, abbastanza forte affinché Liang, seduta subito dopo la testa del bisonte, potesse sentirlo.
    Intendevo d’acqua…” – puntualizzò la ragazzina e Yao, questa volta, non riuscì proprio a replicare con un ‘anch’io’ come poco prima. Quel viaggio si stava rivelando un vero incubo: possibile mai che quelle due non avessero provveduto a rifornirsi di nient’altro di insipida, sciocca acqua? Un elemento mortifero… si ritrovò a considerare Yao… non avevano mai sentito di quante persone, ogni anno, morivano affogate nell’acqua? Sinceramente, di quante avevano sentito che fossero affogate nel vino? O nella grappa? O nel sakè? Di questi, e non di quella stupida acqua si dovevano rifornire, ecco! E invece nemmeno una goccia. Pertanto, Yao se ne rimase in un amareggiato silenzio.
    D’un tratto la piccola ragazzina idrofila si rizzò sugli avambracci ed indico un punto indefinito alla destra del bisonte: “LA BIBLIOTECA! LAGGIU’!!! ECCOLA, FINALMENTE!” – berciò la ragazzina.
    Yao si voltò di scatto nella direzione indicata dalla piccola dominatrice della terra, a cercare la costruzione tanto bramata, ma laddove indicato regnava sovrana solo la desolazione, come in tutta quella distesa senza fine di sabbia riarsa dal sole inclemente. Passati alcuni istanti rovistando nel nulla con lo sguardo, a Yao venne in mente che qualcosa non andava: se era cieca, come aveva potuto vedere la biblioteca, ed indicarla loro, per giunta?
    L’anziano dominatore della terra tornò a volgersi immusonito verso Tharis, la quale stava… guardando nella sua direzione con una perfetta faccia da ebete, passandosi la mano davanti agli occhi spenti – “Funziona sempre!” – fece con aria divertita.
    SGRUNT!” – grugnì Yao.
    Ad un certo punto, un piccolo puntolino sperso per quella landa sabbiosa che il bestione aveva davanti al muso, catturò l’attenzione di Yao. Man mano che si avvicinavano, il puntolino parve allargarsi e due o tre palme cominciarono a movimentare un po’ il noioso orizzonte. Più vicini ancora, Yao notò anche un minuscolo laghetto, in mezzo alla sparuta vegetazione.
    Laggiù, un’oasi!” – fece giungedo poco dietro le spalle della dominatrice dell’aria.
    Che dici? Facciamo riposare il tuo bestione e ci fermiamo lì per la notte? Così, magari, rinnoviamo anche le scorte di … bleah!... acqua.” – fece rivolto a Liang.


    SPOILER (click to view)
    Tharis è così simile a Toph che proprio non sono riuscito a resistere... scusate! :lol:
     
    Top
    .
  2. Hachiky"myfairytales
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    MESE 8, GIORNO 15, POST 1, tardo pomeriggio

    (#0000FB) EXP 5480 (40r100)][DENARO: 300m ABBIGLIAMENTO: tonaca arancione lunga fino ai piedi con inserti gialli, fascia gialla in vita e maniche lunghe e ampie, mantella da viaggio gialla, capelli legati in basso una coda morbida][EV: 750, ABILITA': vento di saggezza ARMATURA: //, ARMI: aliante]


    Liang annuì senza parlare: finché non fosse stata certa di poter avere dell'altra acqua avrebbe continuato a tenere la bocca sigillata per risparmiare fiato e tenere almeno quella al riparo dalla secca calura del deserto. Non avrebbe mai pensato che l'umidità potesse mancarle così tanto; eppure il deserto aveva una sua bellezza: la sabbia colpita dal sole sembrava un immenso mare dorato, altrettanto immenso, solo con un profilo più morbido. A volte, nelle ore più calde, sembrava perfino che le collinette di sabbia si muovessero avanti e indietro, proprio come le onde, anche se a differenza di quelle non facevano alcun rumore. Sembrava quasi che quella smisurata distesa di fini granelli di terra frantumata avessero il potere di inghiottire qualsiasi rumore; non per questo aveva provato inquietudine: dietro di lei erano seduti, uno a fianco all'altro, l'uomo più chiacchierone del Regno della Terra e la piccola Tharis, che sembrava considerare sprecato ogni minuto che non passava a prendere in giro Yao/ fare del sarcasmo su Yao/ insultare Yao/ infastidire Yao/ parlare ad alta voce quando Yao raccontava qualcosa.
    Il bisonte fu quasi più contento di loro quando si posarono finalmente a terra e si diresse quasi di corsa verso la frescura che sentiva provenire dalla piccola oasi. Era effettivamente minuscola, ma l'ideale per una sosta: le palme da cocco, insolitamente fitte, riparavano dal sole cocente e il laghetto sembrava messo lì a posto per i viaggiatori affaticati. Liang aveva sempre pensato che oasi come quella fossero esagerazioni: come potevano esistere simili paradisi in miniatura quando tutto attorno c'era solo arida sabbia? Scese dal bisonte con un salto e aiutò Tharis a fare altrettanto, un po' per alleggerire l'animale, un po' perché non voleva trovarsi sulla schiena nel caso in cui avesse deciso di buttarsi a mollo nel laghetto. Sperando di fare a tempo a fare rifornimento d'acqua prima che Kombo la prosciugasse tutta, tirò fuori dalla borsa da viaggio un contenitore metallico che conteneva le ultime gocce d'acqua ma mentre si avvicinava al laghetto sentì distintamente alle sue spalle la voce di Tharis: "Chi c'è la dietro?" Liang si voltò di scatto e si trovò di fronte a un personaggio per cui la definizione 'curioso' o 'strano' non sarebbe stata sufficiente; era un uomo anziano nel volto ma dal fisico vigoroso, alto, dalla pelle del colore dei tronchi di palma, con piccoli occhi infossati nelle molte rughe sottili che gli attraversavano il volto, una larga fronte schiacciata, un naso largo e la bocca atteggiata a un lieve stupore, ma erano tutte cose che passavano in secondo piano rispetto al suo abbigliamento: indossava una lunga veste bianca con maniche a righe rosse, gialle e blu, stretta in vita da uno scialle multicolore, e un curioso copricapo simile a un panno blu arrotolato. A completare il quadro c'era, alle sue spalle, un animale che Liang non aveva mai visto, simile a un cavallo struzzo ma più basso, con quattro zampe anziché due. I quattro si fissarono per qualche secondo, e per un po' gli unici rumori furono i versi di protesta di Kombo, che non gradiva la presenza di altri animali. Liang parlò per prima"Ecco... buon pomeriggio!" "Buon pomeriggio anche a voi. Siete viaggiatori?" chiese lo sconosciuto con aria gentile. "Da cosa l'ha capito? Eppure ce l'abbiamo messa tutta a sembrare abitanti del posto!" borbottò Tharis in tono sarcastico. Liang trattenne una risata "Sì, siamo viaggiatori, stavamo giusto facendo una sosta." "Capisco. Io invece abito qui." disse l'uomo in tono dolce. Liang lanciò un'occhiata a Tharis, che percependo il suo sguardo si strinse nelle spalle. "Cosa intende dire con 'abito qui'?" chiese perplessa: abitava lì nell'oasi? Per quale motivo? E come viveva in un posto del genere? "Quello che ho detto. Il deserto è la mia casa, e quest'oasi è il posto dove io e il mio Kur ci rifocilliamo quando ne abbiamo bisogno." notando le espressioni stralunate delle due ragazze aggiunse: "Il deserto è un posto molto mistico, probabilmente il miglior luogo del mondo per comunicare con gli Spiriti. Io sono qui per questo. Ma non stiamo così, in piedi a guardarci e a farci domande. Sediamoci e beviamo qualcosa insieme." Detto questo si sedette a terra a gambe incrociate, tirò fuori da un sacco dei legnetti colorati e delle pietre e con quelli accese un fuoco. Mentre Liang lo fissava a bocca aperta, prese anche una strana teiera smaltata dalla forma allungata e la posò a terra. Per ultimo estrasse una specie di pentolino e vi mise delle strane foglie larghe che portava in tasca. "Allora, non vi piace stare seduti?"
     
    Top
    .
  3. grievas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 960 (41r100)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere, un cappello in vimini/una tunica lunga marrone] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 8, GIORNO 15, POST 2, tardo pomeriggio


    Ad essere sinceri, piuttosto che star seduto a Yao non piaceva affatto quello che quello strano tizio stava facendo. E sì che aveva cominciato così bene con quel ‘… e beviamo qualcosa insieme.”; ma con suo grande disappunto, Yao dovette scoprire ben presto che la bevanda che sarebbe stata somministrata non sarebbe stata una di quelle che rientravano nelle sue preferite… e nemmeno tra quelle dal lui meglio tollerate. Piuttosto, rientrava fra le peggio sopportate: un insipido intruglio, per giunta caldo, dove la percentuale d’alcool ivi contenuta era così esigua da poter accusare la sostanza di cui sopra di latitanza, con ragionevole certezza che la condanna, per tale delitto, sarebbe stata senz’altro comminata.
    Yao si sedette con uno sbuffo deluso, a gambe incrociate. Quel tizio doveva avere qualcosa che non girava per il verso giusto.
    Del resto, vivere in quella maniera doveva portarti ad essere fuori di testa in tempi piuttosto brevi, ed inoltre, l’anziano dominatore della terra aveva il sospetto che il tizio di cui stava elucubrando fosse partito molto avvantaggiato per arrivare a quella meta, oppure non si spiegava il perché avesse eletto a sua dimora un posto tanto desolato, lontano chissà quanto da qualsiasi posto minimamente civilizzato… e cioè dotato di un fornito tavolo di mescita.
    Yao poggiò la guancia destra su parte del palmo e delle nocche della mano corrispondente allo stesso lato, guardando sconsolatamente la teiera e lasciandosi scappare un sonoro Uff!' del quale, però, il loro ospite parve non avvedersi. Quello era intento a sventolare il fuoco con un variopinto ventaglio, affinché si vivacizzasse un poco.
    Il tizio, dopo esser rimasto piuttosto soddisfatto delle sue manovre, tornò a rivolgersi ai suoi tre improvvisati ospiti.
    Non accade spesso di ricevere visite in questo caldo deserto” – incominciò l’uomo – “Cosa vi ha portato in queste lande così remote, se posso chiederlo?” – fece con un sorriso candido attraverso il quale i suoi denti, se non proprio candidi, contrastarono col suo viso abbronzato ed ispessito dal sole cocente del deserto.
    Stavamo facendo una gita.” – fece secca Tharis, evidentemente indisposta a far conoscere i fatti loro al primo venuto, visto che, l'ultima volta che era successo, avevano raccattato uno come quel vecchio rimbambito e alcolizzato di Yao.
    No, non stavamo facendo una gita.” – biascicò Yao – “Stavamo and…” – incominciò interrompendosi subito. Sarebbe stato saggio a spiattellare a quello sconosciuto come e perché erano arrivati lì? Chi era quel tizio, veramente? Se fosse stato un predone, invece che un eremita fuori di testa, sarebbe stato veramente saggio metterlo a parte dei loro progetti? Poi, si ricordò che il suo consigliere all’isola Coda di Balena, Tien Po, parlandogli della biblioteca, gli disse che quest’ultima era custodita dallo spirito di conoscenza… questo Wa Shi Tong, che le dava pure il nome. Quel tizio aveva detto che comunicava con gli spiriti e che era in quel deserto proprio per questo. Forse, conosceva questo Wa Shi Long… Pong… o come cavolo si chiamava e, quindi, sapeva dov’era esattamente quella biblioteca; e come si faceva per entrarvi dentro.
    Stavamo andando in cerca proprio di uno come lei.” – concluse velocemente Yao.
    Come me?” – fece il tizio strano, fermandosi un attimo con l’aria leggermente perplessa, per poi ricominciare a badare a quella sua specie di tè.
    Eh?” – fece Tharis, che nel frattempo si era seduta anche lei.
    Ma si!” – fece Yao facendo strane smorfie in direzione della ragazzina onde convincerla a reggergli il gioco e allo stesso tempo, cercando di non farsi vedere dallo strano bevitore di tè, del tutto dimentico che la stessa ragazzina non potesse, suo malgrado, assolutamente vederlo – “Non ricordi quello che ci siamo detti?
    Quando?” – fece quella.
    Quando all’oasi quei tizi ci hanno detto di trovare quel qualcuno …” – fece Yao, come se tentasse di spiegare qualcosa ad un bambino piccolo e guardando versò il loro ospitel, come a dirgli 'Che ci si vuol fare? Non si ricorda mai niente...'.
    Chi?” – fece la ragazzina, con aria del tutto disorientata.
    Ecco, te lo sei dimenticato.” – fece Yao
    Cosa?!” – replicò Tharis.
    Uff…” – fece l’anziano dominatore della terra, ricadendo nello sconforto più totale.
    Dunque, se ho ben capito…” – ricominciò l’eremità, prendendo a versare quella specie d’infuso nella teiera – “… mi stavate cercando… come mai?” – fece annusando l’aroma che vi si sprigionava.
    Yao parve riscuotersi. Quel tizio pareva più sveglio di quel che sembrava, lui.
    Oh no! No!” – fece Yao con un largo sorriso e mettendo le mani avanti, con aria imbarazzata – “Non stavamo cercando lei… ma uno come lei” – puntualizzò.
    Uno… come me?” – fece quello con aria incerta.
    Va bene! Forse non era così sveglio…
    Ma si! Uno in grado di comunicare con gli spiriti.”- fece Yao, felice di essere finalmente approdato in quel porto.
    Ma io non…” – cominciò quello, poggiando la teiera a terra.
    Lei… conosce Wa Shi Rong?” – fece Yao, non essendo sicuro se ‘conosce’ fosse l’espressione giusta per uno che conosce gli spiriti.
    Tong.” – lo corresse immediatamente Tharis.
    Tong” – ripetè Yao mostrando di aver ricevuto il messaggio.
     
    Top
    .
  4. Hachiky"myfairytales
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    MESE 8, GIORNO 15, POST 2, tardo pomeriggio

    (#0000FB) EXP 6360 (40r100)][DENARO: 300m ABBIGLIAMENTO: tonaca arancione lunga fino ai piedi con inserti gialli, fascia gialla in vita e maniche lunghe e ampie, mantella da viaggio gialla, capelli legati in basso una coda morbida][EV: 750, ABILITA': vento di saggezza ARMATURA: //, ARMI: aliante]


    Lo strano eremita non sembrò trovare poi così strano quel dialogo e Liang cominciò a chiedersi se per caso vivere sotto il sole cocente del deserto non l'avesse reso un po' stordito. In effetti prima di fargli domande sarebbe forse stato meglio accertarsi che fosse capace di intendere e di volere, ma a quel punto valeva la pena starlo a sentire. "Oh, volete dire Wan Shi Tong?" chiese lo strano individuo reclinando la testa di lato. "E' quello che abbiamo detto!" sbuffò Tharis, subito ripresa da una gomitata nel fianco da Liang. Scusa, è che tra il vecchio e questo contaciance mi stanno saltando i nervi!" sussurrò alla monaca, che non trovò di meglio da fare che darle delle pacche sulla spalla in segno di compatimento. Un muggito alle sue spalle la distrasse: a quanto pareva l'animale di nome Kur stava cercando di fare amicizia con il suo Kombo, che invece non sembrava gradire la sua vicinanza. "Oh, ti piace il mio Kur?" chiese l'eremita, passandole una tazza di infuso. "E' una particolare varietà di cavallo struzzo che si è adattata a vivere negli ambienti aridi e caldi come questo deserto. Vedi come sono strette le piante delle zampe? E' per limitare il più possibile il contatto con la sabbia bollente. Perciò, ovviamente sono quattro, altrimenti con due zampe così piccole non si reggerebbe in piedi." scoppiò quindi in una strana risatina nasale, che ricordava il richiamo di un uccello. Liang sorrise in risposta (Tharis, in preda a una sorta di spasmo nervoso, si alzò di scatto e andò a prendere a pugni una palma da cocco) e portò la tazza alle labbra per assaggiare la bevanda: somigliava al té, ma aveva un curioso retrogusto di frutta. Incerta se fosse o meno consigliabile accettare gli intrugli di quel personaggio mandò giù mezzo sorso e poi abbassò la tazza per tornare a rivolgersi all'uomo. "Allora lei conosce Wan Shi Tong?" visto che Yao aveva avuto quell'idea valeva la pena provare. "Ma certo. Non sono molti gli spiriti che risiedono in uno spazio fisico del nostro mondo e di questi Wan Shi Tong è il più famoso, visto che la sua biblioteca è raggiungibile anche dagli esseri umani. Per giunta stiamo parlando di un posto che si trova proprio qui, nel deserto di Si Wong! Come potrei non sapere chi è?" per la prima volta dopo giorni Liang si sentì eccitata: poteva davvero trattarsi di una traccia? "Ha detto raggiungibile dagli esseri umani? Quindi è vero che si può ancora accedere! Ma come si fa a trovarla?" In effetti avevano provato di tutto, ma nel luogo indicato sulla sua mappa, quella che l'aveva convinta di poter davvero trovare quel posto leggendario, non c'era assolutamente nulla se non dune e dune di sabbia. E niente che suggerisse la presenza di un edificio nascosto sotto terra. Avevano anche provato a portare Tharis sul posto, ma le notevoli capacità percettive della ragazzina erano disturbate dalla sabbia, a quanto pareva troppo uniforme e incostante per lasciar pervenire alla dominatrice della terra alcunché. "Bé, trovarla è difficile, visto che ormai è quasi totalmente sepolta sotto la sabbia! In realtà c'è ancora un passaggio, è quello che usano le volpi per entrare e uscire." rispose quello, subito interrotto da Tharis. "Intende dire le assistenti dello spirito? Quelle che cercano libri per lui?" a quanto pareva le storie che le aveva raccontato l'amica non erano poi così balzane. "Certo. Se lo trovaste potreste entrare anche voi da lì." Liang trovò quella proposta decisamente strana, ma poteva essere una traccia. Intanto avevano scoperto qualcosa di importante: le volpi giravano ancora per il mondo e prima o poi tornavano alla biblioteca. Stava per ringraziare, ma l'eremita continuò, a quanto pareva la compagnia non gli dispiaceva, anche se era un eremita. "Però non è detto che il custode vi lasci passare facilmente." "Custode? Che custode?" stavolta era stata la dominatrice dell'aria a interromperlo: nelle antiche cronache non si diceva nulla di un custode! "Il custode di Wan Shi Tong, ovviamente. Secondo quanto stabilito all'alba dei tempi non vi lascerà passare a meno che non contribuiate in qualche modo alla raccolta." Quella era un'informazione non del tutto nuova per Liang visto che alcuni testi ne parlavano, ma aveva sperato sinceramente che non fosse vero: cos'aveva lei da offrire a uno spirito millenario in cambio dell'accesso alla più vasta raccolta di sapere mai esistita nel mondo?
     
    Top
    .
  5. grievas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1210 (28r100X2)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere, un cappello in vimini/una tunica lunga marrone] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 8, GIORNO 15, POST 3, tardo pomeriggio

    Eh? Cosa? Come sarebbe ‘contribuire’?” – fece Yao per tutta risposta. Adesso che ci pensava, Tien Po aveva detto qualcosa a proposito di questa cosa del… contribuire, ma preso dai…ehm… tanti preparativi per la partenza Yao non lo era stato molto a sentire e quindi, questa cosa forse gli era sfuggita. Si, gli era sfuggita senz’altro.
    Che mondo!” – fece scandalizzato – “Una biblioteca dovrebbe essere libera, perché il sapere appartiene a tutti!” – sentenziò.
    Alcolizzato e pure tirchio?” – azzardò Tharis.
    Un tempo era così!” – replicò l’eremita – “Ma poi, Wa Shin Tong… è lui stesso il custode… si accorse che molti venivano da lui mossi solo dalla brama di successo o dal desiderio di vendetta o chissà da quali altri brutti sentimenti, così…” – si interruppe per bere un sorso di quella sua miscela schifosa, che non poteva essere altrimenti, visto che era priva di qualsiasi sostanza… spiritosa – “… nel tentativo di limitare quei perniciosi accessi, lo spirito stesso decise che una delle prove per saggiare le reali intenzioni dei potenziali visitatori fosse proprio che essi stessi contribuissero, in qualche modo, alla ricchezza di sapere della biblioteca”.
    Che malfidato!” – fece seccato Yao, riappoggiando la guancia destra sul palmo e sulle nocche della mano sullo stesso lato.
    Per l’anziano dominatore della terra, le ultime rivelazioni dello strano figuro che avevano incontrato in quell’oasi erano state una spiacevole doccia fredda: spiacevole in quanto non contribuì affatto a stemperare il calore accumulato durante gli ultimi giorni passati a sorvolare il cocente deserto del Si Wong, mentre trasmise tutto il disagio che un tale evento (Cioè, una doccia fredda) era in grado di trasmettere.
    Anche qualora avessero trovato, lui e le sue due giovani amiche, il fantomatico ingresso all’ancor più fantomatica biblioteca di Wa Shin Tong descritto dal misterioso figuro con cui stavano condividendo il bivacco all’oasi, che cosa avrebbe fatto quando lo spirito gli avesse chiesto l’inaspettata, per lui, contribuzione? Che cosa gli avrebbe dato?
    E poi, che cosa sarebbe successo che questo Wa Shin Long… Rong…Pong…Zong… o come cavolo si chiamava, avesse scoperto che stava cercando qualche nuova mossa per compiere, finalmente, la sua vendetta sul perfido Bao Li, una volta suo amico, tramutatosi per insondabili motivi (Forse, la sua stessa perfidia, ben dissimulata da quella sua aria di saggio maestro con cui turlupinava i giovincelli che si avventuravano in quella sua specie di scuola, ma che non serviva ad abbindolare Yao stesso, anche se, doveva ammetterlo, c’era andato molto vicino).
    Liang, invece, sembrava piuttosto tranquilla, mentre Tharis pareva condividere, almeno in parte, le sue preoccupazioni.
    Liang…” – fece quest’ultima rivolgendosi alla loro compagna di viaggio – “… tu lo sapevi? Che cosa hai pensato di portare?
    Yao si riscosse dai suoi tetri pensieri, sentendo la loro piccola compagna di viaggio cieca fare quella domanda alla nomade dell’aria.
    Forse, davvero, ella era stata tanto saggia da informarsi prima e preparasi di conseguenza? Forse, era in possesso di un qualche tomo, o un manoscritto, oppure un qualche oggetto che potesse soddisfare l’impudica avidità di questo spirito bibliotecario… e magari, Yao stesso avrebbe potuto, al momento giusto, rubargl… sottrargl… cioè, prendere in prestito per guadagnarsi il diritto a consultare la biblioteca, in barba a tutte le complicanze che la coscienza aliena dello spirito si era andata costruendo nei secoli.
    Benché quel nefando pensiero, doveva ammetterlo, gli era passato per la mente indugiandovi per più di qualche istante, l’aveva poi eliminato definitivamente: no, la ragazza non meritava un trattamento simile e lui non si sarebbe abbassato a compiere simili nefandezza gratuite. Lei… e in fondo, anche la loro intrattabile amica cieca, erano state generose con lui e, anche se Yao sapesse bene di non essere proprio uno stinco di santo, pure non era il tipo di ripagare la gentilezza ricevuta, quando lo raccattarono in quella bettola malfamata per portarlo con loro alla ricerca della biblioteca, in quel modo tanto malvagio.
    Magari, però, avrebbe potuto escogitare qualcosa che gli consentisse di superare l’imprevista difficoltà… per il momento, aveva il sospetto che fosse meglio tacere il fatto che fosse sprovvisto di qualsivoglia bene degno di essere conservato in biblioteca. Non era certo il caso d’allarmare le sue due compagne di viaggio, no?

    Edited by grievas - 24/5/2011, 08:48
     
    Top
    .
  6. Hachiky"myfairytales
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    MESE 8, GIORNO 15, POST 3, tardo pomeriggio

    (#0000FB) EXP 6610 (25r80)][DENARO: 300m ABBIGLIAMENTO: tonaca arancione lunga fino ai piedi con inserti gialli, fascia gialla in vita e maniche lunghe e ampie, mantella da viaggio gialla, capelli legati in basso una coda morbida][EV: 800, ABILITA': vento di saggezza ARMATURA: //, ARMI: aliante]


    “Liang…tu lo sapevi? Che cosa hai pensato di portare?” Chiese Tharis in tono preoccupato: la loro ricerca rischiava davvero di concludersi per un motivo tanto stupido? Liang avvertì su di sé gli sguardi di Yao e dell'eremita. "Più che saperlo... diciamo che lo temevo. Alcune fonti ne parlano, ma la maggior parte degli autori la ritiene una sciocchezza, anche perché a pensarci sembra una storia presa da una di quelle fiabe antiche." disse giocherellando con l'orlo della manica. Dopo un secondo di silenzio alzò lo sguardo verso l'uomo del deserto. "Che genere di conoscenza bisogna portare allo spirito perché ci lasci accedere alla biblioteca? Serve un libro o..." "Non ci sono restrizioni precise." rispose subito l'altro, bevendo un altro sorso dalla sua tazza. "L'importante è che arrichisca in qualche modo la raccolta. Per il resto può avere qualsiasi forma, anche se, trattandosi di una biblioteca, immagino che la carta sia preferibile." concluse sorridendo, per poi girarsi a riempire nuovamente le tazze. "Ancora un po' di estratto di kumcha?" chiese affabile sollevando la strana teiera. Liang non gli badò, riflettendo tra sé e sé. "Mi pare di ricordare che quando l'Avatar Aang visitò la biblioteca uno dei suoi compagni offrì un nodo da marinaio." raccontò ridendo agli amici. "Un nodo da marinaio? E lo spirito non l'ha spedito fuori a calci?" chiese perplessa Tharis, senza accorgersi che l'eremita si era avvicinato per riempirle a tradimento la tazza. La monaca nel frattempo prese a frugare nella sua borsa, per poi tirarne fuori un grosso rotolo di pergamena dall'aria costoso. "Voi cosa ne dite di questo?" chiese aprendolo sulla sua mantella da viaggio, stesa appositamente sulla sabbia. "E' un atlante stellare realizzato dalle monache del mio Tempio. Mostra tutte le costellazioni e i pianeti, con le indicazioni per orientarsi nei vari periodi dell'anno, è molto utile per viaggiare di notte." Era un oggetto molto bello: su un fondo di china nera spiccavano puntini bianchi e gialli uniti da linee sottili a formare le costellazioni, raffigurate una accanto all'altra a formare diversi cerchi concentrici. Annotazioni in caratteri eleganti, sempre in bianco, riguardanti l'interpretazione delle stelle nei vari periodi dell'anno, completavano quella mappa insolita. "Me l'hanno regalato le mie maestre quando ho avuto i miei tatuaggi, sanno quanto mi piace viaggiare." spiegò la dominatrice sorridendo, con una nota d'affetto nella voce. "Nel caso dovesse servire anche qualcos'altro..." continuò, tornando a rovistare nella borsa. "Questa è la mappa che ci ha permesso di arrivare fin qui. Non è precisissima e ormai è parecchio rovinata, ma se Wan Shi Tong è così diffidente verso gli umani non potrebbe che fargli piacere saperla al sicuro tra i suoi libri anziché in giro per il mondo. Lei che ne dice, con questi oggetti riusciremo a convincere il guardiano?"
     
    Top
    .
  7. grievas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1410 (22r50)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere, un cappello in vimini/una tunica lunga marrone] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 8, GIORNO 15, POST 4, tardo pomeriggio

    Lei che ne dice, con questi oggetti riusciremo a convincere il guardiano?"
    Lo strano tizio che si era dato alla vita ritirata in quel desolato deserto, si prese il mento tra l’indice ed il pollice, assumendo un’aria estremamente riflessiva, mentre osservava gli oggetti che Liang aveva tirato fuori. “Non ne sono sicuro, ma credo possano andare.” – fece finalmente – “L’atlante stellare è un oggetto molto bello… credo che Wa Shi Tong sarà felice di custodirlo nella sua biblioteca.” – fece annuendo col capo.
    Yao osservo con occhi avidi il rotolo di pergamena: se si fosse presentato con quello davanti allo spirito, avrebbe fatto un figurone. Si asciugò la bocca col dorso della mano, spazzolandosi con l’occasione anche i baffi.
    Ehi!” – fece la piccola Tharis – “Avverto delle forti vibrazioni negative…” – fece apparentemente senza rivolgersi a nessuno della compagnia, ma Yao comprese bene il messaggio. La piccola impicciona cieca aveva, in qualche modo, percepito cosa gli passasse per la testa egli aveva lanciato un avvertimento ben preciso. Forse era il caso di cambiare l’oscura trama che la sua mente stava tessendo, preferendo un disegno ben più… luminoso.
    Mah! Forse è la tua mucca, Liang...” – fece Yao con noncuranza – “Mi sa che il suo… coso, buon uomo, stia irritando il bestio oltre misura!” – disse poi rivolgendosi al loro ospite, se così si poteva definire, sperando di deviare l’eventuale attenzione che le parole di Tharis avrebbe potuto malauguratamente attirare su di lui.
    Oh! Mamma mia! Povero Kur!!!” – fece l’eremita alzandosi di scatto dopo aver appoggiato accuratamente la tazza a terra, per poi correre verso quella sua specie di cavallo-struzzo, per vedere che non gli fosse e non gli accadesse nulla nell’immediato futuro.
    Mentre il loro ospite era via, Yao si rivolse a Liang: “Cosa intendevi quando hai chiesto a quello sciroccato…” – fece gettando un’occhiata verso il tizio che stava cercando d’allontanare il suo cavallo-struzzo dal bisonte volante dell’interpellata, per vedere se stava prestando loro attenzione o se avesse sentito il poco onorevole appellativo con cui era stato appena apostrofato – “…se saremmo…” – fece calzando particolarmente su quest’ultima parola – “… riusciti a convincere Wan Shi Coso lì, con i tuoi oggetti? Hai per caso intenzione di condividerli con noi?
    Per aggiungere poi, gettando un'occhiata sospettosa alla teiera -"Che diamine è 'sta 'kumcha'?"

    SPOILER (click to view)
    A proposito Hachy, molto bello il riassunto di questa ruolata che hai mandato a Light. Brava!


    Edited by grievas - 24/5/2011, 13:02
     
    Top
    .
  8. Hachiky"myfairytales
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    MESE 8, GIORNO 15, POST 4, tardo pomeriggio

    (#0000FB) EXP 7690 (40r100)][DENARO: 300m ABBIGLIAMENTO: tonaca arancione lunga fino ai piedi con inserti gialli, fascia gialla in vita e maniche lunghe e ampie, mantella da viaggio gialla, capelli legati in basso una coda morbida][EV: 800, ABILITA': vento di saggezza ARMATURA: //, ARMI: aliante]


    Liang guardò un po' stupita Yao: cosa intendeva dire? Aveva forse pensato che se ne sarebbe andata per i fatti suoi, lasciando lui e Tharis nel deserto? "Ma è ovvio, che senso avrebbe arrivare fin qui tutti insieme per poi separarci? Per una ragione tanto stupida poi!". Raccolse sia l'aliante che la mappa e li ripose con cura all'interno della borsa. "L'unica cosa che mi chiedo è se ci lascerà entrare in tre con solo due doni. Non credo che il loro valore abbia importanza..." "Non è detto che io entri con voi." la interruppe Tharis "Ciò che a me interessa è la biblioteca in sé, mi incuriosice sapere che aspetto abbia e se si sia conservata sotto la sabbia per tutto questo tempo. I libri potete tenerveli, voi e quel gufo gigante! Perché lui è un gufo, no?" Liang rise "Così dicono le leggende. In effetti non ho mai capito perché gli spiriti assumono la forma di animali." Vuotò i resti di kumcha nella sabbia e posò la tazza, poi si alzò in piedi, spolverandosi la tonaca. "Io vado a vedere cosa combina Kombo, odia stare con gli altri animali. Voi due potete cominciare a prendere un po' d'acqua e magari dare un'occhiata a quei frutti? Potrebbero essere commestibili." disse poi indicando dei frutti di colore marroncino che pendevano dalle palme. Sarebbe stato l'ideale, non mangiava frutta o verdura fresca almeno da due giorni e siccome la sua dieta si componeva quasi esclusivamente di quelle... Durante il viaggio aveva anche provato, contro la sua inclinazione, ad assaggiare delle uova di rettile che Tharis aveva scovato sotto un cactus, ma ne aveva ricavato solo un gran pal di pancia.
    Scoprì che l'eremita era intento a tenere una specie di lezione di buona educazione a Kombo e Kur. La cosa più stupefacente era proprio l'atteggiamento di quest'ultimo, che si era accovacciato sulle rive del laghetto e lo stava guardando fisso con il lungo collo leggermente reclinato verso un lato, come se stesse cercando di aascoltare meglio. Kombo invece dava loro le spalle, con la testa apparentemente piegata verso il basso. Liang corse in avanti, colpita da un sospetto che si rivelò fondato: il bisonte stava abbuffandosi con le larghe foglie di alcuni cespugli dall'aspetto insolito che crescevano lì vicino, e il cui colore arancione prometteva tutt'altro che bene. "Kombo, cosa fai?!" gemette la ragazzina, aggrappandoglisi al collo per cercare di staccarlo dai cespugli, invano: quando Kombo mangiava non dava retta più a nulla. "Kombo, ti prego! Non sappiamo cosa sia, potrebbe farti male!" "Oh, non preoccuparti." disse l'eremita, interrompendo la sua tiritera e posandole una mano sulla spalla. "Non è un'erba dannosa, sai? A volte anch'io la mangio, assieme alle uova di lucertola cornuta, è una vera prelibatezza." "Se lo dice lei..." si tranquillizzò la nomade. "L'importante è che non mangi quelle." continuò l'uomo indicando degli arbusti alti che spuntavano dalla sabbia. "E' così che è morto il papà di Kur." Liang lo fissò orripilata: la prendeva in giro o erano davvero erbe velenose quelle? "Anche quelle non sono molto salutari, sai? Neanche quelle altre. E quei cespugli, in realtà non ne sono sicuro, ma..." La monaca non ascoltò la fine del discorso: per lei la decisione era già presa. "Sarà meglio andare." disse rivolta ai suoi amici, tirandosi dietro per le redini Kombo, che aveva terminato i cespugli e stava ora esaminando con occhio goloso il resto della vegetazione. "Questo scemo manca di istinto di sopravvivenza e a quanto pare qui è pieno di erbe velenose: meglio partire subito, prima che si faccia male." Poi si girò verso l'eremita. "La ringraziamo infinitamente per l'aiuto. Magari ci rivedremo di ritorno dalla biblioteca." "Oh, non credo, io sono sempre in giro, sapete." le rispose l'altro in tono svagato. "Però se vedete l'uomo-cicatrice salutatelo da parte mia e di Kur!" "Uomo cicatrice?" chiese Tharis avvicinandosi con una decina di frutti delle palme tra le braccia. "E' il guardiano della biblioteca. le spiegò sorridendo "Lo chiamo così perché non mi ha mai detto il suo nome. Quelli..." fece alludendo ai frutti che la ragazzina aveva raccolto "...sono molto buoni. E poi la buccia lascia quella polvere marrone così fine, alcuni dominatori della sabbia la usano per tingere i vestiti, visto che non va via neppure con l'acqua." Tharis lasciò cadere bruscamente tutti i frutti, imprecando sonoramente, ma l'eremita non ne parve disturbato. Liang tirò fuori dalla borsa il panno in cui fino al giorno prima teneva i cachi-ciliegia e, raccogliendoli con la punta delle dita, ve li depose. Kombo si avvicinò, sporgendo la lingua speranzoso, ma la ragazza cacciò immediatamente l'involto in borsa, lanciandogli un'occhiataccia. "Non ti sei già abbuffato a sufficienza? Come farai a volare con la pancia così piena?" Ma lo sguardo supplichevole del bisonte non le lasciava scampo. "E va bene. Yao, recupera un altro po' di quei frutti, per favore: glieli daremo alla prossima tappa." si girò nuovamente verso l'animale. "Contento ora?" prese Tharis per un braccio e saltò insieme a lei sulla schiena di Kombo, nuovamente di buon umore al pensiero che avrebbe presto fatto una scorpacciata di frutta.
     
    Top
    .
  9. grievas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1660 (50r100)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere, un cappello in vimini/una tunica lunga marrone] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 8, GIORNO 15, POST 5, tardo pomeriggio

    Yao si girò nella direzione indicata dalla ragazza. Se fossero stati frutti tali che, una volta spremuti, avrebbero potuto pure dar origine ad una qualsivoglia bevanda spiritosa, di certo l’anziano dominatore della terra non se lo sarebbe fatto dire due volte, anzi molto probabilmente, non ci sarebbe proprio stato bisogno di dirlo… e poco importava se con sé, o con loro, non avevano alcunché per dar vita a quel meraviglioso processo che va sotto il nome di ‘fermentazione’ e a quell’altra altrettanto meravigliosa cosa che si poteva aggiungere e che rispondeva al simpaticissimo nome di ‘distillazione’. Ma dato che non aveva la più pallida idea se tali frutti sarebbero stati dotati di tale eccellente qualità e vista pure la sua natura piuttosto indolente, quelle palle polverolente non avevano, per lui, alcun interesse. Tuttavia, le parole di Liang lo avevano leggermente scosso: per quella ragazza, dividere le sue cose con gli altri, specialmente con lui, non era affatto un problema: anzi, la considerava una cosa naturale. E quindi, non solo quelle due erano state così gentili con lui dal raccattarlo da una situazione che, con un delicato eufemismo, si sarebbe ben potuta definire scomoda, ma pure erano disposte a dividere con lui, almeno la più grande, parte delle proprie cose affinché egli stesso potesse raggiungere, insieme a lei, i propri obiettivi. Ce n’era abbastanza per riaccendere la speranza in un mondo che poteva essere migliore di quello che era, o che semplicemente sembrava. Yao decise che quelle due ragazze, anche se la piccola Tharis aveva una lingua tanto lunga che si sarebbe ben potuta usare come filo per districarsi nel labirinto di corridoi di cui la biblioteca, se le leggende erano vere anche solo per metà, doveva essere ben ricca… le due ragazze, si diceva, avevano ben diritto alla sua gratitudine e Yao aveva sì, molti difetti, tra i quali forse, un’eccessiva propensione ad indulgere nel consumo smodato di bevande spiritose… e chissà cos’altro, ma tra questi riteneva che non ci fosse posto per l’ingratitudine.
    Conscio di tutto ciò, Yao si mosse di buona lena, tenendo con una mano il lembo inferiore della propria tunica di viaggio in modo che questa potesse trasformarsi in un’ampia sacca, dove prese a depositare, in tutta fretta, quegli strani frutti polverosi. Quando ritenne d’averne presi abbastanza, cioè quando la sacca di cui si diceva poc’anzi fu tanto piena da non poter accogliere nemmeno un altro di quei cosi, Yao fece ritorno verso il gruppo che si stava scambiando gli ultimi saluti.
    Ecco qua!” – fece arrivando da loro con tanta frutta da dover reggere con entrambe le mani i lembi della tunica per far si che la frutta non debordasse da qualche parte e con le gambe più storte del solito – “Spero che all’enorme bestio bastino per un po’…” – fece con un largo sorrisone rivolto agli altri, ma specialmente a Tharis e Liang.
    Quindi si fermo immobile e con l'aria per qualche istante , fissando con un'aria profondamente perplessa Liang e Tharis, già salite al bordo del bisonte e che lo stavano aspettando . “Adesso come cavolo faccio a salire, però?!” – si chiese l’anziano dominatore della terra. Allora, la prima scese scivolando lungo il fianco di Kombo, biascicando infastidita qualcosa e trascinando con sé quello che aveva tutta lo’aria d’essere un capiente sacco.
    Yao e Tharis versarono il contenuto dell’improvvisata sporta di Yao nel sacco procurato da Tharis, avendo però molta cura che non s’ammaccassero. Questo rallentò un po’ l’operazione e i continui lamenti, armoniosamente composti da versi di ribrezzo, imprecazioni più o meno scurrili e da altre simili amenità, non contribuivano affatto nel far sembrare tale processo meno lento. Alla fine, quando l’ultimo di quei frutti rotolò nel sacco e questi venne chiuso, Tharis alzò il ritmo delle imprecazioni, mentre con entrambe le mani cominciò a sbattersi i vestiti, assolutamente convinta che questi fossero ormai irrimediabilmente intrisi della polvere che quei frutti rilasciavano con tanta copiosa abbondanza e peggiorando, così, la situazione. Anche Yao era molto sporco, ma l’anziano dominatore della terra pareva non farci assolutamente caso, anche perché l’aspetto generale dei suoi vestiti non cambiò granché, nonostante la polvere di quei frutti si fosse riversata anche lui ed in maniera abbondante.
    Così, mentre Tharis s’inerpicava ancora una volta lungo il fianco di quell’animale enorme che usavano come cavalcatura volante, Yao si volse verso il loro inatteso ospite, congiungendo le mani nel tradizionale saluto del Regno della Terra.
    Vi ringraziamo per aver diviso con noi il vostro bivacco ed il vostro (Bleah!) the. Ve ne siamo molto grati.” – fece inchinandosi.
    Oh beh!” – replicò lo strano eremita – “L’ho fatto con gioia. Sapete, fa piacere scambiare qualche chiacchiera con qualcuno, ogni tanto. Kur è un buon ascoltatore, ma è un tipo a volte così taciturno…
    Yao sorrise e s’inerpicò anche lui lungo il fianco del bisonte, che sembrava impaziente di partire. Liang lo sembrava ancora di più.
    Da parte sua, l’anziano dominatore della terra sperava che la breve pausa, non erano poi restati molto all’oasi, avesse fatto recuperare al bisonte abbastanza forze da poter continuare la loro cerca, anche se aveva dei forti dubbi. Giunti ad una ragionevole distanza dall’oasi, forse sarebbe stato meglio fermarsi di nuovo e prepararsi a passare la notte, concedendo anche al bisonte qualche ora di sonno, del tutto meritate.
    Yao tenne tutto ciò per se, senza farne parola con Liang, o con Tharis. Liang conosceva senz’altro meglio di lui il suo bisonte e sapeva benissimo cosa avrebbe potuto, o dovuto fare. Con questa consapevolezza, l’anziano dominatore della terra si sistemo meglio che poteva sulla groppa di Kombo, aspettando che questi s’alzasse in volo…

    Hachy, per me possiamo chiudere qui, non so se tu vuoi aggiungere qualcosa. Riprendiamo direttamente alla biblioteca? La prossima quest la apri tu?
     
    Top
    .
  10. Hachiky"myfairytales
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Continuiamo: tra non molto dovrebbe farsi vivo il custode della biblioteca (PGM)



    MESE 8, GIORNO 15, POST 5, tardo pomeriggio

    (#0000FB) EXP 8090 (34r100)][DENARO: 300m ABBIGLIAMENTO: tonaca arancione lunga fino ai piedi con inserti gialli, fascia gialla in vita e maniche lunghe e ampie, mantella da viaggio gialla, capelli legati in basso una coda morbida][EV: 800, ABILITA': vento di saggezza ARMATURA: //, ARMI: aliante]



    Liang ormai conosceva abbastanza bene il suo bisonte per sapere che, più che ore di sonno, a lui servivano montagne di cibo per sentirsi in forma: come volevasi dimostrare, dopo solo qualche minuto di pausa e qualche grosso cespuglio dell'oasi Kombo sembrava molto più volenteroso nel riprendere il volo e caldo e fatica non sembravano più riguardarlo. La monaca gli accarezzò la testa divertita mentre guardava con attenzione il deserto che sfilava sotto di loro: l'eremita aveva detto che per trovare l'entrata alla biblioteca nascosta bisognava cercare le volpi di Wan Shi Tong e, per quanto fosse una traccia estremamente labile e approssimativa (era assai improbabile che le assistenti dello spirito percorressero quelle dune di continuo) valeva la pena di tenerla in considerazione. Tharis, che non poteva aiutarla nell'osservazione, scaricava la sua frustrazione con ripetute e impazienti domande: “Allora, ci sono queste volpi, sì o no?!" A Liang non rimaneva che invitarla alla pazienza, per quanto anche lei si sentisse a disagio: davvero non c'era altro modo per trovare la biblioteca? In pochi minuti raggiunsero il punto del deserto che la mappa di Liang indicava come il loro punto d'arrivo ma lì, come le volte precedenti, non c'era neppure l'ombra del leggendario edificio né delle famose volpi. Per la prima volta da quando quell’avventura folle era iniziata Liang si sentì veramente scoraggiata: a quanto pareva aveva davvero trascinato il suo bisonte e la sua giovane amica in una ricerca inconcludente e insensata! Rimase in silenzio con lo sguardo perso nel vuoto mentre Kombo volava in tondo sopra quella zona, attendendo indicazioni per una nuova rotta di volo. Tharis dovette percepire in qualche modo la negatività di quell’atmosfera e, muovendosi con cautela, sempre aggrappata al pelo del bisonte, scese lungo la schiena fino al corto collo per raggiungere l’amica seduta sulla testa dell’animale. “Liang, tutto bene?” La monaca si girò a guardarla, ma non rispose: andava tutto bene? Bé non proprio…ma neppure andava male, a pensarci bene: fino a quel momento avevano corso pochi pericoli, non si erano trovati a corto di cibo e acqua per più di qualche ora e avevano anche trovato un posto dove tornare a rifocillarsi nel caso in cui non avessero trovato nulla. Quindi non c’era motivo di scoraggiarsi. “Che ne dite di scendere? Non credo che in questo modo troveremo nulla e Kombo rischia di stancarsi inutilmente. Se le volpi arriveranno credo che le vedremo anche da terra, in fondo la zona dev’essere questa.” Tharis si strinse nelle spalle. “Fa come vuoi, il bestione è il tuo. Senza offesa amico.” disse dando dei colpetti alla testa dell’animale. La dominatrice dell’aria tirò le redini verso di sé e subito il bisonte obbedì al comando, scendendo rapidamente verso il suolo. Una volta a terra Tharis insistette per saltare giù da sola, almeno quella volta, e mentre lei saltava allegramente nel cumulo di sabbia più vicino la monaca si fermò a dare una mano a Yao; si sedette nella sabbia e rimase in silenzio a guardare l’amica che si rotolava nella sabbia, cercando di dominarla come di solito faceva con le rocce: la consistenza fine e impalpabile della sabbia non le facilitava l’impresa, ma dopo giorni passati nel deserto cominciava a migliorare. Ad un tratto Kombo emise un muggito profondo in direzione di alcune dune non troppo lontane. Liang si girò incuriosita verso quella direzione ma qualsiasi cosa il bisonte avesse visto o sentito era già scomparsa tra la sabbia. “Kombo, che c’è?” chiese, ma mentre parlava una figura fece capolino tra le dune. La nomade si alzò subito in piedi afferrando l’aliante ma non si avvicinò: rimase a guardare, aspettando che la figura, ancora indistinta a causa della polvere sollevata dal vento e dal movimento dell’aria calda, si facesse avanti per prima.
     
    Top
    .
  11. (Master)
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    (25r80x2)

    Scar

    MESE 8, GIORNO 15, POST 1, tardo pomeriggio

    Se ne stava fermo da ore, fissando l’orizzonte sempre mobile del deserto. I raggi del sole scorrevano sulla sua pelle come i granelli di sabbia tra le dita dei piedi, non sentiva più da anni il morso cocente del sole del deserto come un nemico, piuttosto gli scorreva come fuoco liquido nelle vene, era un tutt’uno col suo essere. Se un giorno si fosse dissolto in mille granelli di sabbia trasportati dal vento, beh, non sarebbe stata una sorpresa per lui…sarebbe stato veramente libero allora…Il sole si era levato ed ormai volgeva all’occaso, dipingendo il paesaggio con sfumature ocra e rosse. Un movimento alla sua sinistra lo distrasse: salutò con un cenno del capo la creatura simile ad una volpe che scendeva dalla duna vicina, diretta verso quel grande pilastro di pietra. La torre sorgeva semisepolta nella sabbia, ergendosi verso il sole come un dito inquisitore. La volpe si infilò nell’unica apertura della vetusta costruzione, scomparendo nell’oscurità con una pergamena stretta tra le zanne affilate. Li sentiva arrivare. Erano giorni che lo sentiva. Si domandava come mai ci mettessero così tanto. Non che li aspettasse con ansia, non ricordava il significato di una parola simile, o che fosse felice della loro compagnia. La questione era diversa. Erano venuti, la loro presenza turbava il ciclico ritmo del deserto, fatto di alba e tramonto, calura e freddo rigido della notte, erano anche loro alla ricerca e questa consapevolezza si insinuava fin dentro le sue ossa. Più si avvicinavano più la sensazione si faceva forte. Erano esseri degni? O invece erano come tutti gli altri…creature a mala pena degne di appartenere al genere umano, cupide, bramose ed insulse poco più che bestie, ansiose di ottenere nulla se non la supremazia ed il potere su quei miseri pugni di rocce che chiamavano città…sarebbero svaniti anche loro senza lasciare trace, come le dune di sabbia portate via dal vento…La sua mente viaggiava fino ad arrivare al momento in cui li avrebbe incontrati. Quell’istante si stava avvicinando. Non ci fu un attimo esatto in cui prese la decisione di mettersi in moto, comunque l’uomo del deserto scivolò senza rumore lungo il fianco della duna e ne scalò un’altra con silenziosa lena. Ora si trovava sulla cima. La sua ombra si proiettò lunga sul fianco dell’instabile altura, sempre più in basso, spinta dal sole morente, fino a cadere nei pressi del piccolo gruppo di viaggiatori. Il suo cuore accelerò solo un poco alla loro vista. Un bisonte, un uomo anziano e due giovani ragazze. Gli esseri che avevano l’ardire di arrecare disturbo al suo signore, il possente Wan Shi Tong. Attese con calma che notassero la sua presenza, studiandoli dall’alto con gli occhi vigili. Poi la sua voce lacerò il silenzio. “Che cosa cercate?” chiese con un timbro roco e profondo, mentre il suono si disperdeva nell’aria rovente e spariva così com’era venuto.
     
    Top
    .
  12. grievas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1760 (31r100)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere, un cappello in vimini/una tunica lunga marrone] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    MESE 8, GIORNO 15, POST 1, tardo pomeriggio

    Kombo, che c’è?” chiese improvvisamente LIang, ma mentre parlava una figura fece capolino tra le dune. La nomade si alzò subito in piedi afferrando l’aliante ma non si avvicinò: rimase a guardare, aspettando che la figura, ancora indistinta a causa della polvere sollevata dal vento e dal movimento dell’aria calda, si facesse avanti per prima. Al sentire la nomade chiedere al suo bestione, come se questo potesse davvero risponderle, che cosa avesse attirato la sua attenzione e nel vederla, poi, scrutare oltre le dune, nella direzione in cui li bisonte stesso aveva dato, per così dire, l’allarme, anche Yao si volse a guardare nella stessa direzione in cui tutti gli sguardi, tranne ovviamente quello della piccola Tharis, la quale molto nervosamente, ad intervalli molto ristretti, continuava a chiedere ‘Che c’è? Ehi! Mi dite che c’è?’, si erano girati. Forse, finalmente, erano riusciti ad avvistare una di quelle bestiacce puzzolenti che, portando nuovi testi alla leggendaria biblioteca, avrebbero rivelato pure a loro il suo fantomatico ingresso? Una luce di speranza si accese nello sguardo avido di conferme dell’anziano dominatore della terra. Una luce subito spenta dal comparire di uno strano figuro il quale, anche lui, si fermò sulla cima di una duna ad osservarli. Non sembrava sorpreso nel vederli e questo poteva dire che li aveva seguiti da tempo, anche se Yao non riusciva a capire come, visto che loro erano volati fin lì e quel tizio sembrava essere a piedi. Questo, oppure era matto. Cosa apparentemente piuttosto comune in quel deserto e, in fondo, abbastanza comprensibile, con quel sole che cuoceva impietosamente le cervella. Yao preferiva la seconda possibilità, in quanto vi erano buone probabilità che il nuovo arrivato non avesse cattive intenzioni, un po’ come l’eremita che avevano incontrato all’oasi. Forse il tizio cercava solo un po’ di compagnia e, magari, qualcosa da mangiare oppure da bere. La prima delle due possibilità, invece, lasciava ben poche speranze e uno scontro si sarebbe molto probabilmente delineato abbastanza presto poiché uno (O più? Gli altri erano, forse, nascosti dietro le dune?) non si mette a seguire della gente nel profondo nulla, come quel deserto, così, per divertimento. Forse quel tizio era un predone… o chissà che altro.
    Poi la voce del tizio misterioso lacerò il silenzio. “Che cosa cercate?” chiese con un timbro roco e profondo, mentre il suono si disperdeva nell’aria rovente e spariva così com’era venuto. Prima che le sue due compagne di viaggio avessero il tempo d’aprir bocca e di articolare suoni che potessero anche solo lontanamente assomigliare a delle parole, Yao proruppe con un sonoro: “UNA BIRRA! POSSIBILMENTE FRESCA DI CANTINA!’ – berciò nella rovente aria del deserto, in direzione del misterioso figuro e ricevendo, immediatamente, una gomitata nel fianco da Tharis – “Ma che ti sei bevuto il cervello, vecchio rimbambito?” – sibilò subito dopo quella piccola vipera, mentre l’anziano dominatore della terra si piegava di lato, momentaneamente fiaccato dall’improvviso colpo ricevuto dalla ragazzina. Poi Tharis si volse laddove, a giudicare dalla direzione da cui, alle sue orecchie, era arrivata la voce di quel tizio, quest’ultimo aveva buone probabilità di trovarsi (Quella maledetta sabbia non aveva ancora alcuna intenzione di rivelarle la posizione di oggetti e persone in quell’ambiente così ostile) e, abbozzando una risatina nervosa, aggiunse di rimando – “Non gli badi! Il sole l’ha rimbambito del tutto!
    Cerchiamo la biblioteca di Wa Shi Tong!” – aggiunse – “E il modo per entrarvi! Lei ha una pallida idea di dove sia?” – aggiunse la giovane dominatrice della terra.
     
    Top
    .
  13. Hachiky"myfairytales
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    MESE 8, GIORNO 15, POST 6, tardo pomeriggio

    (#0000FB) EXP 8590 (31r100x2)][DENARO: 300m ABBIGLIAMENTO: tonaca arancione lunga fino ai piedi con inserti gialli, fascia gialla in vita e maniche lunghe e ampie, mantella da viaggio gialla, capelli legati in basso una coda morbida][EV: 800, ABILITA': vento di saggezza ARMATURA: //, ARMI: aliante]


    Liang ascoltò il battibecco dei due compagni di viaggio con un certo distacco: era troppo impegnata a studiare il nuovo arrivato: corporatura imponente, pelle molto scura (anche più di quella dei nomadi del deserto), una grossa cicatrice e occhi scuri che lanciavano sguardi penetranti e poco amichevoli. Portava un lungo mantello marrone, che certo non contribuiva a dargli un aspetto più affabile o più rassicurante. Chi poteva essere? Un nomade del deserto? Ma vestiva in modo così diverso ed era da solo, cosa che tutti i nomadi evitavano. Un altro eremita? Non ne aveva proprio l'aspetto e poi il loro amico dell'oasi non ne aveva parlato. Rimaneva solo... "Lei è il custode della biblioteca, vero? Quello che lavora per Wan Shi Tong..." chiese, cercando di nascondere l'emozione. "Come hai fatto a..." cominciò Tharis accanto a lei, ma la monaca le strinse il braccio per farle capire che intendeva rimandare a dopo le spiegazioni. Sempre guardando l'uomo con la cicatrice riprese "Un eremita del deserto ci ha parlato di lei. Noi siamo dei dominatori, ci siamo messi in viaggio per cercare la biblioteca. Io mi chiamo Liang, vengo dal Tempio dell'Aria dell'Ovest, lei è Tharis, viene da Omashu e domina la terra, mentre lui è Yao, è un maestro dominatore della terra. La prego, se è lei, come si dice, a decidere chi sia degno di entrare nella biblioteca, ci lasci accedere alla raccolta. Ci hanno detto che per farlo è necessario contribuire personalmente alla raccolta, noi siamo disposti a farlo." Non sapeva perché avesse cominciato a parlare così tanto, soprattutto davanti a un tipo che sembrava l'incarnazione del silenzio. Più tardi si disse che probabilmente era il modo migliore che, inconsciamente, avesse saputo trovare per esprimere a quell'inquietante sconosciuto il desiderio che provava nei confronti della biblioteca: ora che ci era così vicina sentiva quasi il bisogno fisico di raggiungere l'oggetto delle loro ricerche, e soprattutto di poter attingere anche a una minima parte della più vasta raccolta di conoscenza del mondo. Chissà quanti segreti celavano quelle mura nascoste, quanta saggezza era racchiusa in quel numero incalcolabile di tomi! Tharis non riusciva a capire il perché di quel discorso, ma si affrettò a dare manforte all'amica. era stanca di vagare a vuoto ma non aveva intenzione di rinunciare proprio ora che erano così vicini! Aveva persino sopportato Yao per poter raggiungere quell'accidenti di biblioteca! "La prego signor custode, ci faccia entrare nella biblioteca. Io sono cieca, ma vorrei tanto entrare in quel posto! Dev'essere a dir poco magnifico, e poi io voglio incontrare Wan Shi Tong. Vorrei fargli un mucchio di domande sul dominio della terra, di sicuro lui ne sa più di tutti i maestri messi insieme! Abbiamo portato dei bellissimi regali per lui, sono sicuro che rimarrà a bocca aperta." "Gli spiriti rimangono a bocca aperta?" chiese a bassa voce a Liang, che ridacchiò a voce altrettanto bassa, ma con un filo di nervosismo nella voce. Poi però tornò a fissare ansiosa il custode, sperando che le loro parole non l'avessero irritato: subito dopo aver finito di parlare se n'era pentita, ma ormai era fatto. Sperò con tutta sé stessa che l'uomo con la cicatrice fosse un po' più paziente di quel che sembrava e che il suo padrone non fosse così severo come dicevano le antiche cronache. Wan Shi Tong... chissà se l'avrebbero incontrato! Anche lei aveva tante domande da fargli, si chiese se una volta davanti a lui si sarebbe sentita sufficientemente a suo agio da parlargli. anche a Scar avrebbe voluto chiedere molte cose, ma non sembrava proprio il tipo che ama le lunghe chiacchierate...
     
    Top
    .
  14. (Master)
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    (30r100x2->Elanor)

    Scar

    “UNA BIRRA! POSSIBILMENTE FRESCA DI CANTINA!” Scar rimase immobile. Non rientrava nel suo carattere dubitare delle proprie orecchie ma in quel caso fece un’eccezione. Squadrò dall’alto in basso quello strano umano dalle gambe ricurve, prima che anche la sua schiena si curvasse per l’effetto di una forte gomitata da parte della più piccola delle ragazze. Lei aveva fatto fatica ad individuarlo prima che aprisse bocca, come se l’udito fosse il duo senso più sviluppato: sibilò qualcosa al vecchio per poi aggiungere rapidamente “Non gli badi! Il sole l’ha rimbambito del tutto! Cerchiamo la biblioteca di Wa Shi Tong!...E il modo per entrarvi! Lei ha una pallida idea di dove sia?” Scar aggrottò le sopracciglia. In tanti ani di servizio non gli era mai capitato di avere a che fare con una comitiva simile. Un vecchio che in pieno deserto chiede della birra invece che dell’acqua ed una ragazzina impudente, che non si fa troppi problemi a dare fiato alla bocca, neanche di fronte ad un perfetto sconosciuto. Di solito chi se lo trovava davanti realizzava subito con chi avesse a che fare ed era ben altro il tono che utilizzava. No, non era né offeso né irritato dalla reazione dei due. Solo, forse, un po’ curioso di capire meglio chi avesse di fronte. Due folli, forse…si, solo dei folli potevano mettersi alla ricerca di una biblioteca leggendaria nel mezzo del deserto…perché era questo che pensavano quegli sciocchi dei mortali, capaci di credere solo a ciò che possono toccare con le loro mani lorde di fango. Si sarebbe voltato per tornare da dove era venuto in breve tempo…"Lei è il custode della biblioteca, vero? Quello che lavora per Wan Shi Tong..." quando la terza voce attirò la sua attenzione, distogliendola dall’analisi dei primi due forestieri: ascoltò senza una parola le parole della nomade, fissandola con gli occhi ardenti come due pozzi senz’acqua. Lei dimostrava una certa saggezza, al contrario dei suoi compagni. Decise di indugiare ancora qualche istante. Non era consentito che degli esseri indegni varcassero la soglia del sacro reame di Wan Shi Tong ma era altrettanto riprovevole che si negasse l’accesso alle creature di questo meritevoli. Decise di portare pazienza per le parole della piccola ragazza, prendendo ancora qualche istante per riflettere. Sembrava che conoscessero le regole…avevano con sé ciò che il suo signore desiderava più di ogni tesoro o gemma della terra. Un movimento alle sue spalle annunciò l’arrivo di un altro messaggero: la volpe si accoccolò acanto ai suoi stinchi, uggiolando piano. Il suo padrone sapeva del loro arrivo. Era necessario prendere una decisione. Accarezzò senza una parola il capo dell’animale. “Il regno del mio signore e padrone ha colonne di silenzio e volte di pensieri. Solo gli spiriti puri possono accedere alla sua dimora. Conoscete le antiche leggi” disse con voce più alta e dura “E vi sottoporrete a loro, nel bene e nel male. Colui che conosce diecimila cose regna sul suo trono di saggezza: scruterà lui nei vostri cuori…” e detto ciò si voltò, lasciando la frase sospesa, incamminandosi alla volta della sua casa. Non si preoccupò di controllare che lo seguissero, lo avrebbero fatto, su questo non c’erano dubbi. Non aveva ancora preso una decisione riguardo alla loro natura…sui primi due aveva forti riserve, non c’era dubbio…ma la terza umana mostrava maggiore senno. Nessuno dei tre sembrava comunque comprendere il valore del silenzio, restava solo da fare appello alla scintilla spirituale dei loro animi, che li guidasse senza fallo per la casa degli spiriti.
     
    Top
    .
  15. grievas
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    MESE 8, GIORNO 15, POST 7, tardo pomeriggio

    [EXP YAO (#A46D00): n° exp 1860 (39r100)] [DENARO: 1000 monete RdT DEPOSITATO: 500 ABBIGLIAMENTO: un paio di pantaloni ocra lunghi fino alla metà del polpaccio/una tunica corta, verde scuro/una cintura ocra, calzature nere, un cappello in vimini/una tunica lunga marrone] [EV: 300, ABILITA': //, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    Vedere Liang che si avvicendava dietro il misterioso figuro che, voltatosi, aveva iniziato a sparire dietro la sommità della duna su cui, poc’anzi, se ne stava ritto in piedi, Yao mosse dietro di lei, non prima d’aver dato un colpetto alla spalla di Tharis, onde informarla che era di nuovo tempo di mettersi in cammino… e per mettersi in cammino intendeva proprio il significato più letterale dell’espressione, poiché avrebbero dovuto usare i piedi stavolta e lasciare andare la comodità del megabisonte peloso.
    Il tizio aveva blaterato di antiche leggi e della loro presunta conoscenza da parte loro. Yao realizzò immediatamente che di tali antiche regole non sapeva un bel niente ma l’espressione riguardanti gli spiriti puri, l’aveva non poco incoraggiato: anche lui era un amatore degli ‘spiriti puri’ e Yao già presagiva che con questo Wa Shi Rong… Long… Pong… o come cavolo si chiamava, si sarebbero capiti ben presto: tra di loro c’era un’affinità elettiva!!!
    Uno sbuffo esprimente una dose non proprio trascurabile di una certa miscela che doveva vedere, tra i suoi ingredienti principali irritazione, seccatura e frustrazione. E quello sbuffo proveniva senza ragionevoli dubbi, dalla piccolo dominatrice della terra cieca.
    Che c’è?” – fece Yao rivolgendosi verso di lei, a guardarla da sopra la sua spalla destra.
    Uffa!” – fece quella – “E' questa stupida sabbia! Non riesco ancora a dominarla a pieno e non capisco dove diavolo sto andando…” – aggiunse con un sonoro sbuffo finale.
    Per la piccola dominatrice della terra, infatti, quella non doveva essere una bella sensazione, si ritrovò a pensare Yao. Una sensazione che non aveva dovuto abbandonarla mai da che era entrata nel deserto del Si Wong, oppure da quando i suoi piedi si erano poggiati sul quel suole formato da quel materiale così sfuggente. Da allora, doveva essersi ritrovata immersa nel buio più totale, nelle tenebre più fitte come nemmeno lei doveva più ricordare da molto tempo, abile com’era divenuta a ridisegnare l’ambiente che la circondava secondo le sensazioni che riusciva a percepire attraverso l’udito, il tatto e chissà cos’altro. Tharis, si ritrovò a pensare l’anziano dominatore della terra, doveva essere una persona molto forte, o almeno una destinata a divenirlo molto presto: mai una volta aveva colto in lei una seppur minima traccia di disperazione che pure poteva cogliere chi si ritrovi in una situazione tanto difficoltosa, per così tanto tempo e con così poche possibilità di miglioramenti, almeno a breve termine.
    Tieni! Attaccati qui!” – fece prendendole una mano e mettendovi sul palmo un lembo della sua mantella da viaggio che, in quel momento stava indossando assieme al largo cappello di paglia, nella foggia tradizionale del Regno della Terra e chiudendole la mano a pugno.
    La piccola dominatrice della terra borbottò sommessamente qualcosa che Yao non riuscì assolutamente a capire ma che assomigliava in maniera impressionante a qualche forma confusa di ringraziamento. Poi, entrambi, l’anziano davanti e la bambina dietro, s’incamminarono dietro Liang e la loro misteriosa guida che, detto per inciso, non è che risplendesse di simpatia. Secondo Yao, non doveva essere nemmeno tutto a posto con la testa, al pari del loro ‘amico’ eremita ma, forse, non altrettanto innocuo: l’anziano dominatore della terra aveva appena deciso che gli sarebbe ben convenuto non affogarlo di chiacchiere onde cercare d’irritarlo il meno possibile. Solo, i suoi pensieri avevano preso la fastidiosa abitudine, risolto l’apparente problema di Tharis, di rimandare alle parole dello sconosciuto, specialmente quelle che riferivano abbastanza misteriosamente a quelle misteriose leggi. Di che diavolo di leggi si trattava? Probabilemente il suo consigliere di palazzo Tien Po, all’Isola Coda di Balena, gliene aveva parlato ma lui era sicuramente era intento a fare qualcos’altro mentre quello chiacchierava: avrebbe dovuto parlare con Tien Po e ricordargli quali inestimabili tesori fossero il dono del tempismo e quello della sintesi. Insomma! Non era possibile che quello sceglieva sempre momenti in cui Yao stesso era indaffarato in qualche altre attività per rivelargli particolari importanti, con un numero sorprendentemente esorbitante di parole e numeri, la cui ignoranza, poi, poteva mettere in seria discussione la riuscita di una qualche impresa che si era prefissato, o peggio, compromettere la sua identità fisica. Si! Doveva farglielo quel discorsetto a Tien Po.
    “'mbeh? Manca ancora molto?” – fece alla volta del misterioso figuro che sembrava li stesse guidando verso la biblioteca.
     
    Top
    .
15 replies since 5/5/2011, 13:26   339 views
  Share  
.