Sabbia, sabbia e ancora sabbia!

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  1. Hachiky"myfairytales
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    MESE 8, GIORNO 15, POST 1, tardo pomeriggio

    (#0000FB) EXP 5480 (40r100)][DENARO: 300m ABBIGLIAMENTO: tonaca arancione lunga fino ai piedi con inserti gialli, fascia gialla in vita e maniche lunghe e ampie, mantella da viaggio gialla, capelli legati in basso una coda morbida][EV: 750, ABILITA': vento di saggezza ARMATURA: //, ARMI: aliante]


    Liang annuì senza parlare: finché non fosse stata certa di poter avere dell'altra acqua avrebbe continuato a tenere la bocca sigillata per risparmiare fiato e tenere almeno quella al riparo dalla secca calura del deserto. Non avrebbe mai pensato che l'umidità potesse mancarle così tanto; eppure il deserto aveva una sua bellezza: la sabbia colpita dal sole sembrava un immenso mare dorato, altrettanto immenso, solo con un profilo più morbido. A volte, nelle ore più calde, sembrava perfino che le collinette di sabbia si muovessero avanti e indietro, proprio come le onde, anche se a differenza di quelle non facevano alcun rumore. Sembrava quasi che quella smisurata distesa di fini granelli di terra frantumata avessero il potere di inghiottire qualsiasi rumore; non per questo aveva provato inquietudine: dietro di lei erano seduti, uno a fianco all'altro, l'uomo più chiacchierone del Regno della Terra e la piccola Tharis, che sembrava considerare sprecato ogni minuto che non passava a prendere in giro Yao/ fare del sarcasmo su Yao/ insultare Yao/ infastidire Yao/ parlare ad alta voce quando Yao raccontava qualcosa.
    Il bisonte fu quasi più contento di loro quando si posarono finalmente a terra e si diresse quasi di corsa verso la frescura che sentiva provenire dalla piccola oasi. Era effettivamente minuscola, ma l'ideale per una sosta: le palme da cocco, insolitamente fitte, riparavano dal sole cocente e il laghetto sembrava messo lì a posto per i viaggiatori affaticati. Liang aveva sempre pensato che oasi come quella fossero esagerazioni: come potevano esistere simili paradisi in miniatura quando tutto attorno c'era solo arida sabbia? Scese dal bisonte con un salto e aiutò Tharis a fare altrettanto, un po' per alleggerire l'animale, un po' perché non voleva trovarsi sulla schiena nel caso in cui avesse deciso di buttarsi a mollo nel laghetto. Sperando di fare a tempo a fare rifornimento d'acqua prima che Kombo la prosciugasse tutta, tirò fuori dalla borsa da viaggio un contenitore metallico che conteneva le ultime gocce d'acqua ma mentre si avvicinava al laghetto sentì distintamente alle sue spalle la voce di Tharis: "Chi c'è la dietro?" Liang si voltò di scatto e si trovò di fronte a un personaggio per cui la definizione 'curioso' o 'strano' non sarebbe stata sufficiente; era un uomo anziano nel volto ma dal fisico vigoroso, alto, dalla pelle del colore dei tronchi di palma, con piccoli occhi infossati nelle molte rughe sottili che gli attraversavano il volto, una larga fronte schiacciata, un naso largo e la bocca atteggiata a un lieve stupore, ma erano tutte cose che passavano in secondo piano rispetto al suo abbigliamento: indossava una lunga veste bianca con maniche a righe rosse, gialle e blu, stretta in vita da uno scialle multicolore, e un curioso copricapo simile a un panno blu arrotolato. A completare il quadro c'era, alle sue spalle, un animale che Liang non aveva mai visto, simile a un cavallo struzzo ma più basso, con quattro zampe anziché due. I quattro si fissarono per qualche secondo, e per un po' gli unici rumori furono i versi di protesta di Kombo, che non gradiva la presenza di altri animali. Liang parlò per prima"Ecco... buon pomeriggio!" "Buon pomeriggio anche a voi. Siete viaggiatori?" chiese lo sconosciuto con aria gentile. "Da cosa l'ha capito? Eppure ce l'abbiamo messa tutta a sembrare abitanti del posto!" borbottò Tharis in tono sarcastico. Liang trattenne una risata "Sì, siamo viaggiatori, stavamo giusto facendo una sosta." "Capisco. Io invece abito qui." disse l'uomo in tono dolce. Liang lanciò un'occhiata a Tharis, che percependo il suo sguardo si strinse nelle spalle. "Cosa intende dire con 'abito qui'?" chiese perplessa: abitava lì nell'oasi? Per quale motivo? E come viveva in un posto del genere? "Quello che ho detto. Il deserto è la mia casa, e quest'oasi è il posto dove io e il mio Kur ci rifocilliamo quando ne abbiamo bisogno." notando le espressioni stralunate delle due ragazze aggiunse: "Il deserto è un posto molto mistico, probabilmente il miglior luogo del mondo per comunicare con gli Spiriti. Io sono qui per questo. Ma non stiamo così, in piedi a guardarci e a farci domande. Sediamoci e beviamo qualcosa insieme." Detto questo si sedette a terra a gambe incrociate, tirò fuori da un sacco dei legnetti colorati e delle pietre e con quelli accese un fuoco. Mentre Liang lo fissava a bocca aperta, prese anche una strana teiera smaltata dalla forma allungata e la posò a terra. Per ultimo estrasse una specie di pentolino e vi mise delle strane foglie larghe che portava in tasca. "Allora, non vi piace stare seduti?"
     
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15 replies since 5/5/2011, 13:26   341 views
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