Sabbia, sabbia e ancora sabbia!

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    Scar

    “UNA BIRRA! POSSIBILMENTE FRESCA DI CANTINA!” Scar rimase immobile. Non rientrava nel suo carattere dubitare delle proprie orecchie ma in quel caso fece un’eccezione. Squadrò dall’alto in basso quello strano umano dalle gambe ricurve, prima che anche la sua schiena si curvasse per l’effetto di una forte gomitata da parte della più piccola delle ragazze. Lei aveva fatto fatica ad individuarlo prima che aprisse bocca, come se l’udito fosse il duo senso più sviluppato: sibilò qualcosa al vecchio per poi aggiungere rapidamente “Non gli badi! Il sole l’ha rimbambito del tutto! Cerchiamo la biblioteca di Wa Shi Tong!...E il modo per entrarvi! Lei ha una pallida idea di dove sia?” Scar aggrottò le sopracciglia. In tanti ani di servizio non gli era mai capitato di avere a che fare con una comitiva simile. Un vecchio che in pieno deserto chiede della birra invece che dell’acqua ed una ragazzina impudente, che non si fa troppi problemi a dare fiato alla bocca, neanche di fronte ad un perfetto sconosciuto. Di solito chi se lo trovava davanti realizzava subito con chi avesse a che fare ed era ben altro il tono che utilizzava. No, non era né offeso né irritato dalla reazione dei due. Solo, forse, un po’ curioso di capire meglio chi avesse di fronte. Due folli, forse…si, solo dei folli potevano mettersi alla ricerca di una biblioteca leggendaria nel mezzo del deserto…perché era questo che pensavano quegli sciocchi dei mortali, capaci di credere solo a ciò che possono toccare con le loro mani lorde di fango. Si sarebbe voltato per tornare da dove era venuto in breve tempo…"Lei è il custode della biblioteca, vero? Quello che lavora per Wan Shi Tong..." quando la terza voce attirò la sua attenzione, distogliendola dall’analisi dei primi due forestieri: ascoltò senza una parola le parole della nomade, fissandola con gli occhi ardenti come due pozzi senz’acqua. Lei dimostrava una certa saggezza, al contrario dei suoi compagni. Decise di indugiare ancora qualche istante. Non era consentito che degli esseri indegni varcassero la soglia del sacro reame di Wan Shi Tong ma era altrettanto riprovevole che si negasse l’accesso alle creature di questo meritevoli. Decise di portare pazienza per le parole della piccola ragazza, prendendo ancora qualche istante per riflettere. Sembrava che conoscessero le regole…avevano con sé ciò che il suo signore desiderava più di ogni tesoro o gemma della terra. Un movimento alle sue spalle annunciò l’arrivo di un altro messaggero: la volpe si accoccolò acanto ai suoi stinchi, uggiolando piano. Il suo padrone sapeva del loro arrivo. Era necessario prendere una decisione. Accarezzò senza una parola il capo dell’animale. “Il regno del mio signore e padrone ha colonne di silenzio e volte di pensieri. Solo gli spiriti puri possono accedere alla sua dimora. Conoscete le antiche leggi” disse con voce più alta e dura “E vi sottoporrete a loro, nel bene e nel male. Colui che conosce diecimila cose regna sul suo trono di saggezza: scruterà lui nei vostri cuori…” e detto ciò si voltò, lasciando la frase sospesa, incamminandosi alla volta della sua casa. Non si preoccupò di controllare che lo seguissero, lo avrebbero fatto, su questo non c’erano dubbi. Non aveva ancora preso una decisione riguardo alla loro natura…sui primi due aveva forti riserve, non c’era dubbio…ma la terza umana mostrava maggiore senno. Nessuno dei tre sembrava comunque comprendere il valore del silenzio, restava solo da fare appello alla scintilla spirituale dei loro animi, che li guidasse senza fallo per la casa degli spiriti.
     
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15 replies since 5/5/2011, 13:26   341 views
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