In viaggio da Ba sing se verso il tempio dell'aria del nord

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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 1 Prima mattina

    Ci alzammo presto quella mattina, dopo aver convinto la regina del regno della terra a farmi creare un esercito per il bene del nostro mondo avrei dovuto convincere anche i monaci del tempio del nord a prestarmi i loro bisonti, avevo bisogno di una flotta aerea e ne avevo bisogno subito. Durante i giorni della mia permanenza al palazzo reale il monaco che mi liberò a Gaipan il qualle si presentò a me come Einlar, mi stette accanto per tutto il periodo della convalescenza e diceva di voler salvare un suo amico di cui non ricordo bene il nome, fatto sta che si offrì lui stesso di accompagnarmi al tempio dell'aria del nord, alias, casa sua. Salutai tranquillamente i servitori della regina e mi misi di fianco al bisonte del ragazzo e gli chiesi Oramai sai più o meno le dinamiche della missione e di ciò che mi è successo, tu approvi quello che sto facendo? Dici che i monaci anziani del tuo tempio mi permetteranno di fare ciò che voglio fare oppure è tempo sprecato questo viaggio? dissi tranquillamente in direzione del giovane nomade; nel mio tono non c'era aria d'insofferenza o altro, semplicemente parlavo chiaro, mi sarei stizzito non poco se i monaci non avessero accettato la mia richiesta, ma di sicuro non mi sarei fatto fermare da un "no", anzi avrei conquistato il tempio con la forza, ma questo non era necessario che il mio compagno di viaggio lo sapesse. Appoggiandomi al corno del bisonte volante mi diedi la spinta per salire sulla sella dei passeggeri dicendo quasi trepidante Su dai, prima partiamo prima arriviamo abbozzai ad un sorriso, ma non fui certo che il ragazzo avrebbe risposto al mio modo di fare con altrettanta giovialità, da quel poco che sapevo di lui intuii che era piuttosto timido.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 1 Primo mattino

    La visita al regno della terra fu, per me, uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita. Forse anche uno dei più importanti, ma la grande formalità e la folla mi crearono solo un grande disagio. Naturalmente, tutto doveva rimanere nascosto, così assunsi un aspetto taciturno e pacifico, rispondendo solo a domande dirette. E, all'alba del quattordicesimo giorno del mese, giunse l'ora di partire per il Tempio dell'Aria del Nord.
    Sinceramente, ero molto felice di poter ritornare a casa, dopo tanto tempo. E, al mio fianco, portavo nientemeno che l'ex signore del fuoco Riku.
    Vento, il mio bisonte volante, era davanti a me, con l'equipaggiamento per il viaggio caricato ordinatamente sulla sella.
    "Pronto a partire?" gli mormorai in un'orecchio, fingendo che potesse parlare. Vento emise un verso di lamento.
    "Per ora questo cibo è l'unico che posso permettermi, senza un lavoro. Ma vedrai che nel Tempio del Nord riuscirò a prenderti qualcosa di più buono"
    Detto questo, dei passi dietro di me mi avvertirono che qualcuno si stava avvicinando.
    Mi voltai. Riku era davanti a me.
    "Oramai sai più o meno le dinamiche della missione e di ciò che mi è successo, tu approvi quello che sto facendo? Dici che i monaci anziani del tuo tempio mi permetteranno di fare ciò che voglio fare oppure è tempo sprecato questo viaggio?"
    "I monaci anziani decideranno quel che è giusto" risposi, sorprendendomi di non aver balbettato, "E io penso che fermare Iris sia giusto"
    Incredulo per la velocità con cui avevo formulato il pensiero, rimasi fermo per qualche istante.
    "Su dai, prima partiamo prima arriviamo" disse Riku. Mi risvegliai dallo stupore e con un salto salii sul bisonte. Il signore del fuoco abbozzò un sorriso.
    Felice di ritornare a casa sorrisi anch'io. "Hip Hip" dissi.
    Vento sbatté per terra la gigantesca coda, sollevando un polverone. Un istante dopo volava nel cielo, in direzione Nord-Ovest. Il sole nascente illuminava da Est le altissime mura di Ba Sing Se.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 2 Prima mattina

    Inaspettatamente il ragazzo mi sorrise e rispose alle mie domande senza balbettare, meglio così, vuol dire che almeno mi considerava affidabile. Il bisonte spiccò il volo ed in un attimo fummo nel cielo limpido del mattino con il sole che ci guardava le spalle. Ci misi un po' ad abituarmi all'alta quota, dopotutto, volare su di un bisonte volante era diverso che volare in aeronave. Appena presi familiarità con il "mezzo di trasporto" iniziai a tentare di instaurare una conversazione Sai, volare sui bisonti è totalmente diverso dal tipo di volo alla quale sono abituato, ma devo dire che è molto piacevole anche questo. Sorrisi ed attesi una risposta da parte del ragazzo, poi continuai Perché non mi racconti un po' di te, sei stato molto vago nel parlarmi di te e dei tuoi amici, c'è qualcosa che non va? dissi tranquillo, effettivamente il ragazzo era piuttosto taciturno ed io non sapevo che dire, se mi avesse fatto qualche domanda lui avrei risposto volentieri, però non sembrava essere curioso riguardo la mia vita, la mia nazione od altro, diamine sono pur sempre il signore del fuoco, una qualche curiosità su di me avrebbe pur dovuto averla, no?
    Qualora il ragazzo non avrebbe risposto o fatto domande avrei taciuto, dopotutto non sono mai stato il tipo che rompe le scatole ad un compagno di viaggio, anzi semmai, è sempre stato l'opposto; ma non c'era tempo per pensare al passato, il futuro della nazione del fuoco e dell'intero mondo era in quel viaggio ed io ero già proiettato verso il mio obiettivo e verso il tempio dell'aria del nord.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 2 Primo mattino

    Iniziato il volo rimasi in silenzio. Vento continuava a volare veloce verso il tempio, bisognava solo aspettare. Riku, seduto sulla sella, iniziò a parlare. "Sai, volare sui bisonti è totalmente diverso dal tipo di volo al quale sono abituato, ma devo dire che è molto piacevole anche questo."
    Non era una domanda e quindi non richiedeva una risposta. Preferii star zitto e così feci, evitando di dare risposte imbarazzanti.
    "Perché non mi racconti un po' di te, sei stato molto vago nel parlarmi di te e dei tuoi amici, c'è qualcosa che non va?"
    "In effetti". Esitai prima di continuare la risposta, pensando bene a cosa dire e cosa non dire. Scossi la testa. "È passato tanto tempo..
    Potevo rimanere zitto e probabilmente Riku non avrebbe obiettato nulla. Eppure, dopo tutto quello che era successo, mi sentivo di dire qualcosa di più. Ma cosa? Tutto ciò era davvero imbarazzante!
    Solo dopo alcuni istanti mi venne in mente cosa dire. O meglio, cosa chiedere.
    "In effetti un problema c'è. Signore" iniziai "C-Che cos'è Boiling Rock?"
    Era ora di parlare della questione di Friar.

    Edited by Einlar - 12/9/2011, 22:40
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 3 Prima mattina

    Il ragazzo sembrava titubante a parlarmi dei suoi problemi personali, ma in fondo lo capivo, quindi assecondai il suo silenzio fino a che non fu proprio lui a romperlo "In effetti un problema c'è. Signore...C-Che cos'è Boiling Rock?"
    Ecco una domanda che non mi sarei mai aspettato da un giovane nomade dell'aria, rimasi un attimo interdetto, poi chiesi Come mai vuoi saperlo? il mio tono era un po' sospettoso, comunque glie lo dissi Boiling Rock è la prigione più dura della nazione del fuoco, nessuno è mai riuscito ad evadere, fatta eccezione per l'amico dell'avatar Aang: Sokka. Ci sono i peggiori criminali della nazione del fuoco e, conoscendo mia figlia, molti prigionieri di guerra, non è un bel posto detto questo tacqui, speravo che il ragazzo non riaprisse l'argomento, sapevo benissimo quant'era dura quella prigione, io stesso la visitai in quanto firelord e adesso mia figlia voleva farmici vivere come prigioniero, mi venivano i brividi al solo pensarci...
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 3 Primo mattino

    Al sentire la risposta rabbrividii. La guardia nella prigione si era lasciata sfuggire che alcuni nomadi dell'aria erano finiti là. Forse, quindi, poteva esserci anche Friar.
    Dal tono di Riku capii che la questione era spinosa: neppure lui sembrava volerne parlare molto. In particolare, mi domandò subito: "Come mai vuoi saperlo?"
    "C-credo che un mio amico sia là dentro" risposi.
    In seguito cercai di rimanere in silenzio. Meglio continuare la questione più tardi.
    Ma da quel momento mi fu sempre più difficile ignorare la situazione in cui poteva trovarsi Friar.
    Il volo, per ora, continuava tranquillo. Il cielo era sereno, eccetto qualche piccola nuvola bianca. Una situazione sorprendente per il mese autunnale. L'aria, comunque, era fredda a quella quota. Io ne ero ormai abituato, ma Riku probabilmente no. Mi voltai per controllare che stesse bene, senza dire nulla.
    Il sole si alzava sempre di più e la mattina sfumava nel meriggio. La cerchia di mura interna di Ba Sing Se era ormai dietro di noi, più avanti si ergevano le fortificazioni più esterne e, ancora più in là, giganteggiavano le montagne.
    La sola vista dei monti mi rese un po' più felice. Casa si avvicinava.
    Il giorno continuò lentamente e, appena giunta sera, avremmo dovuto cercare un rifugio per la notte.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 3 Tramonto

    Quello che mi disse il ragazzo mi lasciò amareggiato Se il tuo amico è lì può uscire vivo solo con l'autorizzazione del signore del fuoco in persona gli dissi, solo che conoscendo mia figlia, non avrebbe lasciato libero un prigioniero di boiling nemmeno sotto tortura, l'amico di Einlar sarebbe morto lì se non fossi tornato al mio posto... Questo pensiero mi aveva attanagliato tutta la giornata e tacqui per tutta la durata del volo, solo quando oramai il sole stava tramontando iniziammo a scendere di quota. Atterrammo in una vallata abbastanza ampia da farci stare comodo il bisonte volante del ragazzo ed abbastanza stretta in modo da rendere difficile che i banditi ci attaccassero. Fui il primo a scendere dal bisonte, saltai giù tranquillamente, l'addestramento militare serviva sempre, poi presi in mano la situazione Io penso alla legna e al fuoco, tu monta la tua tenda, stasera farò io la guardia per tutta la notte. Dissi con tono tranquillo ma che non ammetteva repliche di nessun genere, e detto questo mi incamminai nella foresta circostante per trovare della legna da ardere, sarebbe dovuta bastare per tutta la durata della cena, la notte avrei potuto benissimo cavarmela da solo con il mio dominio. La foresta era molto fitta e piena di rami secchi, usai due corde che avevo preso dalla sacca che ci aveva dato la regina della terra per legare quanti più rami possibile, poi iniziai a sistemare la legna per il fuoco, quando la pira fu pronta lanciai una piccola fiammata sulla legna ed il fuoco divampò.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 4 Tramonto

    Terminata l'ascesa, il sole cominciò a scendere. Il paesaggio si tinse d'arancione man mano che l'astro si avvicinava all'orizzonte.
    Una vallata si apriva davanti a noi. Feci atterrare Vento in un'ampia radura, bagnata ad Est da un torrente. Le montagne ormai, erano gigantesche e si respirava un'aria pulita e rinfrescante. Ba Sing Se era scomparsa dalla vista qualche ora prima.
    Riku saltò giù dal bisonte per primo.
    "Io penso alla legna e al fuoco, tu monta la tua tenda, stasera farò io la guardia per tutta la notte."
    Una folata di vento mi accompagnò nella discesa, attutendola. Guardai nella direzione in cui Riku stava andando. Tronchi d'albero a perdita d'occhio, rami che offuscavano la visuale dopo pochi passi. La foresta era fitta e intricata, quasi tutta in penombra. Rabbrividii a quella vista. Avrei dormito il più lontano possibile da quel labirinto d'alberi.
    Afferrai il fagotto con dentro la tenda. C'erano alcune asticelle di legno più un largo pezzo di stoffa verde, raccolta grazie ad una corda. Tirai fuori le asticelle e le appoggiai per terra. Sciolsi il nodo della stoffa e la stesi davanti a me. Su di essa era cucito il simbolo del Regno della Terra.
    Iniziai a piantare per terra le asticelle di legno. Dopodiché misi sulla struttura la stoffa, fissandola al terreno con dei piccoli paletti. Infine, con un paio di corde, assicurai la tenda alle asticelle.
    Mentre terminavo l'opera, Riku ritornò. Aveva con sé un bel po' di rametti secchi. Li raggruppo' in un punto, al centro di un cerchio di pietre, puntò la mano e accese il fuoco.
    Il sole tramontò del tutto e rimase solo un chiarore ad Ovest. L'aria si fece sempre più fredda: il crepuscolo iniziava a sfumare nella notte. Il silenzio regnava sovrano in quelle lande disabitate, disturbato solo da qualche rumore soffocato proveniente dal vicino bosco.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 4 Tramonto

    Mi misi accanto al fuoco, presi della carne ed iniziai a cucinarla, facocero alla fiamma, uno dei miei piatti preferiti, poi mi venne in mente che i nomadi erano vegetariani quindi dissi ad Ein Non so bene cosa possiate mangiare voi nomadi e cosa no, però c'è anche del formaggio nella sacca, puoi accompagnarlo con del pane abbozzai un sorriso, mi sentivo a disagio a mangiare della carne di fronte ad un vegetariano, ma sperai vivamente che il ragazzo non lo notasse. Poco dopo aver cenato iniziai a parlare Se quel tuo amico è davvero a boiling rock devo muovermi a riprendere in mano la situazione, non so quanto possa resistere, lì il dominio del fuoco è proibito, ma non è raro che i prigionieri lo usino ugualmente. dissi con tono di voce cupo, sapevo che probabilmente per l'amico di Ein non c'era già più speranza, ma io avrei tentato lo stesso, lo dovevo a quel ragazzo che tanto si era prodigato per me in un momento tanto critico, credo anche che sapesse che viaggiare in mia compagnia equivaleva ad un viaggio di sola andata a boiling rock se ci avessero beccati; scossi la testa, non volevo pensarci nemmeno, da quella missione dipendeva la salvezza del mondo e non potevo fallire. Aspettai la reazione di Einlar poi gli dissi Si è fatto tardi, domani dobbiamo alzarci presto, vai a dormire starò io di guardia sorrisi e misi quel po' di legna che era rimasta sul fuoco, quando si sarebbe spenta avrei usato il domino.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 5 Tramonto inoltrato

    Riku mi indicò una sacca con del formaggio e del pane. Mangiai vicino al fuoco e, finito il frugale pasto, rimasi lì in silenzio. Riku aveva cucinato per sé della carne, cotta alla fiamma. L'odore si era velocemente diffuso tutt'attorno. Quel cibo sembrava appetitoso, anche se non lo avevo mai assaggiato. Ma mi accontentai del mio pane.
    La voce di Riku sovrastò il continuo scoppiettio del fuoco: "Se quel tuo amico è davvero a Boiling Rock devo muovermi a riprendere in mano la situazione, non so quanto possa resistere, lì il dominio del fuoco è proibito, ma non è raro che i prigionieri lo usino ugualmente." Il tono della voce era cupo. Il signore del fuoco scosse la testa, come per cacciare via un pensiero negativo.
    Rabbrividii alla frase di Riku. Non volevo pensare ad una cosa simile. "Finirà tutto bene" dissi a me stesso, più per speranza che certezza. Rimasi lì per qualche altro istante, le gambe incrociate che toccavano l'umida erba della radura.
    Altri rametti secchi caddero sulle fiamme, continuando ad alimentarle. Riku gettò nel fuoco un mucchietto di legna, per evitare che si spegnesse. "Si è fatto tardi, domani dobbiamo alzarci presto, vai a dormire starò io di guardia". Mi alzai e mi diressi verso la tenda. Mi fermai davanti all'entrata. Voltandomi verso Riku gli dissi: "B-buonanotte, allora."
    Mi sdraiai nella tenda. Una fitta alla testa e un'ondata di pensieri affollò la mia mente. E se Friar fosse morto? Se venissimo scoperti? Se non riuscissimo ad arrivare al Tempio del Nord?
    Con il passare del tempo, si levò una fredda brezza. La stoffa della tenda tremava. Un brivido attraversò la mia schiena. Mi rigirai, cercando una posizione comoda. Ma, appena mi fermavo, bisbigli ritornavano ad affollare la mia mente. Cercai di rimandare le questioni al giorno dopo, con la mente lucida. Ma i pensieri continuavano. "Se venissimo scoperti?" Mi ritornò in mente la voce di Riku: "Boiling Rock è la prigione più dura della nazione del fuoco, nessuno è mai riuscito ad evadere". Aprii di nuovo gli occhi. Aprii un attimo la tenda e sbirciai fuori. Il fuoco ancora scoppiettava, Vento dormiva pacificamente vicino alla mia tenda. Un'ombra era seduta intorno al fuoco. Rientrai dentro. Naturalmente c'era sempre Vento, che poteva portarci via. Riku avrebbe vigilato tutta la notte. Almeno per ora, non c'erano rischi da temere. Forse il sonno avrebbe portato consiglio.
    Gli occhi chiusi, il petto che si muoveva al ritmo del respiro, il regolare battito del cuore, il lontano scoppiettio del fuoco. Sbadigliai. Ad occhi chiusi vedevo solo nero. Osservai attentamente. Un altro sbadiglio.

    Le torri del Tempio dell'Aria del Nord si ergevano in cima alla montagna, ormai ricoperta di neve. "Allora, Einlar, sei pronto per il tuo destino?" La voce era quella di Riku. "Come mai siamo qua?". La mia mente era distrutta da fitte devastanti. La visione era offuscata. "Cosa mi è successo?"
    "Beh, hai ricevuto una forte botta in testa. Ma fortunatamente ti sei risvegliato presto. Guarda." Una gigantesca palla di fuoco colpì le mura del tempio. "Cosa succede?" gridai. La mia voce era un rantolo soffocato. "Guarda" Ripeté la voce di Riku. No, non poteva essere lui.
    Le mura del tempio crollarono. Soldati iniziarono ad affluire. Soldati con divise rosse, della nazione del fuoco. Riku cadde improvvisamente. Dietro apparì una figura femminile sconosciuta, che brandiva un pugnale. Macigni furono scagliati contro il tempio. Vicini alle mura erano appostati dominatori della terra, con le loro divise. Le case del tempio prendevano fuoco.
    Un colpo arrivò vicino a me. Tutto fu avvolto dal fumo. Tossii, non riuscivo più a respirare. Un vento freddo mi raggiunse, facendomi gelare. Strisciai per terra, cercando di scappare. "Aiuto!".

    Riaprii di scatto gli occhi. Un incubo! Uno stupido, maledettissimo incubo! Sospirai profondamente per calmarmi. Ormai era notte fonda. Richiusi gli occhi, tutto divenne nuovamente nero. Quando mi sarei ridestato, sarebbe stata già mattina.

    Edited by Einlar - 14/9/2011, 19:23
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 14 Post 5 Notte fonda.

    Eilnar sembrava turbato da quello che gli avevo detto, e di certo non avrei potuto dargli torto, ma come dico sempre io "il parlare chiaro è fatto per gli amici" ed anche se non eravamo propriamente amici io ed Ein avremmo dovuto comunque fidarci l'uno dell'altro, e quello di dirgli la verità, o parte di essa, era il mio modo per guadagnarmi la sua fiducia. Il fuoco ci mise del tempo a spegnersi, più di quanto immaginassi in realtà. Quella notte era particolarmente silenziosa, giusto il timido fruscio del vento tra le foglie mi faceva compagnia. Vento, il bisonte del ragazzo dormiva placidamente accanto alla sua tenda, se mi concentravo potevo sentirlo rigirarsi nel sacco a pelo, non riusciva a prendere sonno. Passò ancora qualche minuto e capii che Ein si era addormentato, anche se non avrei definito il suo sonno come "tranquillo". Improvvisamente dalla tenda del ragazzo sento un urlo Aiuto! subito quella sorta di torpore che mi aveva avvolto svanì e corsi in direzione della tenda, sembrava tutto ok, deve solo aver parlato nel sonno... tornai alla mia postazione, il fuoco stava quasi per spegnersi così inizia ad usare il dominio per illuminare la radura. Mi avvicinai al bisonte del ragazzo e gli carezzai la testa Il tuo amico è un bravo ragazzo gli sussurrai stando attento a non svegliarlo, poi mi appoggiai al tronco di un albero, guardavo le stelle nel cielo, così luminose e così lontane, mi venne un po' di nostalgia, il cielo nella nazione del fuoco era diverso, almeno ai miei occhi, e mi mancava da morire, il mio pensiero cadde poi su mia figlia, non le avrei permesso di scatenare un altra guerra, e se questo significava sfidare il mio stesso esercito l'avrei fatto... il mio pensiero si perse di nuovo e mi ritrovai a pensare al bel rapporto che avevo con Iris da piccola, c'era complicità, ci volevamo bene, non riuscivo proprio a ricordare da quando il nostro pensiero era diventato tanto divergente da spingermi ad esiliarla, col senno di poi l'ho sempre ritenuta una buona mossa per la sua formazione, ma se avessi saputo che renderla una delle dominatrici più potenti del pianeta l'avrebbe fatta allontanare così tanto da me, non sono sicuro che avrei percorso la stessa strada un'altra volta. Non potrà mai essere più buio della mezzanotte, le cose miglioreranno, lo so mi dissi. Passò ancora qualche ora ed il sole iniziò a sorgere, diedi il mangime al bisonte del ragazzo e mi diressi verso il torrente a sciacquarmi la faccia, una volta tornato avrei svegliato Einlar, dovevamo partire al più presto, ero pur sempre un ricercato.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 15 Post 6 Primo mattino

    Se Riku non mi avesse svegliato, probabilmente avrei continuato a dormire per ore. Trascinai i piedi fuori dalla tenda, con gli occhi mezzi aperti. L'abbagliante luce del mattino mi accolse. Qualche nuvola bianca intervallava il cielo azzurro e sereno. La foresta vicina era illuminata pienamente dal sole, insieme alle cime innevate delle montagne. L'aria fresca risvegliò presto la mia mente. Mi strofinai gli occhi, e finalmente le pupille si adattarono alla quantità di luce.
    Quando vidi che Riku aveva già predisposto tutto alla partenza, compreso il pasto di Vento, mi sentii abbastanza inutile. L'ex signore del fuoco aveva provveduto a quasi tutto nel viaggio: dalle provviste, fornite dal Regno della Terra, ai turni di guardia notturni.
    Iniziai a smontare la tenda, togliendo tutte le asticelle di legno e ripiegando la stoffa. L'umidità del terreno l'aveva bagnata quasi del tutto e, nella parte inferiore, si vedevano chiaramente i segni lasciati dall'erba.
    In pochi minuti finii di sistemare l'equipaggiamento rimasto. Salii su Vento, dove già mi attendeva Riku. "Hip hip". Un attimo dopo il bisonte volante si librava nel cielo.
    La vista delle montagne mi rendeva felice e un sorriso si stampò sulla mia faccia, con l'intenzione di rimanerci. I pensieri infelici decisero di darmi tregua, tanto ero impegnato ad ammirare la natura. L'autunno era ormai avanzato, e seppur gli alberi fossero spogli, il paesaggio restava meraviglioso. Un vento fresco spazzolava il pelo del bisonte volante, scuotendo la mia tunica da nomade. Ad est la luce trionfava nuovamente sull'ombra.
    Il tempo passava lentamente. Ci addentrammo sempre di più nella catena montuosa, procedendo sempre con il sole alle nostre spalle.
    Mangiai un frugale pasto a mezzogiorno, sempre stando sul bisonte. Presi il formaggio che era rimasto dal giorno prima e lasciai per la sera e la mattina seguente del pane. Se il viaggio fosse continuato in questo modo saremmo arrivati prima del secondo tramonto. Passato il meriggio, il sole iniziò a calare, per poi tramontare tra le montagne. A quel punto, iniziai ad osservare in basso per trovare un posto adatto per accamparci la notte. La foresta, però ricopriva costantemente la vallata. Vidi una radura, probabilmente sufficiente ad ospitare un bisonte volante e due tende, ma, essendo nel fitto del bosco, decisi di evitarla. La foresta, di notte, mi incuteva timore. Una sensazione che ero riuscito a sopportare il giorno prima, grazie anche alla vigilanza di Riku. Ma non mi sentivo di atterrare in quel piccolo spiazzo di terreno. Così, optai per una radura più ampia posta su una montagna. Il terreno, per gran parte sassoso, era intervallato da qualche cespuglio di more. Il bosco circondava il luogo e si sentiva un rumore d'acqua. Probabilmente un torrente scorreva lì vicino.
    Ad Ovest una parete di roccia separava la radura dalla parte superiore della montagna. Alla base di essa un numero spropositato di rocce e detriti: probabilmente il risultato di una frana passata.
    Montai la tenda e cenai davanti al fuoco. Questa volta mi offrii di andare io per il primo turno di guardia, dimenticando la stanchezza. Ma, passate diverse ore, mi addormentai per terra, svegliandomi la mattina seguente.
     
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  13. Alister10
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    [5010 Riku (#C30000): (15r50x2)] [DENARO: 0, DEPOSITATO: 0 [+] ABBIGLIAMENTO: Tunica corta verde erba con colletto beige e pantaloni verde scuro. ] [EV: 800, ABILITA': Dancing Dragon, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 15 Post 6 Primo mattino.

    Dopo varie chiamate riuscii a svegliare Einlar, sono sicuro che se fosse stato di qualsiasi altra nazione tranne quella dei nomadi, in quel momento mi avrebbe odiato, io stesso odio essere svegliato la mattina, ho i miei tempi e non devono essere alterati da nessuno, altrimenti finisce che divento intrattabile per tutta la giornata, fortunatamente questo era un lato del mio carattere che riuscivo a gestire particolarmente bene. Mentre Einlar prendeva confidenza con la luce del mattino io saltai in groppa a Vento e gli accarezzai la pelliccia per ringraziarlo del lavoro che stava facendo. Ein mi imitò e fece alzare in volo il bisonte. L'aria fresca del mattino mi raffreddava il viso e mi scompigliava i capelli, ci ero abituato oramai, e anzi stavo scoprendo che mi piaceva di più viaggiare in quel modo che con le aeronavi della nazione del fuoco, chissà se volare a dorso di drago avrebbe avuto lo stesso effetto, i draghi mi avevano sempre affascinato, peccato che il signore del fuoco Sozin avesse dato il via alla pratica dell'uccisione dei draghi. Mentre pensavo a queste futili cose si era già fatto quasi mezzogiorno, ma non avevo troppa fame così saltai il pranzo, mi stesi nella cesta per recuperare un po' del sonno notturno ma il cielo mi rapì e non riuscii a chiudere occhio. Io ed Ein fummo silenziosi quel giorno, fino all'imbrunire quando lui si offrì per fare il primo turno di guardia, accettai contento di quella proposta così montai la mia tenda e mi misi nel sacco a pelo, mi svegliai quattro ore dopo per iniziare il mio turno di guardia; vidi Ein addormentato davanti al fuoco, mi venne da sorridere, lo presi in braccio il più delicatamente possibile e lo misi nella mia tenda, poi andai a fare la guardia; un brontolio allo stomaco mi ricordò che non avevo cenato, così presi un po' della carne rimasta ed iniziai a mangiarla mentre aspettavo che si facesse l'alba.
     
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    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 16 Post 7 Primo mattino

    Aprii gli occhi. La prima immagine che vidi fu una visione sfocata dell'interno di una tenda. Una tenda? I ricordi ritornarono dopo qualche istante. Mi strofinai gli occhi e sbadigliai. Ricordavo chiaramente di star facendo la guardia... almeno all'inizio. Poi, evidentemente, mi ero addormentato e qualcuno mi aveva portato lì. "Riku?" Sbadigliai nuovamente e scostai la stoffa che copriva l'apertura della tenda. Riku era già sveglio e, come la mattina precedente, aveva provveduto a preparare l'equipaggiamento.
    "Buongiorno" dissi. Finalmente iniziavo a prendere più confidenza con lui. Oppure, era semplicemente la felicità di ritornare al Tempio del Nord. Il viaggio, infatti, si sarebbe concluso prima del tramonto, salvo imprevisti. Sistemai la tenda nella sua sacca, che provvidi a mettere sul bisonte.
    In quel momento, però, avevo una gran sete. Dalla posizione in cui ero io potevo sentire il gorgoglio dell'acqua di un torrente. Il rumore, però, proveniva dalla foresta. Rimasi interdetto qualche minuto. "Suvvia, Einlar, non può essere così lontano". In quel punto gli alberi non erano nemmeno tanto fitti, ma soprattutto erano illuminati pienamente dalla luce del mattino. "Vado a prendere un po' d'acqua"
    Un passo verso la foresta. Poi un altro. Iniziai a camminare. Gli alberi ben presto coprirono la tenda. Dopo due minuti di camminata, arrivai al torrente. Iniziai a sorseggiare la fresca acqua, bevendola avidamente. Infine mi sciacquai la faccia e le mani, per poi ritornare all'accampamento.
    Saltai su Vento. Se Riku non fosse già lì gli avrei fatto cenno di raggiungermi.
    "Hip hip" dissi. Sorrisi e mi aggrappai al pelo del bisonte. La gigantesca coda sbatté per terra. Vento si librò in aria, in direzione Ovest. La montagna su cui avevamo passato la notte scomparve dietro a noi, coperta dagli altri rilievi. "Casa, sto arrivando!"
    Mi sentivo di buon umore, nonostante alcune nuvole iniziassero ad apparire e a raggrupparsi. Nemmeno una tempesta, in quel momento, avrebbe potuto fermarmi. A costo di camminare con i vestiti fradici per un largo sentiero nella vallata.
    La timidezza parve scomparire, tant'è che iniziai a parlare.
    "Avete mai visto il Tempio dell'Aria del Nord?". Attesi la risposta di Riku, poi continuai. "È una meraviglia dell'architettura, pieno di stanze finemente decorate e spazi aperti.". Feci una piccola pausa. "Ci sono ancora i resti della antiche macchine costruite da un inventore che con la sua gente ripopolò la struttura al tempo dell'Avatar Aang. Ormai, però, lì vivono solo monaci.
    Detto questo, un mucchio di pensieri ritornarono. Chissà com'era cambiato il posto da quando c'era stato l'ultima volta!
    Ormai il viaggio era vicino alla sua conclusione. Mezzogiorno passò senza che io mangiassi, tanto ero preso dall'eccitazione per il ritorno imminente. Un vento freddo riempì le prime ore del pomeriggio, facendomi rabbrividire. Il cielo continuava a scurirsi.
    Il sole si avviò nella parabola discendente del suo corso. Così, dopo un pomeriggio di grande attesa, arrivò la sera. Era quasi il tramonto quando notai la montagna, all'orizzonte. Sgranai gli occhi a quella vista. Il Tempio dell'Aria del Nord!
    "Voi tenete sotto controllo Vento, non dovrebbe dare problemi." dissi, sorridendo. Afferrai l'aliante e lo aprii. Mi aggrappai ad esso ed ero in volo, senza aver dato altre spiegazioni a Riku.
    Seguii la rotta del bisonte volante, compiendo giravolte ed evoluzioni dalla contentezza. L'aria fredda della sera mi scompigliava la tunica da nomade dell'aria. Un brivido percorse tutta la mia schiena, ma non mi fermai. Il volo proseguiva, in mezzo alle montagne innevate.
    Dopo un po', temendo che l'ex signore del fuoco si facesse prendere dal panico per essere rimasto da solo su un gigantesco bisonte volante, decisi di ritornare su Vento. Chiusi l'aliante e lo rimisi a posto. Il tempio si avvicinava sempre più e ora ne distinguevo le torri.
     
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  15. Alister10
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    [5030 Riku (#C30000): (14r20)] [DENARO: 0, DEPOSITATO: 0 [+] ABBIGLIAMENTO: Tunica corta verde erba con colletto beige e pantaloni verde scuro. ] [EV: 800, ABILITA': Dancing Dragon, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 10, GIORNO 15 Post 7 Primo mattino.

    Anche stavolta si fece mattino, aspettavo tranquillamente che Einlar si svegliasse per cominciare l'ultima parte del viaggio, ero tranquillo, lucido e calmo come sempre, niente nel mio aspetto avrebbe potuto far capire la mia impazienza per l'arrivo a destinazione. Einlar si svegliò e mi disse che avrebbe preso un po' d'acqua, annuii tranquillo mentre smontavo la tenda. Dopo un po' tornò mi sembrava preso dai suoi pensieri così mi limitai a rispondere alle domande che mi faceva. Salimmo in groppa al bisonte, sinceramente non vedevo l'ora di finire quella cosa, non per il viaggio o la compagnia di Einlar che, tutto sommato, gradivo, quanto per l'ansia che per la risposta dei nomadi, speravo fosse un sì, ma avevo già pensato ad un piano di riserva qualora la risposta non fosse stata positiva. Non ne ho mai avuto il piacere, ma spero che sarai tu a farmi da guida risposi cordiale prima che Ein iniziasse a spiegarmi tutta la storia del tempio del nord, era davvero affascinante, la storia mi è sempre piaciuta. Giunse poi l'ora di pranzo che il monaco saltò, non mi feci particolari domande, in verità pensai che forse era un rito dei nomadi dell'aria quindi gustai il mio pranzo in silenzio lasciando Einlar con i suoi pensieri. Il sole continuava a compiere il suo arco discendente lungo la linea dell'orizzonte e d'innanzi ai miei occhi iniziarono a delinearsi i contorni delle colonne del tempio, era davvero bello come me lo aveva descritto il ragazzo, ma di sicuro preferivo la mia casa sull'isola Ember. Improvvisamente Ein decise di librarsi in aria con il suo aliante ed io presi le redini del bisonte, non che dovessi fare molto, dopotutto era calmo e tranquillo, Ein atterrò nuovamente sulla cesta di Vento, oramai eravamo prossimi al nostro arrivo, chissà cosa mi avrebbero detto i nomadi.
     
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