La pazzia signore, se ne va a passeggio per il mondo.

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    Anno 2, Mese 8, Giorno 10, Post 7, pomeriggio tardo

    [(#cd5c5c) EXP 870 (28r80)][DENARO: 100 mo RdT + ABBIGLIAMENTO: tipica divisa dell'esercito del Regno della Terra: tunica verde scuro che arriva fino alle ginocchia con un rivestimento giallo e verde di tessuto grosso e grezzo sul petto. Sandali di stringhe di cuoio ai piedi.][EV: 600, ABILITA': nessuna, Katana (on)]



    Le due ragazze uscirono dalla penombra del negozio, e il sole accecante le investì. Flamia sbattè infastidita gli occhi, strizzandoli anche un po'. Per giunta aveva gli occhi chiari, ancora più esposti al quell'astro splendente. Si mise la mano per coprire i raggi, e si guardò un po' in giro. Poi si girò verso Skye. "Seguimi, prima di tornare all'accampamento ti voglio mostrare l'unica cosa di cui vale la pena vedere in questa cittadina, che però non puoi assolutamente perdere". Iniziò a camminare in mezzo alle bancarelle, in mezzo alla strada. La gente le guardava sott'occhio curiose: erano comunque un'accoppiata che non si vede molto in giro, anche se oramai, dopo l'arrivo di tutti gli sfollati, gente di tutti i tipi frequentava il borgo. "Senti, ora mi sorge un dubbio.. Come sei arrivata qui? Insomma.. Indubbiamente i poli sono lontanissimi.. A chi hai chiesto per farti portare qui?" Flamia era effettivamente curiosa: non tutti i giorni si vedevano ragazzine della sua età fare viaggi di centinaia e centinaia di chilometri. "E soprattutto: chi ti accompagnata? E' un viaggio credo che non farei mai di mia spontanea volontà! Ah, comunque siamo arrivati".

    Finita la strada principale che seguiva tutta la città, si usciva dalle mura e si andava in un stretto promontorio a strapiombo sul mare, con degli antichi gradoni che scendevano leggermente sotto il livello del suolo della città. La statua di Chin era svettante al centro, e dietro un bellissimo tempio. "Vedi, questa è la statua di Chin il conquistatore" e indicò con il dito la statua che era un po' lontana "si dice che sia stato ucciso da Kyoshi - sai vero chi è Kyoshi? -, e che un saaacco di anni dopo la sua morte sia ritornata in vita tramite l'avatar Aang. E tipo lì in fondo c'è anche dove è stato ucciso.. Boh, assurdo. Io non so se crederci o no". Andò un po' più avanti, superando la stauta e il tempio, e raggiunse la punta più estrema e si sedette sul bordo, con le gambe a penzoloni. Poi indicò il paesaggio e disse "Ma è questa, la cosa che non ti puoi davvero perdere". Lo spettacolo era bellissimo. Oramai il tramonto si avvicinava e il cielo si stava tingendo di lentamente di rosso. Il mare era una distesa infinita sotto i tuoi piedi, con le increspature che iniziavano a tingersi anch'esse. Flamia sospirò, davanti a tale bellezza. Ci veniva spesso, per far passare le giornate, ma poi la piazzetta iniziava riempirsi di gente e si innervosiva. In quel momento c'erano solo un paio di persone, ma che guardavano la statua. "Bello, eh? Se credevi che era quella statua.. Nah. E' solo una vecchia e sporca statua di un'idiota che non ha messo in conto il potere dell'avatar. Ammettilo, se non ci fossi stata io, non saresti mai venuta qua! Magari saresti andata un po' in giro, così, inconcludente. Fidati di me, so anche dove andare nel nostro viaggio. C'è un posto bellissimo, con una grande cascata, è spettacolare. Ma ora siediti, e goditi questo momento: tra poco infatti dovremmo andare dai miei superiori a chiedere il permesso di andarcene via da questo buco".

     
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    [Skye (DODGERBLUE): n° exp 570(43r100*)] [DENARO: 80 m. Conto ABBIGLIAMENTO: pantaloncini aderenti stile fusò fino a metà ginocchio, blu scuro; vestito azzurro senza maniche con orli bianchi nella parte inferiore, più corto davanti e lungo dietro, abbastanza largo per permettere facili movimenti; calzari di stoffa, stile ballerine bianche che si legano alle caviglie; borraccia bianca a sacca da tenere a tracolla] [EV: 500, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    Anno 2, Mese 8, Giorno 10, Post 9, pomeriggio tardo

    Una volta che furono uscite dal negozio, un ondata di bambini si fiondò verso di loro oltrepassandole. Probabilmente andavano a fare razzie di caramelle o chissà. Skye rise divertita alla vista di tutta quell'allegria. Dopo qualche passo Flamia si girò verso la ragazza vestita di blu, incuriosendola a proposito di una cosa meravigliosa che non poteva proprio perdere a Chintown. La ragazza era molto stanca dal viaggio ma non se lo fece ripetere due volte. Dopo essersi stiracchiata e aver sbadigliato rumorosamente seguì l'amica alla scoperta della città. Passarono nuovamente in mezzo al mercato dove commercianti di ogni genere ti assalivano assillanti. Sentire tutto quel baccano mischiato alla stanchezza non era proprio il massimo. Solo qualche passante le rivolgeva qualche sguardo incuriosito, soprattutto i bambini. Era normale, era pur sempre una straniera li in mezzo e i suoi vestiti ne erano la prova. "E se mi cambiassi gli abiti? Naaaa non posso tradire le mie origini" Non sopportava molto quando la si fissava, Ashi le aveva insegnato che era un gesto di maleducazione. Storse un po' il naso, poi fortunatamente la rossa la distrasse. "Senti, ora mi sorge un dubbio.. Come sei arrivata qui? Insomma.. Indubbiamente i poli sono lontanissimi.. A chi hai chiesto per farti portare qui?" Skye sapeva che prima o poi l'amica le avrebbe rivolto quelle domande, era più che lecito. "Ehm la storia è un po' più complicata di quella che sembra. Diciamo che mi sono dovuta intrufolare in una delle imbarcazioni della Tribù dell'Acqua del Sud perché non mi volevano far partire con loro. Mi vedono tutti piccola e non capiscono il mio vero valore. Questa è una cosa che mi fa imbestialire. Arrivati a destinazione non potevano fare più nulla se non buttarmi in acqua." Skye si mise a ridere. La ragazza al suo fianco sembrava incuriosita e ne voleva sapere di più ma dopo un po' che camminavano disse "Ah, comunque siamo arrivati". Una volta che uscirono dalla strada affollata si trovarono in uno spiazzo quasi deserto che terminava con uno strapiombo sul mare. Flamia iniziò a spiegare che quella era un monumento in onore di Chin il conquistatore, poi continuò a parlare ma la ragazzina castana era già scomparsa. Skye si mise a correre scendendo i gradini ad una velocità supersonica. Quando arrivò davanti alla statua la guardò un po' perplessa. Non aveva assolutamente nulla di speciale, sembrava solo un semplice popolano del Regno della Terra. Ashi le aveva menzionato qualcosa sull'Avatar e le sue avventure ma dopo un po' la ragazzina di distraeva facendo tantissime domande che facevano perdere il filo alla tutrice. Per esasperazione smetteva di raccontare e mandava la piccola a letto. Spesso la sua troppa voglia di sapere si trasformava in qualcosa di negativo. Il tempio già aveva un suo perché. Mentre la più piccola era presa a studiare ciò che le si presentava davanti, Flamia la oltrepassò andandosi a sedere sulla punta più estrema. Così lasciò tutte le maestose opere per seguire Flamia "Se mi hai portato qui per assistere al tuo suicidio bastava dirlo" ridacchiò Skye mentre raggiungeva la ragazza. Non appena la raggiunse però chiuse la bocca. Lo spettacolo che si apriva davanti a lei non lasciava parole. Si era abituata a vedere il mare, lo vedeva tutti i giorni da casa sua ma li era differente. Il sole, che salutava per lasciare spazio alla notte, dava un colore rosso-aranciato a tutto ciò che toccava. Il mare calmo sembrava giocare con la scogliera regalando un rumore calmo e ripetitivo. Li doveva essere un luogo abbastanza ventilato, visto che non era coperto da niente. Infatti alcune folate scompigliavano i capelli delle due ragazze lasciando un leggero odore di salsedine. In quel momento la piccola Skye si sentì più vicina a casa di quanto avrebbe mai pensato. "Ammettilo, se non ci fossi stata io, non saresti mai venuta qua! Magari saresti andata un po' in giro, così, inconcludente. Fidati di me, so anche dove andare nel nostro viaggio. C'è un posto bellissimo, con una grande cascata, è spettacolare." Probabilmente la ragazza aveva ragione se non ci fosse stata una guida esperta come lei, Skye starebbe ancora al campo a sfasciare e mettere a posto le sue cose solo per fare qualcosa. Ma quando Flamia parlò di cascata gli occhi le si illuminarono. "Potrebbe essere un ottimo modo per allenare il mio dominio" Con sguardo sognante, si rilassò mettendosi a sedere di fianco alla rossa ma stando ben lontana da come stava posizionata lei. Non le sarebbe piaciuto se quel pezzo di pietra avesse ceduto sotto al loro peso. "Te invece non mi hai ancora parlato di te. Che ci fa una bella ragazza come te nelle vesti da soldato? Non se ne vedono così tante in giro" un po' nervosa per la domanda privata si mise a giocare con il braccialetto che teneva al polso. Quel cimelio così importante ma che ancora non sapeva cosa significasse realmente.
     
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    Anno 2, Mese 8, Giorno 10, Post 1, pomeriggio sera

    [(#cd5c5c) EXP 920 (16r50)][DENARO: 100 mo RdT + ABBIGLIAMENTO: tipica divisa dell'esercito del Regno della Terra: tunica verde scuro che arriva fino alle ginocchia con un rivestimento giallo e verde di tessuto grosso e grezzo sul petto. Sandali di stringhe di cuoio ai piedi.][EV: 600, ABILITA': nessuna, Katana (on)]



    Le ragazze erano tutte e due sedute a guardare quello spettacolo stupendo, mentre il sole lentamente calava sotto l'orizzonte. Qualche brezza ogni tanto passava e muoveva delicatamente i capelli, una scena davvero idilliaca. "Te invece non mi hai ancora parlato di te. Che ci fa una bella ragazza come te nelle vesti da soldato? Non se ne vedono così tante in giro". Flamia fece spallucce. Non le piaceva parlare troppo di lei nè del suo passato. "Bah, una scelta di vita come le altre. Mio padre era un'artigiano ma ho scelto un'altra via". Quel giorno era di buon umore, ha detto addirittura la categoria di lavoro del padre, per lei aveva già detto troppo. Forse se la sua storia fosse andata diversamente non avrebbe avuto questo handicap a parlare della sua vita con le altre persone.

    Intanto il sole lasciava spazio alle stelle, e il cielo si tingeva di blu. L'aria estiva rimaneva tiepida, e il mare, che aveva assorbito il calore diurno, iniziava lentamente a rilasciare calore. Era calmo, liscio come l'olio, "Sarebbe da farsi un bagno, l'acqua sarà caldissima.. Ma da dove ci arriviamo?" Era un'idea bislacca, ma Flamia era capacissima di trovare un punto al livello del mare e buttarsi di punto in bianco. La ragazza guardò di sotto, e l'altezza era decisamente troppa per buttarsi e per risalire. Poi guardò a destra e a sinistra. La costa non accennava neanche ad abbassarsi per tentare un tuffo. "Non importa, ce lo faremo alle cascate di cui ti parlavo. Dai, è ora di andare, e dobbiamo passare dai miei superiori a chiedere il permesso di uscita. Ci metteremo un'attimo, poi andiamo a letto che domani ci si deve alzare presto. Non è un problema per te alzarsi prima dell'alba, vero? Perchè se no non arriveremo mai a destinazione, anche se sembri mingherlina sono sicura che ce la farai". Si alzò, e poi tese una mano a Skye per aiutarla.
     
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    [Skye (DODGERBLUE): n° exp 620(23r50*)] [DENARO: 80 m. Conto ABBIGLIAMENTO: pantaloncini aderenti stile fusò fino a metà ginocchio, blu scuro; vestito azzurro senza maniche con orli bianchi nella parte inferiore, più corto davanti e lungo dietro, abbastanza largo per permettere facili movimenti; calzari di stoffa, stile ballerine bianche che si legano alle caviglie; borraccia bianca a sacca da tenere a tracolla] [EV: 500, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    Anno 2, Mese 8, Giorno 10, Post 1, pomeriggio sera

    Flamia cercò subito di chiudere il discorso. Sembrava quasi non piacerle parlare di lei. Skye non voleva costringerla a fare niente, sapeva che se la rossa avesse voluto parlare con lei lo avrebbe fatto spontaneamente. Certo ogni tanto avrebbe lanciato qualche battutina delle sue o avrebbe fatto qualche domanda impertinente ma senza insistere o esagerare. La brezza marina continuava a cullarle mentre il sole abbandonava il campo. "Finalmente scende la notte e avrò un po' di pace". La ragazza si accarezzò le braccia. Nonostante la sua pelle non fosse chiara si sentiva gli arti superiori bruciare, troppo esposti al caldo del sole. Skye adorava la notte. Era un momento perfetto per riflettere, momento usato da tantissimi poeti per scrivere opere meravigliose e soprattutto il suo dominio era più potente, cosa che la faceva sentire molto più protetta. "Sarebbe da farsi un bagno, l'acqua sarà caldissima.. Ma da dove ci arriviamo?" Skye non rispose alla proposta dell'amica si affacciò solo leggermente per guardare quanto potesse essere alto lo scoglio. Nonostante il mare calmo, una piccola onda si infranse sugli scogli. "Si se mi butto da questa altezza, potrei fare la fine di una sardina spiaccicata alle rocce" Inizialmente pensò che la ragazza stesse scherzando con la sua proposta ma quando a vide guardarsi intorno circospetta, pensò seriamente che avesse intenzione di buttarsi. Quasi in un gesto istintivo cercò di afferrarle il braccio ma a qualche millimetro dalla pelle della ragazza si fermò. "Non importa, ce lo faremo alle cascate di cui ti parlavo". La ragazza vestita di blu tirò un sospiro di sollievo allontanando la sua mano. Era ora di andare ormai. Il cielo si era punteggiato quasi completamente di stelle. Flamia doveva chiedere il permesso ai suoi superiori e forse era il caso che anche lei parlasse con il capitano dell'imbarcazione dove si era infiltrata. Anche se veniva sottovalutata per la sua età e per il suo sesso, era giusto informarli della sua assenza. Per di più la mattina si sarebbero dovute svegliare presto come aveva sottolineato la rossa. Sembrava avere un perfetto programma e probabilmente non voleva arrivare tardi a destinazione. Anche se Skye amava dormire quella mattina avrebbe fatto più che volentieri uno sforzo. Sperava solo che la stanchezza del viaggio dei giorni precedenti non influisse sul suo sonno. La ragazza del regno della Terra si alzò molto agilmente e aiutò anche la ragazzina ad alzarsi. La ragazzina vestita di blu le sorrise. Poi si incamminarono insieme verso l'accampamento per sbrigare le ultime commissioni prima della partenza. "Non vedo l'ora di partire...non sto più nella pelle!"
     
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    Le due si avviarono verso la città. "Non vedo l'ora di partire...non sto più nella pelle!" "Immagino.. Ti piacerà moltissimo, vedrai. Ci metteremo circa una giornata di viaggio, ma ne varrà la pena". La notte era calata sulla città, che si era accesa a giorno. Le case erano circondate da lanterne colorate, e tutte le strade riflettevano i colori vivaci, che non si erano spenti con il buio, anzi! Era diventati luminosi e loro stessi illuminavano le vie. Solo qualche calle laterale era buia e tenebrosa: nessuna persona con un po' di senno si sarebbe inoltrato lì. Le due ragazze percorsero la strada principale, ancora popolata da persone indaffarate, chi a mettere vie le bancarelle, chi invece ad aprirle: la vita notturna lì era vivace e gioiosa. Anche l'accampamento brillava da lontano, emanando intorno a sè un'aura di luce gialla.

    Svoltarono un paio di volte, in altre stradine un po' più piccole e buie, e presto arrivarono ad un grande palazzo, dove risiedevano i grandi ufficiali dell'esercito del Regno della Terra. C'era uno sportello, dove fare richiesta per le uscite e cose varie. "Adesso lascia fare a me, non aprire bocca: il tipo va preso per il meglio. Mi inventerò al momento una storia, tu stà tranquilla che usciremo da questo bordello di gente." disse Flamia sussurrando. Si avvicinò all'uomo annoiato dello sportello con aria sicura. L'uomo era grassoccio, senza capelli, e con dei baffoni grigi prominenti. E l'aria che aveva non era delle più simpatiche. Stravaccato sullo sgabello dove stava tutto il giorno, era in procinto di chiudere, ma vedendo le ragazze avvicinarsi si bloccò. "Desidera..?" "Buonasera. Ci servono due permessi per uscire dall'accampamento" "Lo sportello sta chiudendo." "La prego, è importante. Questa triste ragazza ha.. Ehm.. La povera madre bloccata ad alcune miglia da qui e dobbiamo assolutamente andare a prenderla." L'uomo le squadrò, con aria decisamente scettica. "Ah sì, e dove precisamente?" "Alle cascate qui vicino, ha.. Ehm.. Mandato un viandante a dirci che sta poco bene e non si può muovere. La prego! Dobbiamo fare in fretta!" Poi si girò verso Skye, con lo sguardo e sussurrò: "Reggimi il gioco! Vero, Skye?" L'uomo sbuffò seccato, e dopo aver rovistato sotto il bancone, prese due fogli compilati e li timbrò velocemente. "Ecco due permessi, valgono otto giorni e bla bla bla, smammate adesso." "Grazie mille signore, ha salvato una vita! Andiamo dai" Si incamminarono, poi Flamia si girò, e fece la linguaccia all'uomo, che rimase esterrefatto. Adorava peccare d'orgoglio.

    Si avviarono verso le porte della città, e raggiunsero presto l'accampamento. "Hai visto com'è stato facile? Qui uno entra ed esce come gli pare, alla fine, potevamo tranquillamente svignarcela senza dare troppo nell'occhio, il problema è che essendo un soldato, potrebbero richiamarmi in qualsiasi momento, quindi.. Meglio andare sul sicuro. Dovresti imparare a mentire con non-chalance, è una dote che ti permette di andare lontano!" E poi si mise a ridere, pensando alla cosa brutta e poco educativa che aveva appena detto. "Va bè, dai, ora non stare a fare quello che ti ho detto, poi se no con me cresci come una buzzurra e non va bene, poi cosa diranno quando tornerai a casa?"

    P.S. Apri una discussione nella sottosezione dell'accampamento qui a Chintown, poi decideremo se farla più o meno lunga, a seconda di quanto vogliamo parlare prima di andare a dormire, poi per il viaggio vedo se aprire una discussione a parte per il viaggio.. Boh, vedremo :)


    Edited by Persephones - 6/5/2012, 13:29
     
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