Filo rosso del destino? Forbici, grazie.

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  1. Hachiky"myfairytales
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    Si scrive 'nonchalance' xD



    Anno 2, Mese 9, Giorno 18, post 15, mezzogiorno


    [14.400 Liang (#0000FB): n° exp (33r100*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + = Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall




    Era appena passata davanti ad una delle poche locande ancora aperte quando un uomo uscì correndo e sbattendo la porta con forza. Non era nulla che la riguardasse, perciò continuò a camminare, ma si augurò che lo sconosciuto non avesse ricevuto brutte notizie. Sul momento non si accorse che l'uomo la stava seguendo, e neppure che era vestito di rosso e marrone come un abitante della Nazione del Fuoco, finché non la raggiunse e aprì il suo ombrellino per proteggerla dal sole. Lei si girò verso di lui, rimanendo tanto più sorpresa quando notò il suo aspetto. Non lo conosceva e non l'aveva mai visto, ma sapeva riconoscere un esponente della classe nobile quando lo vedeva, e non solo per la doppia mantella rossa che anche quell'uomo portava, o per il taglio raffinato e l'aspetto costoso dei suoi indumenti, o l'aria curata dei suoi capelli: come piaceva dire a un bambino con cui giocava da piccola, i nobili avevano sempre un'aria di... autorità era la parola giusta; come se l'essere nobili desse loro una conoscenza e un potere cui nessun altro avrebbe mai potuto arrivare, e questo implicasse che qualunque loro volontà sarebbe divenuta reale. Il giovane uomo le parlò ma per un po' Liang rimase in silenzio a guardarlo in faccia senza capire cosa stesse dicendo. Non era un comportamento consono da parte di una popolana guardare negli occhi un nobile senza essere stata autorizzata a farlo, ma lei era davvero troppo perplessa per farci caso. Perché mai un nobile avrebbe dovuto offrire da bere a una viaggiatrice qualunque? Non era certo perché erano connazionali, no di certo. Il piacere della sua compagnia? Ma non si conoscevano nemmeno e non sembrava che l'avesse scambiata per qualcun altra. Il gesto di cingerle la spalla la disorientò quasi altrettanto. Che diavolo significava? Era un gesto protettivo perché la credeva una bambina? Ma lei non sembrava una bambina, e lui non mostrava molti anni in più... Non. Molti. Anni. In più. Oh. Così sì che la cosa acquistava una parvenza di senso logico. Bere qualcosa insieme, piacere della compagnia, bella signorina e la mano sulla spalla... Liang arrossì non poco rendendosi conto di trovarsi davanti a un corteggiatore. Questo l'aveva presa alla sprovvista, eccome. Forse per via della tonaca da Nomade che portava di solito non le era mai capitato di ricevere attenzioni del genere. "Oh bé, c'è una prima volta per tutto." pensò la ragazza ancora parecchio sconcertata. Perché il destino avesse voluto che il suo primo corteggiatore fosse un uomo tanto frivolo (come dimostrava il fatto che indossasse abiti del genere in tempo di guerra: in genere i nobili, anche se non militari, cercavano di adeguarsi nell'aspetto alla situazione politica), non era dato sapere. Non sapendo bene cosa fare decise che la cosa migliore era mettere in chiaro da subito che lei non era interessata affatto. Sempre mostrandosi rispettosa, ai nobili piaceva anche meno che alle persone comuni essere contrariati. Scrollandosi la mano di dosso indietreggiò di qualche passo e parlò con voce ferma e occhi bassi. "Grazie mille, mio signore, ma non posso proprio accettare: sto cercando una persona e non ho molto tempo a disposizione. Se il mio signore vuole scusarmi..."disse, e cercò di defilarsi il più rapidamente possibile in un vicolo secondario. Meglio non rischiare, quel giorno il destino sembrava in vena di strani scherzi.
     
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15 replies since 27/7/2012, 23:03   280 views
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