Filo rosso del destino? Forbici, grazie.

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  1. Hachiky"myfairytales
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    (26r80 -> Liang)

    Anno 2, Mese 9, Giorno 18, post 21, primo pomeriggio

    Ad ogni parola il sorriso di Huxian si affievoliva lievemente, ma l'ultima frase, per non parlare dell'occhiataccia, lo fece svanire come neve al sole. Fin dal suo primo giorno nell'esercito gli avevano detto e ripetuto che i nobili non andavano trattati come persone normali, a meno che non si fosse disposti a pagarne le conseguenze, generalmente assai spiacevoli. Huxian aveva ascoltato (più o meno) e imparato (in qualche modo) ma aveva la tendenza a dimenticare tutti i suoi buoni propositi quando era infuriato. E in quel momento lo era parecchio. Trattenendosi a stento dal rifilare un ceffone a quell'impudente parlò a voce bassa, come faceva sempre quando stava facendo di tutto per non urlare. Buon uomo? Con chi credeva di avere a che fare, con un contadino? Lui era chi era, e meritava il rispetto dovuto a un ufficiale. "Vi chiedo scusa, mio signore, ma temo che non abbiate ben compreso la situazione. Io sono uno degli ufficiali incaricati di provvedere alla sicurezza di Omashu, quindi se un cittadino viene aggredito e lasciato svenuto in mezzo alla strada sono anche affari miei. Inoltre, della vostra ricompensa me ne infischio altamente: sono un soldato e faccio il mio lavoro. Io ho bisogno di sapere che cosa vi è successo." Casato Li? Mai sentito, probabilmente non era gente che avesse a che fare con l'esercito, men che meno con la politica. Huxian non era uno stupido, nemmeno quando la sua lucidità era offuscata dalla collera, e sapeva a quali nomi stare attento: sfortunatamente per il damerino lì davanti, Li non era uno dei quei nomi. A quel punto tanti saluti alla cortesia. "Siamo in tempo di guerra e il regolamento militare è tassativo in casi del genere. O voi mi dite chi vi ha conciato così o mi toccherà trattenervi come testimone reticente. Immagino che non siate venuto a Omashu per passare il vostro tempo in questa stanza, giusto?" Rimase in piedi a guardare torvo il giovane: non era disposto a tollerare nessuna protesta, nessun piagnisteo e di sicuro nessun 'Mio padre ne sarà informato'. Se il tipo si fosse rifiutato ancora di collaborare non avrebbe aggiunto altro: semplicemente sarebbe andato nel suo studio a certificare l'arresto del signor Li della Nazione del Fuoco e avrebbe messo due uomini a piantonare l'unica porta (non c'erano nemmeno finestre). "E naturalmente in questo caso vi verrebbe sequestrata la spada." si ricordò di aggiungere. Tanto per far capire che era serio, e irremovibile. La ramanzina dai piani alti sarebbe arrivata comunque, ma sarebbe stata pura formalità: qualunque ufficiale o politico avrebbe capito che non si poteva lasciar correre il rischio di una sommossa o di azioni sovversive per il capriccio di un qualunque smidollato.
     
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15 replies since 27/7/2012, 23:03   280 views
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