Incontro sulla strada per Omashu..

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  1. Komachi
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    [EXP Komachi (#A700FB): n° exp (00r00*)] [DENARO: tot monete TdA DEPOSITATO: tot monete Tda ABBIGLIAMENTO: capelli legati con un nastro color ghiaccio con alcuni disengi blu notte. indossa una semplice tunica lunga color cielo ,una pelliccia blu scuro con bordi bianchi, dei pantaloni abbastanza larghi color blu intenso e delle scarpe marroni scure. Al collo porta un girocollo turchese, alle braccia ha delle fasce bianche con delle rifiniture blu notte e azzurro ghiaccio.] [EV: 600, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

    Stats PG:
    Atk= 600
    Def= 500
    Vel=300

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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 1, metà mattina. (3r20)

    Komachi si trova in cammino verso la città di Omashu. Solamente il giorno precedente era stata catturata dalle guardie della Nazione del Fuoco e stava per essere trasferita nel campo di prigionia dell' Isola di Kyoshi. Non voleva fare la fine del fratello, non poteva. Così, sapendo tuttavia di andare incontro a gravi guai, era scappata prima che fosse imprigionata, come era successo per suo fratello. Prima di giungere all'isola il convoglio aveva fatto scalo vicino ad Omashu e Kom aveva colto l'occasione per scappare. Era riuscita ad eludere qualche guardia e ne aveva sconfitta qualcun'altra e così, in un batter d'occhio, si era ritrovata a correre in direzione della città di Omashu, per evitare di essere catturata nuovamente. "Ma in che guaio mi sono cacciata? ovunque andrò mi troveranno, e non saranno per niente clementi.. dovevo evitare che mi catturassero e invece no, sono stata testarda ed ora eccomi qui, sola a vagare per il Regno della Terra, senza nessuno al mio fianco.." Komachi si sta dirigendo verso la città di Omashu per una strada più isolata che ci fosse, per evitare di imbattersi in qualche soldato. Ad un certo punto, stremata dal giorno di cammino che aveva alle spalle, si siede alla base di un grosso albero, che le offriva ombra e riparo, per riprendersi e mettere qualche cosa nello stomaco.

    Edited by Komachi - 26/11/2012, 21:57
     
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    [EXP Yao (#008000): exp (30r100)/ 5920] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: http://avatar-laleggendadiaang.forumcommun...net/?t=48650086 ABBIGLIAMENTO:casacca verde con bordi marroni, pantaloni verdi] [EV: 600, ABILITA': Maestro del deserto, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]
    [STAT PG:
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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 1 (Novembre), metà mattina.

    Era una giorna soleggiata, adatta per attività all'aria aperta, insomma sembrava una prometente giornata, sopratutto tra le strade di Omashu, città del Regno della terra, famosa per il suo chiasso, causato dalla moltitudine di persone che ogni giorno si riversavano fra le vie di quella imponente città, dai bambini che si rincorrevano tra la folla, alle donne che gironzolavano tra le bancarelle che pululavano in quelle floride stradine, pieni di ogni genere di mercanzia. Si poteva pensare che anche quella giornata fosse così piena di vita, visto che il sole aveva deciso di baciare quelle enormi montagne, ma purtroppo non era più così la dolce Omashu, infatti da molto tempo ormai, da quando la Nazione del fuoco aveva deciso di attaccare, invadendo e conquistato il Regno della terra, era diventata una città silenziosa, quasi morta, non vi era più traccia dell'allegria che avvolgeva quei luoghi, vi aleggiava un tremendo silenzio, rotto qua e là dal ritmico rumore dei passi dei soldati che pattugliavano le vie di quella città ormai vuota. La luce filtrava dalle ampie finestre dell'ufficio del giovane archeologo, arrivando a illuminare un prezioso e antico vaso di terracotta che aveva tra le mani. La guerra non aveva fermato il lavoro del giovane, anzi si poteva dire che l'aveva aumentato notevolmente, visto che l'occupazione della città aveva portato diverse famiglie delle Nazione del fuoco. Famiglie benestanti, infatti tra loro vi erano un governatore, diversi altri nobili, ma sopratutto ufficiali dell'esercito che con la forza avevano strappato le richezze delle ricche famiglie di Omashu. Loro avevano detto che era solo un seguestro momentaneo, ma Yao potè vedere le cose com'erano realmente, infatti era stato assoldato proprio da quelle persone per far loro da esperto valutatore. La fama del giovane aveva fatto di lui la miglior risorsa in quel momento per quei visciti invasori, ma al contempo aveva fornito alla Zanna un infiltrato sicuro e potente. Yao rigirava con molta cura il vaso che aveva tra le mani, era estremamente delicato, doveva semplicemente valutarne l'effettivo valore, cosa per lui assai facile da fare. Durante tutto il tempo nel quale il giovane archeologo svolse il suo lavoro, il suo cliente non smise di parlare con lui, rendendo più difficile il suo lavoro, però questo non turbo il giovane, visto che così facendo poteva reperire, per quanto poche, utili informazioni con le quali teneva aggiornata la sua famiglia, la Zanna. Passò quasi più di un'ora prima che Yao finisse con quella perizia, liquidando così lo snervante cliente. Finalmente!!! Per questa mattina ho finito! Quanto sono arroganti questi sudici bifolchi. Pensare che Mushu poteva diventare così, non lo invidio affatto, chissà come ha fatto ad andare a vivere in mezzo a questa gente? Non lo invidio proprio... Yao ripensò al suo amico Mushu, un dominatore del fuoco che a confronto con il grassone del suo cliente era cento volte meglio. Yao raccolse la sua vorsa a tracolla e uscì di casa alla svelta. Per quella mattinata aveva finito con i clienti, ora voleva solamente rilassarsi e andare lontano da quel posto che ormai non sembrava più suo. Scese le scalinate che conducevano all'ingresso della città, attento a non attirare l'attenzione delle guardie, non voleva aver rogne. Non ci volle molto, raggiunse in fretta la porta della città e una volta superatala sentì come se un enorme e opprimente peso si staccasse dalle sue spalle e rimanesse rinchiuso all'interno di quelle possenti mura. Bene ora divertiamoci un pò.. Detto questo si diresse verso quel che ne restava del bosco, ormai devastato a causa dell'assedio che aveva cinto la città prima che questa cadesse. La guerra aveva spazzato via ogni ricordo che Yao aveva di quella foresta, lasciando dentro di lui un grande vuoto.

    Edited by the_dragon - 29/11/2012, 21:43
     
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  3. Komachi
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    [EXP Komachi (#A700FB): n° exp (00r00*)] [DENARO: tot monete TdA DEPOSITATO: tot monete Tda ABBIGLIAMENTO: capelli legati con un nastro color ghiaccio con alcuni disengi blu notte. indossa una semplice tunica lunga color cielo ,una pelliccia blu scuro con bordi bianchi, dei pantaloni abbastanza larghi color blu intenso e delle scarpe marroni scure. Al collo porta un girocollo turchese, alle braccia ha delle fasce bianche con delle rifiniture blu notte e azzurro ghiaccio.] [EV: 600, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 2 (Novembre), metà mattina. (15r50)

    Komachi si è addormentata sotto l'albero sotto la quale ombra, circa un'ora prima, si era distesa per riposarsi dopo il lungo e faticoso cammino. Ha sognato di essere inseguita dai soldati della Nazione del Fuoco che, avendo scoperto che era scappata, l'avevano attaccata e catturata, poichè nel sogno non era stata in grado di usare il suo dominio per combatterli e difendersi. Si era svegliata di soprassalto, tutta sudata. " Spero solo che i sogni non divengano realtà.. Ma ho dormito circa un'ora! è ora che riprenda il mio cammino, oppure i soldati potrebbero raggiungermi e catturarmi nuovamente." Kom si alza, stirandosi i muscoli che si erano intorpiditi a causa della posizione rannicchiata che aveva tenuto durante il sonno. Poi tira fuori dalla piccola sacca, che aveva nascosto durante il viaggio verso l'isola di Kyoshi - già prevedendo di tentare la fuga-, una borraccia contenente acqua, ormai non più fresca. Komachi beve un sorso d'acqua, ripone la borraccia nella sacca e, dopo essere stata qualche secondo ferma nella posizione in cui si trovava, riprende il cammino verso la città di Omashu. Durante la strada il pensiero di essere catturata la tormenta e il sogno non fa che balenargli nella mente come una predizione del suo futuro. Kom, presa dall'agitazione, comincia a piangere. La paura di essere imprigionata e di lasciare i suoi genitori soli, senza alcun aiuto da parte sua nel lavoro e nelle faccende di casa, e ,ancora di più, la paura che la madre potesse cadere nuovamente in una depressione, che questa volta non le avrebbe lasciato scampo, la turbavano molto e la rendevano incapace di ragionare. All'improvviso Kom si accorge che sta tremando. Decide di sedersi e di aspettare che il panico la lasci libera, almeno per un po'. Non appena si siede sotto un albero non troppo alto ma ombroso, vede in lontananza avvicinarsi una figura. Di scatto si alza e si nasconde dietro al tronco dell'albero. "è sicuramente un soldato della nazione del fuoco.. Devo calmarmi, fare profondi respiri e soprattutto, essere pronta ad attaccarlo.." Con il cuore che le batteva all'impazzata attendeva con ansia e paura l'arrivo della figura, di cui sentiva sempre più vicini i passi.
     
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    [EXP Yao (#008000): exp (25r800)/ 6020] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: http://avatar-laleggendadiaang.forumcommun...net/?t=48650086 ABBIGLIAMENTO:casacca verde con bordi marroni, pantaloni verdi] [EV: 600, ABILITA': Maestro del deserto, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]
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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 2 (Novembre), metà mattina.

    Erano passati diversi minuti nei quali Yao si era lasciato trasportare dai ricordi che quel posto gli riportava alla mente. Era inguisto tutto quel dolore che la Nazione del fuoco portava ovunque andava, ma questa era la guerra. Ormai era finita questa guerra, se così poteva essere chiamata, ora tutto era sotto il dominio della regina del fuoco, una donna ambiziosa non che potente, aveva approfittato della debolezza del Regno della terra per invaderlo e conquistarlo, come successe anche per le tribù dell'acqua e i nomadi dell'aria. Yao era furioso per questa situazione, si era arrivati a tanto a causa della debolezza del loro re, che non aveva apportato le giuste contromisure per fermare questa invasione. Yao sapeva benissimo tutto questo, vista la sua esperienza in campo militare, ma non aveva potuto fornire un valito sostegno al suo paese, anche se aveva fatto di tutto per evitare che Omashu cadesse, lui e la Zanna di giada avevano operato nell'ombra per evitare la caduta della terra, ma non era stato sufficiente. Neanche con la sua nuova capacità era riuscito a far qualcosa, neanche tutti quegli estenuanti allenamenti e i miglioramenti che aveva ottenuto gli erano stati d'aiuto. Tutto questo aveva lasciato in Yao un enorme e profondo vuoto che gli era risultato impossibile colmare. Basta pensare a queste cose! Devo assolutamente trovare una distrazione per rendere migliore questa stupida giornata... Si diede un leggero schiaffo sulla guancia come per riprederersi. Sembrò funzionare, visto che fu come una doccia fredda che lo fece tornare in se. Così affrettò il passo e si diresse lungo una strada che conduceva oltre i confini del territorio di Omashu, Yao voleva raggiungere un certo luogo, dove avrebbe sicuramente troavato persone migliori, persone con i suoi stessi ideali. " Speriamo ci sia qualcuno dei miei amici, sennò dovrò inventarmi qualcos'altro per amazzare il tempo." Pensò il giovane archeologo. Affrettò il passo per giungere prima a destinazione. All'improvviso una vibrazione giunse a lui tramite il terreno, c'era qualcuno in mezzo agli alberi che si era nascosto con estrema rapidità, probabilmente a causa della sua presenza. Il suo dominio della terra era un ottimo aiuto nell'evitare di finire in imboscate, visto che tramite esso riusciva a percepire le cose in movimento sulla crosta terrestre. Questa volta però non sembrava una imboscata,visto che c'era solo una persona, anche se però non poteva abbassare la guardia col rischio di essere attaccato comunque. Decise di avvicinarsi lentamente all'albero e spronare il suo avversario ad uscire. Così fece, una volta arrivato vicino all'albero si fermo e si preparò ad attaccare nell'eventualità che l'altra persona si fosse rivelato ostile nei suoi confronti. Esci da li dietro chiunque tu sia, so che sei li e che ti stai nascondendo da me!

    Edited by the_dragon - 30/11/2012, 17:23
     
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  5. Komachi
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    [EXP Komachi (#A700FB): n° exp (00r00*)] [DENARO: tot monete TdA DEPOSITATO: tot monete Tda ABBIGLIAMENTO: capelli legati con un nastro color ghiaccio con alcuni disengi blu notte. indossa una semplice tunica lunga color cielo ,una pelliccia blu scuro con bordi bianchi, dei pantaloni abbastanza larghi color blu intenso e delle scarpe marroni scure. Al collo porta un girocollo turchese, alle braccia ha delle fasce bianche con delle rifiniture blu notte e azzurro ghiaccio.] [EV: 600, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 3 (Novembre), metà mattina. (3r20)

    Komachi non riesce a trattenere la paura. I passi sono a pochi metri da lei, sempre più vicini. Nei suoi occhi vi è il terrore che la persona che si avvicina possa essere un soldato della nazione del fuoco. Devi calmarti Kom, prendi un respiro e preparati ad ogni evenienza." Pronta in posizione di combattimento, Komachi ascolta i passi ormai a nemmeno un metro di distanza da lei e poi il silenzio. Probabilmente la persona che stava camminando l'aveva intercettata e ora sapeva che si nascondeva lì dietro. Le frullarono per la testa mille pensieri, ma il primo fu quello di morire. Lo scartò subito e si concentrò sul da farsi. Poi una voce maschile agghiacciante. La voce la spronava ad uscire dal nascondiglio. Komachi sudava freddo ed aveva le gambe bloccate per il terrore. Infine dopo qualche secondo passato in silenzio, Komachi uscì di scatto dall'albero e si diresse verso il luogo da dove proveniva la voce, tentando di prendere l'uomo alla sprovvista e atterrarlo.
     
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    [EXP Yao (#008000): exp (30r100)/ 6100] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: http://avatar-laleggendadiaang.forumcommun...net/?t=48650086 ABBIGLIAMENTO:casacca verde con bordi marroni, pantaloni verdi] [EV: 600, ABILITA': Maestro del deserto, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]
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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 3 (Novembre), metà mattina.

    Passò qualche secondo nel quale Yao aspettò che chiunque fosse nascosto li dietro uscisse allo scoperto. Era pronto ad ogni evenienza, si aspettava che fosse un bandito che voleva rapinarlo, però Yao si domandava come avrebbe reagito ora che era stato scoperto, si sarebbe dato alla fuga spaventato, oppure sarebbe partito all'attacco nella speranza di stordire la sua vittima per poi depredarlo. Yao sperava che il suo assalitore scappasse sentendosi smascherato, però non tralasciò minimamente l'altra ipotesi, quindi non mosse un passo, pronto ad contrattaccare nell'eventualità che avesse dovuto difendersi. "Perchè non si decide a muoversi?? Cosa starà pensando??" I pensieri del giovane archeologo erano come un turbinio ingarbugliato, non sapendo cosa doveva aspettarsi si era già immaginato mille e più situazione, ovviamente non perdendo la concentrazione su quanto gli accadeva attorno. Alla fine spazientito decise di incentivare ulteriormente il suo invito, se così si poteva chiamare, visto che sembrava più che altro una minaccia, stava per parlare nuovamente con l'intento di usare un tono minaccioso per mettere fifa alla persona nascosta, quando all'improvviso questo uscì dal suo nascondiglio di corsa scagliandosi contro il giovane. Di istinto Yao fece appello alla sua amata terra, infatti cercò di alzare un muro di roccia, solido e compatto, e di frapporlo tra lui e il suo aggressore. Prima che la tecnica arrivasse a compimento una cosa lo bloccò, facendo scemare il suo intento di difesa, la roccia tornò quasi immediatamente al suo posto. Era una ragazza. La sua assalitrice era una ragazza. Per Yao non sarebbe cambiato nulla nel difendersi da un uomo o da una donna, però qualcosa lo aveva bloccato. Infatti aveva visto in lei una profonda disperazione, quello non era l'attacco di una persona che voleva far del male, ma era dettato dalla disperazione, sentimento che trapelava dagli occhi della ragazza e caricava di energia quel banale attacco. Questo aveva impedito a Yao di farle del male, non era una minaccia per lui, o almeno il suo istinto gli aveva detto questo. Istinto che però non gli fece evitare l'impatto con la ragazza che gli finì letteralmente addosso e vista la forza dovuta alla rincorsa, lo fece cadere e finirono entrambi per terra. "cavolo che botta!!" Penso il giovane archeologo massaggiandosi la schiena dove aveva sbattuto per terra. Cercò di rialzarsi e di aiutare la ragazza a fare altrettanto, con tutta la calma e la gentilezza che poteva, per farla sentire tranquilla e fargli capire che non voleva farle del male, visto che sicuramente era stato quello a far in modo che la ragazza lo attaccasse, la paura, Yao non sapeva di cosa, ma era certo che durante l'attacco la ragazza fosse spaventata e disperata. Stai tranquilla non voglio farti del male! Vieni che ti aiuto. Yao porse la mano destra alla ragazza nell'intento di aiutarla. Nel farlo la osservò meglio e potè trarre delle conclusioni ben precise. Quella ragazza vestiva con dei colori completamente diversi da quelli della nazione del fuoco o del regno della terra, erano di color blu tendente all'azzurro, non si vedevano moltissimo da quelle parti, ma Yao aveva avuto modo di conoscere altra gente della tribù dell'acqua, vista poi anche l'incombere della guerra che aveva portato molte persone di quelle tribù a vagare per il regno della terra in cerca di un luogo sicuro dove rifugiarsi. Non c'erano dubbi, quella ragazza era un membro di una tribù dell'acqua, di quale precisamente non lo sapeva, ma questo non era importante al momento.
     
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  7. Komachi
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    [EXP Komachi (#A700FB): n° exp (00r00*)] [DENARO: tot monete TdA DEPOSITATO: tot monete Tda ABBIGLIAMENTO: capelli legati con un nastro color ghiaccio con alcuni disengi blu notte. indossa una semplice tunica lunga color cielo ,una pelliccia blu scuro con bordi bianchi, dei pantaloni abbastanza larghi color blu intenso e delle scarpe marroni scure. Al collo porta un girocollo turchese, alle braccia ha delle fasce bianche con delle rifiniture blu notte e azzurro ghiaccio.] [EV: 600, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 4(Novembre), metà mattina. (3r20)

    Komachi, lanciatasi contro il giovane, gli piomba addosso ed entrambi cadono a terra. Per fortuna non si è fatta molto male, poiché il corpo del ragazzo l'ha protetta dalla botta. Infine quando si trova a terra, sopra di questo, rotola di fianco, pronta ad attaccarlo prima che possa alzarsi, ma nota una cosa che la frena dal compiere un tale gesto: il ragazzo non è un soldato della nazione del fuoco, ma i suoi vestiti, di varie tonalità di verde, le fanno capire che, al contrario, appartiene alla Regione della Terra. Quel ragazzo, che sembra essere amichevole e molto calmo, le porge la mano offrendogli un aiuto per rialzarsi da terra. Kom, all'inizio un po' titubante sul da farsi - dopotutto non lo conosce e potrebbe essere comunque un malvivente- alla fine decide di fidarsi e di lasciarsi aiutare da quel ragazzo, il cui viso le ispira dolcezza e fiducia. <<Scusami se ti sono piombata così addosso, ma pensavo fossi una guardia della Nazione del Fuoco. Comunque piacere io sono Komachi. Sapresti dirmi se questa strada è sicura o è piena di guardie?>> Si pulisce e mette a posto un po' i vestiti, impolverati dalla terra e un po' sgualciti, aspettando la risposta di quel ragazzo di cui non conosce nemmeno il nome. " Mi potrò fidare di lui, e se collabora con la Nazione del Fuoco? Che cosa devo fare?." Ma non riesce assolutamente a vederlo come una spia, ha un qualche cosa di strano che la fa sentire come se stesse con la sua migliore amica, alla quale può confidare tutto, senza paura che i suoi segreti possano essere rivelati ad altri e usati contro di lei.
     
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    [EXP Yao (#008000): exp (30r100)/ 6200] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: http://avatar-laleggendadiaang.forumcommun...net/?t=48650086 ABBIGLIAMENTO:casacca verde con bordi marroni, pantaloni verdi] [EV: 600, ABILITA': Maestro del deserto, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]
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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 1 (Dicembre), metà mattina.

    Con grande sorpresa di Yao la ragazza si rivelò più gentile e cordiale di quello che si era aspettato, non era normale secondo lui, visto che fino ad un attimo prima lo aveva attaccato e atterrato, però ora si stava rivelando a Yao per tutta la sua dolcezza e gentilezza, era una ragazza assai strana, ma questo piacque a Yao. Quella faccia così serena che la ragazza stava mostrando al giovane archeologo lo rassicurò e gli diede un senso di protezione verso la giovane ragazza che sembrava spaventata e decisamente fuori luogo, si vedeva che non sapeva cosa fare se non scappare da qualcosa o qualcuno che la terrorizzava. Dopo essersi spolverata i vestiti che ormai avevano perso lo splendore che un tempo sicuramente avevano, visto la loro semplicità e al contempo raffinatezza. Subito dopo la ragazza gli parlò e dopo essersi scusata gli fece capire che stava scappando dalle guardie della nazione del fuoco, visto che per puro errore l’aveva scambiato per una di esse. Komachi era il nome della ragazza. Yao osservò meglio la ragazza, visto che ora aveva una chiara visuale del suo intero corpo. Era una ragazza assai bella, dai tratti vini e aggraziati, una donna così Yao non l’aveva mai vista, era davvero bella per la sua giovane età. Komachi aveva i capelli marrone scuro, raccolti aggraziatamente con un delicato nastro color del ghiaccio, con dei ricami. I capelli ornavano un viso che esprimeva tutta la giovinezza della ragazza, cosa assai positiva visto che ne rendeva i lineamenti dolci e delicati, gli occhi erano di un azzurro intenso, che contrastava con la sua pelle scura, dandole un tocco di esotico e di intrigante allo stesso tempo. Insomma era una ragazza decisamente bella, che rapì l’archeologo per diversi secondo, lasciandolo li fermo immobile come un babbeo. Quando Yao si riprese si accorse della stupida faccia che stava facendo e si affrettò ad assumere un tono di contegno, per poi rispondere alla domanda che la ragazza gli aveva fatto e alla quale aspettava una risposta. Piacere Komachi, io sono Yao, non ti preoccupare non devi scusarti, capisco che le tue intenzioni non erano cattive, quindi per favore stai tranquilla. Comunque se stai scappando da delle guardie non è saggio attaccare così una persona armata di tutto punto, per di più se è della nazione del fuoco, dovresti prestare più attenzione. Yao fece una brevissima pausa per lasciare che le sue parole fossero ben capite dalla ragazza, poi riprese a parlarle con ancora più calma e tranquillità. In ogni caso se continui da questa parte arriverai ad Omashu, una grande città del regno della terra, o almeno ciò che ne rimane. Ormai è stata conquistata dalla nazione del fuoco e li brulica di guardie. Yao stava valutando velocemente la situazione, cosa ci faceva li una ragazza appartenente ad una tribù dell’acqua, soprattutto inseguita dalle guardi di quella odiosa nazione del fuoco. Non era molto difficile rispondere a questo quesito, visto che era poche le risposte. In ogni caso Yao non poteva essere certo di alcuna di quelle ipotesi, visto che non aveva la minima idea di quello che la ragazza aveva passato fino ad ora. Di una cosa era certo però, la ragazza aveva bisogno di aiuto per fuggire alle grinfie di quelle persone facenti parte della nazione del fuoco e come membro della Zanna di Giada, era suo preciso dovere fornirle tutto l’aiuto possibile a quella dolce fanciulla. Quindi prese la sua decisione, che era ovvia fin dal principio, avrebbe aiutato quella ragazza, ma come ancora non lo sapeva, ci doveva pensare e in fretta, perché se la ragazza stava scappando, i suoi inseguitori sarebbero sicuramente arrivati di li a poco, aveva poco tempo, doveva agire, agire rapidamente per il bene di entrambi, visto che non avrebbe abbandonato la ragazza al suo destino, sicuramente sarebbe rientrato anche lui nel mirino degli inseguitori della ragazza, per il solo fatto di averla aiutata. Sei stata fortunata ad incontrare me, se hai problemi con la nazione del fuoco qui nei territori di Omashu è me che devi contattare per poter stare al sicuro. Se vorrai accettare il mio aiuto potrò evitare che tu cada nelle loro mani e assicurarti un alloggio sicuro finchè non si saranno calmate le acque. Cosa ne pensi? Yao cercò di essere il più convincente possibile, perché sapeva che la ragazza sarebbe stata diffidente nei suoi confronti, visto che si era appena imbattuta in lui. Però aspettò in silenzio la risposta della ragazza mostrandosi gentile e cordiale.
     
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  9. Komachi
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    [EXP Komachi (#A700FB): n° exp (00r00*)] [DENARO: tot monete TdA DEPOSITATO: tot monete Tda ABBIGLIAMENTO: capelli legati con un nastro color ghiaccio con alcuni disengi blu notte. indossa una semplice tunica lunga color cielo ,una pelliccia blu scuro con bordi bianchi, dei pantaloni abbastanza larghi color blu intenso e delle scarpe marroni scure. Al collo porta un girocollo turchese, alle braccia ha delle fasce bianche con delle rifiniture blu notte e azzurro ghiaccio.] [EV: 600, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 5(Novembre), metà mattina. (3r20)

    Komachi osserò per un po' quel ragazzo. Era alto e con un fisico muscoloso e snello. Aveva i capelli neri e gli occhi marroni chiaro. Sull'occhio sinistro vi era una piccola cicatrice, quasi invisibile. Un bel ragazzo, anche se Komachi capì subito che aveva qualche anno in più di lei. Il ragazzo le sembrò gentile e simpatico. Le offrì il suo aiuto, poichè le disse che la città di Omashu, verso la quale si stava dirigendo, pullulava di guardie della nazione del Fuoco. Non sarebbe stata una buona idea andare avanti e farsi beccare dalle guardie. Sarebbe stata nuovamente catturata, e forse in più sarebbe stata anche punita per aver tentato la fuga. Non le rimaneva che una sola scelta: accettare l'aiuto di uno straniero che però si era dimostrato gentile e abbastanza fidato. <<Grazie per i consigli. Effettivamente non mi conviene andare avanti e mostrarmi così liberamente in città. Sarei catturata subito. Quindi, bè , accetterò il tuo aiuto molto volentieri grazie. Mi hanno catturata, mi stavano portando in prigione. Ma non voglio fare la fine di mio fratello. Devo tornare a casa, per il bene dei miei genitori.>> Queste parole fecero commuovere Komachi, che dopo qualche secondo, scoppiò inevitabilmente a piangere.
     
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    [EXP Yao (#008000): exp (21r50)/ 6250] [DENARO: 1000, DEPOSITATO: http://avatar-laleggendadiaang.forumcommun...net/?t=48650086 ABBIGLIAMENTO:casacca verde con bordi marroni, pantaloni verdi] [EV: 600, ABILITA': Maestro del deserto, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]
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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 2 (Dicembre), metà mattina.

    Passarono diversi secondi nei quali l’archeologo aspettò una risposta dalla giovane Komachi alla sua proposta. In questo breve periodo vide l’espressione della ragazza passare da preoccupata a pensierosa, per finire a sollevata quando sicuramente ebbe preso una decisone, teoria confermata poi dalla risposta della ragazza. Da questa risposta Yao poté capire più cose di quante se ne aspettava, infatti la ragazza si aprì totalmente con l’archeologo, cosa assai strana per lui, visto che non si aspettava una tale reazione da parte della fuggiasca. Il giovane Yao provò a riflettere un attimo sulla storia che la ragazza gli aveva raccontato, però non ebbe tempo perché la ragazza si mise subito a piangere come una fontana per la disperazione, o almeno così sembrava. Yao fu preso alla sprovvista, non sapeva cosa fare in quel momento, essendo la ragazza una estranea per lui non sapeva come prenderla per farla calmare, l’unica cosa che le venne in mente fu metterle dolcemente una mano sulla spalla, si abbassò fino ad avere gli occhi suoi a contatto con i suoi e provò a calmarla con dolci parole. Su dai, stai tranquilla, non essere spaventata per tutta questa situazione, capisco cosa puoi aver passato, ma ora è tutto finito! Sei libera e non dovrai preoccuparti più di nulla, mi occuperò io di te finchè tutta questa brutta storia non sarà finita, te lo prometto. Yao guardò con dolcezza la giovane Komachi, sperando di essere riuscito a calmarla almeno un po’, in oltre era consapevole che in quel momento si era vincolato alla ragazza e doveva portare a termine la sua promessa, avrebbe dovuto essere la sua ombra finchè non si sarebbe sistemato tutto. Ora la cosa più importante era portarla via da quella strada e condurla in un posto sicuro, però l’unico che conosceva in questo luogo era la sua casa. Era ampia e accogliente per entrambi, in oltre sarebbe stato un ottimo rifugio per Komachi visto che nessuna guardia della nazione del fuoco sarebbe venuta a cercarla li, visto l’influenza che Yao aveva nei pezzi grossi che ora controllavano Omashu. Per l’archeologo non vi era posto migliore per il momento. Aspettò che la ragazza si calmasse per poi esporgli la sua idea. Senti Komachi, io abito ad Omashu, sono una persona alquanto influente in città, quindi se per te va bene pensavo di nasconderti a casa mia per qualche giorno finché le acque non si saranno calmate, cosa ne pensi? E’ il luogo più sicuro che conosca per il momento. Aspettò la risposta della ragazza sperando che capisse le sue intenzioni e accettasse il suo aiuto.
     
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  11. Komachi
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    [EXP Komachi (#A700FB): n° exp (00r00*)] [DENARO: tot monete TdA DEPOSITATO: tot monete Tda ABBIGLIAMENTO: capelli legati con un nastro color ghiaccio con alcuni disengi blu notte. indossa una semplice tunica lunga color cielo ,una pelliccia blu scuro con bordi bianchi, dei pantaloni abbastanza larghi color blu intenso e delle scarpe marroni scure. Al collo porta un girocollo turchese, alle braccia ha delle fasce bianche con delle rifiniture blu notte e azzurro ghiaccio.] [EV: 600, ABILITA': nessuna, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna]

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    ANNO 2, MESE 12, GIORNO 6, post 6 (Dicembre), metà mattina. (3r20)

    "Non posso piangere, devo essere forte, per i miei genitori. Devo essere forte".
    Komachi ,dopo qualche secondo in cui si abbandonò completamente al pianto, si riprese grazie anche alle parole consolatorie del giovane ragazzo. Questo gli posò una mano sulla spalla e la rassicurò, infondendole un senso di pacatezza e tranquillità che ormai non aveva più da tempo. Stare al suo cospetto le dava una strana sensazione. Era come se lo conoscesse da tempo, se si potesse fidare ciecamente di lui, se fosse la persona più importante al mondo. Una cosa stranissima che Komachi aveva provato rare volte. La ragazza si asciugò le lacrime e rivolse il viso a Yao. Questo la guardava con dolcezza, come se anche lui sentisse le stesse emozioni di Kom. Dopo qualche secondo passato in silenzio il ragazzo parlò, rivolgendo a Komachi una proposta che la lasciò a bocca aperta " A casa con lui! Ma se nemmeno lo conosco! Eppure c'è qualche cosa in lui che sa di familiare, che mi infonde fiducia e tranquillità. Forse è la cosa migliore che io possa fare, dopotutto dove potrei andare?". Komachi, guardando Yao, ragionò per qualche secondo sulla richiesta ed infine decise ciò che le sembrava più adeguato. << Ok, va bene, verrò con te.. Dopotutto non ho nessuno da cui andare e se girassi per la città da sola sarei catturata subito e portata in prigione. Ma devi stare molto attento.. Io sono una fuggitiva e non voglio che tu faccia la mia stessa fine perchè mi trovano in casa tua. Comunque grazie davvero, sei molto gentile>> Un lieve ma dolce sorriso si stampò sul volto di Komachi. Era grata a quel ragazzo. La stava salvando.
     
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