lezioni tra le rovine

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  1. yana96
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 59, pomeriggio
    [36.840 Huriya arancio: n° exp 1000 (11r20)] [DENARO: 100 NdA DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: tunica di lana avorio fermata in vita da una fascia marrone, al collo porta un ciondolo di legno bianco con un topazio incastonato, ai piedi calza un paio di scarpe basse nere[EV: 500, ABILITA': ARMATURA: //, ARMI: ]

    Stats PG:

    Atk= 600
    Def= 600
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:




    Il panorama davanti a noi era piuttosto triste: una città completamente in rovina, desolata. Avanzammo per il viale polveroso, metteva un po’ d’angoscia vedere quelle maestose mura ormai ridotte in macerie. Una volta che ci fummo avvicinate alle rovine io ed Anisa vedemmo delle tende più o meno nascoste, e se fossero state quelle del rifugio dei nomadi di cui avevamo sentito parlare? Presi la mano di Anisa e le dissi “non sono molto sicura che sia quello che stiamo cercando ma non voglio lasciarti qui da sola, quindi non fiatare”ci avvicinammo con cautela e ci nascondemmo dietro un cumolo di macerie. Le tende erano marroni e dispose in cerchio, c’era un piccolo focolare al centro. Questo significava che qualcuno era nelle vicinanze. Intravidi un paio di persone passare dietro una tenda. I loro abiti erano anonimi, nessun riferimento alla nostra cultura o a quelle delle altre nazioni. Anisa mi strattonò leggermente la mano attirando la ma mia attenzione poi, indicandosi la fronte,mi disse “ vedi se trovi i tatuaggi”. Le sorrisi, era una giusta osservazione, non è facile nascondere i tatuaggi. Cercai di ritrovare con lo sguardo quei due ragazzi che erano passati, appena li vidi mi concentrai sulla loro fronte e sulle mani, non sembrava una ricerca fruttuosa perché i loro capelli erano pettinati in modo da nascondere la fronte e le mani erano coperte da polsiere che arrivavano alle dita. Mi accorsi di un leggero venticello che ogni tanto soffiava dolcemente, cercai di emularlo per far muovere i capelli dei due ragazzi dirigendo un delicato un flusso d’aria nella loro direzione, i loro capelli si mossero abbastanza da farmi intravedere un segno blu che sembrava la punta dei tatuaggi dei monaci. Mi sentii sollevata, c’erano molte probabilità che fossero dei dominatori dell’aria come noi. Ci avvicinammo timidamente alle tende “ehm, salve?” dissi un po’ titubante.
    Cosa potevo fare per far capire che ero una nomade? Non avevo ancora i tatuaggi e dire apertamene di essere una nomade era piuttosto azzardato, mentre ero assorta nei miei pensieri si avvicinò uno dei due ragazzi che avevo visto poco prima posso aiutarvi? mi chiese con un tono gentile. Feci un lieve inchino portando le mani davanti al petto per salutare nel modo tipico dei nomadi ma le ritirai appena si toccarono, forse avevo fatto un errore.
     
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  2. YoMilton
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 01, pomeriggio

    [LV. 1 - EXP 20 - Shouta - (#00C341) - n° exp (09r20)] [DENARO: 100 DEPOSITATO:Conto ABBIGLIAMENTO: Maglia color ocra inserita nei pantaloni lunghi fino al ginocchio, sorretti da una cintura arancione scuro. Sulle spalle un mantello lungo fino a metà schiena arancio scuro e al collo un ciondolo di pietra forato. Calza dei sandali.] [EV: 500, ABILITA': -- ARMATURA: -- ARMI: -- ]

    Stats PG:
    Atk D. 600
    Def D. 600
    Vel 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:
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    Camminavo fra le rovine, desolata come era, non mi aspettavo di certo di trovare qualcuno passeggiare tranquillamente tra i resti di questa città. Dovevo esplorare qualche vecchio edificio un po' più riparato.
    Finalmente vidi delle rovine e non solo. Due figure femminili che vi si stavano intrufolando. Una piccola speranza si accese in me, le segui fino all'interno sempre con cautela, perché non mi pareva di riconoscere due Nomadi. Potevo sempre sbagliarmi.
    Un circolo di tende ed un focolare, era la scena che mi si presentava davanti, quindi qualcuno doveva per forza " abitarvi". Le due ragazze si trovavano qualche metro di fronte a me, una delle due stava parlando con un ragazzo, che però non mi pareva essere un nomade.
    Mi feci coraggio e decisi di tentare un qualsiasi tipo di approccio, mi avvicinai e con un colpo di tosse mi schiarì la voce "Ehm ehm, ciao..." ero evidentemente agitato sperando di non aver sbagliato persona.

    Edited by YoMilton - 14/1/2013, 08:19
     
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  3. yana96
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 59, pomeriggio
    [36.840 Huriya arancio: n° exp 1020 (12r20)] [DENARO: 100 NdA DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: tunica di lana avorio fermata in vita da una fascia marrone, al collo porta un ciondolo di legno bianco con un topazio incastonato, ai piedi calza un paio di scarpe basse nere[EV: 500, ABILITA': ARMATURA: //, ARMI: ]

    Stats PG:

    Atk= 600
    Def= 600
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:




    Un ragazzo si avvicinò timidamente cercando di farsi notare, non sapendo che fare rivolsi lo sguardo verso il ragazzo di fronte a me che, con un sorriso gentile, salutò anche il nuovo aggiunto dicendo: “ciao anche a te, se non sono invadente posso chiedervi cosa ci fate qui?”dovevo cercare di rimanere un po’ sul vago perché se non fosse stato il rifugio dei nomadi sarebbe stato un disastro.
    Dopo un attimo di riflessione risposi “ Noi siamo Huriya ed Anisa” indicai nella mia direzione e in quella della piccolina “ abbiamo sentito di un rifugio sicuro e abbiamo deciso di provare a venirci, spero che possiate aiutarci” poi istintivamente ci voltammo a guardare il ragazzo che era arrivato per ultimo come per aspettare una risposta.
    Dopo qualche minuto il ragazzo di fronte a me disse: “io sono Akesh, siete liberi di rimanere” diceva mentre spostava lo sguardo da me ed Anisa al ragazzo sconosciuto “purchè non creiate problemi” dentro di me gridai di gioia, almeno per un po’ potevamo stare in tranquillità in un posto isolato e forse non avere problemi con il dominio. Pensandoci dovevo trovare un modo per dire di essere una nomade.
     
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  4. YoMilton
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 02, pomeriggio

    [LV. 1 - EXP 0 - Shouta - (#00C341) - n° exp 40 (09r20)] [DENARO: 100 DEPOSITATO:Conto ABBIGLIAMENTO: Maglia color ocra inserita nei pantaloni lunghi fino al ginocchio, sorretti da una cintura arancione scuro. Sulle spalle un mantello lungo fino a metà schiena arancio scuro e al collo un ciondolo di pietra forato. Calza dei sandali.] [EV: 500, ABILITA': -- ARMATURA: -- ARMI: -- ]

    Stats PG:
    Atk D. 600
    Def D. 600
    Vel 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:
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    “ciao anche a te, se non sono invadente posso chiedervi cosa ci fate qui?” chiese il ragazzo che ci si presentò davanti.
    “ Noi siamo Huriya ed Anisa" “ abbiamo sentito di un rifugio sicuro e abbiamo deciso di provare a venirci, spero che possiate aiutarci”
    Dopo la presentazione si voltarono verso di me ed il ragazzo continuò presentandosi come Akesh. “ Purché non creiate problemi” aggiunse. Beh almeno per un po' potrò stare al riparo e sopratutto in compagnia, magari di qualche altro Nomade come me.
    "Ehm io sono Shouta, scusate l'intromissione, ma anche io cercherei un posto dove poter stare per qualche tempo..." rivolgendomi ai ragazzi.
    Ero abbastanza imbarazzato, mi sentivo impacciato, cosi iniziai girovagare fra le tende , per controllare se ci fosse ancora qualcuno in giro. Nulla, chissà dove fossero gli altri.
    Mi riavvicinai alle due ragazze, ero interessato a capire chi fossero.
    "Beh, visto che ci troviamo qui insieme ... magari potremmo scambiarci qualche parola no?!" chiesi titubante.
     
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  5. yana96
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 61, pomeriggio
    [36.840 Huriya arancio: n° exp 1040 (15r50)] [DENARO: 100 NdA DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: tunica di lana avorio fermata in vita da una fascia marrone, al collo porta un ciondolo di legno bianco con un topazio incastonato, ai piedi calza un paio di scarpe basse nere[EV: 500, ABILITA': ARMATURA: //, ARMI: ]

    Stats PG:

    Atk= 600
    Def= 600
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:




    "Beh, visto che ci troviamo qui insieme ... magari potremmo scambiarci qualche parola no?!" sorrisi al ragazzo rispondendogli “con piacere” certo adesso ero disponibile per parlare di qualcosa, il punto era cosa. Non ero sicura di chi fosse il ragazzo con qui stavo per parlare, anche se non avrebbe saputo di questo posto se non fosse un nomade. Ero abbastanza titubante sul cosa dire, dovevo trovare il modo di capire chi fosse. Anisa era rimasta vicina a me come una pargoletta attaccata alla gonna della mamma, la vedevo che cominciava a prendere confidenza con la situazione. Akesh era tornato alle sue faccende così provai a dire qualcosa “Allora … tutto sommato non è così terribile questo posto, basta che non fai caso alle macerie” mi guardai intorno “ sembra che siamo piuttosto in alto, e a prima vista è molto ventilato, non trovi Sh…Shouta?” Anisa mi guardava curiosa forse aveva capito le mie intenzioni, dopo tutto cercavamo spesso di capire se potevamo fidarci delle persone, dopo poco Anisa disse come sovrappensiero “per certi versi è rassicurante” chissà se il ragazzo avrebbe intuito il discorso che volevamo fare, certo era molto velato ,ma essendo in un grande spazio ventilato sia io che Anisa ci sentivamo a casa,o per lo meno ci sentivamo bene con noi stesse, se fosse stato un nomade avrebbe dovuto avvertire anche lui una sensazione simile o sentirsi a suo agio. Dal canto mio ero impaziente di sapere l’identità di Shouta, era molto tempo che non incontravo un’altro nomade, chissà quali avventure avrà passato.
     
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  6. YoMilton
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 03, pomeriggio

    [LV. 1 - EXP 20 - Shouta - (#00C341) - n° exp 60 (10r20)] [DENARO: 100 DEPOSITATO:Conto ABBIGLIAMENTO: Maglia color ocra inserita nei pantaloni lunghi fino al ginocchio, sorretti da una cintura arancione scuro. Sulle spalle un mantello lungo fino a metà schiena arancio scuro e al collo un ciondolo di pietra forato. Calza dei sandali.] [EV: 500, ABILITA': -- ARMATURA: -- ARMI: -- ]

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    Atk D. 600
    Def D. 600
    Vel 300

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    “Con piacere” mi disse la ragazza, la ragazzina affianco a lei le se stringeva attorno.
    “Allora … tutto sommato non è così terribile questo posto, basta che non fai caso alle macerie” “ sembra che siamo piuttosto in alto, e a prima vista è molto ventilato, non trovi Sh…Shouta?”
    Guardandomi attorno mi accorsi che effettivamente tutta la struttura si alzava per molti metri, era anche molto ampia... e si c'erano parecchie macerie.
    "Beh si, è difficile non notarle però. Anche se l'aria che si respira qua non mi dispiace affatto. Sarà che, per ora, posso riposarmi un po' senza dovermi spostare continuamente". Le guardai e sorridetti loro "Si, molto ventilato, se potessi vorrei raggiungere la cima per poter godere della brezza, ma non credo che nessuno sia intenzionato a farlo. Voi invece? Avete fatto un lungo viaggio?" Stavo tentando di dimostrarmi aperto e di far intender chi fossi, magari però stavo esagerando troppo. Se non fossero delle Nomadi che avrei fatto? Ormai non aveva più importanza, quindi tanto valeva ricacciare dentro queste dubbi ed aspettare che anche loro si sciogliessero un po'.
     
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  7. yana96
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 62, pomeriggio
    [36.840 Huriya arancio: n° exp 10090 (15r50)] [DENARO: 100 NdA DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: tunica di lana avorio fermata in vita da una fascia marrone, al collo porta un ciondolo di legno bianco con un topazio incastonato, ai piedi calza un paio di scarpe basse nere[EV: 500, ABILITA': ARMATURA: //, ARMI: ]

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    Atk= 600
    Def= 600
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:




    Si, molto ventilato, se potessi vorrei raggiungere la cima per poter godere della brezza, ma non credo che nessuno sia intenzionato a farlo. Voi invece? Avete fatto un lungo viaggio?
    I miei pensieri erano giusti! Era sicuramente un nomade. Qualunque dominatore dell’aria sarebbe stato bene con il vento che accarezza il viso. Shouta sembrava molto socievole e a prima vista anche simpatico, cominciavo ad essere sempre più sicura di essere arrivata nel posto giusto e di essere in compagnia di nomadi come noi così decisi di sbilanciarmi un po’ e risposi: “oh … noi viaggiamo da molto tempo, aver scoperto questo posto per noi è stato come ritrovare la pace, siamo state costrette a fare questo lungo viaggio come delle ombre …” Anisa si era tranquillizzata vedendomi che stavo parlando tranquillamente con il ragazzo, così si staccò dalla mia veste e cominciò a guardarsi intorno con fare curioso “ e gran parte l’abbiamo dovuta fare a piedi, ma questo non ci ha scoraggiate perché sappiamo che quando arriveremo alla nostra meta ci aspetta un futuro migliore” dissi con un bagliore di speranza.
    Ripensai alle parole che Shouta aveva detto poco prima “se potessi raggiungerei la cima … ma non credo che nessuno sia intenzionato a farlo” bè perché non tentare in fondo con la scusa avremmo visitato il posto, così dissi “perché non diamo un occhiata in giro? Tanto non abbiamo nulla da fare, almeno vediamo anche un po’ in che posto ci troviamo” dissi sorridendo.
     
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  8. YoMilton
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 04, pomeriggio

    [LV. 1 - EXP 20 - Shouta - (#00C341) - n° exp 80 (07r20)] [DENARO: 100 DEPOSITATO:Conto ABBIGLIAMENTO: Maglia color ocra inserita nei pantaloni lunghi fino al ginocchio, sorretti da una cintura arancione scuro. Sulle spalle un mantello lungo fino a metà schiena arancio scuro e al collo un ciondolo di pietra forato. Calza dei sandali.] [EV: 500, ABILITA': -- ARMATURA: -- ARMI: -- ]

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    Atk D. 600
    Def D. 600
    Vel 300

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    "Speravo lo dicessi" le risposi sorridendole, distolsi lo sguardo in cerca di un qualsiasi posto interessante.
    "Stavate dicendo che il vostro viaggio è stato impegnativo e anche il mio non è stato dei migliori; ho viaggiato per giorni da solo; e la solitudine non fa di certo per me." Notai delle macerie che formavano una serie di scalino, portavano ad un piano superiore che poteva essere un interessante inizio. Avevo bisogno di compagnia e Huriya sembrava essere arrivata al momento giusto "Sono contento di aver trovato qualcuno con cui passare del tempo. Dove siete dirette?" Chiesi rendendomi conto subito dopo di esser stato forse troppo invadente. Arrossi "Scusate non mi riguarda..." Corsi verso il primo scalino e con un salto ci balzai sopra, poi salii sul secondo, il terzo e arrivato al quarto " Venite?"
     
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  9. yana96
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    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 63, pomeriggio
    [36.840 Huriya arancio: n° exp 10140 (18r50)] [DENARO: 100 NdA DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: tunica di lana avorio fermata in vita da una fascia marrone, al collo porta un ciondolo di legno bianco con un topazio incastonato, ai piedi calza un paio di scarpe basse nere[EV: 500, ABILITA': ARMATURA: //, ARMI: ]

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    Atk= 600
    Def= 600
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:




    “Stavate dicendo che il vostro viaggio è stato impegnativo e anche il mio non è stato dei migliori; ho viaggiato per giorni da solo” “anche il nostro viaggio è stato simile”dissi come sovrapensiero. Ci stavamo dirigendo verso delle macerie che potevano essere usate per arrivare ad uno spiazzo più in alto quando Shouta chiese "dove siete dirette?" lo vidi correre via poco dopo, forse si era pentito di averlo chiesto. Io ed Anisa lo seguimmo quasi subito scalando le macerie con l’aiuto del dominio, non appena arrivai in cima risposi a Shouta “siamo dirette al tempio dell’est, speriamo che le monache ci concedano la loro ospitalità” ormai era chiaro a tutti e due che stavamo parlando tra nomadi, quindi perché non parlare apertamente.
    Rivolsi lo sguardo allo spiazzo dove ci trovavamo: era molto grande e rotondeggiante, un cielo azzurro si mostrava in tutta la sua bellezza e da lì si sentiva un venticello leggero molto piacevole che accarezzava le vesti delicatamente. “e tu dove sei diretto? Se posso”
    Cominciai a camminare per quella piazzola seguendone il contorno, mi ricordava molto dove ci allenavamo al tempio e camminare in quel modo mi fece venire nostalgia così mi fermai. Rivolsi lo sguardo verso Shouta chissà cosa avrebbe fatto adesso che eravamo quasi in cima a quella costruzione? Avrebbe continuato a salire? Improvvisamente sentivo un bisogno di dominare l’aria intorno a me, come se non ne potessi fare a meno. “è da molto che non facciamo qualche esercizio… vero Hury?” mi chiese Anisa, le risposi con un cenno della testa. Era molto che non potevamo usare il dominio liberamente ed ora ne avevamo l’opportunità, perché sprecarla. “già, hai ragione. Magari riusciamo a fare un buon allenamento nel frattempo che rimaniamo al rifugio” poi dissi quasi sottovoce “chissà che non riesca ad imparare qualcosa”.
     
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  10. yana96
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    [QUOTE=yana96,5/1/2013, 17:25 ?t=53399946&st=0#entry372119992]
    ANNO 1, MESE 12, GIORNO 5, POST 64, tardo pomeriggio
    [36.840 Huriya arancio: n° exp 1270 (38r80)] [DENARO: 100 NdA DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: tunica di lana avorio fermata in vita da una fascia marrone, al collo porta un ciondolo di legno bianco con un topazio incastonato, ai piedi calza un paio di scarpe basse nere[EV: 500, ABILITA': ARMATURA: //, ARMI: ]

    Stats PG:

    Atk= 600
    Def= 600
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:




    Shouta mi guardo incuriosito, forse ero stata un po’ troppo esplicita sulla mia voglia di imparare qualcosa in più,chissà cosa avrebbe fatto ora. Lo guardai cercando di capire cosa gli passasse per la mente, dentro di me speravo che avrebbe accolto la mia proposta silenziosa ero veramente ansiosa di esercitare il dominio. Magari avrei davvero imparato qualche nuova mossa e, nella mia situazione, era sempre meglio essere pronta ad ogni evenienza. “Shouta, visto che siamo qui ed il poto è perfetto, ti andrebbe di sgranchirci un po’ insieme a me ed Anisa” lo vidi un po’ perplesso per questa proposta forse il fatto di allenarsi con delle ragazze poteva sembrargli strano avendolo sempre fatto con i suoi compagni maschi. Dopo qualche secondo mi rispose con un leggero sorriso “perchè no! da dove vogliamo cominciare?” il viso mi si aprì in un sorriso, non solo avevo la possibilità di allenarmi di nuovo, ma con un ragazzo che poteva insegnarmi delle nuove mosse. “potrei farti vedere la mossa che padroneggio meglio e insegnartela nel caso ci fossero delle varianti che non conosci, e poi potresti fare lo stesso tu” Shouta annuì così iniziammo a fare degli esercizi veloci di respirazione e dopo poco cominciai a illustrargli la mia miglior mossa.
    “essendo noi monache fisicamente svantaggiate rispetto a voi uomini” iniziai “ cerchiamo di utilizzare al massimo ogni singolo movimento d’aria al massimo” cominciai a disegnare un cerchio tenendo la guardia “questa tecnica usa gli spostamenti d’aria per destabilizzare e volendo sollevare l’avversario a nostro piacimento” divaricai le gambe e le piegai, subito dopo creai un semicerchio con le braccia generando un flusso d’aria che scagliai di fronte a me subito seguito da un secondo “ questi flussi possono colpire, ma se li dirigi verso i piedi del tuo avversario puoi anche sollevarlo” Disegnai un arco sopra la mia testa con il braccio che aveva appena scagliato il colpo trasportando molta aria davanti a me, feci un passo indietro e feci poggiare il gomito sul ginocchio leggermente flesso subito dopo feci un movimento circolare con il braccio enfatizzato dal ginocchio che si alzò contemporaneamente per poi ricadere con un colpo al terreno quando la mano ebbe finito il suo giro,di seguito feci un piccolo paso in avanti portando la mano in alto davanti il mio viso con un movimento deciso che venne accompagnato da un saltello sul piede corrispondente. Ripetei la sequenza altre volte affinché Shouta la comprendesse appieno, per poi ripeterla un ultima volta insieme.
    Dopo una piccola pausa avevamo ripreso l’allenamento. Shouta avanzò nello spiazzo, “questa è la mia tecnica preferita; la puoi usare quando hai molti bersagli”. Avanzo di due passi disegnando un ampio cerchio con le braccia, si fermò e con una piccola rotazione del busto caricò un colpo, che sprigionò un potente getto d’aria. Rimanendo nella sua posizione si girò indietro e fece partire due lame d’aria, tenendo le braccia piegate ed incrociando le mani davanti a se, subito dopo si voltò di nuovo e lanciò un semicerchio d’aria, tenendo gli avambracci pieganti davanti a lui. Fece un rapido giro su se stesso tenendo le braccia larghe facendo innescare un piccolo tornado, con un movimento repentino si fermò e si mise in guardia, diradando la coltre di polvere che gli si era creata attorno. Ripetemmo la tecnica per molte volte finche non mi riuscì in modo soddisfacente e riuscì a ripeterla insieme a lui ad una velocità notevole.
    “Fantastico!” esclamai “sono sicura che trarremo entrambi vantaggio da questo allenamento” sorrisi, ero felice di aver imparato quella mossa e anche di averne insegnata una a Shouta, il cielo cominciava a prendere dei toni di arancione così tornammo indietro, all’accampamento dove montammo le nostre tende. Ci fermammo tra le rovine per un paio di giorni, rivivendo l’atmosfera che si respira nei templi dell’aria ed allenandoci insieme. Poi io ed Anisa riprendemmo il viaggio verso la nostra meta lasciandoci alle spalle l’accampamento dei nomadi.
     
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9 replies since 5/1/2013, 17:25   121 views
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