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  1. Hachiky"myfairytales
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    AJ, la prossima volta che hai problemi a rispondere cerca di avvisare



    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 12, pomeriggio


    [18.197 Liang (#0000FB): n° exp (19r50*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall




    Il palazzo del governatore sembrava essere tale solo di nome: di sicuro non lo si poteva definire un palazzo, semplice com’era, a soli tre piani. In una grande città lo si sarebbe potuto scambiare per un qualsiasi condominio, non fosse stato per la grande bandiera dell’Impero del Fuoco appesa davanti all’entrata. Di solito a Liang scappava una smorfia davanti a quella bandiera, ma questa volta fu attenta a mantenere il viso impassibile per non attirare l’attenzione delle due guardie piantonate davanti all’ingresso. Facendo cenno ai suoi compagni di seguirla, le oltrepassò con solo un breve cenno del capo, che le guardie non ricambiarono, limitandosi ad osservarla con aria pigra alla ricerca di qualche arma visibile, per poi rivolgere un cipiglio un po’ più pronunciato al cappuccio di Kao. La monaca tenne a bada l’istintivo nervosismo e si trattenne dall’aggiustarsi le maniche, anche se era probabile che fosse una precauzione senza alcuno scopo reale: se veramente fosse riuscita ad ottenere di parlare con il governatore, era quasi certa che sarebbe stata sottoposta ad una qualche perquisizione, e questo avrebbe certamente rivelato i tatuaggi che nascondeva sotto le ampie e lunghe maniche della veste.
    L’ingresso sembrava occupare l’intero piano; al lato destro una grande scalinata portava ai piani superiori, a sinistra si vedeva un ascensore, entrambi sorvegliati da un paio di guardie dall’aria annoiata. Esattamente di fronte all’entrata c’erano delle scrivanie con vetri divisori dietro cui si affaccendavano degli impiegati, lungo il resto delle pareti c’erano delle panche per la gente in attesa, non molta in verità. Non c’era nessun tipo di coda davanti alle scrivanie degli impiegati. Liang le indicò a Kao e Tori. “E’ lì che bisogna avanzare la richiesta. Non c’è gente, quindi non dovrebbe fare differenza con quale impiegato scegliamo di parlare. Spiegate perché siamo qui e cosa vogliamo, e soprattutto sottolineate perché è urgente essere ricevuti al più presto, e dal governatore in persona. Se c’è qualche problema intervengo io.”

    Edited by Hachiky"myfairytales - 23/2/2013, 18:52
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 14, pomeriggio


    [430 Kao (#002B80): n° exp (28r80)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    I ragazzi seguirono la monaca nell'ingresso di quello che doveva essere il palazzo del governatore. Effettivamente Kao era deluso, si aspettava qualcosa di più... maestoso. Passarono accanto alle guardie, che gli rivolsero un'occhiata sospetta. Realizzò quando oltrepassarono la soglia di pietra che indossava ancora il cappuccio. Per lui era ormai naturale portarlo, ma sicuramente non doveva essere cosa comune incontrare gente del genere a Kyoshi. Una volta al riparo dalla luce solare Il giovane liberò la testa dall'impedimento, scrollando i capelli. Lanciò una fugace occhiata a Tori, ma la ragazza sembrava più interessata alle pareti di marmo che li circondavano, ornate da stemmi della Nazione del Fuoco appesi alle pareti. Kao si mise ad osservare incuriosito l'ascensore sul lato sinistro della sala, le cui porte si stavano aprendo in quel momento lasciando uscire un uomo di mezza età che portava tra le braccia uno strano trabiccolo. Stava per avvicinarsi a lui chiedendogli di che si trattasse quando Liang li indirizzò verso gli sportelli in fondo alla stanza. A quanto pare cominciava il lavoro burocratico.

    "Comincio io." Esordì Kao, avviandosi verso gli impegati con passo sicuro. "Sono stato io a vedere i presunti pirati per primo, spero che mi prestino un po' d'attenzione!" Si rivolse quindi alla donna più vicina a loro, quasi sepolta dietro ad una fila di scartoffie dall'aria opprimente. "Buongiorno signora. Siamo qui per inoltrare al governatore una questione davvero importante." La donna alzò gli occhi dalla sua scrivania, guardando il ragazzo con aria svogliata senza proferir parola. "Deve sapere che i nostri mari sono frequentati da gente decisamente poco raccomandabile. La tribù di HaiQing, il mio paese d'origine, è stata attaccata da un folto gruppo di pirati, probabilmente in cerca di rifornimenti. Pirati che poi io e la mia compagna di viaggio abbiamo incontrato sul tragitto per venire qua, all'isola di Kyoshi. Inoltre la nostra amica è figlia di un commerciante, ed è preoccupata dal fatto che la presenza di pirati sulle rotte commerciali potrebbe essere un grande problema per l'economia marittima. In più, l'economia marittima si riflette in modo sostanzioso anche sui commerci continentali e un qualsivoglia impedimento nelle rotte oceaniche inciderebbe fino al più piccolo bottegaio del più remoto villaggio di Kyoshi. Pensi solo a questo: immagino che lei adori le bistecche di facocero alato. I facoceri alati sono allevati con le grandi piantagioni del continente, piantagioni concimate col guano dei gabbiani, tenuti in cattività a causa di questa loro importante caratteristica. Ma i gabbiani vengono nutriti col pesce, proveniente dal mercato portuale. Niente pesce, niente facocero arrosto."
    Al termine della sua arringa Kao guardò la donna dietro alla scrivania. La sua espressione confusa gli fece pensare che forse quello che aveva detto non era la cosa più adatta, si girò quindi verso Tori con un'occhiata supplichevole, sperando che la pragmatica ragazza se la cavasse meglio di lui.
     
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  3. AppleJack
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    Hai ragione, chiedo scusa! >.<

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    [EXP:570 NOME PG: TORI (#005580): n° exp (27r 80 exp x2 = 160 exp)] [DENARO: 0 monete TdA | DEPOSITATO: 1000 monete TdA | ABBIGLIAMENTO: Pantaloni aderenti blu, gli stivali marroni lunghi al polpaccio decorati con pietre blu, azzurre e viola, il vestito dal corpetto aderente e una gonna asimmetrica svasata, con gli orli decorati con tessuto bianco.] [EV: 500, ABILITA': //, ARMATURA: Nessuna ARMI: Disarmata]

    Stats PG:
    Atk D: 500
    Def D: 700
    Atk: //
    Def: //
    Vel: 300
    EV: 500

    Mosse caratteristiche-di scuola:
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    ~ANNO 17 - MESE 1 - GIORNO 1 - POST 5 - POMERIGGIO





    I movimenti della ragazza iniziarono a farsi più impacciati, le gambe iniziavano a tremare leggermente e il costato ad irrigidirsi. Fece un grande respiro, a pieni polmoni, trovando la forza e il coraggio di camminare dietro alla monaca e di non abbassare lo sguardo non appena vide la grande bandiera con il simbolo della Nazione del Fuoco. Le fece uno strano effetto, nella sua vita quel simbolo è stato segnato da pene e paure, fughe e nascondigli. Ora, mentre si avvicinavano a quello che era un palazzo con tre piani massimo, quella bandiera sembrava farsi più grande ad ogni passo. La sensazione di venirne schiacciata era forte, che qualcosa andasse storto e che il padre la richiamasse immediatamente indietro, di andare via. Mai si sarebbe spinta a tanto, mai si sarebbe avvicinata di nuovo a quello stemma. Fece di tutto per non sembrare agitata, ma iniziava a sentire freddo.
    Si ripeteva costantemente di calmarsi, che non c'era motiva di avere paura di un'immagine su una bandiera che svolazzava pigra al vento, che quelle guardie all'ingresso non le avrebbero fatto nulla di male, che non l'avrebbero portata indietro. Piano piano il cuore sembrava tornare alla normale frequenza cardiaca, il freddo a dissiparsi piano. Non guardò le guardie, posò lo sguardo sulle pareti del palazzo non appena ne varcarono la soglia, ad ascoltare anche solo una minima parola di Liang se avesse parlato di nuovo, a cosa potesse esserci su quel diario di Kao che aveva scorto precedentemente. Tutto tranne che alla Nazione del Fuoco ed ai pirati che potevano solcare le acque.
    Spostò poi lo sguardo sugli impiegati che indicò Liang poco dopo, immersi nelle scartoffie dietro a delle scrivanie. La voce della monaca parve quasi ovattata e la brutta sensazione allo stomaco ritornò, subito dopo. Cercò di controllare di nuovo il nervosismo, ciò lo rese facile Kao, che si offrì di spiegare l'accaduto per primo. In quel momento, dentro di sé, non smetteva un momento di ringraziarlo. Lo vide quindi avvicinarsi ad uno degli impiegati, una donna e lei lo seguì, fermandosi abbastanza vicino da seguire tutto il discorso. Restò immobile, in silenzio, e non appena lui accennò a lei annuì con lo sguardo, in modo da confermare le sue parole. Tra Kao che parlava e sapere che Liang era lì, non si rese nemmeno conto che si era tranquillizzata già da qualche minuto. Sentendo poi le ultime frasi di Kao, le sue labbra si incurvarono leggermente all'insù. Non sapeva come, né quando quelle frasi iniziarono a suonarle abbastanza divertenti da farle scomparire completamente il nervosismo.
    Quando lui si voltò, il sorriso rimase e si avvicinò a lui abbastanza da affiancarlo. Gli diede un'ultimo sguardo, poi si girò verso l'impiegata.
    "Mio padre ha sentito delle voci al molo, che sembrano confermare ciò che è stato appena detto..." Iniziò lei, annuendo lievemente con la testa e quindi confermare le parole di Kao: "Dei pescatori hanno raccontato che hanno dovuto cambiare le proprie rotte, forse per paura delle voci stesse oppure perché hanno visto i pirati. Le voci non hanno riferito chi siano o che cosa vogliono, però se questi pirati iniziano veramente ad intaccare l'economia dell'isola, gli scambi commerciali potrebbero essere seriamente compromessi. E' nostra speranza che chi di competenza ci aiuti a capire cosa vogliono e soprattutto chi siano queste persone, prima che la voce si sparga e potrebbe scatenare paura sull'isola prima di tutto, forse estendendosi anche su Kyoshi..."
    Non sapeva che altro aggiungere, se non confermare ciò che è stato detto. Guardò prima Kao, e poi Liang, non sapendo se ciò che aveva appena detto bastasse a convincere l'impiegata o se avesse detto qualcosa di sbagliato. Poi tornò a guardarla, trattenendo la voglia di mordersi il labbro.

    Edited by AppleJack - 23/2/2013, 16:43
     
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  4. Hachiky"myfairytales
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 13, pomeriggio


    [18.247 Liang (#0000FB): n° exp (27r80*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall




    Tori si girò a guardarla e anche l'impiegata dietro il vetro la stava osservando con un'espressione costernata; evidentemente non sapeva bene cosa fare e si aspettava sostegno dall'altra adulta presente. "Quello di cui abbiamo bisogno è parlare con il governatore." spiegò alla donna. "Io e il mio compagno abbiamo incontrato i pirati nelle acque di competenza dell'Isola, quindi sono certa che il governatore vorrebbe esserne informato." In realtà non era certa di chi fosse quel tratto di mare, ma non voleva sentirsi dire di tornare ad HaiQing: stando a quello che diceva Kao le autorità del posto non avevano saputo risolvere la questione. E poi dei pirati a piede libero erano un problema per tutti, qualunque cosa ne pensasse la burocrazia.
    L'impiegata sembrò riprendersi un poco: a quanto pare era finalmente riuscita a capire di che tipo di questione si trattasse e cosa doveva fare. Incominciò subito a trafficare con i cassetti della scrivania e ad estrarne fogli su fogli che mise l'uno sull'altro, creando un plico del volume di un tomo di storia che passò a Liang dallo sportello nel vetro. "Ne sono certa anch'io." disse in tono professionale. "Sfortunatamente il governatore non riceve per l'intera settimana. Per richiedere un incontro formale sulla questione occorre presentare la denuncia compilando l'apposito modulo - sarebbero i fogli da uno a sette - e facendolo timbrare dal mio collega nell'ufficio qui accanto. Poi bisogna allegarvi la richiesta di udienza - fogli da otto a dodici- insieme all'autocertificazione per l'iter amministrativo, e attendere che venga inoltrata alla commissione apposita; quindi, se la domanda viene accettata, vi verrà fissato un incontro a seconda dell'urgenza della questione." Liang sospirò, già per metà rassegnata, ma comunque non prese i fogli che la donna le porgeva. "Credevo che data l'urgenza della questione tutto questo potesse esserci risparmiato. Così potrebbe volerci un lasso di tempo imprecisato tra ventiquattr'ore e una settimana." La donna le rivolse uno sguardo di compatimento. "Più sulla settimana, temo. Mi dispiace, normalmente vi sarebbe stata concessa direttamente un'udienza, ma continuano ad arrivare decreti amministrativi dal governo centrale e l'iter si allunga. Una delle ultime disposizioni stabilisce la graduatoria d'urgenza delle varie problematiche, e temo che la vostra non rientri che nella quarta classe. Fino a una settimana fa non sarebbe importato, ma ora non è più abbastanza perché dei comuni cittadini vengano ricevuti in giornate non riservate alle udienze." Liang prese i fogli con una brutta smorfia. "Suppongo che non ci siano molte possibilità di riuscire semplicemente a parlare con il governatore durante la sua pausa pranzo, vero?" La donna sorrise. "Suppongo di no, ma tutto può essere. Ecco una penna." La monaca ringraziò e andò a sedersi su una panca, brontolando a bassa voce mentre cominciava ad esaminare il plico.

    Edited by Hachiky"myfairytales - 23/2/2013, 18:54
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 15, pomeriggio


    [510 Kao (#002B80): n° exp (20r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Liang guardava sconsolata il plico che le era stato consegnato e Kao guardava sconsolato Liang. Quanto ci avrebbero messo ancora? La stanza spoglia non offriva nemmeno il minimo svago e un'occhiataccia della guardia aveva velocemente distolto il ragazzo dal suo proposito di prendere le scale e dare un'occhiata al piano di sopra. Kao si sedette sbuffando in parte a Liang, osservando la donna e la ragazza al suo fianco. I capelli corvini di Tori risplendevano al sole che filtrava dalle vetrate, gli occhi azzurri scorrevano rapidi sulle carte poggiate sulle ginocchia della monaca. Quella vista turbava Kao, nonostante la conoscesse solo da poche ore nel suo cuore qualcosa si stava muovendo. Si alzò, annunciando: "Io me ne vado fuori a fare due passi. Sono rimasto troppo fermo per i miei gusti. E poi non mi piace troppo stare al chiuso. Ne approfitterò per disegnare qualche pianta indigena!"
    Si avviò fuori dalla porta senza voltarsi, indossando il cappuccio. Una volta fuori si guardò intorno, cercando qualcosa che catturasse il suo sguardo. Si decise a fare il giro del palazzo, dato che dietro sembravano esserci dei giardini. Da dove veniva lui non c'erano molte piante, quindi i suoi occhi correvano da un fiore all'altro, passando per i grandi cespugli verdi disseminati tra una panchina e l'altra.
    Il ragazzo si appollaiò su una di esse, tirando fuori il taccuino e la matita. Stava disegnando un curioso fiore rosa quando vide con la coda dell'occhio due uomini alti, vestiti con una divisa che a prima vista sembrava militare, dirigersi verso la guardia che stava davanti alla porta posteriore del palazzo. Kao non credeva ai propri occhi. Rimase impalato finché i due sconosciuti, dopo aver confabulato con la guardia, non entrarono nell'edificio.
    A quel punto il ragazzo, dimentico dei fiori, corse a gambe levate dalle sue compagne. Si sedette con uno schianto in parte alla monaca, mentre tra un respiro affannoso e l'altro, sussurrava: "Ho.. ho visto una cosa alla quale non crederete. Liang, ti ricordi dei pirati che abbiamo visto, no? Ho appena riconosciuto il loro stemma, la goccia di sangue. Sulla divisa di due uomini che sono appena entrati nel palazzo del governatore. Che si fa?"

    Il governatore è in combutta coi pirati? I pirati sono lì sotto mentite spoglie e tramano qualcosa? Kao ha preso un abbaglio? Scopriamolo con le prossime ruolate!
     
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  6. AppleJack
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    E se ci spostassimo qui per conoscere il nuovo Avatar? *-* Direi che non ce la possiamo perdere! *-*


    senzatitolo1bl
    [EXP:770 NOME PG: TORI (#005580): n° exp (30r 100 exp x2 = 200 exp)] [DENARO: 0 monete TdA | DEPOSITATO: 1000 monete TdA | ABBIGLIAMENTO: Pantaloni aderenti blu, gli stivali marroni lunghi al polpaccio decorati con pietre blu, azzurre e viola, il vestito dal corpetto aderente e una gonna asimmetrica svasata, con gli orli decorati con tessuto bianco.] [EV: 500, ABILITA': //, ARMATURA: Nessuna ARMI: Disarmata]

    Stats PG:
    Atk D: 500
    Def D: 700
    Atk: //
    Def: //
    Vel: 300
    EV: 500

    Mosse caratteristiche-di scuola:
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    ~ANNO 17 - MESE 1 - GIORNO 1 - POST 6 - POMERIGGIO





    Non appena sentì Liang prendere parola trasse un leggero sospiro di sollievo. Non era come parlare a dei clienti, non bastava mostrare un sorriso e via, scambiare la pelle e subito attaccare bottone con un'altro. In un certo senso, si sentiva quasi ignorante di questa vita. Se si trattava di affrontare problemi abbastanza grandi, cercare di ragionare e trovare la soluzione giusta, molto spesso l'indecisione le porta via quasi tutto il tempo per riflettere e trovare una soluzione veloce. Prima di fare qualsiasi cosa, ogni minima decisione, importante o no si concedeva persino giorni per pensarci e non sempre alla scadenza aveva una risposta. Si rese conto, invece, che il suo cervello e il ragionamento non erano per nulla allenati, che la sua campana di vetro si stava sgretolando davanti a lei senza che potesse farci nulla. Abbassò lo sguardo, mentre le due conversavano e non spiaccicò parola per tutto il tempo. Lì era un pesce fuor d'acqua, non era quello il suo posto. Lo sentiva ostile, tutto era ostile.
    La sua mente si distaccò per qualche secondo dal discorso dei due e lo sguardo si posò prima su Liang e poi su Kao. Ancora si chiedeva come i due si fossero incontrati, come mai non aveva mai visto Kao prima d'ora nonostante provenisse da HaiQuing, come mai si sentiva così fuori posto.
    Alzò gli occhi, per posarlo sopra il plico di fogli che la segretaria diede a Liang, compresa la penna. Aggrottò le sopracciglia, in un certo senso si trovava d'accordo con le parole della monaca. Possibile che era così difficile fare uno strappo alla regola, vista la gravità della situazione? Cose che non poteva capire forse, c'erano dei metodi a lei ignoti, cosa fosse per loro importante o no ancora doveva scoprirlo.
    Seguì quindi la monaca verso la panca, con l'intenzione di sedersi al suo lato e posare lo sguardo, poi, sui fogli.
    "Cosa posso fare, per aiutare?" chiese lei, osservando i fogli. Alzò poi lo sguardo alle parole di Kao, inclinando leggermente la testa e guardandolo uscire dal palazzo. Lo seguì per tutto il tempo, fino a quando lui sparì dalla vista e si rimise il cappuccio. Disegnare? Sapeva disegnare? Non sapeva quanto tempo rimase lì a fissare il vuoto, forse per vederlo riapparire e mostrare qualche disegno.
    "Come vi siete incontrati?" Chiese poi, non spostando lo sguardo dal punto in cui era sparito Kao: "Possibile che io non lo abbia mai visto?" Fu quasi una domanda fatta a sé, possibile che Liang era riuscita ad incontrarlo e lei, della stessa tribù mai? In un certo senso, se l'era presa abbastanza male. Posò poi lo sguardo sia su Liang che sui fogli. In teoria, avrebbero dovuto farlo lei e Kao.
    "Comunque sia, grazie mille per l'aiuto..." Le disse: "Non... Sono abituata a questo genere di cose, spero di non aver detto nulla di sbagliato." Disse infine, sorridendole e portandosi una mano dietro alla testa.
    Con l'intenzione di concentrarsi poi di nuovo sul plico e, se vorrà, attendere la risposta di Liang, l'apparizione di Kao la prese alla sprovvista. Aveva già finito di disegnare? Era stato veloce!
    Ma la sua espressione e le sue parole dissero il contrario. Sgranò gli occhi, guardò prima Liang e poi si guardò attorno. Si alzerebbe quindi dalla panca, con l'intenzione di avvicinarsi a Kao.
    "Sei sicuro che siano loro?" sussurrò di rimando lei, come se volesse un ulteriore conferma di quello che le era stato appena detto: "Perché se è come dici, non ci credo che non sappiano nulla! Avete detto che era un sottomarino, e quindi mi chiedo... Come fa ad avvicinarsi un sottomarino senza allertare gente? Non credo che sia così facile da nascondere! E poi, alle guardie sono state chieste delle informazioni in merito solo pochi minuti fa, possibile che nessuno venga ad avvisare o... Rivolgersi a noi?"
    La sua testa stava iniziando a galoppare, l'indice della mancina iniziò a massaggiare la tempia e chiuse gli occhi, trasse un respiro. Stava iniziando a preoccuparsi sul serio, soprattutto perché suo padre era ancora al molo e stava, per l'appunto, parlando con le guardie. Almeno, questo è quanto aveva visto l'ultima volta.
    "Credo che tra poco uscirò io a prendere una boccata d'aria..." Disse infine, aprendo lentamente gli occhi.
     
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  7. Hachiky"myfairytales
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    Mi sono accorta solo ora, perché me l'ha fatto notare Ruf, che qui non c'è la mia risposta. Non so come sia successo perché sono certa di averlo scritto e postato. O è saltata la connessione mentre inviavo o non so cosa. Scusatemi.



    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 14, pomeriggio


    [19.177 Liang (#0000FB): n° exp (30r100x2*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall







    "Cosa posso fare, per aiutare?" Liang rialzò la testa dai fogli con un sospiro. Di recente si trovava a sospirare molto spesso, uno di questi giorni sarebbe andata in iperventilazione. "Grazie dell'offerta, ma qui non c'è molto da fare a parte armarsi di pazienza e arrivare alla fine del modulo." 'Finalità della richiesta'... e che ci scrivo qua? Io voglio solo fare una denuncia, al resto ci dovrebbe pensare il governatore. Allora scrivo 'informare il governatore'? No, se scrivo così metteranno da parte il modulo prima ancora di continuare, devo chiarire subito di che si tratta... La voce di Tori interruppe nuovamente i suoi pensieri. "Come vi siete incontrati? Possibile che io non lo abbia mai visto?" "Bè, io l'ho incontrato ad HaiQing per caso, eravamo entrambi in partenza e così gli ho offerto un passaggio. Credo che tu non l'abbia mai visto perché da quello che ho capito tende a non uscire che con il calare del sole, anche quando l'ho incontrato io non era neppure l'alba." Detto questo tornò a concentrarsi sui maledetti fogli: quella voce 'finalità della richiesta' era una tra le prime, di certo era importante quello che ci scriveva; era talmente assorta che non sentì Tori riprendere a parlare, ma l'arrivo di Kao la distolse nuovamente. Mentre ascoltava le sue parole e la risposta di Tori mise via i fogli: a quanto pareva la situazione era anche più complicata del previsto. "Credo che tra poco uscirò io a prendere una boccata d'aria..." disse Tori con l'aria di sentirsi poco bene. Liang fece una smorfia: avrebbero fatto tutti bene ad uscire e decidere con calma che cosa fare, ma così avrebbero perso di vista i due uomini con la goccia di sangue sulla divisa. In quel momento i due stavano parlando a bassa voce con uno degli impiegati, che li indirizzò verso una delle scalinate. A quanto pare loro potevano essere ricevuti dal governatore o perlomeno da uno dei suoi collaboratori senza bisogno di riempire scartoffie. "Questo ha tutta l'aria di essere un complotto politico di qualche tipo." Cercò di ricordare quello che sapeva del governatore Yon. Ben poco a dire il vero: sapeva che si era guadagnato la carica per la sua lealtà all'Imperatrice, ma questo non significava nulla. "Per il momento sarà bene restare qui, Tori, e anche evitare di fare conclusioni affrettate. Fa un bel respiro e calmati; state tranquilli tutti e due, pensate a un mare calmo senza la minima increspatura, o a una grande distesa di ghiaccio. Vi assicuro che aiuta." La sua mente lavorava velocemente, i pensieri che si susseguivano l'uno dietro l'altro come in un turbine: aveva bisogno di sapere perché quei due uomini erano lì, ma come poteva fare? "Tori, ho un incarico per te." decise infine, alzandosi in piedi, e parlando a voce moderata: non voleva che qualcuno la sentisse, ma nemmeno voleva dare l'impressione di stare dicendo qualcosa di segreto, era il modo migliore di attirare l'attenzione. "Va dall'impiegato laggiù, quello che ha parlato con quegli uomini, e fagli una scenata perché loro sono entrati e tu no. Alza la voce se necessario, minaccia di denunciarlo, l'importante è che trovi il modo di fargli sfuggire qualche indizio su chi sono, cosa vogliono e perché sono entrati senza problemi: se metti l'impiegato in imbarazzo - e non dovrebbe essere difficile, qualunque uomo si sentirebbe a disagio a farsi sgridare da una ragazzina - sentirà il bisogno di giustificarsi in qualche modo per farti calmare, e ti spiegherà cosa sta succedendo. Kao, tu rimani nei paraggi, se arrivano le guardie dì che Tori è tua sorella e che ogni tanto da in escandescenze, fa finta di calmarla e uscite. Quanto a me, cercherò un modo di introdurci negli uffici del governatore."

    Edited by Hachiky"myfairytales - 16/3/2013, 11:39
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 16, pomeriggio


    [580 Kao (#002B80): n° exp (6r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao ascoltò le direttive di Liang in silenzio, annuendo. La soluzione della monaca gli andava completamente a genio, per un momento aveva temuto di dover irrompere armati in qualche modo nell'ufficio del governatore. Doveva ancora imparare a gestire le situazione sotto pressione. Mentre osservava Liang parlare nel tono meno cospiratorio possibile giocherellava coi nastri della borsa a tracolla, tradendo un leggero disagio. Aveva il timore che tutto sarebbe andato nel verso sbagliato, mettendoli in chissà quali casini, ma cercò di tenere un atteggiamento calmo e risoluto, preparandosi bene in mente quello che avrebbe dovuto dire a Tori e all'impiegata.

    Oddio, perdonate ma proprio non mi viene in mente nulla per allungare il mio post D:
     
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  9. AppleJack
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    senzatitolo1bl
    [EXP:870 NOME PG: TORI (#005580): n° exp (46r 100 exp = 100 exp)] [DENARO: 0 monete TdA | DEPOSITATO: 1000 monete TdA | ABBIGLIAMENTO: Pantaloni aderenti blu, gli stivali marroni lunghi al polpaccio decorati con pietre blu, azzurre e viola, il vestito dal corpetto aderente e una gonna asimmetrica svasata, con gli orli decorati con tessuto bianco.] [EV: 500, ABILITA': //, ARMATURA: Nessuna ARMI: Disarmata]

    Stats PG:
    Atk D: 500
    Def D: 700
    Atk: //
    Def: //
    Vel: 300
    EV: 500

    Mosse caratteristiche-di scuola:
    -
    -
    -

    ~ANNO 17 - MESE 1 - GIORNO 1 - POST 7 - POMERIGGIO





    Le parole della monaca le risuonavano nella testa, mentre gli occhi erano fissi sui fogli. Rimbombarono come onde che si abbattono sulla scogliera, fece un gran respiro e chiuse gli occhi. Le labbra si aprivano ma non uscì nemmeno un suono, ripetevano silenziosamente la parola 'mare' e 'calmo'. Era quasi un sogno, una di quelle avventure che vivi quando vai a dormire e ti svegli non ricordando assolutamente nulla. Vivere il sogno. Tutto quello che stava succedendo attorno stava accadendo molto velocemente, un sentimento dietro l'altro. La ragazza sperava di potersela cavare con un incontro, ma dalle ultime evoluzioni pensava che questa storia si sarebbe prolungata più del previsto. Si era ormai completamente dimenticata del padre giù al porto, nemmeno era andata ad avvisarlo del suo ritardo o di metterlo in guardia sugli ultimi accadimenti. Tutto era troppo veloce, la mente giovane, priva di esperienze della ragazza era troppo impulsiva, poco propensa a ragionare in quel preciso istante. Eppure, si stava sforzando di mettere in chiaro le idee.
    Aprii gli occhi, spostandoli prima su Liang e soffermandosi su Kao. Le parole della monaca erano uno strano sottofondo, gli occhi azzurri della ragazza si mossero veloci verso di lei non appena sentì il suo nome.
    Non fece una piega, si limitò ad ampliarli ed a indicarci con l'indice della mancina. Guardò prima Liang, poi la segretaria e poi Kao. Fece un gran respiro, fece per sistemarsi i capelli e le maniche e si portò le mani ai fianchi.
    "Non sarà difficile!" disse lei, sorridente: "Sono allenata con mio fratello!"
    Si girò su se stessa, trasse ancora un gran respiro e si diresse a passo spedito verso la segretaria con cui avevano parlato prima. Fece di tutto per sembrare infuriata, scossa, tramutando il suo sorriso perenne in una smorfia di rabbia e rabbuiando il volto. Era agitata, certo, ma se doveva fingere di essere una che soffriva di crisi isteriche forse sfogarsi in quella maniera le sarebbe anche tornato molto utile.
    Non appena fu davanti al banco, si piazzò davanti all'impiegata e la fissò con lo sguardo più adirato che potesse mimare in quel preciso istante.
    "Mi scusi, com'è che quei signori sono potuti passare senza fare richiesta e noi, vista l'urgenza dobbiamo attendere?" Chiese, incrociando le braccia al petto e spostando il peso del corpo sulla gamba destra.
    "Mi dispiace signorina, ma come ho già spiegato alla signora bisogna presentare la denuncia prima di parlare con il governatore!" le disse sorridendo, cosa che fece alimentare il nervosismo della ragazza.
    "E intanto quei signori fanno il bello e il cattivo tempo per i mari dei Poli, ma certo! Stanno ad aspettare noi che compiliamo i moduli, mi sembra logico, vero?" Le disse, iniziando ad aumentare il tono di voce: "Questo perché è la prassi, vero? Loro passano e noi comuni mortali dobbiamo aspettare l'ascesa dei divini perché le nostre richieste di aiuto non sono abbastanza urgenti, non è vero?"
    Gli occhi della ragazza cercavano quelli dell'impiegata che iniziava a guardarsi attorno, si era appoggiata alla sedia e aveva smesso di smanettare con le scartoffie sulla scrivania.
    "Signorina, la prego di tenere un certo contegno!" disse lei, nervosa.
    "E io la prego di farci passare come ha fatto passare quei signori!" Disse Tori, appoggiando la mancina sul bancone ed indicando laddove erano passati i due pirati. "Non mi schiodo da qui fino a quando lei non ci darà il permesso di passare!"
    "Signorina la prego, non alzi la voce... Sto solo facendo il mio lavoro..." disse, cercando di calmarla e guardando da una parte all'altra.
    "Perché loro sono passati e noi no?" disse lei, non abbassando la voce.
    "Mi dispiace, questi non sono affari che la riguardano!" Rispose, cercando di sovrastare la voce della ragazza.
    "Mi riguardano eccome perché la mia famiglia è in pericolo e voi ci avete rifilato un FOGLIO!" disse infine, battendo i piedi.
    La ragazza, che stava inizialmente fingendo si scoprì che tutto il nervosismo che aveva trattenuto in corpo scoppiò all'istante. Battè il piede a terra, indicò ancora le scale dove erano saliti gli uomini ed alzò ancora di più la voce. I capelli le ricaddero davanti scoprendo il collo e il suo viso stava iniziando ad arrossarsi.
    Dado 10 facce
    Roll(1d10)+0:
    10,+0
    Total:10

    Ho utilizzato dei dadi online per calcolare la fuoriuscita della "perfomance" della ragazza! XD

    "Signorina la prego, abbassi la voce!" Le disse piano l'impiegata: "Non è colpa mia, quelle persone... Ecco, non so chi siano. Mi hanno solo chiesto di farle passare se si fossero presentate! Ma la prego, abbassi la voce, le guardie la sentiranno!"
    "Magari mi potrebbero portare dal governatore!" rispose la ragazza, di rimando. "Ci faccia passare!"
    Roll(1d10)+0:
    9,+0
    Total:9

    "Ok ok, ehm... Vedrò cosa posso fare, va bene? Ma per l'amor del cielo, si calmi! Cercherò di farvi passare entr..." disse, non appena vide una guardia avvicinarsi al banco. L'impiegata sbiancò, il volto stressato.
    "Che succede qui?" Chiese la guardia, incrociando il viso della ragazza.
    "O-oh, nulla... Nulla, nulla!" disse, mentre sorrideva alla ragazza. "Davvero!" Aggiunse infine.
    La guardia squadrò prima lei e poi la ragazza, che ancora paonazza in volto stava riprendendo fiato per la sfuriata.


    Scusate la lunga attesa ma non trovavo i dadi e non sapevo come giostrarmela, spero che vada bene! ^^"
     
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  10. Hachiky"myfairytales
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 15, pomeriggio


    [19.537 Liang (#0000FB): n° exp (25r80x2*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall







    Liang uscì dall’edificio a passo svelto, ma senza correre: non voleva attirare l’attenzione più di tanto. Comunque passare del tutto inosservata sarebbe stato difficile, chiunque avesse prestato un po’ di attenzione avrebbe notato che stava uscendo sola quando era entrata in compagnia, e qualcuno si sarebbe anche potuto ricordare che a entrare con lei erano stati proprio i due ragazzi che ora si sarebbero messi a discutere nell’ingresso. Probabilmente solo l’impiegata con cui avevano parlato se ne sarebbe ricordata, ma solo se lei non attirava ulteriori attenzioni facendo un passo falso. Se voleva ottenere qualcosa di buono da quella antipatica gita al palazzo del governatore non doveva assolutamente mettersi nei guai, anche perché ne sarebbero andati di mezzo i ragazzi.
    Sfortunatamente, introdursi negli uffici del governatore senza autorizzazione era esattamente il modo più probabile di mettersi in guai molto seri. “Vediamo. Posto che non sono invisibile e che entrare di nascosto dalle finestre o dalla porta sul retro funziona solo nelle storie… come entro?” Sgusciare furtivamente non poteva funzionare: sarebbe stata scoperta e a quel punto non se la sarebbe cavata facilmente. No, doveva entrare come se avesse avuto pieno diritto di farlo e chiunque la vedesse doveva pensare lo stesso. Naturalmente questo significava sembrare il più insignificante possibile: se avesse attirato l’attenzione qualcuno avrebbe potuto cominciare a farsi delle domande… “Chi è che insignificante ma può entrare in un edificio governativo senza problemi?” Sembrava un indovinello, e Liang adorava gli indovinelli. Anche quando, come in questo caso, la risposta era anche troppo semplice. “Una servitrice.” Doveva fingersi una servitrice. Non una di quelle che facevano le pulizie o mettevano in ordine gli uffici, chiunque lavorasse lì abitualmente l’avrebbe riconosciuta come estranea. Un fattorino di qualche sorta? Non era orario di consegna delle poste. Era troppo tardi per il pranzo a domicilio. Però… il governatore quel giorno non riceveva i cittadini ma era comunque in ufficio e a quegli uomini era stato permesso di passare. Evidentemente era un giorno in cui riceveva solo determinate persone. Persone importanti, senza dubbio. E di sicuro avrebbe offerto un tè, con dei dolci costosi per fare bella figura e mettere di buon umore gli ospiti. Liang cominciò a guardarsi intorno: se ci era arrivata lei qualunque commerciante della città avrebbe fiutato l’affare, quindi… Eccola lì: una sala da thé dall’aria elegante, a meno di un isolato di distanza. La monaca sorrise soddisfatta: era un po’ grandicella per sembrare una fattorina, ma forse… A passo svelto girò dall’altra parte per cercare la porta sul retro della sala.

    Edited by Hachiky"myfairytales - 16/3/2013, 11:39
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 17, pomeriggio


    [600 Kao (#002B80): n° exp (12r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao non ebbe nemmeno un secondo per intervenire nella scenata di Tori, la ragazza sapeva perfettamente come cavarsela. Questo suo aspetto di lei, vederla rossa in faccia ed esagitata per quella faccenda lo fece rabbrividire per un istante, ma poi notò l'affascinante contrasto tra i suoi capelli corvini e le guance rosse. Era talmente immerso nella contemplazione che non vide Liang uscire dalla sala mentre gli occhi dei presenti erano rivolti su di lui e Tori. Quando si accorse che non c'era più le augurò mentalmente buona fortuna. Ne avrebbero avuto bisogno tutti e tre.
    Riprendendosi, chiese all'impiegata: "Ottimo! Quanto dobbiamo aspettare?" La donna, ancora bianca come un cencio, digitò velocemente qualche numero sull'interfono, si portò la cornetta all'orecchio e disse ai due ragazzi: "Il governatore è ancora in riunione, ma non preoccupatevi," aggiunse velocemente, con un gesto delle mani come se volesse calmarli, "vi farò salire non appena le persone con cui è impegnato scendono."
    Kao si ritenne soddisfatto dalla risposta e si sedette di nuovo sulle scomode panche in legno, facendo cenno a Tori di accomodarsi in parte a lui. 1027, l'interno del governatore... gli occhi del ragazzo, allenati a carpire i dettagli, avevano registrato il numero che poco prima la donna aveva digitato sul telefono. Se solo sapessi cosa ha in mente Liang!
     
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  12. AppleJack
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    [EXP:890 NOME PG: TORI (#005580): n° exp (13r 20 exp = 20 exp)] [DENARO: 0 monete TdA | DEPOSITATO: 1000 monete TdA | ABBIGLIAMENTO: Pantaloni aderenti blu, gli stivali marroni lunghi al polpaccio decorati con pietre blu, azzurre e viola, il vestito dal corpetto aderente e una gonna asimmetrica svasata, con gli orli decorati con tessuto bianco.] [EV: 500, ABILITA': //, ARMATURA: Nessuna ARMI: Disarmata]

    Stats PG:
    Atk D: 500
    Def D: 700
    Atk: //
    Def: //
    Vel: 300
    EV: 500

    Mosse caratteristiche-di scuola:
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    ~ANNO 17 - MESE 1 - GIORNO 1 - POST 8 - POMERIGGIO





    Alla fine si era arrabbiata sul serio. Era stata così presa con l'impiegata che non si accorse di Liang fino a quando non girò lo sguardo verso le panchine. Allungò il collo per vedere se magari si era spostata, ma oltre a Kao che si era avvicinato a lei, non la vide da nessuna parte. Ancora con lo sguardo imbronciato, lasciò che Kao scambiasse le ultime parole con l'impiegata, per poi guardarla per l'ultima volta storto e seguendolo verso le panchine. Non sapeva di essere rossa in volto, sperava solo che la scenata fosse andata a buon fine.
    Non appena si sedette vicino a Kao, accavallò le gambe e appoggiò i gomiti su di esse, le mani sorreggevano la testa.
    "Forse dovevo arrabbiarmi di più..." disse, quasi tra sé e sé. "Forse ci avrebbero fatti salire subito se mi fossi messa a terra battendo i pugni! Comunque sia, andava bene?" Chiese infine, girandosi verso Kao.
    Era curioso il fatto di non averlo mai incontrato prima ad ora sull'Isola, stranamente ci stava ancora pensando. Possibile che le sia sfuggito? Quante persone della stessa tribù erano nei dintorni, magari, e vivevano ad HaiQuing? Forse erano anche domande molto banali, sta di fatto che continuava a pensarci, iniziando a scrutare il ragazzo che aveva al fianco.
    Il nervosismo, intanto, stava scemando e si rese conto che ancora non aveva visto Liang.
    "Sai dov'è andata?" Chiese poi, riferendosi alla monaca e guardandosi in giro. "E' già da prima che non la vedo... Spero che ritorni in tempo, prima che ci chiamino per andare dal Governatore. "
    Si stiracchiò la schiena, portando le mani in alto per poi appoggiarle alla cassapanca di legno. Quanto tempo ancora ci sarebbe voluto?
     
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  13. Hachiky"myfairytales
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 16, pomeriggio


    [19.697 Liang (#0000FB): n° exp (25r80x2*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall







    “Ma siete già venute prima!” osservò perplessa la guardia davanti alla porta di servizio. “L’ultimo ordine non era completo.” rispose Liang, ora in abiti da cameriera – ovviamente presi in ‘prestito’, come il vassoio di dolci che portava tra le braccia - in tono di scusa. “Mancano i dolcetti pralinati e la padrona dice che è meglio che il governatore non si accorga che li abbiamo dimenticati.” Il soldato borbottò qualcosa sul sentirsi un portinaio più che una guardia e poi si affacciò all’interno per chiamare qualcuno che la accompagnasse. Questo Yon non sembrava tipo da subire tentativi di attentati un giorno sì e uno no, però la sorveglianza era comunque molto stretta. L’uomo magro che arrivò sembrava una specie di maggiordomo. “Sei nuova? Non ti ho mai vista prima portare ordini.” disse mentre scortava Liang all’interno. Maledicendo mentalmente quel tipo e il suo spirito di osservazione inopportuno, la donna simulò un’espressione neutra mentre rispondeva. “Di solito sto in cucina, ma oggi un paio di ragazze non stavano bene e non siamo riuscite a sostituirle. Speriamo non sia un’influenza, ci manca solo questa.” L’uomo rispose qualcosa e Liang fece qualche altro commento, facendo attenzione ad essere il più noiosa possibile, nella speranza che l’uomo si dimenticasse di averla mai incontrata non appena si fossero salutati. Attraverso una scala secondaria arrivarono al piano di sopra dove Liang consegnò il pacco ad una segretaria. “Ancora?!” fece annoiata la donna. “Non dirlo a me, è dall’alba che lavoriamo senza sosta, la padrona ha detto che il governatore ha ospiti.” rispose Liang “Mi piacerebbe sapere chi sono, per farci sgobbare così, il re e la regina?!” La segretaria scrollò il capo. “Piacerebbe saperlo anche a me. Di sicuro non sono il re e la regina, né nessun’altro di importante. A me sembrano dei comuni mercenari, non so davvero che bisogno c’era di riceverli con tante moine, proprio oggi che doveva esserci la riunione.” ribatté la segretaria prima di salutare e andarsene. Liang non aveva modo di eludere il suo sorvegliante per seguirla, ma tutto sommato aveva già raccolto un bel numero di informazioni. “Uno: il governatore non ha detto alla segretaria chi è che sta ricevendo, mentre di solito lo fa o lei non sarebbe così irritata da sfogarsi con la prima cameriera di passaggio; probabilmente ha qualche serio motivo per non volere che lo sappia, tanto serio da potersi permettere che lei parli in giro. Due: il modo in cui sono entrati è davvero irregolare come sembra. Tre: secondo la segretaria hanno l’aspetto di mercenari. Ora resta da scoprire se fanno i pirati solo nel tempo libero o se è esattamente quello che gli viene richiesto. Ma da chi, da Yon? E perché? Se lui non è implicato perché li riceve?”
     
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    [620 Kao (#002B80): n° exp (14r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    "Oh, sei stata perfetta! Io non sarei riuscito ad arrabbiarmi così bene, saremmo ancora qua a questionare con l'impiegata! Il ragazzo si era accorto che l'ultima parte della scenata non era completamente recitata, ed era tentato di mettere un braccio attorno alle spalle di Tori per calmarla, ma si trattenne. In fondo non la conosceva ancora abbastanza bene da poter prevedere una sua possibile reazione, limitandosi a guardarla incoraggiante, annuendo lievemente. "Sai dov'è andata?" Tori aveva espresso ad alta voce il medesimo quesito che Kao si era posto poco prima. Dov'era Liang? Che stava facendo? Il tempo passava e lui si preoccupava sempre di più. Nonostante tutta la sua determinazione riguardo alla faccenda dei pirati, gli ultimi avvenimenti avevano fatto scemare la voglia di sottoporre al governatore la questione, instillando in lui un'apprensione che cresceva col passare dei minuti. E se fosse stato davvero coinvolto che sarebbe stato di loro? Li avrebbe liquidati con false promesse o avrebbe percepito che loro sapevano più di quanto avrebbero dovuto?
    Era nel mezzo di questi pensieri quando l'impiegata si avvicinò a loro due e, con un inchino, sussurrò loro: "Il governatore mi ha avvisata che tra cinque minuti potrete essere ricevuti. Una guardia verrà a prendervi e vi accompagnerà nel suo ufficio."
    Kao la guardò allontanarsi, con la gonna dell'uniforme che ondeggiava alla luce elettrica del salone. Lentamente, si girò verso Tori, lanciandole uno sguardo preoccupato.
     
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  15. AppleJack
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    [EXP:910 NOME PG: TORI (#005580): n° exp (13r 20 exp = 20 exp)] [DENARO: 0 monete TdA | DEPOSITATO: 1000 monete TdA | ABBIGLIAMENTO: Pantaloni aderenti blu, gli stivali marroni lunghi al polpaccio decorati con pietre blu, azzurre e viola, il vestito dal corpetto aderente e una gonna asimmetrica svasata, con gli orli decorati con tessuto bianco.] [EV: 500, ABILITA': //, ARMATURA: Nessuna ARMI: Disarmata]

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    Def D: 700
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    Def: //
    Vel: 300
    EV: 500

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    ~ANNO 17 - MESE 1 - GIORNO 1 - POST 9 - POMERIGGIO





    Si portò una mano dietro alla testa, ridacchiando appena. Alla fine sì, si era arrabbiata veramente ma sperava con tutto il cuore che questo dettaglio non si fosse notato. Ormai si era quasi dimenticata del 'vecchio' che ancora l'aspettava al porto, ma non appena tutto questo sarebbe finito sperava con tutto il cuore che quell'uomo iniziasse a considerare l'idea di non aspettare la sera per tornare a casa. Se veramente quei due uomini erano quelli che Kao aveva visto col sottomarino, possibile che siano sfuggiti sia a lei che al padre? Come hanno fatto a nascondere il sottomarino.
    "Kao, se quegli uomini sono quello che dici tu..." disse, accavallando le gambe e appoggiandoci le braccia come prima. Si girò lentamente verso Kao, avvicinandosi a lui tanto quando basta per tenere un tono abbastanza basso: "... E dici che erano a bordo di un sottomarino, dove pensi che lo abbiano nascosto? Non è piccolo, in teoria sarà facile trovarlo, non credi?"
    Alzò lo sguardo poi verso l'impiegata, ora sfoggiando un sorriso e ringraziandola con un cenno del capo. La osservò poi andarsene via, notando poi che Kao non aveva risposto alla sua precedente domanda. Non appena si girò verso di lui, poté quindi notare la sua espressione preoccupata, ma il sorriso non se ne andò dal suo volto.
    "Andrà tutto bene!" disse lei, sempre con il tono della voce abbastanza basso: "E per Liang, forse avrà voluto andare a guardare in giro! Forse ha visto qualcosa... Non so!" Disse, alzando le spalle.
    In realtà era preoccupata anche lei. I due signori erano andati dal Governatore, avrebbero potuto incrociarli per le scale o per i corridoi, o magari la fortuna sarebbe stata dalla loro parte e per quel tratto sarebbero stati tranquillo. Si girò verso l'impiegata, quasi come se aspettasse un suo cenno. Il suo stomaco iniziava ad ospitare una miriade di farfalle e le mani iniziare a farsi leggermente fredde, sembrava che quei cinque minuti fossero interminabili.
     
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