Kyoshi in festa per Sho-Sho

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  1. ¬Gimodef™
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    ANNO 17, MESE 1, GIORNO 29 POST 2// Pomeriggio inoltrato
    2l9046b
    Colore dialoghi: #0093DD
    Exp: 2190 (30x100)
    Denaro: 198 DEPOSITATO: *Click*+
    Abbigliamento: indossa una tradizionale casacca blu coperta da un cappotto aperto di una tonalità più scura, entrambi sono decorati con arzigogoli azzurri. I pantaloni, più chiari, riprendono il colore degli stivali di foggia classica decorati con strisce di un blu più chiaro.:

    Stats:
    exp: 940
    LV: 5
    Atk D. 700
    Def D. 500
    Atk //
    Def //
    Vel 300
    EV 500

    Mosse dominio:

    - Getto d'acqua C
    Il dominatore fa eseguire all'acqua un incerto movimento circolare e la scaglia contro l'avversario
    Attacco: 15 / Difesa: 0 / Velocità: 15

    - Lama d'acqua B (mossa a stretta distanza)
    il dominatore colpisce l'avversario con una porzione d'acqua resa tagliente come una lama
    Attacco: 15 / Difesa: 0 / Velocità: 30

    - Punte di ghiaccio
    Il dominatore lancia contro l'avversario una raffica di piccole punte ghiacciate
    Attacco: 5 / Difesa: 0 / Velocità: 40

    - Guarigione C
    Il dominatore cura se stesso o un compagno grazie all'arte medica del dominio dell'acqua
    Attacco: 0 / Difesa : 0 / Velocità : 0
    EFFETTO: I tuoi PV o quelli di un compagno vengono ripristinati di 100 unità / Puoi usare questa mossa solo 3 volte per combattimento

    - Frusta d'acqua A ( elimina l'apprendimento di : Frusta d'acqua B e Frusta d'acqua C )
    Il dominatore crea una potente frusta d'acqua e la usa per attaccare l'avversario
    Attacco: 40 / Difesa: 0 / Velocità: 20





    Saki, tanto per cambiare, dopo aver ascoltato le domande di Sigurd, era partita in quarta. Perché doveva sempre essere così entusiasta di tutto e di tutti? Non aveva considerato minimamente la possibilità di starsene tranquilla al suo posto aspettando di venir a conoscenza della situazione in modo indiretto e aveva invece preferito tuffarsi fra la folla. Sigurd, dal canto suo, non era assolutamente intenzionato ad addentrarsi in quella che diventava sempre di più una informe massa di braccia e di corpi palpitanti che si spostavano incomprensibilmente da un lato all’altro.
    Le feste di paese erano sempre state un problema per lui proprio per questo motivo… Già non sopportava dover entrare a contatto con la gente ma starci esattamente in mezzo era qualcosa che lo nauseava. Saki, intanto, si era oramai persa tra le teste dei compaesani ma, fortunatamente, la sua zazzera rossa era un segno distintivo che avrebbe aiutato Sigurd a rintracciarla.
    Il dominatore sospirò come suo solito e, trattenendo il fiato, si immise tra la folla. Sembrava quasi stesse facendo una lunga immersione per quanto fosse rosso in volto..
    Si mise a girare tra le persone accuratamente evitate sia fisicamente sia con sguardo che, se per sbaglio incrociato con quello altrui, si spostava immediatamente verso il terreno. Non era la prima volta che la ragazzina si comportava in questa maniera e ancora Sigurd non era riuscito proprio ad abituarsi nonostante avesse imparato in quei mesi a sopportare molte delle cose che lo mandavano fuori di testa quando ancora viveva con i suoi.
    Finalmente la vide che si avvicinava eccitata verso un rachitico ragazzino e una anziana signora. “Non lo fare, Saki non lo fare.” pensò sempre più spazientito. Erano appena riusciti a trovare un momento di pace, avevano appena affrontato suo padre e lei che faceva? Si metteva in mezzo ai discorsi tra due persone interrompendole come se ci fosse solo lei degna di attenzione.
    Scuotendo il capo, Sigurd si avvicinò scansando velocemente chiunque gli si parasse davanti.
    Giunto davanti a quelli che aveva quasi automaticamente identificò come nonna e nipote considerò per un attimo la possibilità di scusarsi per il comportamento della compagna ma, notando come questa era stata azzittita da un secco movimento del ragazzo che aveva ripreso a parlare con la nonna, preferì tacere. Probabilmente quei due non erano stati molto contenti dell’interruzione e l’avevano liquidata senza manco prestarle troppo conto. Sigurd arrivò alle spalle di Saki e le sussurrò " Contenta? Spero tu abbia risolto tutti i tuoi dubbi.. Pronta ad andare, ora?”. Conoscendola, la ragazzina avrebbe potuto anche rispondere male e iniziare qualche battibecco il che avrebbe ulteriormente fatto saltare i nervi a Sigurd. Alzò una mano sulla spalla destra di questa quasi a volerla toccare ma decise di trattenersi e la fece tornare parallela al suo corpo. . “Su, andiamo, troviamo un posto migliore dove fermarci.. Lo vuoi qualche dolcetto? Eh?” disse, sperando di poterla convincere a spostarsi da lì. Oramai i due avevano ripreso a parlare estraniandosi dagli altri, sarebbe stato solo controproducente restargli davanti a fare le belle statuine.
    Poi la sentì parlare: non voleva origliare, fosse stato un centimetro più distante la voce della donna sarebbe stata coperta dal trambusto della folla, ma, nel tentativo di interporsi tra Saki e i due, aveva percepito alcune parti del discorso che l’anziana aveva fatto. Non aveva capito quasi nulla ma quando quella disse: “l’Avatar che ti ha preceduto”, lui ebbe un sussulto. Non poteva essere che quel bambino fosse davvero il potente Avatar. Le sue conoscenze in materia erano davvero misere ma l’immagine che aveva di quella figura non aveva il ben che minimo riscontro in lui. Un ragazzino che avrebbe tranquillamente potuto scagliare a pochi metri senza troppa fatica rappresentava i quattro domini in un solo corpo. Sigurd si girò per osservarlo meglio e lo fissò negli occhi verdi che vedeva scorciati. Fisicamente non era davvero nulla di speciale. Solitamente avrebbe evitato di intromettersi ma, capendo l’occasione a cui si trovava davanti decise di agire. “Scusatemi se vi interrompo, mi presento, sono Sigurd della Tribù dell’Acqua. Volevo solo porgervi le mie scuse per il comportamento di Saki.. Non ha ancora capito come ci si comporta fra persone adulte e il suo entusiasmo per la vita tende a farla sembrare un po'... Rude..” concluse cercando di sembrare il più indulgente possibile nei confronti della ragazzina e le diete un colpetto con un braccio invitandola ad aggiungere le sue scuse a quelle appena fatte.
    Era arrivato là per errore e si trovava davanti una delle occasioni migliori possibili, forse proprio la migliore, non poteva lasciarsela sfuggire così, doveva almeno tentare la fortuna.
     
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54 replies since 12/3/2013, 19:47   876 views
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