All'inseguimento

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  1. Silian
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    png
    ANNO 17, MESE 4, GIORNO 14, POST 76, primo mattino
    E se la freccia è ben scoccata non vi è mai fine
    [37.680 Elanor (#3a0057): n° exp (15r50x2)] [DENARO: 485 NdF DEPOSITATO: conto, ABBIGLIAMENTO: abito verde tenero con orli verdone, stivali in pelle di cavallostruzzo marrone, mantella con cappuccio da viaggio marrone scuro che nasconde l'involucro della balestra sulla schiena, capelli raccolti in una treccia e cappello comico in paglia] [EV: 900, ABILITA': Chi blocking, ARMATURA: //, ARMI: balestra, arco (off) stiletti (16)]

    Stats PG:

    Atk= 1100
    Def= 100
    Vel= 390

    Mosse caratteristiche-di scuola: Burning chi dart, Emergency shot, Raffica agli Tsubo, Deviare armi da lancio, Sgambetto.


    La luce che filtrava dalle imposte socchiuse gli ferì gli occhi da sotto le palpebre ancora pesanti di sonno. I primi rumori della mattina gli arrivarono alle orecchie, sembrava acqua... acqua e una voce femminile. Ci volle qualche istante perché la sua mente recepisse quelle informazioni tanto da collegarle alla persona giusta. Iris... era ancora lì. Aprì gli occhi cerchiati di stanchezza a fatica, sforzandosi di mettersi a sedere sul letto. C'era anche troppa luce per i suoi gusti, e continuò a stropicciarsi le palpebre per un pezzo mentre metteva i piedi giù, sulle assi di legno grezzo del pavimento. "Scusa, ho dormito troppo..." biascicò con la voce ancora impastata mentre si riparava dal sole fastidioso con un avambraccio. "E'... tutto in ordine?"

    Al piano di sotto una delle tre viaggiatrici era ancora impegnata a scrutare con aria assorta la grossa cartina che, spiegata, copriva l'intero tavolino; la seconda era seduta al bancone e giocherellava col manico di un boccale piuttosto che essere impegnata a berne il contenuto e la terza passeggiava sotto il sole mattutino, a prima vista intenzionata a far asciugare il pesante mantello bagnato di rugiada. Elanor osservava furtivamente la sala da pranzo ormai piena di avventori insonnoliti -vecchio trucco, quello della cartina, ma funzionava sempre- e ad ogni nuovo ciocco di legno che i garzoni infilavano nel camino ruggente si sentiva sempre più impaziente e nervosa. Una forte sensazione di bruciore iniziò a salirle dalla bocca dello stomaco, mentre tormentava con le dita il bordo della vecchia pergamena. Cosa aspettavano? Le aveva detto che dovevano andarsene di lì subito! E non importava che non ci fossero chiari segni di presenze ostili, ma quella era una ragione in più per stare sul chi vive. Era proprio per un eccesso di sicurezza da parte loro che quei cani bastardi erano riusciti a far breccia nella sicurezza, ed Elanor non fa mai lo stesso errore due volte.
     
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13 replies since 2/4/2013, 15:39   151 views
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