Di pirati, aspiranti detective e un bisonte volante

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  1. Hachiky"myfairytales
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 1, tardo pomeriggio


    [20.047 Liang (#0000FB): n° exp (15r50x2*)] [DENARO: 490 m NdA DEPOSITATO: 500 m NdA ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: nessuna, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)] Stats PG: Atk= 1.050; Def= 1.350; Vel= 300 + 15= 315 Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall






    La monaca Liang trattenne a fatica uno sbadiglio e posò un attimo la spazzola per massaggiarsi le tempie. Kombo, il suo bisonte volante, emise una sorta di grugnito di protesta per l'inaspettata interruzione della sua toeletta."Scusa amico, è che sono stanca. E' da quanto siamo partiti da HaiQing che non mi sono presa un attimo di riposo. Mi sono ritrovata a dover risolvere un problema dopo l'altro." Il più recente era stato dover fronteggiare le proteste di Tori, che quella mattina aveva aiutato lei e Kao nelle indagini sui pirati, quando aveva cercato di riportarla da suo padre. Liang capiva le sue insistenze, e sospettava che al posto di Tori avrebbe fatto anche di peggio, ma la situazione si era fatta sempre più intricata e potenzialmente pericolosa con il passare delle ore. Alla fine la monaca l'aveva convinta a rimanere con il padre, mentre non c'era stato verso di persuadere Kao ad abbandonare le indagini. In quel momento il ragazzo era in giro a scoprire cosa stessero facendo i due pirati che seguivano ormai da ore, mentre Liang era in una zona secondaria del porto a godersi il primo attimo di pausa della giornata. Non che ne fosse entusiasta: era in ansia per Kao, anche se in gamba era un ragazzo ed emotivamente coinvolto, c'era il rischio che commettesse qualche imprudenza. D'altra parte lei era ormai nota in tutto il porto come 'quella del bisonte volante che ha cercato di rubare un cargo di banane-mela', le sarebbe stato difficile fare lei stessa domande in giro. Quindi, una volta tanto, le toccava starsene buona in un angolo a lasciare che qualcuno che non era lei facesse il lavoro. "Come fanno gli altri a sopportarlo?" si chiese irritata: odiava non avere nulla da fare. Solo parzialmente rassegnata riprese a spazzolare Kombo, mentre attendeva che il suo compagno di viaggio tornasse.
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 23, tardo pomeriggio


    [840 Kao (#002B80): n° exp (17r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao rimase diversi minuti da solo, sul molo, mentre guardava la nave del padre di Tori allontanarsi. Aveva perso l'occasione della sua vita? Era meglio così, invece? Solo gli spiriti lo sapevano.
    Si riscosse appena in tempo per notare che i due pirati stavano uscendo dalla locanda presso la quale si erano fermati a mangiare e si dirigevano verso uno dei numerosi alberghi sparsi lungo la costa abitata intorno al porto. Kao si sorprese quando li vide entrare in quello più lussuoso, con tanto di inchino dell'usciere che gli aprì la porta. A quel punto non seppe più che pensare. Eppure era certo di quello che aveva visto al suo villaggio, uomini con le stesse tuniche e lo stesso stemma che cercavano di depredare la sua gente; tutto ciò che vedeva lì erano invece due persone indubbiamente altolocate, in visita al governatore. Con i pensieri che gli si ingarbugliavano nella mente tornò da Liang al porto, dove l'aveva lasciata con Kombo, mentre il sole che calava tingeva l'acqua di un magnifico colore arancione.
    La vide mentre accarezzava delicatamente il pelo del bisonte. C'era un grande legame tra lei e il suo animale, notò Kao con una punta di invidia. Nonostante gli anni passati a studiare la fauna del suo piccolo paese non aveva ancora carpito i trucchi per conquistare la fiducia degli esseri che popolavano i ghiacci... eppure era sicuro che esistessero persone che come mezzo di trasporto utilizzavano le maestose carpe-elefante, docili sotto al tocco di un bravo addestratore.
    Richiamò la sua attenzione da lontano con un gesto della mano, quando le fu più vicino le riferì quello che aveva visto.
    "...non possiamo semplicemente andar là a spiarli, chissà un albergo del genere che tipo di sicurezza ha! Sei ancora dell'idea di cercare un contatto con quelle persone? Ho idea che tutti questi garbugli tra potenti mi manderanno al manicomio..."

    Edited by Rufus Loacker - 5/5/2013, 13:28
     
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  3. Hachiky"myfairytales
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    ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 2, tardo pomeriggio
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [20.197 Liang (#0000FB): n° exp (20r50x2)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1050
    Def= 1.350
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall



    Kao era di ritorno ma le sue notizie non erano buone come lei avrebbe sperato; d'altra parte era troppo sperare che dopo essere stati in giro tutto il giorno volessero andarsene in giro a bere, magari ubriacandosi e spiattellando tutto quello che loro volevano sapere. Però non era nemmeno il caso che il ragazzo si disperasse, a un giorno lontano da casa già ne stava passando di tutti i colori: di questo passo sarebbe tornato ad HaiQing nelle prossime ventiquattr'ore. "Ma no che non diventi matto, su." provò a incoraggiarlo. "Se non altro avrai una storia avventurosa da raccontare alle ragazze. Comunque hai ragione, a questo punto cercare un contatto è inutile. Non possiamo nemmeno essere certi di ottenerne qualcosa, non vale la pena correre rischi. E io non mi travesto di nuovo, una volta al giorno basta e avanza." terminato di pettinare Kombo si dedicò a ripulire la spazzola per poi riporla nella sacca da viaggio. L'animale, con aria soddisfatta, si avvicinò a Kao strofinandogli il testone contro la schiena per ricevere un po' di carezze. "No, a questo punto direi di tornare al piano A: raccogliere informazioni in giro. A parte il padre di Tori qui tutti sembrano cadere dalle nuvole quando parliamo di pirati, quindi forse non è l'approccio giusto: mi pare abbastanza chiaro che nessuno sa delle attività di quei due, ma qualcuno dovrà pur sapere qualcos'altro di utile. I loro nomi, da dove vengono... La segretaria del governatore non sapeva nulla, a parte che sono stati ricevuti con un sacco di moine, neanche fossero Pupille." Si fermò un attimo a riflettere sulle varie possibilità: a chi potevano rivolgersi? "Per caso ti ricordi se quelle due guardie portuali dall'aria molto sveglia prendevano i dati di tutti i viaggiatori in arrivo? Il padre di Tori ha ricevuto un'ispezione completa di imbarcazione e carico, di questo sono certa. Forse riusciamo a convincere qualcuno a dare un'occhiata ai registri. Quei due sono ancora lì? Scommetto che se diciamo loro che stiamo investigando sulla pesca di frodo ci accontenteranno. Però stavolta parli tu, se mi tocca ancora anche solo un minuto di conversazione con quelli finisce che gli rompo l'aliante in testa. O li ricopro di miele e aspetto che Kombo che li lecchi a morte. Una delle due."
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 23, tardo pomeriggio


    [940 Kao (#002B80): n° exp (31r100)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Oh, le guardie. "Certo, me le ricordo... purtroppo. Ma immagino non ci siano molte altre soluzioni." Kao si avviò nuovamente verso il porto, dove poco prima aveva visto i due uomini in divisa che facevano la spola tra una barca e l'altra, facendo domande casuali ai passanti e ai mercanti che faticosamente cercavano di scaricare le casse dalle stive.
    Li raggiunsero nel giro di pochi minuti, trovandoli comodamente seduti accanto ad un barile che a giudicare dall'odore doveva essere pieno di sardine-ippocampo marinate. Kao ricordava di averne visti interi branchi nei mari del sud, con quella buffa andatura dondolante erano una semplice preda e costituivano uno dei piatti più gustosi che avesse mai assaggiato.
    Richiamò la loro attenzione con un gesto della mano. "Buonasera! Vi ricordate di noi? Ci siamo già incontrati stamattina e ci avete indirizzati dal governatore." Kao mise su la miglior faccia di bronzo della storia mentre pronunciò queste parole: "L'incontro è stato decisamente fruttuoso, con il benestare delle autorità stiamo quindi tentando di tessere un filo logico tra le apparizioni del sottomarino e il dilagante problema della pesca di frodo, che abbiamo appurato essere una gravissima piaga per il commercio e l'economia non solo di questa isola, ma dell'intero paese! Se i pescatori di frodo si mettessero a vendere illegalmente pesce non controllato e trattato secondo le norme igieniche descritte nel paragrafo "Salute e Sicurezza" del Catalogo dei Rivenditori Portuali si rischierebbe una gravissima intossicazione alimentare, che risulterebbe in un crollo enorme delle vendite e quindi moltissimi commercianti perderebbero la loro licenza. Senza più navi posteggiate nei porti non ci sarebbe più bisogno di persone che efficacemente le controllano, quindi verreste licenziati pure voi! Vi sembra uno scenario positivo, questo?" Con l'ultima frase Kao alzò la voce fino a quasi farla diventare uno stridio, strabuzzando gli occhi cercando di sembrare preoccupato e convincente.
    Il suo stratagemma si rivelò incredibilmente efficace. Le due guardie si guardarono con aria stupida per un lungo istante, cercando di raccapezzarsi in quel discorso fatto di paroloni, ma poi si misero sull'attenti parlando uno sull'altro, con un risultato che per poco non fece scoppiare a ridere Kao. Mi spiace prendermi gioco di queste povere guardie, ma se davvero la sicurezza di questa isola è affidata a gente del genere non mi stupisco dei pirati... Mantenendo un'espressione professionale chiese: "Non abbiamo bisogno di molto, ci basta dare un'occhiata ai registri della guardia portuale, che in mani come le vostre scommetto che saranno ordinati e chiarissimi. Ce ne andremo subito e toglieremo il disturbo senza che voi nemmeno ve ne accorgiate."
    Il più alto dei due si esibì in un goffo inchino. "Non si preoccupi, vossignoria. Vi accompagnerò personalmente nell'ufficio. E tu rimani qua, ma non andare in giro che poi ci metto secoli a trovarti!" L'ultima frase era rivolta al suo compagno, che sembrava avere però più interesse per il barile dal quale proveniva un effluvio da acquolina in bocca. Kao sussurrò divertito a Liang: "Non penso che farà molta strada, questo qua!"
    L'ufficio si trovava lì accanto. La guardia tirò fuori da un alto scaffale un librone delle dimensioni di un atlante, per poi uscire dichiarando: "Vi lascio fare il vostro lavoro, starò qua fuori a controllare che nessuno vi disturbi!"
    Kao e Liang rimasero quindi soli nel piccolo ufficio illuminato da un'alta finestrella. "Perfetto. Esattamente, cosa stiamo cercando?"
     
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    ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 3, tardo pomeriggio
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [20.577 Liang (#0000FB): n° exp (19r50)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1050
    Def= 1.350
    Vel= 300

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    Liang era stata molto vicina a saltare al collo di quei due e mettersi a scuoterli vigorosamente per tentare di risvegliarli dal profondo torpore del loro maltrattato buon senso. Sempre se ne avevano uno, chiaro. Non che fosse il caso di lamentarsi, a quanto pareva ci stavano cascando in pieno. “Non si preoccupi, vossignoria.” Vossignoria? E lei che li aveva ritenuti semplicemente ottusi! Ma da dove erano usciti?! “"Non penso che farà molta strada, questo qua!" le disse a voce bassa Kao. “Lo spero bene. Qualunque strada decidesse di prendere finirebbe in un fosso dopo due passi al massimo.” fece lei di rimando.
    A quanto pareva la sicurezza in quell’ufficio era meno che minima; d’altra parte il traffico portuale non era esattamente un segreto di stato, probabilmente anche delle guardie con un po’ di sale in zucca erano sembrate superflue. "Perfetto. Esattamente, cosa stiamo cercando?" chiese Kao dopo che finalmente il mostro di genio ebbe sgomberato il campo. “I registri delle entrate di oggi, che dovrebbero essere questi.” rispose lei passandogli alcuni dei fogli presi dalla scrivania. “A quanto pare gli arrivi della mattina vengono archiviati e ricopiati intorno a mezzogiorno, o qualcosa del genere.” osservò dando una rapida scorsa agli ultimi della pila. “Quelli del pomeriggio devono essere ancora in compilazione, ma non importa, a noi servono questi. Dobbiamo controllare tutti quelli antecedenti all’arrivo di quei tizi al palazzo del Governatore, per capire quali sono i loro nomi, o comunque quelli che hanno dichiarato. Dopodiché cerchiamo di vedere se sono già stati da queste parti negli ultimi tempi, ci faremo un’idea dei loro spostamenti e quindi delle loro attività.” Questo ovviamente se i nomi possibili non si fossero rivelati troppi. Non era una questione di pazienza, Liang aveva esperienza di ricerche simili nelle biblioteche che aveva visitato, ma più rimanevano più aumentavano le possibilità di essere beccati e di finire in guai grossi. “Che bell’esemplare di adulta responsabile che sono.” pensò mettendosi all’opera.
     
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    [960 Kao (#002B80): n° exp (10r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao prese uno dei grossi faldoni indicati da Liang e cominciò a sfogliarlo. Si sedette pesantemente su una piccola seggiolina lì a fianco, scoraggiandosi sempre di più man mano che i nomi di uomini, navi e merci si confondevano davanti ai suoi occhi. Improvvisamente scoppiò a ridere, rivolgendosi alla monaca: "Hey, senti qua: questo tal capitano 'Occhiotorto', controfirmato dal nostromo 'Gambadilegno', ti giuro, Gambadilegno! Trasportavano sete e vesti pregiate! Riesci a immaginarti due nerboruti marinai vestiti come le più raffinate damigelle da palazzo?" Kao stava letteralmente piangendo dal ridere. "E i nomi delle navi! 'Leggiadra Balena', 'Lupo Volante', 'Imperatrice dei Mari 8'... hey, aspetta un attimo!" Smise improvvisamente di ridere e indicò il registro. "Perché, tra tutti i nomi che ci sono, questa è l'unica nave contrassegnata da una sigla? XKCD44. E trasportava 'miscellanea', mentre tutte gli altri trasporti erano indicati al dettaglio. Sarà che ormai vedo complotti da tutte le parti, ma a te non puzza un po' questa faccenda?"
     
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  7. Hachiky"myfairytales
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    ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 4, tardo pomeriggio
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [20.667 Liang (#0000FB): n° exp (19r50)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1050
    Def= 1.350
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall



    Liang scoppiò a ridere. "Gambadilegno? E ti lamenti? Io qui ho 'Chin il conquistatore' e una certa 'Iris Seconda', mi meraviglio che sia ancora in circolazione con un simile nome d'arte! Perché questa Jen-lai 'Boccadirosa' invece? Non voglio sapere che significa." Kao continuò con i nomi delle imbarcazioni e Liang stava per unirsi a lui - l'Amante del Signore del Fuoco? Sul serio? - quando il ragazzo si interruppe bruscamente. Una sigla misteriosa era un affare alquanto strano. "Non lo so, Kao. Una sigla e un'indicazione così imprecisa significano probabilmente che chiunque ha preso i dati sa già di che si tratta; da un lato sembrerebbe che si tratti di qualcosa da nascondere, dall'altro non suona un po' strano? So che non è previsto che estranei leggano queste carte, ma in ogni caso una sigla misteriosa renderebbe sospetto chiunque. Sarebbe stato più logico scrivere un altro nome di quelli strani e un carico a caso, tipo 'vongole-anguilla marinate': chi farebbe domande su qualcosa del genere?" Si fermò un attimo a riflettere, mentre rimetteva in ordine tutte le carte da dove le aveva prese. "Sai che ti dico? Probabilmente si tratta di qualcosa abbastanza normale, ma che non può figurare sulle carte per una questione di immagine. Armi, magari. Se Yon o chi per lui pensa di avere bisogno di armi non è il caso che tutta la cittadinanza lo sappia, si metterebbe in allarme. D'altra parte non è nemmeno stato così subdolo da farmi pensare che stia facendo qualcosa di proibito. Secondo le leggi dell'Impero, almeno." L'Impero, sempre l'Impero. Perché Yon aveva bisogno di armi? Se di armi si trattava, ovviamente: non doveva saltare a conclusioni affrettate a causa dei suoi pregiudizi nei confronti dell'Impero e dell'Imperatrice. Cionostante cominciava a sentire un po' d'ansia; quell'ufficio poi era davvero troppo piccolo. "Tu hai trovato qualche altra pista interessante? Altrimenti possiamo continuare altrove le ricerche su questa XKqualcosa. Ci stiamo mettendo tanto e se qualcuno un po' sveglio ci becca qui saremo in un mare di guai. Questo prima che scoprano cos'abbiamo combinato dal governatore: se scoprono anche quello siamo proprio nei casini."
     
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    [1010 Kao (#002B80): n° exp (15r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao dette un'ultima occhiata alla pila che ormai si era formata sul tavolino. "Niente, non trovo nessun altro indizio, nulla che ci possa portare più avanti di dove già siamo. E concordo sul fatto di lasciare questo posto il prima possibile." Il ragazzo lanciò uno sguardo fuori dalla finestrella per controllare i dintorni. "Mentre ero al porto ho visto un piccolo albergo. Non aveva l'aria propriamente 'turistica', ma si trova vicino all'albergo dei due pirati. Se non hai altre idee direi che possiamo cominciare a pensare a quello come posto dove passare la notte e riposarci con calma. Dopotutto oggi non ci siamo certo risparmiati!"
    Depose l'ultimo faldone che aveva in mano e uscì in fretta dal piccolo ufficio, per poi rivolgersi in tono marziale alla guardia ancora impettita lì fuori: "Signore, la ringrazio vivamente per la sua collaborazione, il suo nome non verrà dimenticato. Buona continuazione della ronda, riposo!"
    L'uomo in uniforme si esibì in un goffo inchino, tornando con passo rigido verso il suo compare, ancora combattuto tra il senso del dovere e la fame, vicino al barile di sardine-ippocampo marinate.
    "Vieni, ti faccio strada" sussurrò poi a Liang, mentre si dirigeva dalla parte opposta al casotto militare, in direzione di quella che risultò essere più una sorta di bettola a luci rosse incassata tra due alti edifici che un albergo.
    "Oh... alla luce del giorno le insegne luminose non si notavano così tanto..." Kao era alquanto imbarazzato e quasi non riuscì a guardare in faccia Liang, arrossendo come un peperone. "Che... cosa facciamo, quindi?"
     
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  9. Hachiky"myfairytales
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    ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 5, tardo pomeriggio
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [20.867 Liang (#0000FB): n° exp (18r50)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1050
    Def= 1.350
    Vel= 300

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    Liang era molto vicina a schiantarsi dalle risate, tanto per la faccia di Kao quanto per la situazione in sé. Si prese il mento nella mano destra come per riflettere sul da farsi, di fatto nascondendo il sorriso dietro l’ampia manica della veste: non sarebbe stato bello se si fosse messa a ridere sul serio, Kao avrebbe potuto pensare che lo stava prendendo in giro e aversene a male. Certo che quei manifesti appesi all’esterno non lasciavano molto all’immaginazione riguardo ciò che doveva accadere all'interno… Liang cominciò a fare un elenco mentale di quante monache avrebbero avuto un subitaneo collasso alla vista di immagini del genere, ma arrivata a dieci decise di smettere. “Mi piacerebbe sapere perché un posto del genere si trova così vicino a un albergo di lusso. Cioè, di solito non li mettono in zone un po’ più interne e malfamate? Forse sono io che non me intendo.” disse concedendosi una mezza risatina poi, tornando alla domanda di Kao. “Che facciamo? Non è che vuoi entrare per caso?” almeno un po’ lo poteva prendere in giro, no? “Per me, mi sa che passo. Non mi scandalizzo per quelli…” disse indicando i manifesti “… ma non penso che gradirei vedere l’interno. Penso anche che faremmo bene a levarci di torno.” Nemmeno aveva finito di parlare che un tizio dall’aria non molto sobria si avvicinò con un sorriso ebete. “Cerchi compagnia, gioia? Offro io.” “Non ho capito quello che hai detto, prova a ripetermelo quando sarai sobrio.” Rispose Liang con un sorriso gelido <i>"Ubriaco già a quest'ora, ma che diavolo!" “Come ti dicevo, sarà meglio levarci di qui. Non voglio rischiare di dover dare uno spettacolo di dominio per levarmi da qualche impiccio.” fece a Kao afferrandolo per un braccio e trascinandolo via. “Cerchiamo qualcosa di più rispettabile, ok? Magari un posto dove possano anche tenere Kombo, non posso lasciarlo al porto tutta la notte, se la prenderebbe a morte.”
     
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    [1060 Kao (#002B80): n° exp (16r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao era rosso fin sopra le orecchie. Ma come ho fatto a non accorgermene prima? Stupido! Si girò svelto, allontanandosi il più velocemente possibile dall'equivoco locale, sviando subito il discorso. "Dai, sicuramente ci deve essere un posto attrezzato anche per i bisonti volanti! Hey ragazzo, hai idea di dove noi tre possiamo passare la notte?" Kao si rivolse ad un giovane basso, che indossava abiti coi tipici colori del Regno della Terra. Stava tranquillamente pescando sul molo e la domanda del dominatore dell'acqua parve non scuoterlo più di tanto. Si voltò con calma verso di loro, mentre le labbra tratteggiavano sul volto inespressivo le parole: "Beh, potrei saperlo... come potrei non saperlo. Siete turisti, immagino. Ma avete una faccia simpatica, potrei farvi uno sconticino."
    Oh bene, perfino il pescatore venale, ci mancava. "Quand'è così... basta questo?" Kao eseguì un movimento fluido con le braccia e subito una grossa triglia-corvo si sollevò, inglobata in una sfera d'acqua, e si posò con un sonoro scroscio nel cestello vuoto del pescatore, il cui viso si illuminò di un grande sorriso. "Beh, direi che mi hai offerto la cena! Seguendo la strada che esce dal porto ti dovresti trovare subito di fronte un grosso stabilimento che pare una stalla, ma non farti ingannare. Quello è solo il retro, se gli giri intorno è un posticino davvero accogliente e a buon prezzo. Beh, buona serata e grazie della cena, quindi!"
    Kao ringraziò e si diresse con passo svelto verso il luogo indicatogli. Trovarono esattamente tutto come era stato descritto. Il locale sembrava carino, almeno da fuori. Un piccolo porticato ornato con edera e delicate lampade ad olio conduceva ad un portoncino a vetri guardato da un portinaio in divisa, che si alzò celermente alla loro vista.
    "Che dici Liang, stavolta può andare?"
     
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  11. Hachiky"myfairytales
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    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [21.577 Liang (#0000FB): n° exp (25r80)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1050
    Def= 1.350
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall



    Liang assistette divertita allo scambio tra il giovane pescatore e Kao; all’inizio aveva pensato di elargire una tirata d’orecchie a quell’incarnazione di cortesia ma il suo amico se la stava cavando bene. La parte delle indicazioni però se la perse del tutto: aveva la vaga sensazione di essere osservata. Fingendo di guardarsi intorno con aria annoiata lanciò una rapida occhiata alle sue spalle; il suo cuore fece un balzo: a qualche metro dietro di loro c’era l’uomo che aveva tentato di abbordarla e non era solo. Non sembrava più tanto ubriaco adesso: chiacchierava con calma con gli altri tre, uomini dall’aspetto comune con vestiti dei più anonimi. Tutti e quattro guardavano con tanta ostentazione da un’altra parte che non avrebbero potuto essere più ovvi neanche se l’avessero fissata a occhi sgranati. O era lei che si immaginava cose per il nervosismo? Nel dubbio non disse nulla a Kao e quando lui si mosse per cercare l’albergo lo seguì in silenzio. I quattro si incamminarono dietro di loro, senza fretta ma senza mai perderli di vista. La monaca strinse i denti: se erano molestatori o rapinatori avrebbero trovato pane per i loro denti. Purché non fossero tutti dominatori, ovviamente: alla sfortuna non c’è mai limite. "Che dici Liang, stavolta può andare?" chiese Kao. Liang aprì bocca per rispondere che certamente era meglio di quello di prima… e la richiuse. Dall’angolo erano appena sbucati tre uomini, che si piazzarono tra loro e l’ingresso dell’albergo. I quattro inseguitori si fermarono alle loro spalle. “Maledizione, Kombo! Se hanno saputo di lui sanno che sono una Nomade e quindi che sono una dominatrice! E hanno visto Kao dominare l’acqua al porto.” Ecco perché erano addirittura in sette. Il portinaio dell’albergo sparì all’interno; la Nomade sperava fosse andato a telefonare alla polizia, ma non era il caso di scommetterci. “L’albergo può andare, Kao, ma temo ci sia qualcos’altro che non va.” disse voltandosi per avere un gruppo su ogni fianco anziché alle spalle. E per essere pronta a fuggire dai lati scoperti; il problema era, Kao le avrebbe tenuto dietro? Cominciava ad essere abbastanza spaventata, anche se si sforzò di non mostrarlo, tenendo la schiena dritta e guardando gli sconosciuti fisso, a turno: aveva la vaga impressione che quell’imboscata c’entrasse molto poco con lei o il loro denaro e tanto con gli eventi di quella mattina. Sperava di sbagliarsi: fuggire da un problema del genere poteva essere molto più complicato che scappare da comuni delinquenti. Non che nel secondo caso la situazione fosse proprio rosea. “Penso ti convenga accettare quel drink, gioia.” disse ad alta voce l’uomo di prima. Non c’era dubbio, non era ubriaco per niente. “Tu e anche il tuo amico. Vi conviene davvero unirvi a noi.”
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 24, tardo pomeriggio


    [1080 Kao (#002B80): n° exp (14r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    "Vi conviene davvero unirvi a noi." Kao li squadrò, incredulo. I sette ceffi non avevano di certo facce raccomandabili. Vestiti con delle giacche di un colore indefinito non riusciva a capire da dove provenissero. Si rivolse a quello che sembrava il capo. Aveva l'impressione di aver già visto quel viso squadrato, incorniciato da dei capelli lunghi e scuri tenuti insieme da una fascia grigia in fronte. "Uh, unirci a voi? In realtà saremmo alquanto stanchi, l'unica cosa che vorremo sarebbe infilarci qualcosa nello stomaco, a meno che non abbiate valide ragioni per indurci a venire con voi." Mentre parlava Kao si girò in modo da trovarsi schiena contro schiena con Liang. Aveva visto le grandi foche-leone artiche utilizzare questa formazione quando lui e i suoi compagni andavano a cacciarle per il pregiato grasso. Sperava di non dover ricorrere alle mani. O al dominio, nel loro caso. Non era un combattente esperto, conosceva solo qualche trucco ma non l'aveva mai testato contro nessuno.
    "Un motivo valido? Credi di farci paura? Ce ne freghiamo, dei motivi validi. Tu, piuttosto, non sei troppo giovane per avere una compagnia del genere?"
    Un uomo, decisamente alto e grosso, si staccò dal gruppo e fece un paio di passi verso di loro. "Torna dalla tua mammina, sicuramente è in pensiero! Lascia che la tua amica viene a divertirsi con noi, siamo molto più simpatici!"
    Evidentemente la sua gioventù l'ha passata a crescere, invece che a studiare la lingua... Kao divaricò le gambe, preparandosi al peggio.
    "Hey, non dovete mica chiedere a me queste cose, anche se vado abbastanza sul sicuro dicendo che la mia amica non ha la minima intenzione di venire con voi..."
     
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  13. Hachiky"myfairytales
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    ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 7, tardo pomeriggio
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [21.837 Liang (#0000FB): n° exp (11r20)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

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    Atk= 1050
    Def= 1.350
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    Liang rimase in un nervoso silenzio mentre Kao provocava i sette delinquenti. Non era una buona cosa se si innervosivano troppo, ma se si distraevano a sufficienza… “Lascia che la tua amica viene a divertirsi con noi.” Quello la spiazzò totalmente: volevano solo lei? Erano davvero solo dei maniaci? Ma il primo aveva chiesto a entrambi di seguirli… stavano cercando di spiazzarli o l’energumeno sgrammaticato non aveva capito le istruzioni? “Perché non cerchiamo di mantenere tutti la calma?” invitò in tono spensierato, mentre la mente lavorava veloce in cerca di una via di fuga. Se solo anche Kao fosse stato un dominatore dell’aria avrebbero potuto fuggire agevolmente… ma non era pensabile che lei se ne andasse da sola. “Avete detto che siete qui per me? Lui può andare allora?” chiese indicando il compagno. Se lui rimaneva indietro poteva correre al porto da Kombo, e lei sarebbe fuggita con l’aliante alla prima occasione. Se erano dominatori – era improbabile, nella peggiore delle ipotesi solo due di loro lo erano, o non sarebbero arrivati in tanti - avrebbero potuto cercare di fermarla e forse l’avrebbero ferita, ma lei era abbastanza certa di riuscire a spuntarla, alla fine. Abbastanza.
     
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 25, tardo pomeriggio


    [1.100 Kao (#002B80): n° exp (9r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    "Uh... beh..." Il gigante rimase un po' spiazzato dalla richiesta di Liang. Guardò verso l'uomo che aveva parlato per primo, come in cerca di approvazione. Quello fece un passo avanti e, con voce conciliante, disse alla monaca: "Ma certo. Il tuo amichetto se ne può andare, ed è bene che se ne scappi via al più presto. Non abbiamo bisogno di mocciosi piagnucolanti, qui." sottolineò con un sogghigno diretto a Kao l'ultima frase. "Beh, che aspetti? Vattene!" Il ragazzo scoccò un'occhiata preoccupata a Liang, pensando a cosa potesse fare. Le due guardie al molo non erano molto affidabili, ma di sicuro avevano almeno una radio per chiedere rinforzi. Senza dire nulla si girò sui tacchi e cominciò a correre per la strada che avevano appena percorso.
    Non aveva però fatto in tempo a fare due passi che si sentì come afferrare per le gambe. Nel momento esatto in cui si era voltato il capo
    "Non avete sentito bene, forse... mi rivolgevo a tutti e due quando ho detto che dovete unirvi a noi!"
     
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  15. Hachiky"myfairytales
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    Liang strinse i denti: per un attimo era sembrato che ci fosse una via d’uscita… tuoni, fulmini e maledette folgori! Si sforzò di mantenere un’espressione calma “Insomma, mettetevi d’accordo!” si arrischiò a dire nel tono lieve che aveva usato prima “Se proprio insistete… Kao, vieni con me a tenere compagnia a questi signori gentili.” disse rivolgendo un’occhiata intensa al ragazzo. “Non controbattere, non fare stupidaggini.” diceva quello sguardo. Sperava che il suo compagno ne cogliesse il significato. Liang avrebbe potuto attaccare il gruppo per permettere a Kao di fuggire, ma loro erano molti, c'era il rischio che uno o più di loro riuscissero comunque a inseguire il suo amico; e lei non aveva la minima idea di come se la sarebbe cavata.
    Avevano ancora una possibilità di cavarsela; se la banda fosse stata lì per fare loro del male probabilmente l’avrebbero già fatto: non erano particolarmente esposti e l’unica anima nelle vicinanze, il portiere, aveva pensato bene di volatilizzarsi. Erano soli, loro e i delinquenti: se li avessero malmenati, o avessero tagliato loro la gola, nessuno sarebbe accorso, nessuno era lì per vederli e denunciarli. La questione non era così semplice, ma Liang stava sforzandosi di essere ottimista. “Qualunque cosa vogliano da noi, serviamo vivi.” si disse. Forse volevano interrogarli? Li avrebbero rinchiusi da qualche parte? A quel pensiero Liang si sentì per la prima volta travolgere da autentico panico. “Dove andiamo? Cosa volete da noi?” chiese a bruciapelo senza riuscire a trattenersi, mentre si incamminava dietro il capo della banda, gli altri che si stringevano intorno a lei e a Kao.
     
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