Di pirati, aspiranti detective e un bisonte volante

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  1. Hachiky"myfairytales
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    ANNO 17, MESE 1, GIORNO 1, POST 6, tardo pomeriggio
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [21.577 Liang (#0000FB): n° exp (25r80)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi, mantello rosso] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1050
    Def= 1.350
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall



    Liang assistette divertita allo scambio tra il giovane pescatore e Kao; all’inizio aveva pensato di elargire una tirata d’orecchie a quell’incarnazione di cortesia ma il suo amico se la stava cavando bene. La parte delle indicazioni però se la perse del tutto: aveva la vaga sensazione di essere osservata. Fingendo di guardarsi intorno con aria annoiata lanciò una rapida occhiata alle sue spalle; il suo cuore fece un balzo: a qualche metro dietro di loro c’era l’uomo che aveva tentato di abbordarla e non era solo. Non sembrava più tanto ubriaco adesso: chiacchierava con calma con gli altri tre, uomini dall’aspetto comune con vestiti dei più anonimi. Tutti e quattro guardavano con tanta ostentazione da un’altra parte che non avrebbero potuto essere più ovvi neanche se l’avessero fissata a occhi sgranati. O era lei che si immaginava cose per il nervosismo? Nel dubbio non disse nulla a Kao e quando lui si mosse per cercare l’albergo lo seguì in silenzio. I quattro si incamminarono dietro di loro, senza fretta ma senza mai perderli di vista. La monaca strinse i denti: se erano molestatori o rapinatori avrebbero trovato pane per i loro denti. Purché non fossero tutti dominatori, ovviamente: alla sfortuna non c’è mai limite. "Che dici Liang, stavolta può andare?" chiese Kao. Liang aprì bocca per rispondere che certamente era meglio di quello di prima… e la richiuse. Dall’angolo erano appena sbucati tre uomini, che si piazzarono tra loro e l’ingresso dell’albergo. I quattro inseguitori si fermarono alle loro spalle. “Maledizione, Kombo! Se hanno saputo di lui sanno che sono una Nomade e quindi che sono una dominatrice! E hanno visto Kao dominare l’acqua al porto.” Ecco perché erano addirittura in sette. Il portinaio dell’albergo sparì all’interno; la Nomade sperava fosse andato a telefonare alla polizia, ma non era il caso di scommetterci. “L’albergo può andare, Kao, ma temo ci sia qualcos’altro che non va.” disse voltandosi per avere un gruppo su ogni fianco anziché alle spalle. E per essere pronta a fuggire dai lati scoperti; il problema era, Kao le avrebbe tenuto dietro? Cominciava ad essere abbastanza spaventata, anche se si sforzò di non mostrarlo, tenendo la schiena dritta e guardando gli sconosciuti fisso, a turno: aveva la vaga impressione che quell’imboscata c’entrasse molto poco con lei o il loro denaro e tanto con gli eventi di quella mattina. Sperava di sbagliarsi: fuggire da un problema del genere poteva essere molto più complicato che scappare da comuni delinquenti. Non che nel secondo caso la situazione fosse proprio rosea. “Penso ti convenga accettare quel drink, gioia.” disse ad alta voce l’uomo di prima. Non c’era dubbio, non era ubriaco per niente. “Tu e anche il tuo amico. Vi conviene davvero unirvi a noi.”
     
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28 replies since 29/4/2013, 23:00   389 views
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