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  1. Hachiky"myfairytales
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    ANNO 17, MESE 5, GIORNO 10, POST 6, mattina
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [24.637 Liang (#0000FB): n° exp (25r80)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1.050
    Def= 1.350
    Vel= 300 + 15

    Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall



    L'uomo chiamato Galesh alzò nuovamente le mani in segno di pace. Liang cominciava a trovarlo irritante. A braccia conserte fissò anche lei l'uomo, con il più severo degli sguardi del suo repertorio. In realtà il bruciore della ferita la rendeva poco propensa alle conversazioni, ma se Jam voleva risposte... era l'unica di cui sentisse di potersi fidare, era meglio fare fronte comune. Lanciò un'occhiata alla sua compagna di sventura: se lei era disposta a rischiare, allora forse poteva fare altrettanto, se gliene si presentava l'occasione. "Non siamo qui a disturbare gli Spiriti, giovane donna. Al contrario, il nostro obiettivo è la pace." Lanciò un'occhiata alle sue spalle, mentre un'altra figura faceva capolino dagli alberi sostenendo la Pupilla inerte. "All'uso della violenza, purtroppo, siamo costretti da altri." aggiunse l'uomo in tono severo, quasi astioso. Liang osservò la Pupilla con attenzione, e poté vedere che il petto le si alzava e abbassava. "È viva." Questo non se l'era aspettato. La Nomade tornò a guardare Galesh. L'avevano risparmiata? Perché? Forse per interrogarla? "All'uso della violenza siamo costretti da altri." Quelle parole gliene riportavano alla mente altre. "Ricorrere alla forza è sicuramente sbagliato, ma sono disposta a compiere questo sacrificio." Erano passati molti mesi da quella conversazione, ma aveva rincontrato quella persona di recente. "Sono loro." Sarebbe stato imbarazzante sbagliarsi, ma lei era sicura. Quello che facevano, il modo di parlare. La sua vita ultimamente sembrava essersi essere andata in pezzi come uno di quei giochi chiamati puzzle, ma finalmente qualche tassello cominciava a combaciare. Forse, dopotutto, era venuta nel posto giusto. "Hangin mi ha parlato di voi. Cosa vuole da me il Loto Bianco?" Qualcuno dei seguaci di Galesh borbottò, ma l'uomo non sembrò sorpreso; solo, la studiò attentamente. Liang sostenne il suo sguardo, ma a fatica e non per il dolore: quell'uomo sembrava essere uno dei pochi in grado di leggere le persone. Non era una sensazione gradevole. "Quello non è un nome da pronunciarsi così, ad alta voce e all'aperto." la ammonì l'uomo. "Qui non c'è nessuno tranne noi." disse Liang alzando le spalle. Era stato un azzardo violare in quel modo la loro segretezza, ma lei aveva bisogno di qualcosa che la mettesse sul loro stesso piano. Che non la facesse sentire come un pulcino nella stoppa. E citare Hangin era stata una mossa calcolata: la donna non le aveva rivelato molto, ma da quel poco che aveva detto Liang aveva dedotto che occupasse una posizione di rilievo nell'organizzazione. Poteva essere addirittura una dei capi. Galesh le rispose con la sua solita calma. "Vedo che sai più di quanto pensassimo. Questo in un certo senso faciliterà le cose. Vieni con noi, e potremo parlare." Liang lanciò un'occhiata a Jam: cosa volevano fare?

    Per velocizzare: se Jam decide di seguire Galesh Liang va con loro. Possiamo passare direttamente all'arrivo al 'covo'
     
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26 replies since 9/10/2013, 22:57   274 views
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