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  1. .Abigail.
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    ANNO 17, MESE 5, GIORNO 10, mattina, POST 14
    Un lemure volante non fa primavera!
    [Exp 630 Phresia Jamila (#550080): n° exp (25r80)x2] [DENARO: 1000 RdT DEPOSITATO: 700 + , ABBIGLIAMENTO: pantaloncini giallo chiaro, molto attillati e lunghi fino a metà coscia, con sopra una gonna-perizoma aperta verde chiaro, legata da uno spago grosso. Per coprirsi il petto, usa lo stesso tessuto verde chiaro della gonna, stretto e legato a formare una specie di reggiseno che si chiude sul collo della ragazza. Non porta le scarpe ed ha molti gioielli addosso.] [EV: 500/500, ABILITA': //, ARMATURA: //, ARMI: //]

    Stats PG:

    Atk= 600
    Def= 600
    Vel= 300

    Mosse caratteristiche-di scuola:


    Jam alzò gli occhi al cielo, offesa e arrabbiata. No. Proprio non volevano risponderle. "Cosa sono, stupida? Una bambina? Non hanno il diritto di trattarmi così, soprattutto dopo quella che hanno fatto in questo luogo sacro" pensò, digrignando i denti per la frustrazione. "Ma devo calmarmi" si impose. Respirò profondamente qualche volta, cercando il suo punto zero. Si concentrò per trovare la pace, la serenità e l'armonia dentro di sé... ci riuscì malamente, e con molta fatica. Ovvio, solitamente le veniva molto semplice ma gli ultimi avvenimenti l'avevano turbata più del consueto. Espirò. Le parole di Galesh sulla pace non le fecero effetto, specie dopo che ebbero strascinato il corpo inerme della Pupilla fuori dal bosco. Phresia osservò il tutto in religioso silenzio, imponendosi la calma e aspettando che la situazione di evolvesse... a quanto pare Liang aveva riconosciuto il gruppo e non pareva allarmata, quanto seccata o incuriosita. La cosa tranquillizzò la ragazza, anche se poco: i loro modi così misteriosi - quasi arroganti - la infastidivano. Se non avevano fatto nulla di male, perché nascondersi? Perché non dichiararsi innocenti? Solo i colpevoli fuggono, questo l'aveva appreso durante le sue scorribande... chi era innocente parlava, chi reo cercava sempre di aggirare la domanda o scaricare sugli altri. E poi, quel Loto Bianco cos'era? Il nome l'aveva già sentito, ma le pareva lontano, sfuggevole: era un nome da leggenda. Stufa di quella situazione di stallo e di essere trattata come non meritava, Phresia aprì bocca per rispondere pesantemente, ma una visione la bloccò. Era durata solo un secondo, un lampo bianco e nero, eppure così chiaro e comprensibile; la sua voce si sperse nel nulla ed esalò un respiro come se qualcuno le avesse premuto il petto. Hei Bai.
    Si era manifestato a lei, comparendo per un istante, come un fulmine. Non si sbagliava, non poteva sbagliarsi: quello era il suo spirito, il protettore della foresta e del villaggio che entrambi amavano. Lo conosceva meglio dei propri genitori. Aveva sentito una presenza di una forza tale da risultare opprimente al limite del dolore, quindi il petto le si era compresso e una figura maestosa ed enorme, bianca e nera, con sei zampe, era comparsa alle spalle di Galesh. Aveva guardato dritto negli occhi di Jamila, annuendo una volta, solennemente ma con un fare paterno, poi scomparve. Quando svanì, Jamila si rese conto di non stare respirando. Era immobile eppure tremava leggermente, aveva gli occhi persi e sbarrati, il petto si sollevò una sola volta e Phresia inspirò con un rantolo spezzato. Cadde a terra, in ginocchio, senza forze. Con le braccia tese e la testa inchinata, riuscì a dire con una voce strana: *La prego, mi porti con lei*.

    Exp: 790

    Ecco fatto, passiamo pure al dopo. Scusa, forse mi sono lasciata un po' prendere la mano ma... volevo farlo, era una spiegazione buona per la decisione di Jam ed era troppo in linea col personaggio.
     
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26 replies since 9/10/2013, 22:57   274 views
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