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  1. Hachiky"myfairytales
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    ANNO 17, MESE 5, GIORNO 10, POST 7, mattina
    Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento
    [24.637 Liang (#0000FB): n° exp (25r80)] [DENARO: 490 NdA DEPOSITATO: conto , ABBIGLIAMENTO: pantaloni chiari, tunica rossa a maniche lunghe aperta ai fianchi] [EV: 1.000, ABILITA': vento di saggezza, ARMATURA: //, ARMI: aliante, ventagli (non visibili)]

    Stats PG:

    Atk= 1.050
    Def= 1.350
    Vel= 300 + 15

    Mosse caratteristiche-di scuola: lame di vento, chakra wall



    Dal momento che il Loto Bianco era una sorta di leggenda per lei, si era aspettata un covo segreto come quello delle storie. Una grotta, un nascondiglio nel folto della foresta o sottoterra... quello che non si aspettava era di tornare al villaggio da cui era partita. Al limitare della foresta il gruppo che le accompagnava si separò: a due o tre presero direzioni differenti, senza mai scambiarsi più di un cenno. Sembravano una squadra ben affiatata, o perlomeno molto disciplinata. Liang e Jam seguirono Galesh mentre gli altri si allontanarono. A quanto sembrava l'uomo voleva fare del suo meglio per non farle sentire in pericolo: la Nomade capiva che i suoi uomini avrebbero voluto accompagnarlo, ma l'uomo rifiutò.
    Dal momento che Liang non era in vena di conversazione e Galesh non sembrava particolarmente ciarliero nessuno dei due cercò scuse per rompere il silenzio e procedettero senza scambiarsi una parola. Invece la monaca si mise a studiare di sottecchi Jam: la donna si era comportata in modo strano nella radura, prima rifiutando veementemente l'offerta di Galesh e poi addirittura pregandolo in ginocchio di poterlo seguire. Cos'era cambiato? Non riusciva a immaginarlo, né voleva affrontare l'argomento davanti ad altri, quindi non rivolse la parola nemmeno a lei.
    Arrivarono a destinazione meno di un'ora dopo il loro incontro, perlomeno secondo Liang. Un semplice edificio a due piani, abbastanza ampio, dallo stile piuttosto vecchio ma ben tenuto, nella periferia del villaggio: non avevano incontrato nessuno per tutto il tragitto. La casa non aveva un vero e proprio giardino: la raggiunsero seguendo un vialetto in mezzo all'erba alta. Intorno non si sentiva un suono. In effetti era il luogo perfetto per un ordine segreto. Di sicuro meno sospetto di una caverna.
    All'ingresso, pulito ma del tutto privo di arredamento, una giovane cameriera li accolse all'ingresso senza dire una parola e Galesh le affidò il suo mantello. "Chiama Ran." disse l'uomo. La donna annuì e si allontanò, per tornare poco dopo con un uomo di mezza età piccolo, magro e quasi del tutto calvo, che fece un cenno a Liang. "Mi permetta di dare un'occhiata alla ferita." disse l'uomo senza preamboli di nessun tipo. "La prego di seguirmi." aggiunse facendo un gesto verso l'interno della casa. Liang lanciò un'occhiata a Jam, poi annuì e si accinse a seguire l'uomo.
     
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26 replies since 9/10/2013, 22:57   274 views
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