Arrivo ad Omashu

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  1. Eleonora88
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    [EXP MILYNG: 2560 (#F05000): n° exp (16r50)] [DENARO: 9958 monete ABBIGLIAMENTO: tunica arancione da monaci dell'aria, collana con i simboli dell'aria, dorata,dalla forgia preziosa.] [EV: 350, ARMATURA:nessuna, ARMI: aliante]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2,post 2 (Dicembre), sera



    -"Quindi, tu credi che Toma stia mentendo eh?" - disse pensierosa Milyng, scrutando il ragazzo con gentilezza.
    -"Io non so che dire. Non conosco Toma, per niente, quindi non so consigliarti. Ma una cosa posso dirti. Forse i miei fratelli potranno essere diffidenti a causa del dolore che ci ha inflitto la vostra gente, ma siamo un popolo buono. Dagli tempo, e vedrai che sapranno guardare oltre le apparenze, e a scoprire la persona che sei davvero,senza lasciarsi influenzare dai pregiudizi. E se alla fine non ci riuscissero, non ti dispiacere..." - Milyng volto' il viso verso verso di lui e lo guardo' con intensità. Il ragazzo aveva il viso un po' triste, rammaricato. Si vedeva che soffriva per la considerazione, sbagliata, che gli altri avevano su di lui. Ma non doveva soffrire a causa delle errate valutazioni degli altri. Non era affatto giusto.
    -"Piuttosto rattristati per loro, perchè sono loro a non capire che perdono l'opportunità di conoscere una persona speciale. E se pensi che Toma finga di esserti amico,forse dovresti parlargli apertamente e chiarire. Anche perchè,a volte, le cose che crediamo vere possono essere soltanto malintesi...- Sperava con le sue parole di essere stata di qualche conforto a Mushu,e di averlo aiutato ad avere fiducia in se stesso e negli altri. Lo osservo', per cercare di carpire i suoi pensieri, un segno che indicasse che stesse un po' meglio,che fosse più sereno. La Monaca smise di raccogliere le bacche e gli poggio' delicatamente una mano sulla spalla, sorridendogli, e sperando di fargli capire che gli era vicina e che, qualsiasi cosa succedesse, aveva trovato un'amica, e che lo avrebbe aiutato. Entrambi avevano vissuto grandi sventure, come ogni altro nelle 4 Nazioni da quando la guerra era iniziata. Però le sue ferite sembravano più profonde e difficili da guarire. Sperava che,col tempo, queste si potessero lenire...
     
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  2. shoryuken
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    [EXP MUSHU: 1010 (#00A400): n° exp (25r80x2)] [DENARO: 1000 monete ABBIGLIAMENTO: tunica nera bordata di rossiccio, pantaloni compresi, cintola marrone.] [EV: 500, ARMATURA:nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2, post 3 (Dic), sera

    La reazione della ragazza fu molto meno tragica di quanto Mushu potesse prevedere. Gli occhi di lei fissavano quelli di lui, sembrava quasi volessero attraversarli. Durante quello scambio di sguardi, Mushu si sentì come sprofondare nel mare tanto erano profondi ed intensi gli occhi di quella fanciulla, delicata quanto decisa, bella al pari della sua immensa dolcezza. Mushu poggiò la propria mano sopra quella di MIlyng che ancora giaceva sulla sua spalla. Il ragazzo fu pervaso dai brividi, era li, a fianco a lei distante un solo respiro. Mentre lei parlava,Mushu si immergeva inesorabilmente in un abisso immaginario, il fiato quasi gli venne meno ed il freddo che quell’ora tarda stava portando avanti gli davano l’idea di essere su di un fondale marino avvolto dall’acqua, avvolto dal gelo di quella profondità. Quella mano dalla pelle così candida stretta dalla carezza di una mano più rude e dalla pelle più rovinata dalle innumerevoli fatiche da esse sopportate. Una volta rinvenuto da quel sogno Mushu si sentì in dovere di raccontare a Milyng quanto gli era accaduto, non era proprio un senso di dovere, forse era più una speranza di ricevere altre dimostrazioni di solidarietà o affetto da parte della monaca, un po’ come vendere la propria sventura come a voler smuovere in lei un altro po’ di compassione. Un’idea che durò pochi attimi, Mushu non era tipo d’uomo da compiere tali sotterfugi, si limitò a ringraziare con un gesto molto sentito la nuova amica. Beh, cosa potrei dirti se non: grazie di cuore. Bisbigliando le ultime due parole il ragazzo sfiorò la guancia della monaca con le labbra facendo schioccare un piccolo bacio. Subito distolse lo sguardo, il suo viso era arrossito per l’imbarazzo provocatogli da quel gesto avventato, del quale non conosceva l’effetto ma il viso di Mushu ora era diverso da prima, una strana luce aveva sostituito l’alone scuro che vi predominava. Per allentare la tensione creata in quel momento, il dominatore del fuoco tornò verso l’albero che fino a pochi minuti prima stava esaminando. Non so Runchin ma Jukka è un magione, quelle bacche non basteranno a saziare le nostre bestiole, meglio se tiro giù qualche frutto anche da qui. Subito senza neanche finire la frase egli si mise a scalare il robusto albero sino a raggiungere i rami più bassi, si sfilò di dosso la maglia, imprudentemente, vista l’arietta fresca che c’era ed iniziò la raccolta. I frutti erano di modeste dimensioni, circa quanto due pugni affiancati, erano rosa e presentavano delle strisce bianche lungo di essi. Dal profumo sembravano buoni ma non si poteva dire con certezza finché non si fossero assaggiati col gusto, l’importante era che non facessero male ai due bisonti ma con lo stomaco d’acciaio di Jukka, Mushu andava abbastanza tranquillo. Una volta riempita la casacca Mushu scese dall’albero. Penso che così possa bastare. Torniamo al campo? chiese con tono decisamente più allegro.
     
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  3. Eleonora88
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    [EXP MILYNG: 2610 (#F05000): n° exp (21r50)] [DENARO: 9958 monete ABBIGLIAMENTO: tunica arancione da monaci dell'aria, collana con i simboli dell'aria, dorata,dalla forgia preziosa.] [EV: 350, ARMATURA:nessuna, ARMI: aliante]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2,post 3 (Dicembre), sera


    Milyng rimase un attimo basita. Perplessa. Confusa. Imbarazzata...a quanto pare i suoi tentativi di confortare il ragazzo aveva sortito l'effetto sperato, ma proprio non si immaginava, bhè...un bacio! E' vero,sulla guancia certo, ma per lei,vissuta tra le monache per ben vent'anni...un bacio da un ragazzo! Ancora non ci credeva! Il suo viso era caldo, di fuoco, e Milyng penso' che se si fosse osservata allo specchio in quel momento probabilmente avrebbe notato la sua carnagione assumere una sfumatura sul rosso vivace...poi,a spiazzarla ancor di piu' era stata la reazione di Mushu. Prima così disinvolto nel sfiorare la sua guancia con le labbra, poi così svelto a correre verso il primo albero da frutta nei dintorni e a cambiare argomento! Certo,per lui probabilmente non aveva significato nulla. Era molto probabile che questo spiegasse il suo comportamento. Nella Nazione del Fuoco, penso' la Monaca, probabilmente era normale dare e ricevere baci sulla guancia, tra amici. Per i Nomadi,invece, era diverso. Vivendo in Templi separati, ragazzi e ragazze non si incontravano quasi mai, e dunque non era una pratica così comune...e per questo Milyng si sentiva in imbarazzo ed indecisa su come comportarsi. Ma Mushu sembrava così tranquillo e disinvolto, che la ragazza decise di tentare di fare lo stesso...così, ignorando il rossore, ignorando lo stomaco in subbuglio e la confusione in testa, rispose al ragazzo ostentando serenità, mentre si ripeteva nella testa di stare calma e rilassata:
    "Va bene,torniamo! Direi che abbiamo raccolto frutta a sufficienza..."
    La ragazza osservo' le bacche che aveva raccolto e constato' sconsolata che non erano poi molte, ma scelse di far finta di nulla e così, seguendo Mushu, comincio' a fare la strada a ritroso per il bosco, verso il campo, ancora immersa in uno strano stato di confusione ed euforia.

    Edited by Eleonora88 - 15/12/2011, 20:54
     
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  4. shoryuken
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    [EXP MUSHU: 1170 (#00A400): n° exp (19r50)] [DENARO: 1000 monete ABBIGLIAMENTO: tunica nera bordata di rossiccio, pantaloni compresi, cintola marrone.] [EV: 500, ARMATURA:nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2, post 4 (Dic), sera

    Il tono di voce della ragazza aveva fatto trasparire che stava provando un senso di disagio, Mushu prima di incamminarsi la guardò, il suo viso era arrossato, i suoi occhi sconcertati e stupiti. Forse Mushu aveva esagerato, non avrebbe dovuto dare quel piccolo bacio a Milyng e stava cominciando ad augurarsi di non doversene presto pentire. I due giovani s’incamminarono, ripercorrendo la medesima strada fatta all’andata; Milyng seguiva Mushu a circa tre o quattro passi di distanza, differentemente da prima che stavano affiancati. Mushu iniziò seriamente a credere di averla combinata grossa, forse aveva urtato in qualche modo la ragazza o forse… chissà. Fatto stava che ora era lui ad avere le paranoie mentali su come mettere a posto le cose, senza fare ulteriori danni, ma non sapendo di preciso cosa avesse fatto di sbagliato non aveva la minima idea di cosa dire senza rischiare di peggiorare ulteriormente la cosa. Finalmente gli sovvenne una possibile motivazione: Milyng era una monaca dell’aria, e Mushu stava in un tempio dell’aria dove non vi erano presenti monache fino all’arrivo delle profughe del Tempio dell’ovest, dunque non era normale per una monaca entrare in contatto un “esemplare maschio” e ciò sembrava essere la causa del disagio provato da Milyng. Considerando poi quanto Mushu aveva osato con lei, il quadro si completò.
    Mushu era desolato di aver turbato la quiete interiore della ragazza e avrebbe voluto porre rimedio in qualche maniere ma non sapeva come; così pensando e rimuginando, quando l’idea sembrò essere arrivata erano arrivati anche loro. I castelletti ardevano avvolti dalle fiamme rosse, sopra le pietre calde la pentola sbuffava allegra ed emanava un gradevole profumo. Siete tornati giusto in tempo. La zuppa è pronta. Esclamò Toma vedendo giungere i due compagni. Neanche da citare la reazione dei bisonti volanti all’arrivo della loro cena. Buoni ragazzi ce n’è per tutti e due, anche se abbiamo trovato ben poco. Mushu calmando i due animali svuotò la casacca dai frutti che vi aveva riposto all’interno e li dispose equamente divisi in quantità pari tra i due, quattro frutti a testa, sedendosi poi vicino a loro e rinfilandosi il proprio indumento.
     
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  5. Eleonora88
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    [EXP MILYNG: 2660 (#F05000): n° exp (13r20)] [DENARO: 9958 monete ABBIGLIAMENTO: tunica arancione da monaci dell'aria, collana con i simboli dell'aria, dorata,dalla forgia preziosa.] [EV: 350, ARMATURA:nessuna, ARMI: aliante]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2,post 4 (Dicembre), sera


    Milyng segui' Mushu fino al campo,dove vennero accolti da Toma che aveva gia' pronta la zuppa per loro. Insieme a lui si accosto' ai due bisonti e poso' il cibo per loro...poi osservo' Mushu reinfilarsi la casacca...era stato silenzioso per tutto il tempo. Forse, aveva colto il suo imbarazzo, nonostante avesse tentato in tutti i modi di controllarsi. Era stata ingiusta. In fondo il suo era stato un gesto di gratitudine, e di certo non voleva turbarla. Così gli si avvicino', e gli sussurro' piano:
    "Scusa Mushu...la mia reazione è stata esagerata...è che nessuno,mai...sai...mi aveva mai dato un bacio sulla guancia ecco...lo so che non è nulla di che,ma,ecco...è comunque sempre la prima volta e ci sono rimasta stupita..."- La ragazza si rese conto conto di aver parlato in modo un po' confuso, ma d'altronde era ancora con la testa tra le nuvole e doveva concentrarsi un bel po' per fare un discorso in qualche modo sensato.
    "Comunque, so che era un gesto d'affetto...per quanto inaspettato...percio'...ti ringrazio..."
    Milyng chiuse gli occhi,trasse un profondo respiro e poi sorrise al ragazzo in piedi di fronte a lei. Era un bravo ragazzo, ed era sicura che avrebbe capito. Così lo aggiro', gli ando' alle spalle poggiando le mani sulle sue scapole e lo spinse gentilmente verso il fuoco dove la zuppa stava bollendo e dove Toma e Kaisha li aspettavano.
    "Bene,sarà il caso di raggiungere gli altri, altrimenti la zuppa di Toma si freddera'!

    Edited by Eleonora88 - 15/12/2011, 20:54
     
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  6. shoryuken
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    [EXP MUSHU: 1220 (#00A400): n° exp (15r50)] [DENARO: 1000 monete ABBIGLIAMENTO: tunica nera bordata di rossiccio, pantaloni compresi, cintola marrone.] [EV: 500, ARMATURA:nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2, post 5 (Dic), sera

    Poco dopo essersi accostato a Jukka, Mushu fu raggiunto da Milyng, la quale spiegò più o meno chiaramente i motivi del suo precedente disagio; Mushu tirò un sospiro di sollievo e si lascò spingere dalla ragazza verso i due amici che li attendevano per iniziare la cena, tutti insieme. Toma consegnò ad ognuno dei presenti una ciotola colma, il brodo era caldo ed odoroso, certo cucina da monaci quindi il massimo che ci si poteva aspettare per rendere un po’ sostanzioso il pasto era sperare che ci fosse almeno un po’ di tofu fuso all’interno, visto che la carne era tabù per loro. Purtroppo avevamo finito la pasta, quindi mi sono dovuto limitare ad una zuppa di verdure lesse e formaggio, so che riempirà poco ma siamo un po’ a corto, non siamo stati più di tre a cena. Mushu annuì guardando in particolar modo Kaisha che probabilmente era abituata a mangiare alimenti diversi nonostante il suo errare assieme ad una monaca dell’aria poteva non esserne abituata. Scaldati dai due focolari, i giovani consumarono la cena, ce n’era abbastanza per fare due giri ciascuno ma la sostanza comparata alla quantità era comunque scarsa. Mushu sbadigliò guardando verso Omashu, il maestro Saizo ancora non si vedeva probabilmente aveva trovato da passare la notte entro le mura della città. Bene ragazzi, credo sia ora di andare a dormire. Se volete lasciamo la tenda a voi due, io e Toma non ci facciamo grandi problemi a dormire all’aperto. Che ne dite? Toma inizialmente storse un po’ il naso ma per galanteria acconsentì anch’egli e riconfermò la domanda di Mushu, cercando di sembrare il più garbato possibile nonostante sentisse già la mancanza della sua stuoia da notte. Si, non fate complimenti. Potete usare tranquillamente la nostra tendina, sarete più riparate dall’aria.
     
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  7. Eleonora88
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    [EXP MILYNG: 2680 (#F05000): n° exp (15r50)] [DENARO: 9958 monete ABBIGLIAMENTO: tunica arancione da monaci dell'aria, collana con i simboli dell'aria, dorata,dalla forgia preziosa.] [EV: 350, ARMATURA:nessuna, ARMI: aliante]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2,post 5 (Dicembre), sera

    La monaca rese a Toma la sua ciotola, un po' affamata, e ringrazio' il ragazzo per il pasto facendogli i complimenti per l'ottima cucina. La zuppa era veramente buona, anche se le quantita' non erano sovrabbondanti. Ma d'altronde, aveva fatto quel che poteva...Poi si appresto' a rispondere alla proposta di Mushu, che Toma prontamente spalleggio'.
    "Bhe ragazzi, ovviamente non possiamo che ringraziarvi, ma rifiutiamo l'offerta. Noi abbiamo sempre dormito all'aperto, e così continueremo a fare,direi. Non siamo di quelle ragazze che si credono dei fuscelli delicati...direi che siamo più come una pianta di rosa selvatica. Bella, ammirata, ma forte e resistente."- Milyng osservo' i due ragazzi sfoderando un grazioso sorriso storto, poi, insieme a Kaisha, prese i loro pagliericci e sistemo' il suo vicino al fuoco, in modo tale da potersi beare della calda luce delle fiamme, guizzanti e colorate. Il calore le scaldava il viso, e Milyng immagino' di essere in estate, al Tempio, a giocare a palla-aria con le sue compagne, correndo,sudando, cadendo, divertendosi. Sperava di poter presto rivivere dei momenti così. Ricordava bene quella sensazione di euforia mentre la fatica ed il caldo la facevano sentire viva. Poi,ripensando ad avvenimenti divertenti, le venne in mente la festa da ballo. L'aveva sentito in città quel pomeriggio, e ancora non l'aveva detto a Kaisha...
    " A proposito, prima di andare a dormire...Kaisha, e anche voi, Mishu e Toma..." Inizio' la ragazza, mentre osservava le stelle pulsare lontane, incastonate nel cielo.
    "Oggi, in città, ho saputo di una festa da ballo...si terrà domani sera, al crepuscolo, in una delle Piazze di Omashu. Si festeggia un matrimonio, ma l'ingresso è libero...se vi va, potremmo andarci insieme...potrebbe essere divertente! Che ne dite?"
     
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  8. shoryuken
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    [EXP MUSHU: 1270 (#00A400): n° exp (25r80x2)] [DENARO: 1000 monete ABBIGLIAMENTO: tunica nera bordata di rossiccio, pantaloni compresi, cintola marrone.] [EV: 500, ARMATURA:nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 2, post 6 (Dic), sera - notte

    Dopo aver mangiato, Milyng riferì al gruppo che la sera successiva ci sarebbe stata una festa per un matrimonio, al tramonto, per tutti coloro che avessero voluto intervenire, insomma non vi erano restrizioni d’ingresso. I due ragazzi si guardarono tra di loro, un ghigno quasi malefico dipinse i loro volti ed i loro sguardi sembravano cantarsi battaglia l’uno contro l’altro. Poi si ricomposero per non dare un’impressione sbagliata del loro entusiasmo alle due ragazze. Bene, sarebbe un’idea ma dovremmo comunque chiedere al maestro. Infatti da programma, i tre monaci sarebbero dovuti tornare al Tempio d’aria del Nord non appena risolti gli affari del maestro Saizo, non erano neanche attrezzati per rimanere li più di tre massimo quattro giorni ma se c’era una cosa che Mushu aveva appreso dai monaci è che volere è potere e il monaco ha potere. Per questa ragione il dominatore del fuoco non si fece troppi problemi ad accettare l’invito di Milyng, ricambiando al suo sorriso con una strizzata d’occhio. Va bene, è deciso che domani sera andremo tutti alla festa ma adesso bando alle ciance e andiamo a dormire, abbiamo avuto tutti una giornata abbastanza pesante. Detto ciò invitò tutti a coricarsi nei propri giacigli, andò poi a dare l’abbraccio della buona notte a Jukka e anche a Runchin, sperando di farlo sentire un po’ più di casa tra i nuovi arrivati. Successivamente si rivolse per un attimo a Toma, a bassa voce, il monaco rispose con un leggero cenno del capo per poi dirigersi verso la loro tenda. Jukka si coricò attorno alla tenda, lasciando libero l’ingresso, al fine di proteggere i propri compagni dall’aria fredda notturna; anche lui aveva intuito cosa Mushu poteva aver detto ma lui era l’ultimo che poteva spifferare. Mushu attese che nessuno volgesse più lo sguardo verso di lui per sparire nel buio del bosco. Dopo una giornata pressoché buttata ed una serata molto piacevole era giunta per lui l’ora del vero lavoro. Cammino per neanche un minuto giungendo in uno spiazzo d’erba verde priva di alberi al centro della quale vi era un masso grande quanto una persona, visibilmente macchiato di fuliggine. Mushu si scrocchiò le dita delle mani, poi il collo; si tolse di dosso la casacca della tunica e cominciò a regolare il suo respiro. Si, il dominio del fuoco era basato sul respiro, una delle poche cose che era riuscito ad imparare spiando i fratelli era l’importanza delle basi, per questa ragione pur conoscendo più di una tecnica di dominio del fuoco lui esercitava assiduamente solo la più basilare finché non fosse giunto alla perfezione non avrebbe esercitato la successiva e così via. Palla di fuoco a due mani da destra, ottima. Palla di fuoco a due mani da sinistra, ottima. Palla di fuoco con la sola mano destra ,buona. Palla di fuoco con la sola sinistra, quasi buona. Le quattro sfere fiammeggianti si schiantarono una dopo l’altra contro l’enorme pietra. Bene, credo di poter passare allo studio del pugno di fuoco ora.
     
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  9. Eleonora88
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    [EXP MILYNG: 2730 (#F05000): n° exp (22r50)] [DENARO: 9958 monete ABBIGLIAMENTO: tunica arancione da monaci dell'aria, collana con i simboli dell'aria, dorata,dalla forgia preziosa.] [EV: 350, ARMATURA:nessuna, ARMI: aliante]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 3,post 6 (Dicembre), mattina

    La notte era passata velocemente, tra sogni tranquilli, cullata dal suono delle cicale e dal piacevole tepore del fuoco acceso, vivo e scoppiettante. La mattina, quando apri' gli occhi, la giornata era limpida e serena, il sole caldo splendeva nell'azzurro del cielo e gli uccelli cinguettavano allegri. Era presto. Probabilmente era da poco passata l'alba. Una splendida mattinata di pace ed armonia. E quella sera c'era il ballo. Milyng decise che, nonostante tutto, si sarebbe presa un Kimono tradizionale del Regno della Terra, per quella sera. Voleva essere bella, almeno per una volta...Dunque si alzo' dal giaciglio, si stiracchio', e si mise a cercare una pozza d'acqua in cui specchiarsi e pettinarsi. Solitamente al mattino aveva i capelli piuttosto scomposti. Gli altri sembravano ancora assopiti, ma comunque la ragazza era talmente assonnata che non ci fece molto caso. In realtà, non sapeva neppure se mancasse o no qualcuno all'appello. Tra la stanchezza del primo mattino ed i sogni ad occhi aperti, nei quali si immaginava stretta in un ballo con un bel ragazzo, elegante in un Kimono color verde acceso, il mondo attorno a lei era una vaga, meravigliosa, presenza. Si incammino' pian piano nel bosco, fino a quando non trovo' una pozza d'acqua. Si immerse nell'acqua e si lavo' velocemente, ed una volta asciugata si mise a pettinarsi i capelli. Quando furono districati per bene, Milyng osservo' soddisfatta il suo riflesso. I capelli davanti avevano cominciato a ricrescerle, e al posto della rasatura da monaca aveva dei corti capelli biondi. Avrebbe voluto poterseli tagliare, ma per essere poco riconoscibile e potersi mescolare alla gente di Ember Island doveva avere un aspetto comune. E dunque avrebbe dovuto aspettare. Fece qualche smorfia verso se stessa e provo' qualche espressione, glio occhi verdi smeraldo atteggiati in varie espressioni, poi, soddisfatta, si sedette vicino allo specchio d'acqua e si mise a meditare. Chiuse gli occhi e svuoto' la mente, come le avevano insegnato al Tempio, e la calma interiore le entro' nell'anima. Il Mondo era connesso a lei, e lei al Mondo. Era tutt'uno con l'Universo, ed era una sensazione di maestosità e grandezza spaventosa e al contempo inebriante. Rimase cos' per circa un'ora e mezza, poi prese ad allenarsi col dominio. Si tolse la casacca arancio e rimase solo con la sottotunica gialla di lino, leggera, che non le impediva i movimenti, lasciando libere le braccia e non costretto il corpo. Prima passi lenti, ripetendo con cura le forme, in ogni dettaglio. I muscoli tesi per lo sforzo. Poi scatenando il suo potere, creando scudi d'aria, piccoli tornado, lame di vento, piccoli vortici che la facevano levare in aria. Infine,quando fu soddisfatta, si rinfresco' brevemente e si rimise la tunica color arancio, pronta per tornare all'accampamento dagli altri. I suoi pensieri già proiettati alla spesa che avrebbe fatto nel pomeriggio, alla luna,alle stelle, alla musica...
     
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  10. shoryuken
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    [EXP MUSHU: 1430 (#00A400): n° exp (52r100)] [DENARO: 700 monete ABBIGLIAMENTO: tunica nera bordata di rossiccio, pantaloni compresi, cintola marrone.] [EV: 500, ARMATURA:nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 3, post 7 (Dic), mattina

    Quando si destò dal sonno e si levò dalla stuoia, uscendo dalla piccola tenda scaldata dai poderosi respiri del bisonte volante Jukka, che vi dormiva attorno rivolto con il muso verso l’ingresso, Mushu trovò ancora tutti immersi nel sonno, tutti meno una. Il giaciglio di paglia ove dormiva Milyng era vuoto, probabilmente la giovane monaca s’era alzata di buon’ora e andata chissà dove. Mushu non si preoccupò eccessivamente, sapeva che la ragazza ci sapeva fare con il dominio dell’aria, sarebbe potuta essere addirittura più forte di lui per quanto ne sapesse, non ci volesse molto ad essere più bravi lui nel dominio. Il giovane aveva passato qualche ora della notte a praticare ed esercitarsi nelle tecniche di dominio, una volta esaurite le forze a furia di lanciare pugni di fuoco contro la roccia se ne era andato a dormire anche lui badando di non fare alcun rumore e non svegliare nessuno. Dopo una bella stiracchiata ai muscoli il ragazzo fece per preparare il del tè sul bivacco di cottura quando un’ombra gli giunse alle spalle, un’ombra dalla voce conosciuta. Avete fatto baldoria mentre non c’ero? Vedo che vi siete trovati compagnia. Era il maestro Saizo, finalmente tornato dai suoi impegni. Mushu si voltò facendo un inchino rispettoso al mentore, prima di rispondere. Bentornato maestro. E’ andato tutto bene? Si, abbiamo trovato una monaca del Tempio dell’Ovest accompagnata da una ragazza della Tribù dell’Acqua, abbiamo di accordo comune unito gli accampamenti. Milyng deve essere qua in giro, sperava di poter parlare con voi ed avere notizie delle sue compagne che ora vivono da noi al Tempio del Nord. Saizo ascoltò Mushu incuriosito, passandosi ripetutamente la mano tra la barba grigiastra. Dopo una breve pausa a Mushu tornò alla mente la festa alla quale le due ragazze li avevano invitati a partecipare e lo riferì subito. L’anziano monaco però non fu molto entusiasta, l’idea di andare ad una sfarzosa festa di nozze non lo allettava, lui che era tanto umile e votato alla modestia; tanto meno riteneva una buona idea lasciar andare i suoi due discepoli da soli con le due ragazze, chissà cosa avrebbero potuto combinare in un caos del genere, conoscendo i due personaggi che stava istruendo non si sarebbe meravigliato se avessero causato qualche guaio. Mi spiace ragazzo ma andremo via in giornata, non siamo attrezzati per star fuori un giorno di più e non trovo corretto approfittare di una cerimonia importante quanto un matrimonio per riempirsi la pancia. La faccia di Mushu nell’udire quelle parole mutò il un muso d’animale bastonato, non era un tentativo di convincimento, il dominatore del fuoco sapeva bene che Saizo non era tipo da cadere in simili trucchi e per questo esso non lo era. Pochi secondi passarono prima che l’espressione del ragazzo si fece assai più decisa. Se la mettete così maestro non vedo altra soluzione che iniziare sin d’ora a trovare la mia strada per conto mio, come giustamente mi ripetete sempre voi. Il monaco squadrò severamente l’allievo il quale si stava dimostrando testardo ed immaturo volgendo tra l’altro un insegnamento datogli a leva scorretta per ottenere quanto desiderava.

    Non dicesti forse di essere diverso dai tuoi consanguinei? Dunque perché ora ti comporti da degno figlio del fuoco quale sei? Hai forse scordato ciò che hai appreso da noi? Esclamò il monaco contrariato dall’atteggiamento tenuto da Mushu che distolse lo sguardo rattristato a prova di aver compreso di essersi comportato irrispettosamente ed in modo scorretto. Il fatto era che lui ci teneva davvero a partecipare a quell’evento ancor più per Milyng che si era dimostrata tanto entusiasta di andarci insieme a loro. Perdonatemi maestro, avete ragione, il fatto è che Toma ed io ci teniamo particolarmente ed anche le ragazze erano entusiaste di andarci in nostra compagnia, non c’è proprio modo? In quel turbinio di sentimenti che lo avvolgevano, Mushu attese la risposta, un’alternativa, un modo per poter portare la nuova amica a quell’avvenimento. Saizo rifletté per un po’ fino a giungere ad un compromesso accettabile. D’accordo, se ci tenete tanto potrete andare ma alla condizione che in giornata troviate un mezzo di sostentamento che ci permetta di tirare avanti ancora qualche giorno. Quando Saizo parlava così voleva dire solo una cosa, che era ora di lavorare. Mushu colmo di gratitudine si inchinò sorridendo per ringraziare. Grazie. Allora io vado subito in città, voi per piacere avvisate Toma quando si sveglia e parlate con Milyng quando sarà tornata. Tornerò in tempo utile. Detto ciò voltò le spalle al campo partì per la città, colmo di frenesia, già non vedeva l’ora che fosse sera.

    Non ci mise molto a raggiungere l’ingresso di Omashu, la cui maestosità stupiva ogni volta come fosse la prima; Prima di entrare Mushu si ricompose un attimo e riprese fiato onde evitare che le guardie potessero mal interpretare la sua fretta. La città era caotica quanto il giorno precedente, fiumi di persone salivano e scendevano per le gradinate, gli scivoli della posta era colmi e le botteghe iniziavano ad aprire. La cosa si fece subito molto difficile, tutti i posti che visitava il padrone lo respingeva, in alcuni casi con chiare allusioni discriminatorie nei suoi confronti. Mushu però non si arrese, il motivo che lo spingeva e lo faceva instancabile era “lei”, Milyng, la prima persona che lo avesse apprezzato senza prima storcere il naso e lui non voleva per nessun motivo doverle dare un dispiacere se pur minimo visto che ancora non potevano dire di conoscersi. Mushu, senza rendersene conto, arrivò al botteghino dei fiori vicino al vicolo dove si era fatto picchiare. Luogo ove la sua visita si era interrotta, ripensando al pestaggio che aveva subito il giorno precedente Mushu sentiva un forte prurito alle mani, avrebbe voluto dar fuoco a quei tre mascalzoni ma non era li per questo. Girò tra un fallimento e l’altro finché non trovò, imbucata tra i vicoli una piccola locanda ma la cosa che più stupì il giovane era il cartello affisso alla porta: “Cercasi personale” . Un vero colpo di fortuna.

    Scusa il post chilometrico ^^ usa pure Saizo come i pare, non è a caso che la locanda sia vicino alla fioraia ^^
     
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  11. { Slaine
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    Kusumita
    [Exp {#00802B}: 100; (45r100)}{Denaro: 500 RdT Depositato: 500 RdT; Abbigliamento: tunica corta, verde ulivo con rifiniture ocra, pantaloni marroni scuro] [EV: 300, Abilità: nessuna; Armatura: nessuna, Armi: nessuna]
    Mese 11, Giorno 3, Post 1 (Dic). Mattina

    Serrò le labbra sottili che sbiancarono visibilmente, esangui. Un cenno di incertezza, spinto via dalla sua testardaggine che si fece avanti prepotentemente, costringendola ad avanzare nella folla. Un moto veloce quello della giovane che uscì da uno scalcinato locale, inoltrandosi in una delle strade maggiori, ricca di gente. Camminò con passi decisi per la città, guardandosi attorno e soffermando di tanto in tanto lo sguardo curioso sulla moltitudine persone che giravano per le ampie strade della metropoli del regno della terra. Molti i viaggiatori, tutti gli sconosciuti.

    Era lì solamente da qualche giorno, arrivata da chissà dove dopo l'affrettata decisione di abbandonare l'isola di Kyoshi alla ricerca di nuovi lidi, altri posti ove incontrare grandi dominatori della terra da cui imparare, alla ricerca di fortuna, alla ricerca di avventura. Eppure, per quanto la scelta potesse essere affrettata, non sembrava particolarmente insicura ora, dopo quasi un mese di viaggi e di lavoretti mal pagati in piccoli villaggi, come garzone per lo più, aveva raggiunto la prima grande città che si era prefissata di visitare, Omashu.
    Le avevano detto che ad Omashu avrebbe trovato la fortuna, che ad Omashu c'erano grandi dominatori della terra da cui imparare.
    Ora però la giovane aveva tutt'altro per la testa e il dominio era l'ultimo dei suoi problemi.
    Effettivamente, ora veniva fuori il bisogno di trovare un lavoro part-time, qualcosa per cui guadagnare qualche moneta per poter tirare avanti, per lo meno finché pensava di rimanere in città, prima di riprendere il viaggio composto per lo più in mezzi di fortuna.

    Forse fu per questo che si era alzata di buon ora quella mattina, col tiepido Eolo apparso da qualche ora all'orizzonte, illuminando le lunghe stradine che, all'interno della città, formavano lunghe ragnatele. Sebbene alle prime ore del mattino le strade non erano particolarmente affollate, i popolani cominciarono a riversarsi per le strade principali piuttosto presto. Le vie maggiori si riempirono di persone e l'aria si fece satura delle urla, del chiacchiericcio sommesso dei vecchi e degli schiamazzi giocondi dei ragazzini.
    Una cosa a cui lei, effettivamente, non era abituata. Lei, che praticamente era una campagnola di una piccola isola, non era avvezza a tutta quella confusione e l'espressione svelta si trasformò in una smorfia di smarrimento, mista a una ricca curiosità verso qualcosa che mai prima di allora aveva potuto vedere. Eppure, era già il terzo giorno, ma ogni volta era come la prima e ancora non aveva fatto l'abitudine ad essere, nello stesso posto, assieme a centinaia di persone mai viste prima. Sembrava quasi una turista, con quell'espressione inebetita e quel passo incerto, come se potesse assistere alla distruzione di quella maestosa città o di poter sciupare il paesaggio facendo qualcosa di errato.
    Poi, un senso di sconforto l'assalì e balzò sul posto, prima di guardarsi attorno e abbandonando nell'immediatezza quell'espressione vacua. " Devo trovarmi un lavoro, non sono qui per bighellonare." Si rimproverò mentalmente con tono un poco aspro, aggrottando la fronte, accigliandosi prima di spostarsi con passi svelti lungo l'ampio viale saturo di quel via vai continuo di persone. Doveva trovare un lavoro, ma il problema era tutt'altro.
    Non aveva la più pallida idea da dove cominciare. Ecco, proprio così. Quando si è di passaggio in uno di quei villaggetti che si trovano sparsi per strade in terra battuta, è solitamente piuttosto facile trovare qualcuno che ospiti uno straniero in cambio di una mano a lavoro come garzone o per una riparazione, però in una città così grande come quella di Omashu?

    » Suvvia, ci sarà sicuramente qualcuno che ha bisogno di aiuto. « Trillò infine con vocetta squillante la giovane dominatrice, quasi volesse infondersi dello spirito, mentre con andatura sicura e rinnovato vigore prese a camminare. Fu una mattinata lunga quello della giovane, un via vai tra i negozi e osterie che si affacciavano sulle strade e sui vicoli, chiedendo se qualcuno fosse interessato ad avere una commessa o una cameriera a seconda dei locali in cui si infilava, cercando di parlare col padrone.

    Eppure, c'è da dire che fu una giornata pure piuttosto infruttuosa, eh. Nessuno sembrava interessata a prendere con sé la dominatrice, vuoi per la giovane età, vuoi perché effettivamente non c'era alcun bisogno del suo aiuto.
    Si fermò, stanca di andare avanti e indietro per i negozi, non avendo ancora trovato nulla da fare in quel posto. Era mattina inoltrata, forse pure ora di pranzo, dato come lo stomaco gorgogliava. Aggrottò la fronte, poco incline a continuare ad andare avanti e indietro, ma ormai che si trovava lì avrebbe dovuto cercare un posto di lavoro, non poteva aspettare che calasse il sole.

    Però si fermò. Stanca, i piedi le dolevano terribilmente e ormai sembrò poco incline a continuare a gironzolare senza meta per la città. Si rilassò, poggiandosi contro il muro caldo di un vicoletto e lasciandosi scivolare fino a terra, poggiando poco delicatamente il sedere per terra. In quello stesso vicolo, neanche troppo lontano da lei, c'era Mushu dinnanzi alla locanda che sembrava cercare personale. » Accidenti. « Borbottò, tirando al petto le gambe, quasi presa dallo sconforto.
     
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  12. Eleonora88
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    [EXP MILYNG: 2780 (#F05000): n° exp (35r80)] [DENARO: 9958 monete ABBIGLIAMENTO: tunica arancione da monaci dell'aria, collana con i simboli dell'aria, dorata,dalla forgia preziosa.] [EV: 350, ARMATURA:nessuna, ARMI: aliante]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 3,post 7 (Dicembre), mattina

    Milyng torno' con calma all'accampamento, pronta a consumare una colazione modesta e a rilassarsi un po' dopo tanto allenarsi. Si aspettava di trovare tutti appena alzati, magari ancora un po' intontiti, attorno al fuoco a mangiare pane e formaggio, e invece al suo arrivo Mushu non c'era, Toma stava mangiando frutta insieme a Kaisha e, vicino ad i due bisonti, intento a dare in pasto agli animali delle generose porzioni di paglia, c'era il Monaco Saizo. Milyng non poteva crederci! Era davvero lui,finalmente!!! La ragazza gli corse incontro, entusiasta, poi a qualche passo da lui rallento',contenendosi, e si inchino' in segno di cortesia e rispetto, salutando con la dovuta formula.
    "Monaco Saizo, quanto sono felice di vederla!" Disse Milyng, gli occhi illuminati dall'emozione.
    "Ho così tante cose da chiederle!!!!"

    "Si,Mushu mi ha accennato,prima di andar via...ma vieni sorella, andiamo a parlarne attorno al fuoco..."
    Il Monaco Anziano abbandono' la paglia ai piedi degli amici bisonti, e fece strada a Milyng verso il focolare, e vi si sedette a fianco, con lentezza e cura nei movimenti.
    "Dimmi cara, cosa vuoi sapere?" Le disse guardandola negli occhi. I suoi occhi,grigi come la pioggia, sembravano profondi e calma come un limpido lago di montagna, e sembravano scrutarle il fondo dell'anima.
    "Monaco Saizo, vorrei sapere come stanno le mie sorelle del Tempio dell'Ovest. Vede, da quando sono scappata dal Tempio assieme a loro non ho piu' avuto notizie. E sono preoccupata per la loro sorte..." Milyng esito' un istante. Aveva paura di quello che il Monaco avrebbe potuto risponderle... "Stanno tutte bene,vero?"
    "Purtroppo alcune di loro non ce l'hanno fatta... Disse Saizo in tono grave. "Ma la maggior parte di loro ora sono con noi al Tempio del Nord,stanno bene ed ora sono al sicuro. Rallegriamoci di questo. E comunque, sono molto dispiaciuto della tua perdita..."
    Milyng annui', con la tristezza nel cuore. Qualunque delle sue sorelle avesse perso,per lei era un'immenso dolore. Tutte loro erano la sua famiglia. E alcune di loro non c'erano piu'. E lei non era neppure riuscita a dir loro addio. Freno' le lacrime che rischiavano di rigarle il viso, assumendo un'espressione contrita. Doveva contenersi. Il Monaco aveva ragione. Nonostante tutto,poteva andare peggio...
    "Ora cosa pensano di fare? Darete loro una mano?" Chiese la ragazza con la voce rotta.
    "Ovviamente offriremo loro tutto l'aiuto che gli serve, di questo non devi preoccuparti." Rispose il Monaco in tono gentile, cercando di rassicurarla. Percepiva il suo dolore perfettamente.
    "Fino a quando sarà pericoloso per loro tornare a casa staranno da noi, e non faremo loro mancare nulla. Si sentiranno come a casa, te lo garantisco."
    Milyng annui', lievemente sollevata, anche se ancora con un grande peso a gravarle sul cuore. Ringrazio' il Monaco e fece per congedarsi, avendo ancora molte cose da fare durante la giornata, ma questo la fermo' non appena lei fece per alzarsi, osservandola con attenzione.
    "Quando hai ottenuto la tua freccia ragazza?"
    "Quattro anni fa, Monaco Saizo."
    L'Anziano si fece un attimo silenzioso,riflettendo, poi prosegui'.
    "Milyng, tu hai le potenzialità adeguate per diventare un buon Maestro, ne sono certo. E penso che sia quello che vorresti anche tu,o forse mi sbaglio?"
    "No Maestro, non si sbaglia affatto. E' quello che vorrei,in effetti. Ma per insegnare ci vuole pace e armonia, e ancora non sono di questo mondo. Quindi ci sono delle questioni che prima hanno bisogno della mia attenzione."
    Il Monaco Anziano annui', lo sguardo serio e concentrato. Stava valutando la ragazza, soppesando le sue parole, cercando di coglierne il significato nascosto. Poi le sorrise, e le auguro' una buona serata. Milyng restitui' il saluto, pensando compiaciuta che aveva passato l'"esame". L'aveva capita, e aveva approvato. E questo la rendeva fiera di lei. Così si diresse in tutta fretta verso Omashu, invocando una sfera di vento su cui si sedette per fare piu' in fretta, e perchè lo sforzo fisico la distraeva da quel peso che ancora le gravava sul cuore. Doveva concentrarsi sui pensieri felici. La festa, il vestito, Saizo che aveva approvato il suo operato e la sua persona. Il fatto che,in fondo, poteva andare peggio. E così varco' le porte in fretta, e come un fulmine si fermo' davanti alla bancarella di vestiti che avevano visto lei e Kaisha appena arrivate in città. E li vide degli splendidi Kimono da festa...
     
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  13. shoryuken
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    [EXP MUSHU: 1530 (#00A400): n° exp (24r50)] [DENARO: 700 monete ABBIGLIAMENTO: tunica nera bordata di rossiccio, pantaloni compresi, cintola marrone.] [EV: 500, ARMATURA:nessuna, ARMI: nessuna]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 3, post 8 (Dic), mattina

    Mushu stava come impietrito davanti a quella porta di legno scuro, tremava per il timore di un ennesimo fallimento che sarebbe potuto costargli la gioia propria e della nuova amica. Deglutì rumorosamente prendendo il coraggio a due mani ed entrò accompagnato da un rumoroso cigolio provocato dai cardini arrugginiti della porta. Il giovane si ritrovò all’interno di una piccola bettola, una sola stanza di medie dimensioni con tavoli tondi in legno scuro disseminati disordinatamente in giro per essa ed in fondo un enorme bancone del medesimo legno. I clienti erano caratterizzati da delle espressioni poco raccomandabili e si voltarono tutti a guardare il piccolo intruso, il quale cominciò a credere non fosse una grande idea rimanere troppo a lungo in quel luogo ma il pensiero ridondante della festa gli martellava il cranio, Mushu aveva bisogno di quel lavoro e non poteva certo permettere che qualche espressione aggressiva lo distogliesse dal suo scopo ultimo. Mushu si tolse il timore dal volto cambiandolo con un’espressione decisa ed inossidabile, si diresse a grandi passi verso il bancone ove stava l’oste, girato di spalle che sistemava. Scusi signore. Ho letto alla porta che cercate personale, sono qui per propormi. L’oste si eresse in piedi e si voltò, non era altissimo ma si poteva definire una vera e propria montagna di muscoli con una striscia nera di capelli in mezzo ad una zucca pelata e due folti baffi sotto il naso. L’uomo guardò il ragazzo, lo squadro un attimo dalla testa ai piedi prima di rispondere. Si… Il mio cameriere della mattina si è licenziato qualche giorno fa e me ne serve un altro. Uhm non mi sembri proprio il massimo come aspirante sei anche piuttosto mingherlino. Mentre il padrone parlava uno dei clienti si alzò da tavola e andò a dar fastidio a Mushu dicendogli che quello non era posto per marmocchi come lui. Per tutta risposta il dominatore affondò il dito indice nel mento di quel maleducato. Il cliente avrà pure sempre ragione ma dovrebbe anche imparare a dimostrare un minimo di rispetto per chi lo serve e saper stare al suo posto. La pressione che il giovane esercitava era tale che il fastidioso individuo quasi rischiò di soffocare sino al momento nel quale Mushu rimosse la sua falange spingendolo qualche passo indietro. L’oste alquanto meravigliato non seppe trattenere un sorriso sotto i baffi scuri. Vedo che fai il fatto tuo ragazzo, d’accorto mi mostrerai quanto vali, mettiti questo e comincia col portare questi due al tavolo la in fondo. Mushu sorrise contento, indossò il grembiule e raccolse il vassoio che il nuovo capo gli aveva posto e si diresse al tavolo da servire. Mushu già pregustava nel cuore e nella mente l’ebbrezza della festa insieme ad i propri compagni.
     
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  14. Eleonora88
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    [EXP MILYNG: 2860 (#F05000): n° exp (22r50)] [DENARO: 9780 monete ABBIGLIAMENTO: tunica arancione da monaci dell'aria, collana con i simboli dell'aria, dorata,dalla forgia preziosa.] [EV: 350, ARMATURA:nessuna, ARMI: aliante]

    ANNO 1, MESE 11, GIORNO 3,post 8 (Dicembre), mattina

    Milyng non dovette aspettare molto perchè il mercante si affacciasse al bancone. L'aveva sorpresa mentre stava trafficando con della merce pregiata arrivata da poco, ed era dunque nel retrobottega quando la ragazza si era affacciata oltre il banco per sbirciare all'interno. Dopo qualche minuto d'attesa, la donna proprietaria del chiosco era apparsa da una porticina minuscola, che nell'oscurità si notava appena, ed era entrata nel cono di luce del negozio, notando la cliente e fecendosi notare a sua volta. Myling chiese subito informazioni alla donna: le disse che voleva un Kimono elegante, da cerimonia, per il ballo di quella sera. La donna ne era al corrente, e così le fece vedere diverse vesti di seta finemente decorate. Ne provo' molte, di vari colori e fattura, alcune marroni chiaro con inserti verdi, altre del colore delle foglie di pino con intersi e arabeschi dorati. Provo' cinture, fermagli,pendagli. Alla fine scelse un kimono color verde bosco ricamato con fiori di pesco, a cui abbino' una cintura di seta color arancio chiaro. Compro' poi un ventaglio, e dei nastri dorati da intecciare nei capelli. Infine,prese anche delle raffinate scarpe da ballo,sui toni del marrone chiaro. Prima di confermare l'acquisto, Milyng si guardo' allo specchio con attenzione. Sembrava un'altra persona, con indosso quegli abiti. Pareva quasiuna regina. E si sentiva bella,ed elegante. I capelli d'oro erano intrecciati e raccolti con il nastro, e la veste le scendeva morbida fino a terra, scendendole lungo i fianchi. La cinta le stringeva la vita sottile, e la gonna si slargava leggera fino a sfiorare il pavimento. Le scarpe eleganti si intravedevano da sotto il kimono. Si, era proprio quello che voleva. Era esattamete come voleva essere quella sera. Dunque, si decise a pagare la donna, e si diresse verso la bancarella dei fiori dove aveva lavorato il giorno prima. Quando vide la vecchia signora dei fiori, si scuso' con la donna per non essersi presentata all'ora prevista, e le spiego' che non avrebbe potuto aiutarla, perchè avevano cambiato programmi e forse si sarebbero fermate in città ancora per poco.
    L'anziana donna rinrazio' Milyng per essere passata ad avvertirla, comprendendo che la giovane monaca era davvero alquanto dispiaciuta della situazione, e prima di salutarla le regalo' un'orchidea dal pallido colore rosato. Milyng si inchino' in segno di saluto, consiglio' alla donna di trovarsi un aiuto per la bottega, e poi si allontano' verso il centro della città. Senza che se accorgesse, si era già fatto tardi.
    Il sole era alto nel cielo, ancora lontana l'ora del tramonto, ma non sembrava mancasse poi molto. Dunque Mlyng si diresse nella radura dove era stata quella stessa mattina, pronta a prepararsi per la festa.
     
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  15. { Slaine
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    Kusumita
    [Exp {#00802B}: 200; (40r100)}{Denaro: 500 RdT Depositato: 500 RdT; Abbigliamento: tunica corta, verde ulivo con rifiniture ocra, pantaloni marroni scuro] [EV: 300, Abilità: nessuna; Armatura: nessuna, Armi: nessuna]
    Mese 11, Giorno 3, Post 2 (Dic). Mattina

    Rimase pochi istanti immobile la giovane, prima che alzasse il capino con fare perplesso e guardare un attimo il luminoso cielo. Socchiuse gli occhioni scuri ed un mesto sorriso si dipinse sul volto della dominatrice. Un movimento agile e, quasi come una molla, balzò in piedi, flettendo le gambette per attutire la botta. Volgendo però lo sguardo spento verso la via principale, vide qualcosa che la rese perplessa e che, sebbene non fosse la prima volta che lo aveva visto(dopo tutto era lì da circa tre giorni), le strappò un immenso sorriso.

    Seguì con lo sguardo il carrellino che scivolò giù da qualcosa che poteva essere forse un enorme complesso di intricati scivoli. Effettivamente, quello era un lavoro per dominatori, da quanto aveva sentito dire. Forse, un impiego del genere avrebbe potuto darle qualche soldo in più. Si sarebbe dovuta fermare in quella città, certo. Avrebbe dovuto cercare magari un appartamentino per sé, se non voleva essere spennata dagli ostelli." Sì.. Effettivamente potrei. Magari poi riprenderò il mio viaggio, ma prima di partire senza un soldo, potrei fermarmi qualche mese per vedere di combinare qualcosa. " Rifletté tra sé e sé. La cosa non le dispiaceva affatto, l'idea era piuttosto buona, sebbene le scocciasse fermare così, in modo improvviso, il proprio viaggio.

    Però, l'idea di poter lavorare e, al contempo, sviluppare meglio il dominio, l'attirò talmente tanto che svelta prese a camminare con passi svelti per le larghe strade della città, seguendo con lo sguardo quelle specie di lunghi canali in pietra sui quale scorrevano i carrelli carichi di merce. L'unico problema che trovò fu scoprire dove si trovava la "base" lavorativa degli impiegati postali, ma riuscì presto a togliersi il dubbio, chiedendo semplicemente in giro e, grazie al poco senso di orientamento che si trovava, trovò quella che, a prima vista, sarebbe potuto apparire come un semplice ufficio. Si avvicinò svelta, aprendo incerta la porta e infilando nella fessura solo la testa, rimanendo col busto fuori dall'edificio.
    » Salve! « Cinguettò esuberante, entrando con passo tranquillo nell'ufficio postale dopo aver superato quell'attimo di certezza iniziale. In fondo ad una piccola saletta principale, si trovava una piccola scrivania di legno, semplice e anonima, mentre dietro non c'era che un energumeno che alla giovane sembrò che l'avessero pigiato dietro lo scrittoio. No, effettivamente, non sembrava il genere di persona da ufficio.
    - Buongiorno. Desidera? - Il tono dell'altro parve quasi scocciato nel vedere arrivare la minuta figura piena di vitalità che si avvicinò al tavolo con passetti svelti. No, non era affatto adatto al lavoro in ufficio. Forse neanche a lavori in pubblico.
    » Beh.. Mi chiamo Kusumita. « Si presentò, nessun segno di incertezza che dipingesse il volto luminoso. » Vorrei poter lavorare come impiegato postale. Sono una dominatrice della terra e avrei bisogno di un lavoro. « Sorrise con tranquillità la giovane, portandosi non troppo lontana dal tavolo.
    Lo sguardo di irritazione da parte dell'altro non fece che farle allargare il sorriso dipinto sul visetto, forse scambiando lo sguardo infastidito in qualcos'altro. » Sono capace, sa! « Esclamò con convinzione, agitando appena le braccia sottili. » Ho studiato tanti anni il dominio e sono sicura che potrò aiutarvi. « Convinta, non c'è che dire. Annuì, certa di aver detto abbastanza, lasciando lo sguardo pensoso soffermarsi sull'impiegato.
    Lo vide incerto, poi qualcuno entrò nell'ufficio, attirando l'attenzione della giovane che ruotò la testa fino a sentire male al collo. Quello che entrò era un grosso omone, abbigliato con la divisa degli impiegati postali di Omashu. Sorrise tranquilla. - Shinji, porta questa giovane alla postazione di Hirami, per il prossimo turno gli darà lei il cambio. E magari, spiegale pure vagamente come funziona il nostro lavoro. - Parlò il tipo dietro la scrivania, rivolto all'energumeno appena entrato nell'ufficio. Questo si limitò ad annuire non particolarmente entusiasta, facendo cenno alla mora di seguirlo fuori dal locale e portandola verso una delle postazioni dove lavoravano gli impiegati.

    Shinji le spiegò velocemente il lavoro dopo che il collega se ne fu andato per i fatti propri. Movimenti, quando e dove spostare la roba, cose di poco conto. Il tempo infine di fare una veloce prova su un carro in arrivo fu la prova del nove e la giovane dominatrice fu assunta per fare quel lavoro. Il suo turno sarebbe stato dalla tarda mattina fino al pomeriggio con una misera pausa pranzo.
    Non sembrò spaventata. Finalmente aveva il proprio lavoro.
     
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86 replies since 13/11/2011, 15:47   728 views
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