[Canon] Dai Bassifondi ai Boss Criminali

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  1. Yan Ten
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    [EXP Toph( #93DD00): n° exp 3880 Yukashi (33r100)] [DENARO: ?DEPOSITATO: ? RdT ABBIGLIAMENTO Lunga armatura di metallo, cerchietto verde e grigio, gonna verde chiaro spaccata sul davanti con bordi dorato, pantaloni scuri; stivali senza suola.] [EV:900, ABILITA':, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna] Stats PG: Atk: 900Def: 900 Vel:300
    Giorno1, POST3, mattino presto

    (exp tot 690) Toph

    Toph, nonostante i suoi sforzi non era riuscita a dormire. I pensieri l'avevano assalita e perseguitata per tutta la notte, impedendole di calmarsi. Aang arrabbiato, Yakone, il mercato nero... Si alzò più pallida e stanca delle altre volte, con la testa in totale confusione, ciondolante. Fece colazione come un automa, con la mente da tutt'altra parte. Prima di riuscire a mettersi l'armatura per dritto fallì innumerevoli tentativi che la innervosirono incredibilmente! Profondamente irritata aprì di scatto l'armadio. Toccò con la mano vari vestiti, per riconoscerli. Sopra indossò una maglia nera a maniche lunghe, una gonna ampia del medesimo colore e per concludere si infilò una vecchia giacca grigiastra da uomo. Senz'altro quell'abbigliamento era meno appariscente dell'uniforme... Uscendo trasalì: Baiko era proprio davanti alla porta! Se n'era completamente dimenticata. " Maledizione, e a me che sembrava solo un incubo..." Lo salutò con un pigro cenno del capo e si incamminò lungo il marciapiede, assorta. Il cielo era nuvoloso, tutto profumava di pioggia. Ogni tanto si sentiva tuonare il cielo livido in lontananza. Le foglie secche scivolavano fra i piedi della poliziotta, mentre il vento le scuoteva le ciocche corvine sulla fronte. Fra gli alberi ed i cespugli verdeggianti c'erano piccoli laghetti. Il riflesso della donna si proiettò subito sulla superficie dell'acqua. Sembrava una persona qualsiasi. Anche se le persone normali non andavano girando a quell'ora improponibile. Dietro di lei camminava un ammasso di emozioni confuse, Baiko. Era nervoso o tranquillissimo? Determinato o.... eppure capiva in genere come si sentiva la gente. Ad ogni modo disse a mezza bocca: "Rilassati." Era già confusa da sola, lui non faceva che confondere anche i suoi piedi! Quando alzò la testa sentì Aang correrle incontro come una furia, gridando. Toph ringhiò, facendo una smorfia. "Ecco, c'era d'aspettarselo... ovvio..." Sbuffò, rivolta a Baiko. Come aveva immaginato, l'Avatar la sgridò: Chi è questo tipo qui?bla bla...... solo in due! bla bla bla... tre persone all'alba... bla bla.... venditori...bla... Si sorbì insomma, tutta la ramanzina, totalmente disinteressata a quello che l'amico stava blaterando. Tanto quella chiacchierata se l'era sognata tutta la notte, sapeva cosa le stava dicendo... Quando L'Avatar chiuse il becco Toph sbarrò gli occhi. Aang... ti presento Baiko. Baiko.... Aang. " Presentò perentoria, agitando la mano a destra e sinistra. Poi dura, si rivolse ad Aang " Ora ascolta. Chiudi la bocca e apri bene le orecchie... Non dovrebbe essere difficile per te..." Le scappò. Strinse i denti preparandosi ad una risposta e continuò " Scusa. Stavo dicendo: Baiko è fra i poliziotti più efficienti ed affidabili di Republic City. E so, che non farà pasticci." Disse, fulminando Baiko con lo sguardo." Scommetto che comportarti da ragazzo cattivo, fare il gradasso e minacciare non è il sogno della tua vita. E non guardarmi così, perché lo so! O meglio, in qualunque modo mi stai guardando..." Brontolò. " Ad ogni modo Baiko è venuto per aiutarci. Vuole essere lui a raccogliere le informazioni, a me l'idea non dispiace: infondo, non è noto a nessuno. Allora piedi rapidi? Cosa ci vedi di sbagliato? Di lui ci si può fidare." Disse, additando l'uomo alle sue spalle. Poi aggiunse " Allora, se volete dire qualcosa parlate, altrimenti... Muoviamoci!" Detto questo incrociò le braccia al petto e cominciò ad aspettare. Toph sapeva che ormai era troppo tardi: Aang non avrebbe potuto rispedire il suo collega a casa sua quando era perfettamente a conoscenza del piano. Era molto rischioso. Probabilmente avrebbe accettato di malavoglia. Intanto però, di sicuro si sarebbe arrabbiato per quella sua battutina sulle sue orecchie... Bah, pazienza, il danno era fatto. "Prima o poi dovrò imparare a tenere a freno la lingua..." Pensò, scuotendo il capo.

    Edited by Yan Ten - 15/9/2012, 12:04
     
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