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Yan Ten
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[EXP Toph( #93DD00): n° exp 3880 Yukashi (45r100)] [DENARO: ?DEPOSITATO: ? RdT ABBIGLIAMENTO Lunga armatura di metallo, cerchietto verde e grigio, gonna verde chiaro spaccata sul davanti con bordi dorato, pantaloni scuri; stivali senza suola.] [EV:900, ABILITA':, ARMATURA: nessuna, ARMI: nessuna] Stats PG: Atk: 900Def: 900 Vel:300
Giorno1, POST4, primo pomeriggio
(exp tot 1000) Toph
L'irritazione di Toph sbollì all'istante, quando Baiko si mise all'opera. Cominciò a "giocare" con l'albergatore, ricorrendo alle fredde e sottili minacce di un esperto. Funzionò. Toph sentì solo l'essenziale. Yakone veniva lì quasi tutti i giorni. Ora sapevano cosa fare, tornare lì il prima possibile a quella stessa ora e... fare giustizia. Le scappò un sorriso allegro, o quasi. Aang mise in luce i suoi pensieri: avrebbero organizzato la cattura per l'indomani. Mentre parlava sembrava molto triste e frustrato e sfortunatamente il suo malumore riportò la donna con i piedi per terra. Aveva ucciso un uomo, qualche ora prima. Non erano riusciti a salvarlo e questo... questo non sarebbe dovuto succedere. No, non l'avrebbe permesso una sola volta di più. Era arcistufa di quel dominatore, li aveva fregati con nulla! Ma ora basta. E' giunta la tua ora, maledetto. Toph ghignò di fronte all'ironia della sorte. Quando aveva pensato la stessa cosa qualche ora prima; quando aveva creduto di averlo in pugno... l'aveva sconfitta e lei era svenuta. Sarebbe successo di nuovo?
In un attimo un pensiero le attraversò la mente come un treno, o come un fulmine. " Ehi Ehi Ehi, aspetta un secondo Piedi Rapidi! " Disse lei, puntandogli addosso l'indice della mano, ripetutamente " Tu non vieni. No. Non Vieni. Devo ricordartelo io che hai una famiglia a cui badare? Non puoi gironzolare chissà dove per giorni e giorni senza farti sentire... come se fosse normale! Tu domani rimani a casa. E non brontolare, va bene? " Esordì dura. E non poteva smentirla, lei questa volta aveva ragione! Lei e Baiko se la sarebbero cavata. Aveva un buon presentimento questa volta, era sicura che ce l'avrebbero fatta. Fissò Aang truce e minacciosa, senza però vederlo; cercando di scoraggiare eventuali proteste. Ma non funzionò, come al solito. "No Toph! Non ho alcuna intenzione di farvi andare da soli... E se è per questo, non credo che la mia famiglia sia così preoccupata come pensi tu... E poi, non so se tu hai tanto il diritto di parlare." Toph si infiammò. Non voleva prediche proprio da nessuno! " Tu sai, che almeno questa volta ho ragione. Non puoi negarlo.... Domani porteremo qualche altro poliziotto, e saremo a posto. Ora va a casa, saranno in pensiero. Andiamo tutti, ora. Ci vediamo domani, buona fortuna." Concluse Toph, accennando a Baiko. Se l'Avatar aveva un minimo di buon senso il giorno dopo non si sarebbe presentato. E dato che, ne aveva da vendere... Sarebbe di certo rimasto a casa. Si congedò rapidamente dagli amici, per chiudere il discorso il prima possibile, e nervosa si diresse verso casa.
Mentre camminava però, qualcosa prese a darle fastidio. A pungolarla. Il senso di colpa si insinuò in lei, come il fumo in una finestra aperta. Era stata ingiusta, infondo. Parlava proprio lei: lei aveva Lin, e se pensava veramente quello che aveva detto ad Aang anche lei a rigor di logica sarebbe dovuta restare a casa con la figlia. Sono stata avventata ed ingiusta. Pensò. Che fare? Non poteva lasciare il poliziotto da solo... Mentre apriva la porta vi scagliò contro un pugno. Non Importa. Come in suo dovere avrebbe arrestato Yakone il giorno dopo. Lin o meno. Ed Aang non sarebbe venuto. La cosa più assurda era che mentre sedeva al tavolo con la figlia si sentiva la coscienza perfettamente a posto. “Oggi è così silenziosa... ma che diavolo le prende? In genere mi uccide di chiacchiere...” Che succede oggi? Il gatto gufo ti ha mangiato la lingua? Domandò. Lin non rispose subito, ma dopo qualche istante sbottò arrabbiata “ Tu mi lasci sempre da sola! Non stai mai con me! Non è giusto!” Inveì Lin, con la sua vocina impastata. Toph immaginava che quel giorno sarebbe arrivato, ma non così presto... accidenti... “ Ho molto da fare Lin.” Brontolò spiccia, ancora con la coscienza a posto, stava cercando di sviare il discorso.. “ Dici sempre così! Un sacco di volte hai detto che avresti smesso dimenticarti di me, ma non è vero! Non te ne importa niente di me! Ti odio!” Toph, raggelata, sentì la figlia correre di sopra furente, mentre un nodo le stringeva la gola. La prima cosa che pensò fu “ In questo periodo difficile ci mancava lei!” Poi pian piano la sua coscienza cominciò a formulare pensieri al posto suo, la coscienza che poche volte aveva ascoltato. “Sei una vergogna!” Faceva l'irritante vocina. “ Sei un egoista! Ma sai qual è la verità: Tu non hai mai provato sul serio a stare con Lin! Non ci hai mai messo impegno a combinare famiglia e lavoro! Non la ascolti,. no... Stai facendo esattamente quello che hanno fatto a te i tuoi genitori. Non ti ascoltavano e pensavano di aver ragione sempre!” Mentre cercava di schiacciare quella vocina la sicurezza cedette il posto alla rabbia e alla frustrazione. Così uscì di casa, sbattendo violentemente la porta di casa. "Bambini.."
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TayLee .
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Baiko
๑ Codice colore: #FFAAAA
๑ Exp (Misa): 5730 (18r50*)
๑ Abbigliamento: divisa dei metalbender: una robusta armatura di metallo ed un casco protettivo. L'armatura arriva fin sopra al ginocchio ed è stretta un vita da una cintura. Nelle gambe indossa dei pantaloni di colore grigio chiaro. Indossa poi degli stivali dello stesso colore dell'armatura.
๑ Abilità: //
๑ Armatura: metallo
๑ Armi: nessuna
Stats PG:
Livello: 1
Atk D: 1000
Def D: 900
Vel: 300
EV: 800
Mosse caratteristiche/di scuola:
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Giorno 1, Post 7, primo pomeriggio
Le informazioni ottenute dal cameriere erano state molto utili. Aang propose di appostarsi al ristorante, in modo da catturarlo subito. Toph però fu perentoria. L'Avatar non avrebbe dovuto partecipare. Gli disse che aveva una famiglia a cui badare e che quindi non poteva assolutamente prendere parte a quella missione così pericolosa. Aang si oppose, ma la discussione cadde nell'aria. Baiko non sapeva se Aang il giorno seguente si sarebbe presentato. Se l'avesse fatto, come minimo Toph l'avrebbe riempito di sassate. Il Capo Bei Fong esortò tutti ad andare a casa. Baiko, per tornare alla caserma prese una strada differente da quella di Toph, anche perchè lei si stava recando a casa sua e non alla centrale.
Baiko camminava a passo lento e si massaggiava le braccia. La potenza di Yakone era veramente incredibile. Con una sola mossa aveva steso tutti i presenti nella sala. Di certo non era una avversario da sottovalutare. Il poliziotto però confidava nelle capacità del suo capo e dei suoi compagni agenti. Impegnandosi al massimo di certo sarebbero riusciti a sconfiggerlo. Anche se una mano da parte dell'Avatar non sarebbe guastata. Vide comparire la caserma in lontananza. Era veramente esausto. Varcò il portone e si stupì che non ci fosse molta gente in circolazione. Poi ci ripensò. "E' ora di pranzo, saranno tutti in mensa." Baiko però era troppo stanco per raggiungere i compagni. Camminò spedito verso la sua stanza, entrò, si tolse l'impermeabile che cominciava a dargli fastidio e si sdraiò sul letto. Chiuse gli occhi cercando di riposarsi un po'. Tempo nemmeno un'ora che bussarono alla sua porta. "Ehi Baiko, ci sei? Devi andare in pattuglia. Gli altri ti stanno aspettando." Baiko si stropicciò gli occhi e a malavoglia si alzò dal letto. Prese l'armatura dall'armadio e la indossò. Aprì la porta e raggiunse in fretta i compagni. "Il lavoro non finisce proprio mai."
Edited by TayLee - 31/10/2012, 14:39. -
.CITAZIONEContinua su "Una volta per tutte!"
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