EarthKingdom

Posts written by Rufus Loacker

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    Anno 17, Mese 6, Giorno 1, post 41, sera


    [1.360 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (12r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho continuò a correre anche dopo che la donna era sparita nel folto della macchia, utilizzando la sua tecnica come trampolino. Maledizione... arriverà il momento in cui ne farò una giusta? Provò a percepirla col dominio della terra, ma su quel lato aveva ancora molto da fare. Sentì invece la folata d'aria e il rumoroso atterraggio di Maruwa, proprio nella radura dove era avvenuto l'attacco.
    Invertì a direzione della corsa e tornò vicino all'albero. Saki era adagiata scompostamente a terra e a giudicare dalle rocce attorno a lei l'attacco di Mai non doveva aver raggiunto il bersaglio giusto. Sperò che le tecniche di guarigione di Ainiku potessero aiutarla, e lanciò uno sguardo alla ragazza, il cui sguardo lasciava trasparire la confusione della situazione. Le chiese gentilmente di badare a Saki, prima di rivolgersi a Mai. Le parole gli si ingarbugliarono quando le numerose domande che aveva in mente raggiunsero la bocca, e se ne ristette a guardarla con una faccia da stoccafisso.

    Sho-Sho non aveva mai fatto domande riguardo all'altra donna, ma ora era chiaro che non fosse semplicemente una donna che portava in giro il suo bambino. Bambino che era sicuramente al centro di qualche strana storia...
    Mormorò un "Chi?" poco convinto. Chi era l'estraneo che ha rapito il bambino? Chi è il bambino? Chi è Jin?
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    Anno 17, Mese 6, Giorno 1, post 40, sera


    [1.340 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (16r50)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Tutto quel movimento fece andare il boccone di traverso a Sho-Sho. Un momento prima erano tutti tranquilli a ridere e mangiare, ed ora una donna era precipitata in mezzo a loro, aveva afferrato il fagottino urlante ed ora volavano coltelli. Questo è troppo, per me! pensò in un primo momento, ma prima ancora di finire il pensiero i muscoli scattarono a seguito dell'addestramento di Mai. Avvicinarsi furtivamente ad un gruppo di avventurieri, irrompere senza essere invitati e rapire un membro della compagnia non era evidentemente segno di buona condotta e il suo Senso di Avatar (Sono comunque l'Avatar, anche se ancora in formazione, si disse, almeno nella mia immaginazione potrò bene fare il supereroe!) scattò. Senso di Avatar o buonsenso che fosse, non gli pareva che la donna fosse ben gradita al resto del gruppo e si sentì in dovere di fare qualcosa.
    Era troppo indietro per raggiungerla di corsa, ma qualche trucchetto l'aveva imparato. Rapidamente pestò un piede davanti a sé e con le mani disegnò nell'aria un gesto fluido in direzione della sconosciuta. Prima l'avesse fermata, prima lei avrebbe potuto rispondere a qualche domanda.

    (A.Atk *Parete Rocciosa C* atk = [700] + [0] = 700 vel =[300] + [5] = 305)

    Nel momento in cui la parete di roccia cominciò a sbucare dal terreno di fronte alla donna, Sho-Sho si mise a correre verso di lei, tentando di ridurre il più possibile la distanza. La luce stava rapidamente scemando e uno scontro a distanza non faceva decisamente per lui. In realtà, gli scontri in generale non facevano per lui. Che razza di Avatar.
    Non riuscendo a vederla, sperò che Mai fosse lì vicino. Finora il dominio l'aveva utilizzato solo contro di lei e per procacciarsi eventuale selvaggina, ma un reale combattimento era decisamente differente.
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    Anno 17, Mese 6, Giorno 1, post 39, mezzogiorno


    [1.290 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (21r50)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho si svegliò presto, quella mattina. Aveva dormito un sonno lungo e senza sogni, decisamente riposante. Evidentemente si stava abituando all'odore muschiato di Maruwa, il bisonte di Mai. Non riuscì ad aspettare che si alzassero gli altri per fare colazione, quindi si pappò con gusto una grande ciambella ripiena di miele, che gli rese appiccicosi il mento e le mani.
    Quando finalmente uscirono dalla locanda, Sho-Sho cercava sempre una scusa per starsene vicino ad Ainiku, chiedendole le funzioni delle varie erbe e chiacchierando sui posti che avevano visitato. Non perse l'occasione per tirar fuori il suo flauto di terracotta e rallegrare la camminata con qualche brillante marcetta. Di tanto in tanto lanciava un'occhiata a Mai, che camminava un po' più indietro insieme alla donna incontrata alla locanda. Chissà chi è... si chiese Sho-Sho. Non voleva arrischiarsi a chiederle una cosa del genere, anche se sua mentore da diversi mesi, era comunque un membro del Loto. Non si confidava spesso con lui di faccende riguardanti l'ordine mondiale, eppure lui era l'Avatar! Evidentemente non aveva ancora mandato giù il fatto che lui fosse un ragazzino abbastanza imbranato col dominio, totalmente a carico suo.

    Assorto nei suoi pensieri, non si accorse che erano arrivati ad una piccola radura dove un grande albero ritorto affondava le radici in quello che una volta doveva essere stato un torrente, ora ridotto ad un rigagnolo. Non si accorse di essere così affamato finché Ainiku non tirò fuori da mangiare. "Finalmente!" esclamò il ragazzo percuotendosi la pancia. Si sedette sul bordo del corso d'acqua, immergendo le punte dei piedi e muovendole come pesciolini.
    Si fermò un attimo a guardarsi intorno. Era tutta mattina che sentiva una strana sensazione, come se fossero osservati. Ripensandoci meglio, da qualche mese percepiva pericoli dovunque si trovassero. Accidenti, Mai e le sue misure di sicurezza! Sto diventando un fifone... si alzò di scatto e si sedette accanto alla giovane dominatrice, afferrando una grossa pagnotta. Stava per darle un morso, quando vide lo sguardo di Suki. "Evidentemente sei più affamata tu, piccola diavoletta!" rise Sho-Sho. Le porse il pane e si mise ad osservare placidamente l'eterogeneo gruppo col quale si era ritrovato a viaggiare.
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    Anno 17, Mese 5, Giorno 31, post 38, pomeriggio


    [1.240 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (13r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    "...Sho-Sho e la signora Mai hanno altri giri da fare" ...e chi vorrebbe avere altri giri da fare? Pensò Sho-Sho. "E io non vorrei infastidirvi o rallentare il vostro viaggio" infastidirci? e quando mai? Essere l'Avatar, Iris, la pace... ma tutte queste cose chi gliele ha fatte fare? È vero, negli ultimi tempi era decisamente migliorato sia nel dominio che nelle faccende spirituali, però non aveva mai avuto un'occasione per sentirsi un ragazzo di sedici anni, sempre a scappare da qualcosa e a nascondersi da qualcos'altro. La richiesta di Saki di unirsi al loro gruppo lo riscosse dai suoi pensieri e si accorse di avere un sorrisone ebete stampato in faccia. "Certo, potrei chiederlo a... ehm... mia zia!" Veloce come un lampo si sedette accanto a Mai, parlandole a voce bassa: "Che ne dici? Potrebbe essere un ottimo camuffamento! Iris e i suoi scagnozzi non si cureranno di certo di una giovane curatrice accompagnata da questa stramba compagnia, no?" Lanciò un sorriso fiducioso a Saki e fece scorrere lo sguardo sul viso di Ainiku. Il sorriso divenne imbarazzato e lo sguardo impossibile da sostenere, e tornò a rivolgersi a Mai. "Potremmo poi imparare un sacco di cose sulla gente comune e sull'oppressione imperiale! E non sarà difficile trovare un modo di allenarci senza dare nell'occhio! Che ne dici?" Gli occhi del giovane Avatar tradivano la sua eccitazione, mentre aspettava speranzoso la risposta della sua mentore.
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    Anno 17, Mese 5, Giorno 31, post 37, pomeriggio


    [1.220 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (7r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Il ragazzo non si curò troppo dei bambini vocianti attorno a loro, ma si rivolse con gentilezza ad Ainiku: "Beh, ecco, io suonerei il flauto..." goffamente tirò fuori il flauto di terracotta dalla tasca sui pantaloni ed accennò un motivetto allegro. "L'ho costruito io, usando il dominio" disse orgoglioso. Era tentato di suonare ancora qualcosa per la giovane guaritrice, ma la piccola demone rossa si intromise nel discorso, chiedendo un'inopportuna uscita a tre. Sho-Sho avrebbe decisamente preferito stare con Ainiku, soprattutto ora che Mai gli lasciava un po' di spazio per non pensare solo all'addestramento da Avatar, ma evidentemente il fato aveva deciso diversamente. Guardò Saki con occhi imploranti ed esalò un esausto "Va bene, guidaci tu..."

    Diamine, non riesco a scrivere più di un terzo di quello che scrivete voi xD
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    Anno 17, Mese 5, Giorno 31, post 36, pomeriggio


    [1.200 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (14r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho stava fissando gli splendidi occhi di Ainiku, e quasi non si accorse del lieve bruciore alla mano. Le sue abili mani stavano lavorando delicatamente sulla sua ferita e già si sentiva meglio quando la ragazza chiese di rimando a lui dove stesse andando. Sho-Sho si bloccò interdetto: ovviamente non poteva rivelare di essere l'Avatar, nemmeno a degli amici di Mai: non si sapeva quali orecchie fossero in ascolto, soprattutto in una locanda così affollata. D'altro canto era estremamente tentato di far colpo sulla giovane dominatrice. Non capita certo tutti i giorni di incontrare l'Avatar!
    Fortunatamente una vocina acuta lo dispensò dalla necessità di spiegazioni. Proveniva da una cosina piccola e rossa, alta come un soldo di cacio e decisamente irrequieta. Nonché alquanto impertinente, decise Sho-Sho. Tenne comunque un contegno amichevole, Dopotutto sono quello che deve mantenere la pace, no? e si presentò con gentilezza. "Io sono Sho-Sho, dominatore della terra e suonatore errante! Sono semplicemente in giro con la zia Mai perché... uhm..." si grattò la testa in cerca delle parole giuste. Non era mai stato un grande oratore, e inventare bugie su due piedi non era proprio il suo forte. La prossima volta me la devo preparare prima..."...beh, siamo in viaggio di studio, mentre affino la mia tecnica di dominio visitiamo un sacco di bei posti, proprio come... questo...? Doveva decisamente concordare una storia con Mai.
    Lanciò un'occhiata imbarazzata ad Ainiku, la carta dell'Avatar avrebbe dovuto provarla un'altra volta. "Devo dire che sei già un'ottima guaritrice!" la blandì. "La mano va già decisamente meglio!"
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    Anno 17, Mese 5, Giorno 31, post 35, pomeriggio


    [1.180 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (11r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho fissò inespressivamente Mai che si allontanava senza degnarlo di uno sguardo verso un'altra donna seduta ad un tavolo lì accanto. Ormai la conosceva abbastanza da non prendersela per queste "manifestazioni d'affetto." Si rivolse quindi alla ragazza di fronte a lui, che si era appena presentata. A giudicare dai colori era della Tribù dell'acqua, e sembrava molto gentile. Le porse la mano ferita e stava per cominciare a spiegarle come aveva fatto, ma riuscì solo a dire "Stavo tentando di aprire una scatoletta di carn-" quando finalmente la guardò in viso.
    Non solo era una guaritrice della Tribù dell'acqua, era anche la guaritrice della Tribù dell'acqua più bella che lui avesse mai visto.
    Non che avesse visto molte guaritrici della Tribù dell'acqua, prima...
    Rimase a fissarla per un minuto buono, incapace di dire qualsiasi cosa. Era sempre stato snobbato dalle ragazze alla sua scuola, ed era la prima volta che qualcuno lo teneva per mano! Beh, era una guaritrice che doveva guarirlo, ma è meglio di niente, no?
    Si ricompose in fretta e tentò di intavolare un discorso sensato. "Beh... ecco... che ci fai da queste parti? Intendo... hai capito, no?"
    Sentì le guance infiammarsi. Quando ce l'aveva in testa quella frase suonava molto meglio. Stupido!
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    Anno 17, Mese 5, Giorno 31, post 34, pomeriggio


    [1.160 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (14r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho stava per assopirsi sul dorso del grande bisonte quando il suo occhio venne colpito da un forte bagliore. Si alzò in piedi velocemente: era il convenuto segnale di via libera. Prese le sue poche cose e si avviò con circospezione verso il paesello. Durante il tragitto non poté fare a meno di ammirare la lunga costa sabbiosa, che nell'isola di Kyoshi era uno spettacolo raro, poiché il suo luogo natio era prevalentemente roccioso e con piccole insenature dove i bambini e i ragazzi andavano a tuffarsi, nei momenti di vacanza.
    Percorrendo lo stretto sentierino arrivò all'ingresso della locanda dalla quale era arrivato il segnale. Cercò con gli occhi Mai lì intorno, ma a parte un cane che frugava negli angoli tra una casa e l'altra non c'era anima viva. Gettò uno sguardo all'interno della locanda e vide la donna, che non era sola. Ooh, finalmente qualcuno con cui chiacchierare! Mai sarà una gran brava insegnante, ma in quanto a rapporti umani... guardò ancora un istante la compagnia, ma prima di aggregarvisi si diresse verso il bancone. Dopo tutto il caldo stava cominciando a farsi sentire, e un bicchiere di qualcosa di fresco non gli sarebbe affatto dispiaciuto.

    Dopo aver scambiato due parole con la locandiera si convinse che quel posto era davvero sperduto. Acqua fredda o succo di cocco? Succo di cocco allungato con acqua? Acqua aromatizzata al cocco? Ardua scelta...
    Allungò una moneta alla donna e si avvicinò a Mai, sorseggiando il suo drink. "Salve! Mi stavate aspettando? Io sono Sho-Sho, e voi...?"
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    Anno 17, Mese 2, Giorno 2, post 33, mattina


    [1.140 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (10r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho alzò improvvisamente la testa. Cibo! la testa gli doleva, e ci mise qualche secondo a mettere a fuoco la caverna dove si trovava ora Mai Sang, seduta accanto al fuoco. Mormorandole un frettoloso saluto si avventò sul formaggio ancora bollente, soffiandosi sulle dita mentre ingurgitava porzioni di dimensioni epiche.
    Quando la fame si fu calmata, guardò con occhi lievemente colpevoli Mai. "Fcufa, mi avevi chiefto qualcofa?" deglutì sonoramente e cominciò a raccontare con crescente entusiasmo dell'incredibile incontro sotterraneo. Man mano che il suo racconto andava avanti, sentiva crescere dentro di sé una maggior confidenza nelle sue capacità, e la disperazione che il giorno prima lo pervadeva stava lasciando il posto ad una determinazione che non aveva mai provato prima. Completamente euforico si alzò in piedi di scatto, con gli occhi che gli brillavano. "Qualunque cosa ci sia da fare, sono pronto per farla. Sono davvero pronto!" esclamò, facendo passare lo sguardo sulla volta illuminata dai cristalli. Infine, gli occhi posati di nuovo su Mai, le chiese "C'è per caso altro formaggio?"
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    Anno 17, Mese 2, Giorno 2, post 31, mattina


    [1.120 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (20r50)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    L'eterea figura della ragazza stava di fronte a lui. E lo sgridava. Sho-Sho si sentiva sempre più piccolo e indifeso: dietro alle parole della giovane Avatar si percepiva una grande saggezza. Forse... forse devo solo lasciarmi andare e smetterla di pensare a tutte le cose brutte che possono succedere... pensava, mentre le parole di lei scorrevano dentro alla sua anima. *Ed infine io sono sempre con te perché sono te!* concluse Hana con un sorrisone. Sho-Sho non seppe se sentirsi rincuorato o genuinamente spaventato da quest'ultima affermazione.
    Si alzò e seguì a fatica l'ex-Avatar in un intreccio di caverne e corridoi sotterranei, modellati dalla geologia, dal tempo e da chissà che altro. La luce diminuiva sempre di più, finché Sho-Sho dovette andare avanti a tentoni. Più di una volta si beccò una stalattite dritta in faccia. "Acc... devo farmi insegnare alla svelta come ci si muove col dominio della terra..." sussurrò fra i denti, tastando con le dita un bernoccolo che cominciava a crescere. Improvvisamente sentì Hana fermarsi davanti a lui, e quasi non si scontrò contro di lei. Prima ancora che lei potesse parlare percepì un'altra presenza insieme a loro. Sentì l'esile fiato di un animale grande proprio di fronte a lui, così vicino che poteva quasi toccarlo, ma non si mosse. Sentiva una spontanea ammirazione per quello che sapeva essere un tasso-talpa, il progenitore del dominio della terra. Senza parlargli, l'animale gli parlò, sondandogli la mente e lo spirito, infondendogli forza e coraggio. Senza aver visto il tasso-talpa gli sembrò di conoscerlo da sempre, di capire il collegamento profondo tra questi animali e la terra.
    Stette in silenzio per quelli che a lui sembrarono anni, poi si rivolse ad Hana e le disse con una voce che a lui parve troppo alta nell'immoto silenzio della caverna che era pronto a tornare.

    Ripercorsero a ritroso i cunicoli, ma questa volta senza sbattere la testa. La tenue luce della caverna dei cristalli gli ferì gli occhi e gli fece rimpiangere l'accogliente oscurità del labirinto di roccia. Improvvisamente si sentì completamente privo di forze, e si accasciò sul pavimento con un tonfo sordo.
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 30, tarda serata


    [1.360 Kao (#002B80): n° exp (18r50)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Kao si lasciò guidare nel vicolo da Liang senza profferir parola. Si accucciò in modo da essere il più possibile nascosto e guardò i due energumeni passar loro davanti, per poi lasciarsi sfuggire uno sbuffo che creò una nuvoletta di fumo nell'aria fredda. Si girò ad osservare Liang, che a sua volta osservava con insistenza i tre muri che li circondavano. Pareva che volesse buttarli giù solo con lo sguardo.
    Kao si avvicinò e, in silenzio, si mise a rovistare in mezzo al ciarpame del vicolo, in cerca di qualcosa che potesse aiutarli a visitare Kyoshi dall'alto. Non è certo saggio rischiare di farsi trovare mentre girovaghiamo per la città, e dall'alto avremo una vista migliore... eccolo! Sotto una grondaia stava un pesante barile di metallo che fungeva da contenitore per l'acqua piovana, pieno per tre quarti. Non poteva chiedere di meglio. "Se tu hai voglia di svolazzare fin là sopra, libera di farlo. Io preferisco non staccare i piedi da terra. O dall'acqua, almeno." sussurrò, a Liang. Con un fluido movimento delle mani sollevò l'acqua scura contenuta nel barile e la adagiò contro al muro di fronte a loro, modellandola a forma di scala. "Non pensavo che gli anni passati a costruire fortini mi sarebbero realmente tornati utili! Beh, io salgo, ci si vede in cima?" senza dire altro, sgattaiolò con passo esperto di chi aveva passato la vita sui ghiacci sulla scala, acquattandosi in cima al muro. Da lì si vedeva la maggior parte della zona residenziale dell'isola, e non ebbe difficoltà a riconoscere l'albergo verso il quale erano diretti. Si arrischiò ad alzarsi e a fare qualche passo precario, quando uno stridio acuto per poco non lo fece cadere.
    Un gatto randagio, nero e con un occhio solo, scappò velocemente dal posto in cui si era nascosto per fare una dormitina, evidentemente disturbato dal passaggio di Kao. Il giovane dominatore lasciò passare il batticuore, poi si sporse e diede una voce a Liang: "Qua è sicuro, sali pure!"
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    Anno 17, Mese 2, Giorno 2, post 30, mattina


    [1.120 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (8r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    "Ehi, hai voglia di conoscere qualcuno di interessante?" Sho-Sho sobbalzò per un secondo, al suono di quella voce incorporea, prima di riconoscerla e quindi rilassarsi. Spiegò rapidamente a Mai-Sang che la sua precedente incarnazione si era appena rivolta a lui e, congedandosi, si mise in posizione di meditazione dietro ad una colonna carica di cristalli luminosi.
    "Sei tornata da me, quindi, Hana? Devo essere in condizioni davvero critiche, se mi hai contattato tu... sono una frana, vero? So a malapena dominare in modo soddisfacente la terra, come posso arrivare a combattere l'Imperatrice?" L'Avatar scrollò la testa, accennando un sorriso ad occhi chiusi. "Ma forse è anche presto per pensare alla disfatta. Ho un cammino molto lungo davanti, sarebbe solo da perdenti fermarsi alla prima difficoltà..." Riscuotendosi, rivolse un ultima domanda all'Avatar passato: "Dicevi di qualcuno di interessante... A chi ti riferivi?"
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 29, sera


    [1.310 Kao (#002B80): n° exp (12r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    Il ciccione rimase inebetito dalla risposta impertinente della monaca. Nessuno si era mai rivolto a lui in quei toni. O almeno nessuno si era mai rivolto a lui in quei toni ed era tornato a casa senza ossa rotte. "Ma... gli ordini sono..." Kao prese la parola in quel momento, mostrando un coraggio che nemmeno lui pensava di avere. "Di assicurarvi che non ci succeda niente, ovviamente. E quello di cui abbiamo bisogno ora è di parlare tra di noi riguardo a questa cosa. Da soli." Beh, ci aveva provato. La sua voce non era decisamente inquietante o minacciosa, quasi più uno squittio. "Ci facciamo solo un giretto nei paraggi," continuò Kao, "saremo di ritorno quando sorge la luna, promesso. E scommetto che un gruppo organizzato come il vostro non abbia problemi a trovare due eventuali fuggitivi, no?" Il gigante guardò con aria interrogativa il suo compare, che rispose con voce stridula: "Immagino che è come dici tu, ragazzo. Vi lascio andare, ma tornate subito, altrimenti..." concluse, lanciando un'occhiata eloquente a Kao, che rabbrividì sotto a quello sguardo di ghiaccio.
    Si girò in fretta e guardò Liang annuendo impercettibilmente, dirigendosi cercando di mascherare la fretta verso l'albergo dove, sperava, avrebbero trovato il portiere. E qualche risposta.
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    Anno 17, Mese 2, Giorno 2, post 29, mattina


    [1.100 Sho-Sho (#3A0057): n° exp (13r20)] [DENARO: Conto ABBIGLIAMENTO: lunga tunica a maniche corte verde scuro con una striscia gialla ai bordi, legata in vita da una fascia marrone. All’estremità pendente della fascia è ricamata in modo molto geometrico la sua iniziale, “S”. Porta dei pantaloni verdi e larghi, infilati in un paio di stivali marroni alti fino al ginocchio. L’avambraccio sinistro è coperto da un bracciale cucitogli da sua madre.] [EV: 250, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 700; Def D= 750; Vel= 300




    Sho-Sho rimase a guardare la facilità con cui Mai-Sang polverizzò il suo attacco, sbalordito. "No- non è il mio più forte, ma non mi andava di creare una tempesta di sabbia proprio qui, in questa caverna. Non sarebbe stato... pratico." Osservò la donna mentre si avvicinava a lui e rispose alla sua domanda guardandosi i piedi. "C'è una tecnica... mio papà non ha mai avuto il tempo e soprattutto una zona adatta per insegnarmela... consiste in una corazza di roccia che copre completamente il corpo del dominatore, l'ho vista fare solo una volta durante una scappatella da scuola." Sho-Sho arrossì ancora di più. "I miei amici mi avevano detto che ci sarebbe stato un regolamento di conti tra due studenti, per via di una ragazza... che cosa stupida. Volevo tornarmene a casa, ma loro mi hanno trascinato in questo cortile pieno di ragazzi che incitavano due combattenti al centro del quadrato. Uno di loro era completamente ricoperto da uno spesso strato di roccia, e lanciava da una parte all'altra del ring il suo contendente, che non riusciva a rispondere ai colpi... Non è stato un bello spettacolo, per niente leale e decisamente sconfortante." Il ragazzo alzò lo sguardo. "Però immagino che per combattere contro l'imperatrice io debba sapere tutti questi trucchi, giusto? E allora voglio imparare." Deglutì, aspettando la risposta della sua istruttrice e tracciando col piede cerchi impazienti nella sabbia che ricopriva il fondo della grotta.
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    Anno 17, Mese 1, Giorno 1, post 30, sera


    [1.310 Kao (#002B80): n° exp (8r20)] [DENARO: 400 TdA DEPOSITATO: 600 ABBIGLIAMENTO: Tunica azzurra col bordo beige di pelo di foca-tartaruga, pantaloni blu, stivali imbottiti marroni e guanti di pelle nera. Di giorno indossa un cappuccio scuro che gli lascia scoperti solo gli occhi.] [EV: 200, ABILITA': --, ARMATURA: --, ARMI: --] Stats PG: Atk D= 650; Def D= 850; Vel= 300




    "Mi sta venendo il mal di testa per via di tutti questi intrallazzi," sospirò Kao, "ma immagino tu abbia ragione. Non va nemmeno a me di mettermi a seguire le direttive di uno sconosciuto immischiato in affari decisamente poco chiare, e più ne capiamo, meglio è." Kao si guardò alle spalle, osservando i due uomini che li scrutavano attentamente nel gelido buio serale. Rabbrividì e tornò a rivolgersi a Liang. "Non penso però che loro ci diano volentieri il permesso di andarcene a chiacchierare in giro." Lanciò loro un'altra occhiata. "E non mi paiono nemmeno lenti. Sul lato fisico sanno il fatto loro... purtroppo." Sollevò lo sguardo sulla monaca, guardandola speranzoso. "...non è che conosci qualche trucchetto da dominatrice dell'aria? Per quanto l'acqua che c'è qua in giro sia abbastanza per congelarli in un blocco di ghiaccio, non sono molto propenso ad uno scontro diretto..."
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